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Questa ricciola l'ho presa un paio di settimane fa con un 90, elastico da 17,5 ed asta da 6,25. Le ho sparato da abbastanza vicino (non troppo, comunque), ma conoscendo bene il fucile che avevo in mano, ho selezionato bene il punto. Scrivo di seguito il racconto che ho postato altrove, ma che spiega, credo, le scelte che alla fine si sono rivelate giuste:

 

"Corsica, pochi giorni fa.

 

Condizioni finalmente accettabili, un paio di giorni dopo una mareggiata terribile. L'acqua è ancora molto fredda, circa 13,5C. Non troppo limpida, dato che la neve, caduta copiosa già a 500 mt di quota, si sta sciogliendo. Pesce in giro non ce n'è molto, solo molti cefali, anche grossi, in prossimità degli sbocchi di acqua dolce, e qualche barracuda di piccola e media taglia. Tutti molto nervosi. Mi aspetto in qualche modo, data la presenza dei cefali, una bella leccia, o un barra "serio". Amici locali hanno preso qualche bella ricciola con il VJ anche a profondità non eccessive, nei giorni immediatamente precedenti. Dopo un paio di spostamenti con risultati non eccezionali, decido di tentare su un capo che ha un fondale molto promettente, ma che non ha mai "pagato" granché in passato. Nei primi due tuffi, a sette od otto metri di fondo, con risacca molto forte, ho la sensazione che in giro qualcosa ci sia. Al terzo, da lontano appare la ricciola, che identifico subito come molto grande. Mi sollevo leggermente, e lei si avvicina senza esitazioni, passandomi davanti lentamente, leggermente più in alto della mia postazione. Ho in mano un 90 con gomme da 17,5 ed asta da 6,25. Ne ho perse diverse in passato per aver tirato dove avrei tirato ad un dentice. Ci penso bene, tanto ho tempo. Quasi quasi tiro in coda...No, meglio di no. Nemmeno il groppone, troppa carne. Miro il punto dove finisce la pettorale. Lì c'è carne a sufficienza per tenere l'asta, niente ossa impossibili da passare, e dentro, parti molli, facili da attraversare, e che colpite dovrebbero causare qualche problema al pesce. Tiro. L'asta passa, sia pure di poco. Lei parte. Forte, decisa. Non irresistibile. Non mollo nemmeno un metro di mulinello, e le resto addosso, appeso alla sagola. Ho cambiato da poco, come da mie abitudini, il tratto in nylon, e sono sicuro della tenuta degli sleeves. Finché le sono dietro, ed evito che possa andare intorno a qualche sasso, so che l'insieme terrà. Quando riparte forte, mi tira sotto, ma continuo a seguirla preoccupandomi unicamente di dosare la trazione sullo sleeve, dato che l'asta non ha tacche e so che non si romperà. Poco a poco, le sfuriate si fanno meno intense, e più distanziate tra loro nel tempo. Riesco a risalire la sagola, ed a mettere le mani sull'asta. Ora è quasi finita. E' forte, molto forte, ma facendo attenzione a non ferirmi con la parte di asta che esce dal suo corpo, la stringo, e mano a mano riesco a sfinirla, guadagnando la presa con la mano nell'apparato branchiale. Approfitto di un movimento, e passo tutto il braccio, fino a far uscire la mano dalla bocca. Adesso è finita davvero. Sono stanco, in debito di ossigeno, e riprendo le condizioni respirando con calma a galla. Con il coltello, la finisco. Ora è solo felicità, grande, com'è grande la ricciola. Me ne rendo davvero conto solo ora.

 

La bilancia che ho in gommone non è adeguata, e non saprò mai il peso. Non mi importa. Venti, trenta o quaranta non cambierebbe quello che è stato."

 

Ciao

 

Fabrizio D'Agnano

Totemsub Srl

 

Ciao Fabrizio, anzitutto complimenti per lo splendido pesce :robot::robot::robot: e per il racconto :king:

Volevo chiederti perché hai deciso di non tirarla di coda, ci sarebbe stata qualche contro indicazione? :bye:

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Non ho tirato in coda perchè ho valutato preferibile, con l'attrezzatura leggera, colpire parti vitali e non rischiare di incontrare un osso. SEmbra strano che si riescano a pensare tutte queste cose, però è così.

 

Coiao

 

Fabrizio

 

:thumbup:

No, io non sono tra quelli che trovano strano quello che dici. Con un pesce così l'emozione è grande, ma immagino cresca anche il timore di sparargli e perderlo sacrificandolo inutilmente, e quindi si cerca di fare le cose per bene, per quanto è possibile :bye::bye:

Modificato da zefiro
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Non ho tirato in coda perchè ho valutato preferibile, con l'attrezzatura leggera, colpire parti vitali e non rischiare di incontrare un osso. SEmbra strano che si riescano a pensare tutte queste cose, però è così.

 

Coiao

 

Fabrizio

 

E' quella la differenza tra un esperto e un praticante.Controllare le proprie emozini e agire con lucidità sono alla base di tutti i succesi, se fosse capitato a me di vedere solo un pesce del genere mi sarebbe saltato il cuore in gola e non avrei agito con la giusta lucidità che ti ha permesso di catturarlo.Sei bravissimo e soprattutto serio!!!!Comlimenti sinceri e senza invidia preda meritatissima :bye:

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grazie a tutti non sono il tipo che si agita più di tanto,spero che se mi si presenterà l'occasione possa ricosdarmi dei vostri consigli.ciao a tutti e complimenti a fabrizio per la splendida cattura e a tutti quelli che hanno già provato questa emozione. ciaooo

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Questa ricciola l'ho presa un paio di settimane fa con un 90, elastico da 17,5 ed asta da 6,25. Le ho sparato da abbastanza vicino (non troppo, comunque), ma conoscendo bene il fucile che avevo in mano, ho selezionato bene il punto. Scrivo di seguito il racconto che ho postato altrove, ma che spiega, credo, le scelte che alla fine si sono rivelate giuste:

 

"Corsica, pochi giorni fa.

 

Condizioni finalmente accettabili, un paio di giorni dopo una mareggiata terribile. L'acqua è ancora molto fredda, circa 13,5C. Non troppo limpida, dato che la neve, caduta copiosa già a 500 mt di quota, si sta sciogliendo. Pesce in giro non ce n'è molto, solo molti cefali, anche grossi, in prossimità degli sbocchi di acqua dolce, e qualche barracuda di piccola e media taglia. Tutti molto nervosi. Mi aspetto in qualche modo, data la presenza dei cefali, una bella leccia, o un barra "serio". Amici locali hanno preso qualche bella ricciola con il VJ anche a profondità non eccessive, nei giorni immediatamente precedenti. Dopo un paio di spostamenti con risultati non eccezionali, decido di tentare su un capo che ha un fondale molto promettente, ma che non ha mai "pagato" granché in passato. Nei primi due tuffi, a sette od otto metri di fondo, con risacca molto forte, ho la sensazione che in giro qualcosa ci sia. Al terzo, da lontano appare la ricciola, che identifico subito come molto grande. Mi sollevo leggermente, e lei si avvicina senza esitazioni, passandomi davanti lentamente, leggermente più in alto della mia postazione. Ho in mano un 90 con gomme da 17,5 ed asta da 6,25. Ne ho perse diverse in passato per aver tirato dove avrei tirato ad un dentice. Ci penso bene, tanto ho tempo. Quasi quasi tiro in coda...No, meglio di no. Nemmeno il groppone, troppa carne. Miro il punto dove finisce la pettorale. Lì c'è carne a sufficienza per tenere l'asta, niente ossa impossibili da passare, e dentro, parti molli, facili da attraversare, e che colpite dovrebbero causare qualche problema al pesce. Tiro. L'asta passa, sia pure di poco. Lei parte. Forte, decisa. Non irresistibile. Non mollo nemmeno un metro di mulinello, e le resto addosso, appeso alla sagola. Ho cambiato da poco, come da mie abitudini, il tratto in nylon, e sono sicuro della tenuta degli sleeves. Finché le sono dietro, ed evito che possa andare intorno a qualche sasso, so che l'insieme terrà. Quando riparte forte, mi tira sotto, ma continuo a seguirla preoccupandomi unicamente di dosare la trazione sullo sleeve, dato che l'asta non ha tacche e so che non si romperà. Poco a poco, le sfuriate si fanno meno intense, e più distanziate tra loro nel tempo. Riesco a risalire la sagola, ed a mettere le mani sull'asta. Ora è quasi finita. E' forte, molto forte, ma facendo attenzione a non ferirmi con la parte di asta che esce dal suo corpo, la stringo, e mano a mano riesco a sfinirla, guadagnando la presa con la mano nell'apparato branchiale. Approfitto di un movimento, e passo tutto il braccio, fino a far uscire la mano dalla bocca. Adesso è finita davvero. Sono stanco, in debito di ossigeno, e riprendo le condizioni respirando con calma a galla. Con il coltello, la finisco. Ora è solo felicità, grande, com'è grande la ricciola. Me ne rendo davvero conto solo ora.

 

La bilancia che ho in gommone non è adeguata, e non saprò mai il peso. Non mi importa. Venti, trenta o quaranta non cambierebbe quello che è stato."

 

Ciao

 

Fabrizio D'Agnano

Totemsub Srl

 

L'istinto ti porta a cercare di non sbagliare, magari proprio quando sei di fronte alla cattura della vita...il problema come dice fabio (siccia) è che i fattori determinanti sono tanti e di tempo, davanti al pesce che avvicina, ce n'è ben poco...diciamo che il fattore C (culo) ha la sua importanza!!! Fabrizio, complimenti!!!...il peso? Secondo la foto sarà una trentina di Kg. :thumbup:

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