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Rivalutazione Immagine Pesca In Apnea


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E bravo Luciano, sono veramente contento che finalmente qualcuno faccia muovere dei passi importanti verso la rivalutazione della nostra immagine, e credimi se te lo dico, da te me lo aspettavo, anche perchè è la prima volta che la Federazione si muove in questo senso.

Ci voleva l'ingresso di un pescatore in apnea per vedere finalmente qualcosa di positivo!

Complimenti.

Ciao da Gianni Boi :clapping::clapping:

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C'era un tempo in cui Renzo Mazzarri partecipava alle partite del cuore in quanto pluri campione mondiale ( parlo al plurale, in realtà mi riferisco ad una delle prime partite tenutasi niente meno che in uno stadio S.Paolo gremitissimo ).

 

C'era un tempo in cui il Coni era fiero di vantare ( e farne bella mostra ) il gota mondiale di una disciplina sportiva.

 

Spero che le parole di Luciano siano foriere di un ritorno a questo non tanto poi lontano passato.

 

Gordon

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I rapporti col CONI sono stati sistemati con il Libro Bianco, documento politico in quanto tale.

Tuttora Un campione Italiano di pesca in apnea riceve la medaglia d'argento al valore atletico, come la Juve, e i vari campioni Italiani delle specialità.

Il campione del Mondo ( quando ci sarà) riceverà la medaglia d'oro al v. atl CONI, come tutti i campioni del mondo delle federazioni Nazionali delle varie specialità ( solo quelle).

Il progetto di cui parlo è ancora più " gratificante" dal punto di vista dell'immagine.

In pratica non c'è "un ritorno al passato"....è tutto sempre come prima.

saluti

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Non voglio far polemiche.

 

Non è certo di queste che abbiamo bisogno.

 

Se posso però esprimere un parere, la percezione che le cose siano cambiate ( ed in peggio ) negli ultimi anni a proposito della nostra immagine, è innegabile.

 

Se no non staremmo qui a pregare perchè le tue parole possano trovare riscontri pratici.

 

Oltre alla già citata Partita del cure, ricordo un Linea Blu in cui veniva proposta una sequenza in cui Mazzarri estraeva una cernia da un budello di grotto.

 

Insomma, parlare di pesca subacquea non faceva "vergognare" nessuno.

 

Oggi siamo considerati come lebbrosi, e nessuno si è mai preso la briga di tutelarci a livello istituzionale, di chiamarci in causa come attori dell'argomento ogni qual volta si parlasse di mare ecc. ecc.

 

Ma qui rischiamo di ritornare sul discorso Federazione, rappresentatività, agonismo, patentini ecc. ecc. e sinceramente, dopo alcuni tentativi propositi in altre sedi, non ho più voglia di tornare sull'argomento ( ricordo solo che sono agonista e "dalla parte" della Federazione ).

 

Per me il deterioramento della nostra immagine sta raggiungendo un livello di non ritorno, altro che "tutto come prima".

 

Però a questo punto non ha più importanza, è solo una questione soggettiva, personale.

 

Quello che importa è che quello che auspichi ( progetto gratificante ) si possa davvero riscontrare.

 

Crederci non costa nulla, al limite l'ennesima disillusione, ma tanto ci siamo abituati.

 

Gordon

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Ciao Gordon,

 

capisco bene il tuo sentimento. Mi pare che sia lo stesso sentimento di fondo nell'editoriale di un paio di mesi fa, dal titolo "Pesca in apnea, disciplina incompresa".

 

Però non è vero che le cose sono peggiorate e basta. E i siti web? Il nostro impegno non significa nulla? La possibilità che abbiamo di sentirci una comunità non ha un valore?

 

E l' impegno di alcune persone nella FIPSAS e nella CMAS non significa niente? Mi pare che l'immobilismo di cui ci si è lamentati a lungo oggi sia un ricordo. Certo, la Federazione, come tutte le macchine di grosse dimensioni, non è certamente un razzo nel portare avanti le iniziative, ma credo che il lavoro svolto con istituzioni e associazioni anche ambientaliste sia stato ottimo, tanto è vero che gli attacchi al pescatore in apnea sono sempre più sporadici (io non ne vedo ormai da molto tempo).

 

Ti garantisco che nel mio mondo perfetto il pescatore in apnea sarebbe spesso in TV, sui giornali, amato e rispettato da tutti....guardato con ammirazione all'uscita dall'acqua, come ancora accade qualche volta.

Pescherebbe nelle zone C dei parchi, sarebbe interpellato per tutta una serie di informazioni sullo status quo dell'ambiente che frequenta e conosce più di chiunque altro -compresi scienziati e ricercatori, che potrebbero sfruttare le sue osservazioni. Nel mio mondo perfetto le multe sarebbero ragionevoli: severe per le infrazioni gravi e miti per quelle meno gravi; l'applicazione delle norme sarebbe uniforme, e tutti vivrebbero in armonia senza fazioni e inutili spaccature.

 

Si vede che ieri sera ho visto il film "Una settimana da Dio"??

 

Giorgio

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