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Buongiorno Dott. Malpieri,

la scrivo in quanto mi è venuto un acufene (più intenso all’orecchio sx) dopo due giorni dall’ultima pescata (circa un mese fa).

Recatomi presso un otorino, guardandomi l’interno delle orecchie, mi diceva:

• che la membrana timpanica si mostrava più scura e opaca di come doveva essere;

• che non si vedeva il classico “triangolo”, come se avesse assunto una forma meno concava e più piatta.

 

La diagnosi in questo momento non la ricordo, ma pensando ad un accumulo di muchi (da qui la forma leggermente appiattita della membrana) mi ha prescritto quanto segue:

• betelan 1mg 2 volte al dì x 4 gg, poi a scalare 1 al dì per 2 gg;

• aerosol 2 volte al dì x 10 gg (fluibron -fiala intera + prontinal ½ fiala)

dopo quanto sopra:

• danzen 3 volte al dì x 6 gg.

 

Mi diceva in ultimo l’otorino, che se al controllo non si vedevano risultati, facevamo un esame impedenziometrico e insufflazioni endotimpaniche.

 

Adesso vengo alla domanda, sinceramente quello che mi preme sapere è se posso ritornare a praticare la pesca in apnea nonostante l’acufene, in quanto sinceramente bado poco al fischio (per fortuna) e a quanto ho letto in giro per la rete e sentito da persone che hanno lo stesso problema, e quasi remota la possibilità di curarlo e sinceramente non ho voglia di sbattermi a destra e a manca visto la scarsa probabilità di risoluzione.

Certo, la mia paura più grande è quella di non poter più scendere in acqua, ma se questo dovesse comportare un intensità del fischio, sono pronto ad appendere al chiodo tutto (incrocio le dita).

 

In settimana rivado a controllo e la tengo informato.

La ringrazio anticipatamente per la cortesia.

 

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La ringrazio Dottor Malpieri,

adesso mi muovo per vedere dove trovare una camera iperbarica.

Qualora per distanza, lavoro, e altre scocciature varie, la terapia iberbarica risultasse impraticabile, a cosa vado incontro (oltre all'impossibilità di curare l'acufene) scendendo in acqua? Mi scusi se insisto con la domanda, ma non è facile oggi giorno far conciliare e combaciare una miriade di cose.

Nel ringraziarla di nuovo le auguro una buona giornata.

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Dopo un mese da un barotrauma nn ha nessun senso fare un ciclo di camera iperbarica. Fai un esame audio- impedenzometrico. Fammi sapere. Ciao Renato

 

dalla nostra casistica (abbastanza copiosa) anche il trattamento iperbarico a distanza di tempo assieme a terapia farmacologica con neuro protettori da ottimi risultati, come può testimoniare anche qualche frequentatore di questo Forum.

 

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La terapia iperbarica ha senso entro un lasso di tempo di 7-8 gg dall' evento traumatico . In questo caso, a distanza di un mese va fatta innanzitutto una visita ORL accurata con i relativi esami strumentali di rito per vedere se c'e' stato danno all' orecchio interno.

Ciao Renato Petroli Specialista ORL Specialista Malattie del nuoto e dlle attivita' Subacquee. Dirigente Medico Azienda Universitaria Ospedaliera di Foggia Divisione ORL. Centro di alta specializzazione malattie e chirurgia dell' orecchio .

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non mi và di accendere una polemica , egregio collega, ma come ti ripeto ho una copiosa casistica clinica che prova l'esatto contrario, EVIDENCE BASED MEDICINE.

 

A proposito non mi pare che a Foggia ci sia un impianto iperbarico operativo, o mi sbaglio?

 

 

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Nel ringraziare anche il Dott. Renato Petroli per il suo contributo, e lungi dall’intromettermi in discuisizioni tra professionisti in merito alle cure alle quali dovrei sottopormi, proverò a riformulare la domanda che in questo momento mi sta più a cuore.

Posso entrare in acqua (sto a rota) nonostante l’acufene? cosa rischio?

 

La seconda domanda che oso porre agli Emeriti Dottori è: che percentuale di guarigione ho?

Visto e considerato che ci sono varie filosofie (passatemi il termine) di pensiero in merito all’argomento (in tutta la rete), la mia valutazione ricadrà, oltre all’istinto, alla valutazione dei diversi fattori in gioco in rapporto alla probabilità di guarigione della cura/trattamento.

 

Penso che l’esame impedenziometrico lo farò comunque in settimana e posterò il risultato.

Ultima cosa: ma la cura che ho seguito non ha avuto senso?, ergo: mi sono riempito il fegato di schifezze inutilmente?

Nel ringraziarVi per il tempo concessomi, vi auguro una buona serata.

 

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Come ti ho detto prima fai una visita da un buon collega otorino con una valutazione audiologica. Poi ne riparliamo.

Ciao Renato

 

perchè non ti leggi il mio lavoro:

"sintomi oto-neurologici nell'apnea" pubblicato sulla rivista della SIMSI 2 anni fà? trovi indicazioni terapeutiche e casistica, visto che stai entrando in un contraddittorio accademico fuori luogo anche abbastanza polemico.

 

Se vuoi continuiamo la prossima settimana a Napoli al Congresso SIMSI, dove sarò relatore nella sezione apnea sabato 15.

 

Al lettore consiglio vivamente 15 sedute di terapia iperbarica, anche se il barotrauma risale al mese scorso, chiaramente fai anche l'esame audioimpedenziometrico per valutare la situazione.

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Buongiorno ai Dott. Malpieri e Petroli,

riporto gli esami di seguito riportati, affinché possiate valutare in termini più oggettivi la mia situazione :

• impedenziometria;

post-12075-1226304450_thumb.jpg

• acufenometria;

• audiologia;

post-12075-1226304468_thumb.jpg

• visita normale del timpano/condotto uditivo.

Il dottore (diverso da quello della I visita) ha detto che le membrane timpaniche sono ok e che gli esami di cui sopra, sono negativi e che non ho alcun tipo di problema.

Nella speranza di poter tornare in acqua, resto in attesa del vostro parere.

Per quanto concerne l'acufene, sto ancora valutando il da farsi.

Ringraziandovi anticipatamente della risposta, vi auguro un buon inizio settimana.

 

 

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Buongiorno ai Dott. Malpieri e Petroli,

riporto gli esami di seguito riportati, affinché possiate valutare in termini più oggettivi la mia situazione :

• impedenziometria;

ESAME_IMPEDENZIOMETRICO_LIGHT.jpg

• acufenometria;

• audiologia;

ESAME_AUD._E_ACUFENICO_LIGHT.jpg

• visita normale del timpano/condotto uditivo.

Il dottore (diverso da quello della I visita) ha detto che le membrane timpaniche sono ok e che gli esami di cui sopra, sono negativi e che non ho alcun tipo di problema.

Nella speranza di poter tornare in acqua, resto in attesa del vostro parere.

Per quanto concerne l'acufene, sto ancora valutando il da farsi.

Ringraziandovi anticipatamente della risposta, vi auguro un buon inizio settimana.

 

no comment!

aspetto un invito COME RELATORE UFFICIALE al prossimo congresso Otorino.

 

Per quanto riguarda la tua problematica lascio la parola al "giovane" e più dotto collega (da oggi sono in pensione con il SSN - B1 ed il collega capisce), iniziando una nuova avventura come Direttore di istituto Universitario e di 2 Centri Iperbarici (1 in Italia ed 1 all'estero); peccato che non possa fare un pò di esperienza a Foggia......con camera iperbarica a Campobasso......

Modificato da Massimo Malpieri
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Ti riporto la mia esperienza.

Un anno fa bel barotrauma in risalita e ronzio mondiale e dolore saltuario all'orecchio sx.

Passato il lasso di tempo consigliabile, il prof. Malpieri comunque mi ha fatto fare iperbarica, neuroprotettori e insufflazioni.

L'acufene non va via più e delle volte specie dopo una pescata è proprio un concerto.

Il danno neurosensoriale che avevo precedentemente (probabile causa del barotrauma) è rimasto uguale.

All'inizio ero preso da uno sconforto mondiale....e temevo di dovermi dare alla pesca in due mt d'acqua.

A distanza di un anno e dopo un estate di catture memorabili, pesco tranquillamente a circa 15 mt, facendo ovviamente attenzione alla compensazione ed alla risalita.

L'udito per me poi è rimasto uguale.

 

In sintesi se non forzi il rientro in acqua, che peggiorerebbe molto la situazione se hai un danno, dopo qualche tempo tornerai a pescare come prima, almeno te lo auguro... ;)

A mio parere le insufflazioni sono utili anche se "strane".

 

Per i dottori....vengo io al covegno se se magna... :laughing::laughing::laughing:

 

 

:bye:

 

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