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Secondo Intervento Al Perone


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Buon giorno Dottore.

Com'era prevedibile placca e viti si dovranno togliere(a giorni).

Ci sono state delle complicazioni(e ti pareva...): a 6 mesi dall'intervento,nonostante la fisioterapia dei primi mesi,la piscina,e il mare(pesco[si fa per dire perchè sto prendendo pochissimo] dalla fine di novembre),ho ancora dolori alla caviglia che mi impediscono di fare anche 10 metri di corsetta,un saltino,e altro del genere...

Inoltre il piede è "storto",cioè dire mantenendo la gamba perfettamente dritta,il piede appare ruotato verso l'esterno,posizione che inizialmente si credeva temporanea e dovuta al periodo di gesso ed ai fastidi che avevo,ma che ancora oggi permane,ed anche afferrando il piede con le mani e cercando di raddrizzarlo...non ci si riesce...tanto che potrebbe sembrare un problema di allineamento osseo...ma le radiografie invece dimostrano che da questo punto di vista va tutto bene.

Il problema potrebbe essere un altro: a causa di una mia predisposizione a produrre calcio a iosa in queste circostanze,s'è formato un callo osseo di dimensioni spropositate,al punto tale da essere considerato "sperone" nel referto delle ultime radiografie.

S'è formato,in pratica,una vero e proprio ponte osseo(la densità attuale ormai è sovrapponibile a quella di un osso)in corrispondenza della frattura e che "collega" la tibia al perone...un evento che il mio ortopedico ha definito raro...e questo non mi rincuora...

E' probabile,secondo lui,che questo "ponte" blocchi il movimento dell'astragalo e sia la causa del mio "piede storto",nonchè dei forti dolori che avverto in corrispondenza di quel punto,quando muovo il piede contro un carico esterno(anche in acqua mi capita).

Inoltre ancora oggi,dopo 6 mesi,io continuo a produrre calcio(si vede dalle radiografie) e c'è il pericolo(sempre secondo l'ortopedico) che quel "ponte" possa spigere tibia e perone allontanandoli tra loro...un casino!

Sarebbe il caso di fare una risonanza prima dell'intervento,ma ,NON SO PERCHE'(e non me lo dicono)mi è stata inserita una placca d'ACCIAIO(potevano anche metterla di legno a questo punto...) e non è possibile fare risonanze...

Insomma sono ancora in condizioni menomate e occorre operare per rimuovere placca,viti...e sto callo osseo gigante.

 

Domande:

1)Mi hanno detto che i punti verranno tolti dopo una quindicina di giorni.

Dovrò passare lo stesso calvario dell'ultima volta o i tempi di recupero saranno più brevi?

2)Il fatto che restino i buchi delle viti comporterà un'altra attesa di mesi,prima che possa tornare a pescare,pena il rischio di un embolo gassoso?

3)Avrò gonfiore e problemi circolatori dopo l'intervento che,finchè permarranno,mi impediranno di scendere in mare?

4) Secondo l'ortopedico è molto probabile che dopo l'intervento quel callo si riformi e per impedire ciò dovrò seguire una cura a base di farmaci particolari(non so quali)

Questi farmaci hanno effetti collaterali?Assicurano l'arresto della calcificazione?

 

Non so dove sbattermi la testa...

 

La ringrazio per le eventuali risposte.

Un saluto :bye:

 

 

Fabio

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Buon giorno Dottore.

Com'era prevedibile placca e viti si dovranno togliere(a giorni).

Ci sono state delle complicazioni(e ti pareva...): a 6 mesi dall'intervento,nonostante la fisioterapia dei primi mesi,la piscina,e il mare(pesco[si fa per dire perchè sto prendendo pochissimo] dalla fine di novembre),ho ancora dolori alla caviglia che mi impediscono di fare anche 10 metri di corsetta,un saltino,e altro del genere...

Inoltre il piede è "storto",cioè dire mantenendo la gamba perfettamente dritta,il piede appare ruotato verso l'esterno,posizione che inizialmente si credeva temporanea e dovuta al periodo di gesso ed ai fastidi che avevo,ma che ancora oggi permane,ed anche afferrando il piede con le mani e cercando di raddrizzarlo...non ci si riesce...tanto che potrebbe sembrare un problema di allineamento osseo...ma le radiografie invece dimostrano che da questo punto di vista va tutto bene.

Il problema potrebbe essere un altro: a causa di una mia predisposizione a produrre calcio a iosa in queste circostanze,s'è formato un callo osseo di dimensioni spropositate,al punto tale da essere considerato "sperone" nel referto delle ultime radiografie.

S'è formato,in pratica,una vero e proprio ponte osseo(la densità attuale ormai è sovrapponibile a quella di un osso)in corrispondenza della frattura e che "collega" la tibia al perone...un evento che il mio ortopedico ha definito raro...e questo non mi rincuora...

E' probabile,secondo lui,che questo "ponte" blocchi il movimento dell'astragalo e sia la causa del mio "piede storto",nonchè dei forti dolori che avverto in corrispondenza di quel punto,quando muovo il piede contro un carico esterno(anche in acqua mi capita).

Inoltre ancora oggi,dopo 6 mesi,io continuo a produrre calcio(si vede dalle radiografie) e c'è il pericolo(sempre secondo l'ortopedico) che quel "ponte" possa spigere tibia e perone allontanandoli tra loro...un casino!

Sarebbe il caso di fare una risonanza prima dell'intervento,ma ,NON SO PERCHE'(e non me lo dicono)mi è stata inserita una placca d'ACCIAIO(potevano anche metterla di legno a questo punto...) e non è possibile fare risonanze...

Insomma sono ancora in condizioni menomate e occorre operare per rimuovere placca,viti...e sto callo osseo gigante.

 

Domande:

1)Mi hanno detto che i punti verranno tolti dopo una quindicina di giorni.

Dovrò passare lo stesso calvario dell'ultima volta o i tempi di recupero saranno più brevi?

2)Il fatto che restino i buchi delle viti comporterà un'altra attesa di mesi,prima che possa tornare a pescare,pena il rischio di un embolo gassoso?

3)Avrò gonfiore e problemi circolatori dopo l'intervento che,finchè permarranno,mi impediranno di scendere in mare?

4) Secondo l'ortopedico è molto probabile che dopo l'intervento quel callo si riformi e per impedire ciò dovrò seguire una cura a base di farmaci particolari(non so quali)

Questi farmaci hanno effetti collaterali?Assicurano l'arresto della calcificazione?

 

Non so dove sbattermi la testa...

 

La ringrazio per le eventuali risposte.

Un saluto :bye:

 

 

Fabio

So che non è questa la risposta che aspetti, ma vorrei farti i miei più affettuosi auguri; mi raccomando sempre corna dure! :thumbup:

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Fabio il mio consiglio è di fare tutto con la massima calma,non avere questa fretta di pescare a tutti i costi il prima possibile(si vede chiaramente da tutte le tue domande :P )se salti una stagione non fà niente,almeno non ti ritroverai col piede storto per sempre!

quindi prenditela calma e non forzare per niente dopo quest'altra operazione..

auguri :clover:

:bye:

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Ospite Eltanque

Ciao Fabio, non ti preoccupare per la rimozione della placca e dei punti...

Dovrei aver trattato un paio di casi che hanno l'aria di essere simili al tuo.Se riesci mandami le radiografie a questo indirizzo stefanodna@yahoo.it, magari ti posso essere di aiuto.

 

Saluti Stefano :bye:

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Intanto rigrazie a tutti per la solidarietà.

Poi...Stefano,ciao,l'unico modo che conosco per farti vedere ste radiografie è fare la scansione,salvare i files e spedirteli.

C'ho già provato tempo fa e devo dire che la qualità dell'immagine è scadente.

Se vuoi provo a mandartele ugualmente in questo modo...a meno che tu ne conosca un altro...

Ad ogni modo grazie per la disponibilità, :bye:

Modificato da siccia
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Buon giorno Dottore.

Com'era prevedibile placca e viti si dovranno togliere(a giorni).

Ci sono state delle complicazioni(e ti pareva...): a 6 mesi dall'intervento,nonostante la fisioterapia dei primi mesi,la piscina,e il mare(pesco[si fa per dire perchè sto prendendo pochissimo] dalla fine di novembre),ho ancora dolori alla caviglia che mi impediscono di fare anche 10 metri di corsetta,un saltino,e altro del genere...

Inoltre il piede è "storto",cioè dire mantenendo la gamba perfettamente dritta,il piede appare ruotato verso l'esterno,posizione che inizialmente si credeva temporanea e dovuta al periodo di gesso ed ai fastidi che avevo,ma che ancora oggi permane,ed anche afferrando il piede con le mani e cercando di raddrizzarlo...non ci si riesce...tanto che potrebbe sembrare un problema di allineamento osseo...ma le radiografie invece dimostrano che da questo punto di vista va tutto bene.

Il problema potrebbe essere un altro: a causa di una mia predisposizione a produrre calcio a iosa in queste circostanze,s'è formato un callo osseo di dimensioni spropositate,al punto tale da essere considerato "sperone" nel referto delle ultime radiografie.

S'è formato,in pratica,una vero e proprio ponte osseo(la densità attuale ormai è sovrapponibile a quella di un osso)in corrispondenza della frattura e che "collega" la tibia al perone...un evento che il mio ortopedico ha definito raro...e questo non mi rincuora...

E' probabile,secondo lui,che questo "ponte" blocchi il movimento dell'astragalo e sia la causa del mio "piede storto",nonchè dei forti dolori che avverto in corrispondenza di quel punto,quando muovo il piede contro un carico esterno(anche in acqua mi capita).

Inoltre ancora oggi,dopo 6 mesi,io continuo a produrre calcio(si vede dalle radiografie) e c'è il pericolo(sempre secondo l'ortopedico) che quel "ponte" possa spigere tibia e perone allontanandoli tra loro...un casino!

Sarebbe il caso di fare una risonanza prima dell'intervento,ma ,NON SO PERCHE'(e non me lo dicono)mi è stata inserita una placca d'ACCIAIO(potevano anche metterla di legno a questo punto...) e non è possibile fare risonanze...

Insomma sono ancora in condizioni menomate e occorre operare per rimuovere placca,viti...e sto callo osseo gigante.

 

Domande:

1)Mi hanno detto che i punti verranno tolti dopo una quindicina di giorni.

Dovrò passare lo stesso calvario dell'ultima volta o i tempi di recupero saranno più brevi? mi auguro di nò in considerazione del fatto che l'intervento è meno cruento del precedente.

2)Il fatto che restino i buchi delle viti comporterà un'altra attesa di mesi,prima che possa tornare a pescare,pena il rischio di un embolo gassoso? di solito la cicatrizzazione avviene in poco tempo, anche sulla superficie ossea; in ogni caso fai un controllo radiografico dopo almeno 20 giorni per valutare la situazione.

3)Avrò gonfiore e problemi circolatori dopo l'intervento che,finchè permarranno,mi impediranno di scendere in mare? questo lo saprai solo dopo l'intervento (ci vuole un indovino)4) Secondo l'ortopedico è molto probabile che dopo l'intervento quel callo si riformi e per impedire ciò dovrò seguire una cura a base di farmaci particolari(non so quali)

Questi farmaci hanno effetti collaterali?Assicurano l'arresto della calcificazione? se non sappiamo quali sono i farmaci è impossible rispondere alla domanda.

Non so dove sbattermi la testa...

 

La ringrazio per le eventuali risposte.

Un saluto :bye:

 

 

Fabio

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