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Cosa Ne Pensate


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Dario, la prima cosa che mi viene da pensare è questa: ma per forza il pesce bisogna pescarlo?

L'allevamento?

io è molto tempo che penso questa cosa credo che i pescatori professionisti dovrebbero ormai convertirsi all'allevamento.visto che stano sempre a smadonnare che non ci escono con le spese ecc.ecc.ma quanto ci stanno a pensare ancora?

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Dario, la prima cosa che mi viene da pensare è questa: ma per forza il pesce bisogna pescarlo?

L'allevamento?

io è molto tempo che penso questa cosa credo che i pescatori professionisti dovrebbero ormai convertirsi all'allevamento.visto che stano sempre a smadonnare che non ci escono con le spese ecc.ecc.ma quanto ci stanno a pensare ancora?

 

Non penso sia di cosi facile soluzione la cosa! Avete idea di quanti pescatori professionisti ci sono? E delle coseguenze? :(

 

E poi vuoi mettere un pesce di allevamento con uno nato in libertà! :D

 

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Dario, la prima cosa che mi viene da pensare è questa: ma per forza il pesce bisogna pescarlo?

L'allevamento?

io è molto tempo che penso questa cosa credo che i pescatori professionisti dovrebbero ormai convertirsi all'allevamento.visto che stano sempre a smadonnare che non ci escono con le spese ecc.ecc.ma quanto ci stanno a pensare ancora?

 

Non penso sia di cosi facile soluzione la cosa! Avete idea di quanti pescatori professionisti ci sono? E delle coseguenze? :(

 

E poi vuoi mettere un pesce di allevamento con uno nato in libertà! :D

a quelli in libertà ci pensiamo noi :thumbup: ,anzi ...voi :(!

 

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  • 2 settimane dopo...

mah, io vi dico solo questo.

la settimana scorsa su rai tre (se non ricordo male), hanno trasmesso uno speciale di una mezzoretta sulla giornata tipo di un pescatore di Lampedusa. dopo un'intera giornata (sono partiti con il buio e sono tornati con il buio) il pescatore aveva un guadagno netto di appena 35/40€.

il motivo? mentre tutte le flotte europee dovono sottostare alle regole circa i limiti di pescato e fermi biologici (a mio avviso giusto), riprendevano invece le imbarcazioni del nord africa che pur sconfinando sulle acque internazionali pescano senza limite alcuno... perchè non ne hanno! almeno così spiegava il giornalista.

quindi è inutile che ci siano regolamentazioni solo per parte delle nazioni, se ci sarà sempre qualcun altra che da sola pesca quanto l'intera CE. certamente continuando così il mare nostrum diventerà certamente un deserto e non avrà più senso parlare di risorse ittiche mondiali.

se delle iniziative come quella descritta nell'articolo devono essere promosse, queste devono essere efficaci per tutti i paesi, nessuno escluso. e sarebbe certamente doveroso attuare un potere sanzionatorio verso il trasgressore.

 

SAVE THE PLANET :clover:

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In merito all'articolo, mi esprimo positivamente a patto che avvenga l’assegnazione delle zone di mare, alle comunità locali che a loro volta ne gestiranno lo sfruttamento.

Le solite multinazionali della minchiamorta, giustamente come evidenzia l'articolo, cercheranno di sfruttare le risorse ittiche, umane e materiali delle comunità più povere, per trarre il massimo profitto e in maniera selvaggia.

Le compagnie Petrolifere, mi viene in mente la Nigeria, sono l'esempio. L'agricoltura poi, non nè parliamo.

Per quanto riguarda l'allevamento poi, può anche incrementarsi, ma per mangiare monnezza? dopo la sindrome della mucca pazza ci sarà la spigola matta, l'orata pazza. Vuoi un Velamox? magnati nà spigola.

Io sono un boicottatore (si potrà dire?) dei pesci di allevamento e invito sovente tutti i non addetti ai lavori, a mangiarsi il pesce pelagico o bentonico di cui non esiste allevamento e ne mai (forse) si potrà realizzare.

E ultima cosa, stiamo attenti alle modifiche genetiche che poprtebbero presto interessare i pinnuti, fatte passare per chissà quale manna.

:bye::bye:

 

 

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Non è che ci sia molto da dire.Le quote sono un palliativo inutile,perché come avete già detto si arriverà alla concentrazione delle quote nelle mani delle compagnie piu grandi.L'allevamento?Dannosissimo per l'ambiente e soprattutto per la salute.Sono imbottiti di antibiotici e nutriti con mangimi osceni.Vogliamo il "pesce pazzo"?E sia.La soluzione?Ragazzi siamo tanti nel mondo,e sempre piu in crescita.Le risorse invece non crescono allo stesso modo,o addirittura decrescono.Insomma,in futuro dovremmo mangiare meno.O meglio in modo piu efficiente.Non sarà piu possibile sprecare enormi quantità di cereali per sfamare gli animali di allevamento,e non sarà piu possibile soddisfare tutta la domanda di pesce.In ogni caso credo in tutta sincerità che tra 100 anni per vari motivi saremo ricordati come le due o tre generazioni che hanno ridotto il mondo al limite del vivibile.

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Non è che ci sia molto da dire.Le quote sono un palliativo inutile,perché come avete già detto si arriverà alla concentrazione delle quote nelle mani delle compagnie piu grandi.L'allevamento?Dannosissimo per l'ambiente e soprattutto per la salute.Sono imbottiti di antibiotici e nutriti con mangimi osceni.Vogliamo il "pesce pazzo"?E sia.La soluzione?Ragazzi siamo tanti nel mondo,e sempre piu in crescita.Le risorse invece non crescono allo stesso modo,o addirittura decrescono.Insomma,in futuro dovremmo mangiare meno.O meglio in modo piu efficiente.Non sarà piu possibile sprecare enormi quantità di cereali per sfamare gli animali di allevamento,e non sarà piu possibile soddisfare tutta la domanda di pesce.In ogni caso credo in tutta sincerità che tra 100 anni per vari motivi saremo ricordati come le due o tre generazioni che hanno ridotto il mondo al limite del vivibile.

in quel caso,basterà estinguere indiani e cinesi e dimezzeremo la popolazione.

in questo modo oltretutto avremo il vantaaggio di immense quantità di terreno coltivabile perfettamente concimato.

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Non è che ci sia molto da dire.Le quote sono un palliativo inutile,perché come avete già detto si arriverà alla concentrazione delle quote nelle mani delle compagnie piu grandi.L'allevamento?Dannosissimo per l'ambiente e soprattutto per la salute.Sono imbottiti di antibiotici e nutriti con mangimi osceni.Vogliamo il "pesce pazzo"?E sia.La soluzione?Ragazzi siamo tanti nel mondo,e sempre piu in crescita.Le risorse invece non crescono allo stesso modo,o addirittura decrescono.Insomma,in futuro dovremmo mangiare meno.O meglio in modo piu efficiente.Non sarà piu possibile sprecare enormi quantità di cereali per sfamare gli animali di allevamento,e non sarà piu possibile soddisfare tutta la domanda di pesce.In ogni caso credo in tutta sincerità che tra 100 anni per vari motivi saremo ricordati come le due o tre generazioni che hanno ridotto il mondo al limite del vivibile.

in quel caso,basterà estinguere indiani e cinesi e dimezzeremo la popolazione.

in questo modo oltretutto avremo il vantaaggio di immense quantità di terreno coltivabile perfettamente concimato.

Prima s'accontentavano della ciotoletta di riso,ora che si arricchiscono piu cibo e carne.Non vorrei farti cagare sotto,ma i cinesi pare abbiano già avuto la tua stessa idea riguardo ai campi e al concime.Non so quanto sia affidabile come fonte,ma la dissidenza contro il regime comunista cinese ha fatto avere al giornalista Hal Turner un ipotetico discorso di Chi Haotian, ( http://www.chinatoday.com/who/c/chihaotian.htm ) in cui afferma che tra massimo 10 anni avranno le armi genetiche per eliminare i bianchi,per appropriarsi degli spazi vitali (termine caro ad un certo adolfino) per far crescere la popolazione.Oddio,Hal Turner ha l'affidabilità di 20 euro falsi,è una merdacci@ dell'estrema destra americana razzista e antisemita tipo Ku Kux Clan che ancora nega l'olocausto.Pero vabbe,pe nun sape ne legge e ne scrive io tra 10 anni non vado nei ristoranti cinesi.Dovesse esse nascosta negli involtini plimavela st'arma genetica :D

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In merito all'articolo, mi esprimo positivamente a patto che avvenga l’assegnazione delle zone di mare, alle comunità locali che a loro volta ne gestiranno lo sfruttamento.

Le solite multinazionali della minchiamorta, giustamente come evidenzia l'articolo, cercheranno di sfruttare le risorse ittiche, umane e materiali delle comunità più povere, per trarre il massimo profitto e in maniera selvaggia.

Le compagnie Petrolifere, mi viene in mente la Nigeria, sono l'esempio. L'agricoltura poi, non nè parliamo.

Per quanto riguarda l'allevamento poi, può anche incrementarsi, ma per mangiare monnezza? dopo la sindrome della mucca pazza ci sarà la spigola matta, l'orata pazza. Vuoi un Velamox? magnati nà spigola.

Io sono un boicottatore (si potrà dire?) dei pesci di allevamento e invito sovente tutti i non addetti ai lavori, a mangiarsi il pesce pelagico o bentonico di cui non esiste allevamento e ne mai (forse) si potrà realizzare.

E ultima cosa, stiamo attenti alle modifiche genetiche che poprtebbero presto interessare i pinnuti, fatte passare per chissà quale manna.

:bye::bye:

 

Ci sono molte inesattezze e luoghi comuni nelle tue affermazioni.

 

Gli allevamenti ITALIANI sono sottoposti a severi controlli sul mangime e random sul pescato da gabbia a gabbia quindi assolutamente SICURI sotto ogni aspetto. Ci sono controlli costanti delle acque sia negli allevamenti a terra che, soprattutto in quelli off-shore.

 

Non si puo dire lo stesso delle regole che ci sono in Grecia e Turchia, ma non avendo esperienza diretta negli allevamenti esteri non mi pronuncio.

Il fatto è che allevare spigole ed Orate in italia è molto costoso e richiede una professionalità in via di formazione.

In quanto al pesce pelagico non ne sarei cosi sicuro, ormai si alleva praticamente tutto, dalle ricciole (anche noi in Italia abbiamo allevamenti sperimentali in questo senso) ai polpi.

 

Posso smentire qualsiasi luogo comune si senta in giro.

 

Ogni volta che, purtroppo, scappano pesci dalle reti, si sentono le peggiori assurdità: nessuna malattia costringerebbe un allevatore al sicuro fallimento, e stesso discorso quando si parla di antibiotici, SONO VIETATI.

 

Alberto

 

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bravo Alberto.

è vero: ci sono troppi luoghi comuni. ed è questo che alimenta ignoranze e legende, specie in un settore, come quello ittico, dove mi sono reso conto che è facile puntare il dito, ma difficile che qualcuno intervenga efficacemente.

e sono daccordo sulla tua precisazione circa quello che è il modus operandi italiano rispetto ad altri paesi del mediterraneo. vedasi appunto il mio post precedente.

 

Gabriele

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