> Lettera - Pesca in Apnea - AM FORUMS Vai al contenuto

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No ho idea di quanti di voi leggano pescasub, comunque, nel numero di questo mese , e’ stata pubblicata una lettera che il ragazzo ,scomparso in agosto all’argentario ,aveva scritto alla sua fidanzata.

Una lettera ,bellissima e terribile, da cui emergono sia la passione sconfinata per il mare e per la pesca (che ci accomuna tutti) sia i rischi a cui ,piu’ o meno consapevolmente, andiamo incontro per seguirla.

Leggetela

 

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Sono parole struggenti e bellissime.

Ho letto la lettera tutta di un fiato, quasi in trance.

A me ha fatto veramente un grande effetto, anche perchè conteneva, tra le righe, come una

specie di segnale premonitore.

Povero ragazzo, poteva essere mio figlio !!!!!

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Che lettera profonda e toccante.....

 

Riflessione:

Certo che il mondo è proprio strano,

un uomo con una grande passione ed un grande amore è chiamato ...cacciatore!!!!

un malato, matto e psicopatico viene chiamato....100per100 animalista.....!!!!!!!!!! :(

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Vale la pena leggerla., vale la pena farlo per chi, come tutti voi, pratica questa attività, ma vale la pena farlo anche per chi

di pesca in apnea non ne sa niente..per coloro che pensano che sia uno "sport"come tanti..una caccia alla preda..e basta..

Non è così, non è così per tutti, o perlomeno, non era così per Francesco..

Era l'incontro con il mare, con coloro che il mare lo abitano, uno scontro ad armi pari..

E leggendo questa lettera si percepisce ogni emozione, ogni sensazione, si riesce a vivere ogni angolo di quel blu profondo, anche da parte di chi, come me, in quel blu profondo non ci è mai arrivato...

E' una passione che va al di là della passione.. Una percezione della vita, e non della morte, come si potrebbe pensare..come molti potrebbero pensare..

Francesco andavà lì per vivere..per confrontarsi, per trovare quella dimensione che spesso sulla terra ferma non è possibile trovare...

La sua ragazza un giorno gli ha semplicente chiesto cosa provava quando si immergeva..e lui ha scritto quattro pagine di sensazioni pure, descrivendo tutto quello che il mare, vissuto in un certo modo, può trasmttere, descrivendo tutto il rispetto verso i suoi abitanti...E questo non è semplicemente pesca....

Ed è questo che suo fratello ha sempre fatto con lui e che continuerà a fare..anche per lui..

Simona

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Io non so chi sei Simona, ma dalle tue parole emerge con evidenza una conoscenza profonda di Francesco.

Sei riuscita a dare esattamente l'idea e a trasmettere a tutti il modo meraviglioso di vivere il mare da parte di Francesco, che poi è il modo di viverlo di molti di noi.

Il problema è che non tutti sanno esprimersi in modo profondo e toccante come hai fatto tu che forse hai vissuto tutta questa tragedia direttamente sulla tua pelle.

Non sono avvezzo ad un'assidua partecipazione in questo Forum e mi rendo conto che le nostre possono sembrare solo le solite parole, ma credimi quella lettera ha qualcosa di unico e mi ha profondamente impressionato, come mi ha colpito la tua splendida interpretazione di quello che provava Francesco.

 

Ciao, Maurizio.

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Ciao Maurizio,

beh, si, l'ho vissuta davvero da vicino..

Sono la fidanzata del fratello di Francesco..ora puoi capire.

Anche Massimiliano è pescatore, ho conosciuto con lui questa disciplina...

e con lui, con loro (facevano sempre tutto insieme) ho imparato ad apprezzarla..

Ho imparato a capire..soprattutto ad ascoltare, ascoltare i loro racconti, nei dettagli più particolari..

Impari a conoscere un modo fino a quel momento sconosciuto , nei dettagli più nascosti..

come dicevo prima, capisci che non è una caccia al pesce fine a se stessa, no....

E' un incontro, un incontro tra due creature..

E capisci che è una passione talmente grande che impari ad amare così come ami chi la pratica!

Nei loro racconti c'era sempre un grande rispetto per quello che facevano, per 'l'ecosistema marino, per i pesci,,

forse può sembrare un paradosso, lo so..in fin dei conti alla fine si spara..

..ma sono le persone che fanno la differenza, è il loro approccio alle cose che distingue il giusto

dallo sbagliato.. e anche lo sparo finale in questo caso, assume un aspetto differente..

E questo era Francesco, questo è suo fratello.

Ecco perchè la lettera va letta..

ciao e grazie

Simona

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Simona,

sulla quella secca io ci sono andato tantissime volte in passato.

E' bellissima e tremenda!

Il giorno della tragedia mi sono sentito vicinissimo a Francesco per strano che possa sembrare.

Lui stava facendo le stesse cose che avevo fatto io tante volte.

Lui è solo stato più sfortunato di me!

 

Se mai avrò la voglia di tornarci, penserò a Francesco sicuramente.

 

Un abbraccio

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