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40 atm


Ospite Sandro

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Ospite Sandro

Ma come si fà a caricare uno pneumatico da 100 cm pompato a 40atm.????!!!! Oggi ho provato il mio nuovo SL 100 con variatore di potenza caricato a circa 30 atm e, nonostante il suo utilizzo ,non sonoriuscito a caricato !!!Come faranno mai a cariarlo a 40??

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Ospite Sandro

Forse mi sono spiegato male.Mi riferivo alla capacità muscolare necessaria a "spingere" l'asta nella canna dopo aver caricato il lungo pneumatico alla pressione di 30-40 atm.esisteranno trucchi o accorgimenti?.Io non ci sono riuscito neanche con il riduttore di pressione inserito!Ho 45 anni e pratico la pesca sub

da 27 anni utilizzando sia pneumatici sia arbalete di tutte le misure (ho avuto anche il mitico katiushia 110 ) senza fino ad ora riscontrare eccessivi problemi.Che stia invecchiando?!?!

Ieri ho modificato il carichino,dotandolo di una cimetta per facilitare il caricamento nella fase iniziale.E che dire della tendenza dell'asta apiegarsi e deformarsi sotto sforzo?Le aste della DEVOTO si piegano allo stesso modo???

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Ospite Amedeo

Sicuramente nn posso aiutarvi in questo problema, ma anche mio padre quando compro' il primo arbalete aveva di questi problemi, non riusciva a caricarlo, io penso che quando il fucile è nuovo la molla sia tropo dura, infatti dopo le prime caricate che solo Ercole poteva fare, in effetti le altre erano pi' facili da effettuare per la maggiore elasticità che la molla aveva preso. Adesso lo uso io l'arbalete e nonostante non sia uno cosi' forzuto riesco a caricarlo. Speriamo di nn aver detto qualche cretinata :-). Per piacere non vi arrabbiate per questi interventi, ho 17 anni. :-)))

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Ospite stefano

Sandro,

personalmente non credo di aver mai caricato pneumatici a 40 atmosfere ma a piu` di 30 sicuramente si (parlo di supersten e sten 130). E non ho mai avuto particolari problemi solo perche` la natura mi ha dotato di spalle robuste. Volevo pero` dirti che so di amici meno dotati che si portanto sul pallone o in gommone aste da 8 o 9 mm esclusivamente per caricare il fucile. Questo sia per evitare che un'errata manovra di caricamento provochi piegamenti dell'asta e poi per avere un'asta piu` solida di quella usata per pescare con cui spingere il pistone.

Lo so, e` un sistema poco pratico che personalmente non userei per pigrizia, ma credo dipenda anche dal fatto che un fucile cosi` esasperato implichi un utilizzo mirato in aspetti profondi e quindi una frequenza di sparo/caricamento completamente diversa da una pesca sottocosta.

 

ciao Stefano

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Ospite Sandro

Ho appena visto un video di Antonini in cui effettivamente afferma di utilizzare due aste : una per il caricamento del pistone e l'atra da utilizzare in caccia.

Grazie a tutti,vi farò sapere !

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Ospite Leonardo

Per Amedeo:

Non ti voglio riprendere, ma fai attenzione rileggi i messaggi e nota che essi parlano di fucili ad aria compressa, che anno una sostanziale differenza di funzionamento dagli arbaletes.

 

Per Sandro:

Caricare un'aria compressa a tante atm è un passaggio graduale.

Cioè non si puo passare dalle 30 direttamente alle 40, ma bisogna passare piano piano ad un incremento sempre maggiore per avere il tempo di abituarsi allo sforzo e trovare la tecnica.

Personalmente riuscivo a caricare il Supersten (100) a circa 35/37 bar usando un carichino con bretelle ed una cima vincolata alla cintura dove infilavo il calcio del fucile per sopperire allo sforzo che altrimenti avrei dovuto sostenere con le gambe. Alcuni amici miei usano implementare delle carrucole e strozza scotte sui carichini in modo da amplificare la forza delle braccia. Con questi sistemi si possono superare i 40 bar.

Per quanto concerne lo spessore delle aste, con questi autentici mostri, si usano tranquillamente aste da 9 mm di diametro, le quali non temono nessuno confronto in penetrazione.

Ricordo il katiuscia della GSD, non montava un vero sistema di sgancio ma aveva una serie di valvole di non ritorno che consentivano il bloccaggio dell'asta anche a mezza corsa durante la fase di caricamento (è vero?).

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Ospite Marco Bardi

Sandro fai attenzione che ho conosciuto diversi pesca sub che con il fucile a 40/45 atm hanno sparato e gli è rimasta solo l'impugnatura in mano. Difatti sono collaudati per 30atm e anche se ne reggono di più, il tutto diventa pericoloso. Ad un mio amico in estate gli è esploso in auto con il caldo che ha aumentato la pressione. A parte che sono contrario ai pneumatici specialmente se troppo carichi e si usano per tecniche di pesca tradizionali, hai valutato che se spari e sbagli colpendo uno scoglio, come riduci asta e arpione? Oppure con la tale fatica che fai nel caricarlo, se ti capita una spigola di 500 grammi quante volte ci pensi prima di sparare?

Spero che tu poi non pensi che con tale potenza resti invariata la precisione perchè avresti molte delusioni.

Tecnicamente parlando, da valutare poi che la distanza di tiro utile tra 30 e 40 atm potrà essere al massimo di 30/40 centimetri.

Perchè rischiare e diminuire precisione e comodità?

Ovviamente è un consiglio, nonostante sono abituato a sentire e vedere situazioni estreme, resto dell'idea che ognuno per imparare deve provare.

Un saluto, Marco Bardi.

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Ospite stefano

A costo di passare per ruffiano con il forum (anche se un anonimo ruffiano e` quantomeno contraddittorio) volevo fare i complimenti a Marco Bardi per la struttura dei suoi interventi visto che ha la capacita` di semplificare le cose che noi stessi ci complichiamo e di intervenire al momento giusto. Lo scrivo adesso ma l'ho notato da parecchie settimane sia su problematiche importanti che su dettagli tecnici.

Sono estraneo e poco esperto del mondo delle gare nel quale non mi sono mai avventurato neanche ai livelli amatoriali a causa di un contraddittorio spirito di competizione e modeste attitudini. Ma sicuramente capisco anche solo via email cosa fa la differenza tra Marco e molti altri subacquei e capisco meglio la sua attitudine a rappresentarci

 

Ciao s.

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Ospite Giorgio Volpe

Di sicuro la grande esperienza di Marco è un tesoro prezioso : per noi di Apnea Magazine è un vero onore vantare un personaggio così autorevole e disponibile tra le fila dei nostri visitatori.

 

Credo che a riconoscere la puntualità delle osservazioni di Marco non si passi per ruffiani, perché dire ad un campione del suo calibro che sa inquadrare bene i problemi tecnici del nostro sport è praticamente un atto dovuto !! :-)))

 

Ciao !

 

Giorgio

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Ospite vicienz ò sub

Ciao Marco...

Sei davvero un campione... del resto, che eri un grande anche fuori dall'acqua, te l'ho già detto di persona a rieti! come stai??

Che si dice dalle tue parti... a me la mitica bandierina (ti ricordi) sta dando i suoi "frutti"... porta davvero fortuna.. che ti dicevo???

Vuoi mettere per un pesce l'onore di esser appeso ad un pallone con cotanta bandierina?? Io, da pesce, lo preferirei!!! TU no?

Ciao Campione!

PS:Hai visto il mitico pelo??? Forte, eh?

Un abbraccio, Vincenzo!

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Ospite Leonardo

Che Bello ho l'occasione di poter intavolare un dibattito con il grande Marco Bardi.

Premettendo che i fucili adatti a viaggiare a 40 ed oltre atmosfere sono principalmente due:

1) gli Sten vecchia serie (soprattutto quelli con il grilletto in ottone)

2) gli Asso della seac.

Posso dire che, personalmente, abbandonai il supersten perchè anche con l'asta originale da 8 mm a 30 / 35 bar risulta lento. Bisogna "schiattarlo in corpo" per farlo camminare.

Una volta preparato un fucile di tale portata sicuramente non si sparano esmplari di dimensioni contenute (anche perchè il puntamento con l'A.C. non è raffinato come con l'abraletes). Però, diciamo che nutre un certo vantaggio sulle cernie di mole ed i pelagici (Prede che io non incontro ogni pescata).

In merito ai modelli di A.C. che possono funzionare ad alta pressione bisogna dire anche che:

1) I pezzi devono essere asseblati con molta cura e precisione;

2) Tutti i serraggi devono essere avvitati il più possibile, senza però stroncare o danneggiare i pezzi (cosa difficile perchè siamo di fronte a materiali delicati);

3) Gli O - Ring vanno scelti con molta perizia e provati di varie misure;

4) Per gli sten occorre trovare un'ogiva vecchissima con doppia guarnizione di tenuta oppure farne tornire una in teflon.

Anche il Mirage trattiene tanta aria, però anche lui non è esente da cure.

Se Marco desidera impressioni di prima mano da uno veramente esperto, può parlare con il mitico Tino De Luca, che sicuramente conosce bene. Tino può raccontargli molte storie sulla "tradizione artigliera acquea di Sapri"

Con stima Leonardo Sampogna

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Ospite Sandro

Devo ancora ringraziare tutti Voi per l'attenzione dedicatami.

La scelta dello,pneumatico è derivata dalla voglia di confrontare

tale arma con gli arbalete in mio possesso (apache 100 e 90,viper black 100 competition)tutti dotati di elastici da16.Premetto che vivo in una zona della Calabria dove l'incontro con pelagici anche di mole è abbastanza frequente anche a profondità non elevate.Per tale motivo l'uso dello pneumatico è nel mio caso finalizzato e non estenivo(non finalizzato alla cattura di pesce bianco di piccola taglia)ma "stuzzicato" dalla osservazione di una certa "pigrizia" a fine corsa e di scarsa capacità di penetrazione dell'asta degli arbalete in mio possesso.Ciò non di meno concordo con Bardi che spesso la pura potenza sia da sacrificare a favore della precisione (non mi sognavo di caricare

a 40 atm il mio sl 100 ).Mi sembra invece opportuno analizzare (autocritica)quanto influiscano la publibicità e i midia del settore nei comportamenti,negli atteggiamenti,nelle nostre scelte dove spesso, possiamo affermare tutto e il contrario di tutto!

Situazione,questa, anche pericolosa,ove si vadano ad affrontare tematiche quali ad es. la profondità (e il suo mito) o più banalmente la pressione di esercizio di uno pneumatico.

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Ospite
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