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La scorsa settimana, finalmente dopo 4 mesi, riesco a trovare il tempo (pochissimo) per tornare a mare per una pescata e devo anche provare un po' di attrezzatura: impiombatura del fucile e schienalino autocostruito.

 

Arrivo sugli scogli e comincio a tirar fuori l'attrezzatura dallo zaino, dispongo tutto in ordine e comincio a gonfiare il pallone; il siluro si gonfia... e si sgonfia... BUCATO!

 

Le alternative sono rinunciare alla pescata (non se ne parla nemmeno visto che aspettavo questo momento da un sacco di tempo), scendere in acqua senza pallone (considerato che avrei pescato sotto costa, praticamente a riva) ma non avrei avuto modo di portarmi dietro secondo fucile, raffio, retino, etc. etc. oppure... riparare il buco.

 

Così dallo zaino prendo il mastice per muta che porto sempre dietro e taglio un pezzettino del sacchetto della spesa che uso per rimettere la muta bagnata nello zaino; dieci minuti ed il pallone è in condizione di andare a mare ma ho perso circa mezz'ora del già poco tempo che avevo.

 

Mi tuffo con un leggero nervosismo, vedo subito un paio di saraghi da porzione che però non ne vogliono sapere di lasciarsi avvicinare.

 

Mi dirigo allora verso una punta che sporge leggermente dalla costa; mentre mi avvicino ripasso tutti gli articoli sull'agguato che ho letto.

 

Mi immergo e mi preparo a doppiare la punta quando vedo arrivare un bel sarago, mi fermo, lui tranquillo fa per andarsene senza venire a tiro poi, per fortuna ci ripensa, gira e mi viene incontro.

 

Il dito è già pronto sul grilletto ma mentre sto per tirare mi accorgo che sono rimasto affascinato dal pesce e invece i mirare lo sto guardando; nella frazione di secondo che mi serve ad allineare l'asta e tirare il grilletto il pesce si gira per andarse, sempre molto lentamente.

 

L'asta parte e vedo il monofilo seguire il pesce: preso!

 

E' bellissimo accorgersi quante cose riesci a pensare in una frazione di secondo; mi aspetto la reazione del pesce che invece si gira e quasi immobile affonda; rimango terrorizzato accorgendomi che l'asta non è uscita dall'altra parte e mi viene in mente una foto di una rivista con una tanuta non passata.

 

Ho paura che il pesce, preso male si strappi, così apro la frizione del mulinello e mollo tutta la sagola che mi serve per tornare a galla; la sagola non si muove.

 

Non riesco a capira cosa succeda ma continuo a temere che il pesce scappi.

 

Il tuffo successivo serve a recuperare il pesce fermo immobile sul fondo con l'asta che è rimasta dentro e tiene talmente bene che devo incidere il pesce per liberarla.

 

Il tempo a disposizione è quasi scaduto, mi trattengo ancora qualche minuto e, di corsa, torno a casa.

 

700 grammi di sarago a prima uscita non sono male.

 

L'attrezzatura ha funzionato benissimo a parte lo schienalino che ha il freno troppo lungo e mi sbatteva in testa ad ogni sommozzata.

 

In bocca al lupo a tutti.

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