Ritorno Da Saragolandia...................

[Tango]

ma dove peschi a Saragoza?

[bossanova1303]

Uau ...che bestia!!

[simopeppe1975]

[Antonio Ristuccia]

Alla facciazza sua!!!!

[esno]

[Pepu]

Antonino, fai schifo!

 

Per colpa "tua" sto ancora discutendo con mio cognato per le dritte che ti ho dato qualche settimana fa...

 

Alla fine gli ho detto che l'unico errore l'ho commesso nel dire A LUI che ti avevo "drittato", tanto quei pesci noi non li prendevamo lo stesso...

 

Naturalmente, si scherzava.

 

Vedo che anche senza Antonello ti difendi di brutto, eh?

 

Davvero impressionante il saragone, sembra un dentice travestito.

 

Ciao. Peppe.

[paolotto]

spettacolare! complimenti!

[ermanno]

Che dire: magnifico carniere e saragone fantastico... BRAVOOOOO!!!!!

[Ospite francosub]

complimenti davvero e grazie per aver riacceso le nostre speranze!!

[Sergio.Santoro]

 

Te ne sei venuto trotterellando da Trento senza i trentatré trentini a prenderci i saraghi!

[Simone Belloni Pasquinelli]

Bellissimo!

Bravissimo!

[giordy64]

ebbravo il mio maestro... certo che anche quest'anno hai tirato fuori proprio dei bei pesci !

 

 

 

 

 

 

 

 

[Alex79ct]

è un fotomontaggio....dove hai trovato delle pinne così piccole :D :D :D :D

:clapping: :clapping:

 

 

[Pepu]

ma dove peschi a Saragoza?

 

Volevo sottolineare la difficoltà delle catture di Antonino, prendendo spunto da Massimo.

 

Il litorale della Costa Viola è uno dei più belli d'Italia dal punto di vista dei fondali, ma anche uno dei più difficili dal punto di vista tecnico.

 

Sto valutando sulla mia pelle come ai miei indubbi progressi tecnici (sempre modesti, s'intende), corrisponda un aumento della difficoltà di cattura delle prede, comunque sempre presenti in quantità e di mole importante.

 

Questa estate mi è capitato di vedere grosse cernie e dotti apparentemente tranquilli, mantenersi appena dietro la distanza di sicurezza dal mio fucile, pur riuscendo ad avvicinarli facilmente, anche se a quote impegnative e con apnee finalmente decenti.

 

I saraghi si vedono quasi ad ogni tuffo, numerosi e di dimensioni esagerate, ma assolutamente privi di qualsiasi interesse all'aspetto, stazionando a mezz'acqua ed inabissandosi a profondità da record di apnea profonda.

 

Le tane non sanno nemmeno come sono fatte, salvo rarissimi casi.

 

E' per questo motivo che le catture fatte da Antonino e Antonello in queste settimane sono da considerarsi di tutto rispetto e frutto di esperienza e capacità tecniche fuori dal normale, come ho avuto il privilegio di verificare di persona!

 

Per quanto riguarda il mio bilancio, decisamente deludente dal punto di vista delle catture (anche troppi errori miei, per tiri precipitosi... ), sono decisamente contento per i progressi fatti e per i pesci che sono riuscito a vedere e portare "quasi" a tiro, dei quali avrei sono sognato qualche anno fa, tra cui diversi dentici in branco e le suddette cernie all'agguato...

 

Peccato che mi è mancata un'autonomia ulteriore di una ventina di secondi, non molti, ma troppi se considero che le mie apnee si sono quasi triplicate rispetto all'inizio e questo è frutto dei progressi graduali, dell'allenamento e dell'esperienza che pian piano comincia a farsi sentire.

 

Questo mi dà la dimostrazione che nella pesca in apnea bisogna avere solo pazienza e non bruciare le tappe, solo col tempo, con la conoscenza e con la ripetizione si migliora, con consapevolezza e senza correre rischi...

 

Ciao. Peppe.

[Antonino Gioffrè]

Grazie a tutti per i complimenti.

Per quanto riguarda la difficoltà delle catture devo dire che Peppe ha ben descritto la situazione e fare carniere non sempre è cosi' relativamente semplice.

Ci vuole sempre la componente "fortuna" e direi che quest'anno ci ha sorriso piu' di una volta, speriamo che duri ancora un po'.

 

Antonino