catisa Inviato Febbraio 25, 2009 Segnala Condividi Inviato Febbraio 25, 2009 omissis..... il body sciff omissis..... poi abbiamo il body sciff che per chi non lo ha provato è una sensazione nuova da capire, a me per esempio riduce la forza nelle gambe e braccia Altra cosa è scendere in profondità in mare, cioè in un ambiente "ostile" all'uomo, dove mille fattori possono ridurre il tempo d'apnea (la profondità appunto, il freddo, un fondale sconosciuto, la trasparenza dell'acqua, la luce, ecc.) Quando si scende in mare è sempre opportuno sentire i sagnali che il proprio corpo ci manda e non sempre sono gli stessi, un giorno peschi bene in 5 metri, un giorno in 15, non c'è una regola. Per pescare poi secondo me occorre sentirsi a proprio agio alla profondità alla quale si opera. Solo in questo modo arriveranno le catture, altrimenti si eseguiranno solamente "apnee col fucile in mano". Ciao. Tiz. Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Tango Inviato Febbraio 25, 2009 Segnala Condividi Inviato Febbraio 25, 2009 scusa catisa ma da come prendi per il c..o, mi pare di capire che puoi illuminarmi su tante cose a partire dal nome che evidentemente ho sbagliato body sciff, che se avesse un termine in italiano probabilmente lo ricorderei meglio, poco importa l'importante è farsi capire per il resto mi piacerebbe sentire la tua versine e spiegarmi che cosa ti pare strano insomma illuminami sempre che oltre a prendere per il c..o tu lo sappia fare Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Davide Serra Inviato Febbraio 25, 2009 Segnala Condividi Inviato Febbraio 25, 2009 scusa catisa ma da come prendi per il c..o, mi pare di capire che puoi illuminarmi su tante cose a partire dal nome che evidentemente ho sbagliato body sciff, che se avesse un termine in italiano probabilmente lo ricorderei meglio, poco importa l'importante è farsi capire per il resto mi piacerebbe sentire la tua versine e spiegarmi che cosa ti pare strano insomma illuminami sempre che oltre a prendere per il c..o tu lo sappia fare A parte il nome che sarebbe blood shift e l'improbabile effetto che ti causa (le cause sono certamente altre), ti ha dato ragione sull'ultimo concetto che hai espresso, la parte più importante del tuo discorso mi pare. Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
zefiro Inviato Febbraio 25, 2009 Segnala Condividi Inviato Febbraio 25, 2009 scusa catisa ma da come prendi per il c..o, mi pare di capire che puoi illuminarmi su tante cose a partire dal nome che evidentemente ho sbagliato body sciff, che se avesse un termine in italiano probabilmente lo ricorderei meglio C'è: emocompensazione Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
zefiro Inviato Febbraio 25, 2009 Segnala Condividi Inviato Febbraio 25, 2009 (modificato) Beh, purtroppo questo paragone viene fatto, magari anche con le precisazioni del caso (trattasi di paragone puramente teorico e simbolico, eccetera) ma evidentemente non tutti sono in grado di percepire tali precisazioni o non gli danno udito, per cui sarebbbe meglio non farli per niente i paragoni. In ogni caso ... ero arrivato a fare 75 metri in vasca da 25 ma in acqua libera scendevo, quando andava bene, 5 metri (causa problemi di compensazione, ma anche quelli entrano nel gioco e non sono per nulla trascurabili); ora non so quanto farei in piscina (forse nemmeno più i 50) ma riesco a scendere fino a 12 metri, con la media di 8 (pescando). Fai un po' tu i conti ;-) e poi lascia perdere. Questo intervento di Emanuele mi sembra molto giusto, le stesse cose, con misure e tempi diversi, penso che le abbia verificate chiunque. C'è una frase di Tiveron che mi è tornata in mente leggendo questa discussione, il senso è più o meno il seguente: Durante l'apnea, il corpo tende naturalmente a effettuare lo stesso gesto atletico cercando il massimo risparmio energetico. Cioè ad esempio se ti alleni (o ti abitui) a fare apnea sempre nel bassofondo incrementando così i tuoi tempi (o le distanze, visto che qui si parla di dinamica), quando poi provi a aumentare la profondità, se non sei abituato, i tuoi tempi tornano a diminuire. Riparti da zero, o da uno. Cioè, presumo, se ci fosse un intervento dello stesso Tiveron a questo proposito sarebbe il massimo, il tuo corpo si trova di fronte a una situazione nuova e non ha gli automatismi (o la tua testa non ha la tranquillità) per funzionare al risparmio, con il massimo di efficienza. Volevo chiedere un'altra cosa ai più esperti: si può parlare di una memoria del corpo rispetto alla profondità? Cioè una volta che arrivi a una certa quota - ma non basta questo, forse è più corretto dire, una volta che ti appropri di quella quota (quando cioè diventa tua senza causarti disagio) si ha come l'impressione che il corpo ne conservi memoria. Cioè, anche dopo un periodo di relativa inattività, con un minimo di costanza nelle uscite o negli allenamenti, quella quota torna immediatamente raggiungibile, senza quello sforzo che, per esempio, richiede invece l'allenamento per migliorarsi. Del resto, se così non fosse, non si capisce come facciano pescatori che hanno superato i 60 anni a scendere a quote che sono magari proibitive per un giovane che ha un terzo della loro età. E lo stesso giovane se lo metti in vasca o su una pista di atletica invece surclasserebbe il pescatore vecchietto Spero di essere stato chiaro Modificato Febbraio 25, 2009 da zefiro Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Tango Inviato Febbraio 25, 2009 Segnala Condividi Inviato Febbraio 25, 2009 scusa catisa ma da come prendi per il c..o, mi pare di capire che puoi illuminarmi su tante cose a partire dal nome che evidentemente ho sbagliato body sciff, che se avesse un termine in italiano probabilmente lo ricorderei meglio, poco importa l'importante è farsi capire per il resto mi piacerebbe sentire la tua versine e spiegarmi che cosa ti pare strano insomma illuminami sempre che oltre a prendere per il c..o tu lo sappia fare A parte il nome che sarebbe blood shift e l'improbabile effetto che ti causa (le cause sono certamente altre), ti ha dato ragione sull'ultimo concetto che hai espresso, la parte più importante del tuo discorso mi pare. buonasera Davide il fatto che non l'ha citato vuol dire che mi ha dato ragione? perchè l'ultima sua citazione non è mia per il discorso dell'emocompensazione(grazie Zefiro) ne avevo discusso sul forum di medicina addietro, tempo fà, e la risposta allora furono due o mancanza di abitudine alle profondità oppure blood shiff, la piu' probabile visto la fonte non sò da che pulpito venga la predica, cmq chiunque sia questo/a Tez vorrei sprerare che mi illumini invece che solo prendere per i fondelli invece ride di me e quota la solita storia trita e ritrita che in questi casi ne esce d'abitudine ho parlato/scritto di mie esperienze e non in generale, il fatto di un super esperto che giudica a smile senza metterci null'altro mi lascia solo allibbito Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
siccia Inviato Febbraio 26, 2009 Segnala Condividi Inviato Febbraio 26, 2009 (modificato) ...si può parlare di una memoria del corpo rispetto alla profondità? Cioè una volta che arrivi a una certa quota - ma non basta questo, forse è più corretto dire, una volta che ti appropri di quella quota (quando cioè diventa tua senza causarti disagio) si ha come l'impressione che il corpo ne conservi memoria. Cioè, anche dopo un periodo di relativa inattività, con un minimo di costanza nelle uscite o negli allenamenti, quella quota torna immediatamente raggiungibile, senza quello sforzo che, per esempio, richiede invece l'allenamento per migliorarsi. Del resto, se così non fosse, non si capisce come facciano pescatori che hanno superato i 60 anni a scendere a quote che sono magari proibitive per un giovane che ha un terzo della loro età. E lo stesso giovane se lo metti in vasca o su una pista di atletica invece surclasserebbe il pescatore vecchietto Spero di essere stato chiaro A livello fisiologico l'adattamento alla profondità si chiama bradicardia riflessa e blood shift . In attesa che i più esperti rispondano,ti dico che l'adattamento prettamente fisiologico alla profondità è solitamente abbastanza rapido. Quando una certa profondità si tocca per la prima volta (o dopo parecchi mesi trascorsi a pescare a quote molto più basse) spesso si avverte una strana e poco gradevole sensazione di depressione al torace che rende anche più difficile la compensazione. Penso (occorrerebbe sentire Doc Malpieri per esserne sicuri) che ciò sia dovuto al fatto che alle profondità "nuove" (o alle quali s'è persa l'abitudine) l'emocompensazione avvenga più lentamente del solito. Di fatto,con un paio di pescate alla quota x, quella sensazione scompare totalmnte e accade che gente molto allenata a quella profondità possa permettersi picchiate decisamente più rapide rispetto a chi vi si sta ancora adattando. Forse in chi è allenato alla profondità x,il blood shift avviene più rapidamente rispetto a chi invece non ha quell'adattamento ? Come detto è materia del Doc,ma resta il fatto che l'adattamento prettamente fisiologico alla profondità è rapido e la prova ce la danno i progressi degli apneisti puri (gente che da un anno all'altro fa salti di svariati metri,una cosa assolutamente assurda e impensabile per un pescatore in apnea). Non so se sotto l'aspetto fisiologico ,quindi,si possa parlare di memoria come la intendi tu. Ciò che invece richiede molto più tempo per essere allenato (nella pesca in apnea) è l'adattamento psicologico alla profondità. Di questo sicuramente si ha memoria ed è in virtù di un adattamento psicologico che ha richiesto tantissimi anni di pratica,che anche dopo un lungo periodo di lontananza dal mare,chi conosce bene la profondità x, vi si (ri)adatterà molto prima di chi,nonostante un maggiore allenamento fisico e la forza della gioventù,è "nuovo" per quelle profondità. Per questo motivo è stato possibile per una persona con un fisico basso,la panza,e una gamba offesa,vincere tutto ed essere stato uno dei più forti profondisti di sempre ,e per lo stesso motivo, a più di 65 anni c'è chi pratica con successo l'agguato profondo. Bye Modificato Febbraio 26, 2009 da siccia Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
catisa Inviato Febbraio 26, 2009 Segnala Condividi Inviato Febbraio 26, 2009 Caro Tango non prenderla così, diciamo che ho fatto una specie di "caricatura". Prima però volevo precisarti che NON è nel mio stile di vita permettermi di mancare di rispetto e/o ledere la dignità del prossimo volontariamente quindi, leggendo i tuoi successivi interventi, ammetto che ho un tantino esagerato e quindi accetta le mie scuse. Sicuramente nel mio post in prima riga era meglio specificare che era una specie di caricatura o forse era meglio non aprire nessun post. Tornando al tuo di post, se mi permetti, quando andiamo a scrivere dovremmo dare informazioni "corrette", sia nello scritto per un'eventuale ricerca del termine e sia nei contenuti. Dopo svariati anni passati in AM, mi è sembrato anacronistico leggere "quel termine" scritto in quel modo e a maggior ragione, avevi partecipato ad una discussione (thread) sull'emocompensazione (blood shift). Se lo riterrai opportuno potrai integrare il tuo post riportando il titolo della discussione sul B.S. così avrò/avremo modo di rileggere quanto detto a suo tempo. (Repetita iuvant) Senza rancori e con l'augurio di un'anno pieno di pesci, per entrambi, ti saluto. Ciao. Tiz. Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
zefiro Inviato Febbraio 26, 2009 Segnala Condividi Inviato Febbraio 26, 2009 In attesa che i più esperti rispondano,ti dico che l'adattamento prettamente fisiologico alla profondità è solitamente abbastanza rapido. Quando una certa profondità si tocca per la prima volta (o dopo parecchi mesi trascorsi a pescare a quote molto più basse) spesso si avverte una strana e poco gradevole sensazione di depressione al torace che rende anche più difficile la compensazione. () Non so se sotto l'aspetto fisiologico ,quindi,si possa parlare di memoria come la intendi tu. Ciò che invece richiede molto più tempo per essere allenato (nella pesca in apnea) è l'adattamento psicologico alla profondità. Di questo sicuramente si ha memoria ed è in virtù di un adattamento psicologico che ha richiesto tantissimi anni di pratica,che anche dopo un lungo periodo di lontananza dal mare,chi conosce bene la profondità x, vi si (ri)adatterà molto prima di chi,nonostante un maggiore allenamento fisico e la forza della gioventù,è "nuovo" per quelle profondità. Per questo motivo è stato possibile per una persona con un fisico basso,la panza,e una gamba offesa,vincere tutto ed essere stato uno dei più forti profondisti di sempre ,e per lo stesso motivo, a più di 65 anni c'è chi pratica con successo l'agguato profondo. Bye Esattamente Siccia, intendevo proprio questi aspetti che hai sottolineato e che giustamente hai separato Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
mikro Inviato Febbraio 26, 2009 Autore Segnala Condividi Inviato Febbraio 26, 2009 Ringrazio tutti per le risposte, anche se qualcuno non ha capito la domanda, la mia era una semplice curiosità, non sono tipo da record come qualcuno poco attento ha detto, cercavo solo di capire se ci poteva essere una relazione tra le due diverse apnee, il mare lo conosco e lo rispetto! Poi un'altra cosa, noto spesso che quando si fanno le domande partite in voli pindarici tutti vostri, imparate a leggere bene prima di dettare sentenze, con questo mi riferivo a Michele che prima di parlare dovrebbe studiare un po di matematica. grazie a tutti Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
mikro Inviato Febbraio 26, 2009 Autore Segnala Condividi Inviato Febbraio 26, 2009 Ciao tutti, secondo voi se si percorrono 66mt in apnea dinamica in piscina, a quanti mt. di profondità corrispondono in mare? grazie. Come hai fatto a misurarli?? perchè la piscina è lunga 66 mt. Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
GlaucoII Inviato Febbraio 26, 2009 Segnala Condividi Inviato Febbraio 26, 2009 Ringrazio tutti per le risposte, anche se qualcuno non ha capito la domanda, la mia era una semplice curiosità, non sono tipo da record come qualcuno poco attento ha detto, cercavo solo di capire se ci poteva essere una relazione tra le due diverse apnee, il mare lo conosco e lo rispetto! Poi un'altra cosa, noto spesso che quando si fanno le domande partite in voli pindarici tutti vostri, imparate a leggere bene prima di dettare sentenze, con questo mi riferivo a Michele che prima di parlare dovrebbe studiare un po di matematica. grazie a tutti Ciao, per farla breve diciamo che non esiste una relazione diretta perchè intervengono fenomeni fisiologici diversi nelle due prestazioni, anche le stesse sensazioni che si provano compensazione a parte sono diverse, nell'ultimo campionato mondiale AIDA per citare un esempio Davide Carrera ha praticamente realizzato una prestazione in assetto costante di 90 metri ( che per chi non lo sapesse sono 180 metri totali ) mentre in dinamica sempre con la monopinna ha fatto "solo" 100 metri, questo per dire che non necessariamente si fanno meno metri in verticale che in orizzontale. Saluti Mauro Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
zefiro Inviato Febbraio 26, 2009 Segnala Condividi Inviato Febbraio 26, 2009 (modificato) Ciao, per farla breve diciamo che non esiste una relazione diretta perchè intervengono fenomeni fisiologici diversi nelle due prestazioni, anche le stesse sensazioni che si provano compensazione a parte sono diverse, nell'ultimo campionato mondiale AIDA per citare un esempio Davide Carrera ha praticamente realizzato una prestazione in assetto costante di 90 metri ( che per chi non lo sapesse sono 180 metri totali ) mentre in dinamica sempre con la monopinna ha fatto "solo" 100 metri, questo per dire che non necessariamente si fanno meno metri in verticale che in orizzontale. Saluti Mauro Perché Davidino invece ha una preparazione specifica maggiore sull'apnea profonda (come tutti gli atleti specializzati in costante, anche Stephanek e compagni ad esempio) e non invece sulla stessa dinamica, e quindi è in grado di sfruttare con la massima efficienza i vantaggi (relativi perché poi devi comunque risalire e arriva il momento della resa dei conti) del BS. Cioè il discorso è sempre lo stesso che facevamo prima, ma partendo da presupposti opposti Modificato Febbraio 26, 2009 da zefiro Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
mikro Inviato Febbraio 26, 2009 Autore Segnala Condividi Inviato Febbraio 26, 2009 Ringrazio tutti per le risposte, anche se qualcuno non ha capito la domanda, la mia era una semplice curiosità, non sono tipo da record come qualcuno poco attento ha detto, cercavo solo di capire se ci poteva essere una relazione tra le due diverse apnee, il mare lo conosco e lo rispetto! Poi un'altra cosa, noto spesso che quando si fanno le domande partite in voli pindarici tutti vostri, imparate a leggere bene prima di dettare sentenze, con questo mi riferivo a Michele che prima di parlare dovrebbe studiare un po di matematica. grazie a tutti Ciao, per farla breve diciamo che non esiste una relazione diretta perchè intervengono fenomeni fisiologici diversi nelle due prestazioni, anche le stesse sensazioni che si provano compensazione a parte sono diverse, nell'ultimo campionato mondiale AIDA per citare un esempio Davide Carrera ha praticamente realizzato una prestazione in assetto costante di 90 metri ( che per chi non lo sapesse sono 180 metri totali ) mentre in dinamica sempre con la monopinna ha fatto "solo" 100 metri, questo per dire che non necessariamente si fanno meno metri in verticale che in orizzontale. Saluti Mauro Grazie mauro Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Tango Inviato Febbraio 26, 2009 Segnala Condividi Inviato Febbraio 26, 2009 Caro Tango non prenderla così, diciamo che ho fatto una specie di "caricatura". Prima però volevo precisarti che NON è nel mio stile di vita permettermi di mancare di rispetto e/o ledere la dignità del prossimo volontariamente quindi, leggendo i tuoi successivi interventi, ammetto che ho un tantino esagerato e quindi accetta le mie scuse. Sicuramente nel mio post in prima riga era meglio specificare che era una specie di caricatura o forse era meglio non aprire nessun post. Tornando al tuo di post, se mi permetti, quando andiamo a scrivere dovremmo dare informazioni "corrette", sia nello scritto per un'eventuale ricerca del termine e sia nei contenuti. Dopo svariati anni passati in AM, mi è sembrato anacronistico leggere "quel termine" scritto in quel modo e a maggior ragione, avevi partecipato ad una discussione (thread) sull'emocompensazione (blood shift). Se lo riterrai opportuno potrai integrare il tuo post riportando il titolo della discussione sul B.S. così avrò/avremo modo di rileggere quanto detto a suo tempo. (Repetita iuvant) Senza rancori e con l'augurio di un'anno pieno di pesci, per entrambi, ti saluto. Ciao. Tiz. benvenga il tuo chiarimento Tiz per quanto riguarda la ricerca se credi vai sul forum di Doc e cerca "tango+blood shciff" io mi ricordo di quella discussione e non ho motivo di riportarla qui per il resto volevo magari avere una conferma se realmente condividi il fatto che un giorno vai bene a 5m e un'altro a 15 m senza regola alcuna? a me non mi pare corretto, a parte l'acqua torbida non vedo altri fattori che mi impediscono tutte le volte prestazioni simili tra loro in acqua, se raggiungo quota 15 oggi lo faccio anche domani e dopodomani, ammeno che non sia malato, in questo caso meglio non tuffarsi proprio perdonami comunque se non scrivo corretto l'inglese, nella vita ho sempre lavorato e sui banchi ci son stato poco, solo per dire che ho sfruttato molto di piu' il fisico di quanto lo possa fare uno scolaro, fino ad arrivare a conoscere il mio corpo per farlo lavorare al meglio, come una macchina perfetta se non funziona bisogna capire dove stà il guasto, questa è la regola a parer mio Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
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