> Archeologia Subacquea - Pesca in Apnea - AM FORUMS Vai al contenuto

Archeologia Subacquea


Messaggi raccomandati

Una proposta interessante: mettere sotto tutela 763 siti di archeologia subacquea in Italia. E perchè no? Ma non vorrei che andasse a finire male, ancora una volta, per i poveri pescatori subacquei. Perchè a pensare male si fa peccato, ma purtroppo a volte ci si azzecca. Musealizzare i fondali? Ahi ahi ahi...

Senz'altro una situazione da tenere sotto controllo....Ve la segnalo:

 

TURISMO:ARCHEOCLUB,PROPOSTA A BONDI PER PATRIMONIO SUBACQUEO (ANSA) - NAPOLI, 15 NOV - Tutelare e sistematizzare il patrimonio archeologico che si

trova sui fondali marini italiani: la proposta è stata lanciata a Paestum (Salerno), nella terza giornata della Borsa mediterranea archeologica, da ArcheoClub d’Italia. Le

richieste in materia sono state affidate a un documento che sarà sottoposto al ministro Sandro Bondi, presentato nel corso della conferenza «Archeologia Subacquea:

prospettive di salvaguardia, valorizzazione e tutela del Bene Sommerso».

«Chiediamo che venga finalmente posta la giusta attenzione al patrimonio sommerso - ha detto Clelia Arduini, presidente Archeclub d’Italia - anzitutto con la ratifica della

Convenzione UNESCO del 2001 ’Ricerca, Valorizzazione e Tutela dei Beni Archeologici nel Mediterraneò e con la conseguente istituzione di almeno tre Soprintendenze del

Mare, che si possano occupare del recupero, della protezione e della musealizzazione di una fetta considerevole del patrimonio italiano per troppo tempo preso in scarsa

considerazione».

Si tratta di un patrimonio stimato - secondo un censimento del 2004 - per le Regioni Campania, Calabria, Basilicata e Puglia, in 286 siti archeologici, su un totale di 763 (99

in Campania). Rosario Santanastaso, responsabile Marenostrum Archeoclub d’Italia, ha detto che «il rischio sciacallaggio dei beni sommersi è sempre più alto».

Modificato da rodolfi
Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Una proposta interessante: mettere sotto tutela 763 siti di archeologia subacquea in Italia. E perchè no? Ma non vorrei che andasse a finire male, ancora una volta, per i poveri pescatori subacquei. Perchè a pensare male si fa peccato, ma purtroppo a volte ci si azzecca. Musealizzare i fondali? Ahi ahi ahi...

Senz'altro una situazione da tenere sotto controllo....Ve la segnalo:

 

TURISMO:ARCHEOCLUB,PROPOSTA A BONDI PER PATRIMONIO SUBACQUEO (ANSA) - NAPOLI, 15 NOV - Tutelare e sistematizzare il patrimonio archeologico che si

trova sui fondali marini italiani: la proposta è stata lanciata a Paestum (Salerno), nella terza giornata della Borsa mediterranea archeologica, da ArcheoClub d’Italia. Le

richieste in materia sono state affidate a un documento che sarà sottoposto al ministro Sandro Bondi, presentato nel corso della conferenza «Archeologia Subacquea:

prospettive di salvaguardia, valorizzazione e tutela del Bene Sommerso».

«Chiediamo che venga finalmente posta la giusta attenzione al patrimonio sommerso - ha detto Clelia Arduini, presidente Archeclub d’Italia - anzitutto con la ratifica della

Convenzione UNESCO del 2001 ’Ricerca, Valorizzazione e Tutela dei Beni Archeologici nel Mediterraneò e con la conseguente istituzione di almeno tre Soprintendenze del

Mare, che si possano occupare del recupero, della protezione e della musealizzazione di una fetta considerevole del patrimonio italiano per troppo tempo preso in scarsa

considerazione».

Si tratta di un patrimonio stimato - secondo un censimento del 2004 - per le Regioni Campania, Calabria, Basilicata e Puglia, in 286 siti archeologici, su un totale di 763 (99

in Campania). Rosario Santanastaso, responsabile Marenostrum Archeoclub d’Italia, ha detto che «il rischio sciacallaggio dei beni sommersi è sempre più alto».

Ottima segnalazione, penso comunque che di questi tempi, difficilmente creeranno tre Soprintendenze del Mare (3 poltrone più indotto). Qualora quanto sopra, dovesse avere un seguito, potrebbero partire per tempo, accordi con le Capitanerie di Porto, M. Beni Culturali e pescatori in apnea (FIPSAS_base vontari) in ambito di tutela e sorveglianza.

Così...era un idea, penso che l'unica via di salvezza per noi pescapneisti, per ribaltare lo stereotipo negativo che ci marchia, è il nostro supporto agli organi istituzionali preposti alla salvaguardia del mare nostrum.

:bye::bye:

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Ospite Alextunnaria

Da un pò di tempo a questa parte conosco la situazione da vicino, anzi, da dentro. Molto del materiale che viene rinvenuto, considerate le precarie condizioni di conservazione, viene semplicemente lasciato in mare e controllato a periodi. Si teme di alterare un delicatissimo equilibrio raggiunto in anni e anni di giacitura, per cui si preferisce recuperare il meno possibile. Il passo subito successivo è quello di rendere fruibile il materiale direttamente in loco, ovvero creare questi musei sommersi. Purtroppo credo anche io che sarà l'ennesima limitazione a noi poveri disgraziati. Ma la tendenza è quella e sarà sempre peggio. In tutta onestà mi preparo ad appendere il fucile al chiodo. Che amarezza!

 

Mauro hai PM!

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

In compenso... nelle aree marine " protette ".....

 

I parchi nazionali e le aree protette regionali, compreso l'arcipelago di La Maddalena, potrebbero essere gestite dai privati, visto che lo Stato non ha più le risorse necessarie. E' il progetto annunciato dal ministro all'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, alla chiusura della due giorni della Fondazione Symbola.

 

Il ministro ha annunciato una vera e propria rivoluzione per il suo dicastero, ripartendo dello svecchiamento dei dirigenti. Prestigiacomo ha puntato l'indice sui direttori generali del ministero che "sono lì da trent'anni". "Sono vecchi marpioni - ha ripetuto più volte - che hanno in mano decisioni importanti". Per coordinare il loro lavoro, ieri, il Consiglio dei ministri ha nominato un segretario generale di 37 anni, Marco De Giorgi. Il ministro vuole rivoluzionare la politica ambientale a 360 gradi. Il sì al nucleare di Scajola è stato già dato da tempo, e oggi il ministro ha ribadito il suo assenso, a condizione che le agenzie dei controlli facciano capo al suo ministero. Altro obiettivo è quello di smaltire, poi le le 159 autorizzazioni Via. "Sono strade, porti, oleodotti, centrali - ha spiegato il ministro Prestigiacomo - che possono dare respiro e sviluppo al Paese. Bisogna dare dei pareri, anche delle prescrizioni, ma non si può non decidere". Nell'ambito di questa rivoluzione c'è anche la posizione "forte" sulle aree protette. "La proprietà e l'utilità devono restare pubbliche, ma la gestione si può dare ai privati". Circa 800 pezzi di territorio nazionale, dunque, dal parco d'Abruzzo a quello delle Dolomiti, e al parco de La Maddalena potrebbero essere gestiti, nel prossimo futuro, da imprese a fine di lucro. Questo perché lo Stato non ha più le risorse per assicurarne la gestione. "Trovare risorse è sempre più difficile - ha sottolineato ilministro - e per questo, salvaguardando l'interesse pubblico, potremmo sperimentare questa nuova strada. (L’Unione Sarda)

 

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Il ministro ha annunciato una vera e propria rivoluzione per il suo dicastero, ripartendo dello svecchiamento dei dirigenti. Prestigiacomo ha puntato l'indice sui direttori generali del ministero che "sono lì da trent'anni".

 

Non ditemi che riescono a far fuori il famigerato dott. Cosentino.

 

 

"La proprietà e l'utilità devono restare pubbliche, ma la gestione si può dare ai privati". Circa 800 pezzi di territorio nazionale, dunque, dal parco d'Abruzzo a quello delle Dolomiti, e al parco de La Maddalena potrebbero essere gestiti, nel prossimo futuro, da imprese a fine di lucro.

 

Si, le danno ai pescatori professionisti...

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Il ministro ha annunciato una vera e propria rivoluzione per il suo dicastero, ripartendo dello svecchiamento dei dirigenti. Prestigiacomo ha puntato l'indice sui direttori generali del ministero che "sono lì da trent'anni".

 

Non ditemi che riescono a far fuori il famigerato dott. Cosentino.

 

 

"La proprietà e l'utilità devono restare pubbliche, ma la gestione si può dare ai privati". Circa 800 pezzi di territorio nazionale, dunque, dal parco d'Abruzzo a quello delle Dolomiti, e al parco de La Maddalena potrebbero essere gestiti, nel prossimo futuro, da imprese a fine di lucro.

 

Si, le danno ai pescatori professionisti...

 

Ecco... appunto...

Riserva di pesca privata fuori stagione.... pescaturismo "ecosostenibile" d' estate e.... pizzo al turista.

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Da un pò di tempo a questa parte conosco la situazione da vicino, anzi, da dentro. Molto del materiale che viene rinvenuto, considerate le precarie condizioni di conservazione, viene semplicemente lasciato in mare e controllato a periodi. Si teme di alterare un delicatissimo equilibrio raggiunto in anni e anni di giacitura, per cui si preferisce recuperare il meno possibile. Il passo subito successivo è quello di rendere fruibile il materiale direttamente in loco, ovvero creare questi musei sommersi. Purtroppo credo anche io che sarà l'ennesima limitazione a noi poveri disgraziati. Ma la tendenza è quella e sarà sempre peggio. In tutta onestà mi preparo ad appendere il fucile al chiodo. Che amarezza!

 

Mauro hai PM!

 

non sò se questo tuo pensiero è frutto di qualche sentito dire dalle autorità....la verità è che se ne fregano delle "precarie condizioni di conservazione" piuttosto come si è visto in passato tirar sù storia costa tanti $oldi....e quindi non si fà sperando che chi abia trovato/segnalato il ritrovamento non se le porti a casa.....anzi spetterebe qualche $oldo a chi trova, ma lo sai quanti sono ad aspettare perchè "finchè non raccogliamo non possiamo conteggiare quanta roba vi è sotto e che cosa a Lei spetta...." :huh:

 

 

 

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Si.....e sotto la tutela di chi? MA se sono 50 anni che subacquei di tutta europa vengono in Italia a distruggere i siti archeologici più belli sotto gli occhi di tutti.

E scommetto che per questa bella iniziativa arriverebbero fondi, contributi, poltrone e sgabelli!

Se si vuol tuteleare un sito archeologico subacqueo va scavato da archeologi professionisti (magari con sponsor privati, vedi ad es. relitto di Giglio Porto) e poi messo tutto in un museo per mostrarlo al grande pubblico (vedi relitto di Spargi/museo di La Maddalena).

Povero Lamboglia, si starà rivoltando nella tomba!

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Partecipa alla conversazione

Puoi pubblicare ora e registrarti più tardi. Se hai un account, accedi ora per pubblicarlo con il tuo account.

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Sono consentiti solo 75 emoticon max.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato.   Pulisci editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...
×
×
  • Crea Nuovo...