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Licenza Di Pesca In Apnea


Messaggi raccomandati

Ma l'avete letto l'articolo in questione?

 

Mi sa proprio di no, visto quello che leggo qui, e allora come si fa a parlare solo sulla base di un'estrapolazione infinitesimale?

 

Ragazzi, la licenza di pesca verrà, se lo verrà, proposta e istituita per tutti, non solo per noi, solo che...

 

"... scindere (per le sue particolari caratteristiche) la Licenza di pesca in apnea dalla Licenza di pesca di superficie ..."

 

Poi vedo affibiare alla Licenza finalità che non sono state scritte da nessuna parte, le finalità sono quelle riportate nel primo messaggio e nulla hanno a vedere con la lotta al bracconaggio, ad esempio.

 

 

Sono molto meravigliato di come si possa essere pescatori in apnea, assidui visitatori di questo forum e di questa e-zine, ed essere così ignoranti rispetto alle problematiche che la pesca in apnea sta vivendo da qualche anno a questa parte.

Questo non fa che confermare la mia teoria che molti, forse la maggior parte, dei frequentatori del forum sono spinti solo ed esclusivamente dallo spirito di esibizionismo nel mostrare foto delle proprie catture :thumbdnn:

Ho citato il buon Emanuele, per avvalorare ciò che scrive, non vi pare che prima di parlare, in questo caso scrivere, sia opportuno andarsi ad informare sull'argomento sul quale si discute?

Che vi piaccia o meno LA LICENZA DI PESCA IN APNEA sarebbe l'unica "cima" che potrebbe tirarci fuori dalla melma nella quale stiamo sprofondando.

Potete pestare i piedi e discutere quanto volete è così!

:bye:

 

PS: Non ricordo chi ha citato la caccia dicendo che la licenza non serve a nulla :eek:

Io sono anche cacciatore e ti garantisco che senza una licienza istituita dallo Stato, la pratica della caccia in Italia sarebbe stata abolita da più di un decennio.

Modificato da Daniele Petrollini
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Miglior contributo in questa discussione

Ospite CapoRama
Ma l'avete letto l'articolo in questione?

 

Mi sa proprio di no, visto quello che leggo qui, e allora come si fa a parlare solo sulla base di un'estrapolazione infinitesimale?

 

Ragazzi, la licenza di pesca verrà, se lo verrà, proposta e istituita per tutti, non solo per noi, solo che...

 

"... scindere (per le sue particolari caratteristiche) la Licenza di pesca in apnea dalla Licenza di pesca di superficie ..."

 

Poi vedo affibiare alla Licenza finalità che non sono state scritte da nessuna parte, le finalità sono quelle riportate nel primo messaggio e nulla hanno a vedere con la lotta al bracconaggio, ad esempio.

 

 

Sono molto meravigliato di come si possa essere pescatori in apnea, assidui visitatori di questo forum e di questa e-zine, ed essere così ignoranti rispetto alle problematiche che la pesca in apnea sta vivendo da qualche hanno a questa parte.

Questo non fa che confermare la mia teoria che molti, forse la maggior parte, dei frequentatori del forum sono spinti solo ed esclusivamente dallo spirito di esibizionismo nel mostrare foto delle proprie catture :thumbdnn:

Ho citato il buon Emanuele, per avvalorare ciò che scrive, non vi pare che prima di parlare, in questo caso scrivere, sia opportuno andarsi ad informare sull'argomento sul quale si discute?

Che vi piaccia o meno LA LICENZA DI PESCA IN APNEA sarebbe l'unica "cima" che potrebbe tirarci fuori dalla melma nella quale stiamo sprofondando.

Potete pestare i piedi e discutere quanto volete è così!

:bye:

 

Bene, siamo passaati ai complimenti. Un forum pieno di ignoranti ed esibizionsti. :thumbup:

 

 

Porporrei un'automoderazione dei toni, no?

 

Non siamo in parlamento, non servono uscite ad effetto, come non servono atteggiamenti di insofferenza e/o superiorità.

Chi ha voglia di leggere e di costruire un dialogo lo faccia, ma senza calpestare chi la pensa in modo diverso.

:bye:

 

Ah, già! Dimenticavo di sciacquarmi la bocca! :laughing:

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Ospite SERIOLA

Salve a tutti

 

Da tempo sostengo che se vogliamo continuare a praticare il nostro sport dobbiamo raggiungere tre fondamentali obbiettivi:

 

1)Quantificarci

2)Qualificarci

3)Diversificarci

 

Questi tre obbiettivi sono raggiungibili in svariati modi, ma in particolare in due.

 

a)Licenza

b)Brevetto

 

Prponderei per la soluzione del brevetto con tanto di esame, "serio", rilasciato dalla federazione in collaborazione con il ministero della difesa Ambiente.

 

Ovviamente a tale iniziativa dovranno aggiungersi più controlli, pene più severe per chi trasgredisce, sino al ritiro del brevetto e all'obbligo di ripetere l''esame.

 

Ovviamente contemporaneamente bisognerebbe agire su controlli più assidui e severi, senza tralasciare una bella campagna di sensibilizzazione al corrretto utilizzo delle risorse marine.

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Premetto che sono favorevole all'istituzione di una licenza di pesca.

 

Pago già quella per pescare in acque interne ed in Croazia, dove per pescare DEVI avere il permesso (pure caruccio), ci vado proprio intenzionalmente.

 

La licenza di pesca OBBLIGATORIA mi sembra l'ultimo tentativo per rimanere vivi come categoria.

 

E' chiaro che la licenza deve avere un costo accessibile a chiunque, ma la cosa va vista in ottica "politica".

 

Se paghiamo tutti (utopia), intanto riusciamo a contarci, ma soprattutto possiamo PRETENDERE che ci vengano concessi maggiori diritti che diversamente non possiamo nemmeno invocare.

 

Pensiamoci bene!

 

I bracconieri ci saranno sempre e comunque e non basterà la licenza a convincerli a non esserlo.

 

La possibilità è anche che con l'istituzione di una licenza aumentino i controlli...

 

Questo, se ben gestito dalla FIPSAS quale unica entità deputata, in armonia con le Capitanerie ed altre FF.OO., può tornare a nostro vantaggio, come già avviene con le collaborazioni per le bonifiche dei siluri ed altro (posa pinetti nel Lago di Como,ecc.) nei bacini e fiumi del nord.

 

Sul Lago di Garda già si vedono gli effetti positivi della politica di Roberto Palazzo ed i controlli da parte di chi ci conosce come categoria, sono mirati più alla sostanziale verifica delle irregolarità che non alla caccia alle streghe.

 

Spero di essermi spiegato...

 

Sarò impopolare, ma più controlli vogliono dire maggiore dialogo e maggiore disponibilità nei nostri confronti (se siamo in regola... :rolleyes: ).

 

Ciao. Peppe.

 

Sono perfettamente d'accordo, anche secondo me l'unica modo per poter far veramente sentire la nostra voce è innanzitutto quella di contare quanti siamo. Purtroppo in Italia i politici, se non vedono che una loro azione non possa essere ricompensata da una adeguata massa di voti (credo che ci considerino solo come tali), preferiscono stare a riscaldare le loro comode e intoccabili poltrone per non rischiare di fare qualcosa di impopolare :(:bye:

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Ciao a tutti

come potete capire dal mio nick sono nuovo della disciplina (anzi nuovissimo) però posso garantirvi di avere una lunga esperienza nel campo della pesca sportiva (parlo di quella al colpo, con la canna per intenderci) nelle acque interne, detito al catch ad release (eccetto poche volte in cui mi porto a casa qualcosa per la padella) e quindi è da molti anni che pago il famigerato balzello per la praticare la mia passione e devo dire che secondo me è solo un modo di estorcere denaro in quanto (parlo della puglia):

1) nonostante il balzello sia tra i + alti rispetto ad altre regioni, non c'è una gestione corretta delle acque (vedi ripopolamenti, controlli, infrastrutture idonee, ecc.);

2) non ci sono iniziative per lo sviluppo dello sport;

Tra l'altro sono anche tesserato FIPSAS (per poter fare alcune gare) e posso affermare senza smentite che quest'organo in Puglia, e nella Capitanata in particolare, se ne infischia altamente delle acque interne, lasciandoci abbandonati a noi stessi (basti pensare che per pescare in acque FIPSAS devo passare i confini regionali).

Praticamente tra la licenza e la tessera FIPSAS pago circa 70,00 euro annui di cui però non vedo l'utilità, visto che, ad esempio, si perpetuano stragi di pesci da parte di persone che di sportivo hanno ben poco e ancor meno di coscienza civile, e nessuno li contrasta.

Qualcuno dirà " e cosa vuoi che siano 70,00 euro annui !".

Certo non è una grossa somma, ma se per esempio si andasse alla colonnina della benzina per il rifornimento pagando lo stesso importo, e il gestore non mettesse il carburante, come vi sentireste ?

Spero che non avvenga la stessa cosa per la pesca in apnea (che mi sembra già tartassata di divieti e leggi pazzesche, anche pseudo ambientali).

Un saluto a tutti, e scusate lo sfogo.

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Noto uno scollamento pesante tra le opinioni di molti e la realtà. Molti che pensano di sapere cosa si possa concretamente fare, in realtà sembrano sforniti di nozioni basilari. L'idea di sostituire la licenza/permesso con il brevetto (rilasciato da Chi, Luciano? Magari da qualche didattica commerciale?) ne è una prova lampante. Semmai, ed è un programma a medio termine, si potrebbe richiedere un brevetto rilasciato da associazioni affiliate a EPS o FSN (e quindi non dal primo che passa) per poter ottenere il patentino/licenza, ma siamo già in un terreno minato ed estremamente complesso che va ben oltre le attuali esigenze.

 

L'introduzione obbligata di un sistema di licenze per la pratica della pesca sportiva non è un'idea della FIPSAS. Non è neanche un idea del governo italiano. E' un'esigenza manifestata a più riprese in ambito europeo, ed essenzialmente rivolta a quei pochi paesi del Mediterraneo, inclusa l'Italia, che ancora si caratterizzano per una totale assenza di regolamentazione.

 

L'aspetto che sfugge ai più, è quello delle gravi conseguenze che la mancata misurazione della pressione della pesca sportiva provoca ad ogni livello: pensate che in Europa si accetta l'idea che la pesca sportiva incida sul prelievo ittico totale per una percentuale superiore al 10%. Sulla base di queste considerazioni proposte e avvalorate dalle associazioni della pesca professionale, si concepisce la pesca sportiva non come risorsa, ma come attività impropriamente concorrente alla pesca professionale.... come un regno di illegalità popolato di farabutti e bracconieri. Le conseguenze ve le lascio immaginare, ma se siete a corto di fantasia vi ricordo AMP, controlli e sanzioni, regolamentazioni sempre più stringenti etc...

 

Cmq, possiamo discutere quanto vogliamo... alla fine le cose verranno fatte, con o senza di noi. Da tempo ho capito che l'unica soluzione è quella di agire, ed è ciò che la FIPSAS sta facendo. Chi è d'accordo ringrazierà, chi non è d'accordo si arrabbierà... ma non è restando qui a parlare di massimi sistemi che risolveremo anche solo mezzo problema. Da anni si discute sul web senza mai giungere a nulla, anzi a distanza di anni scappa sempre fuori qualcuno che parla della FIPSAS come di una entità dotata di vita propria... e non ha capito che la FIPSAS è fatta dai suoi tesserati, compresa la dirigenza (gente animata da spirito di servizio che paga la tessera e poi lavora gratis per gli altri tesserati....). Capisco che dall'esterno può sembrare strano, ma chi non ci crede venga pure e si unisca a chi lavora. Partecipi agli incontri, venga a proporre le proprie idee in consessi dove l'opinione personale finisce dove iniziano i fatti... si accorgerà di come, nonostante la carenza di risorse umane e culturali, la passione sia l'unica vera molla e di come le discussioni si svolgano su un piano infinitamente più ricco di pali e paletti.

 

Per quanto riguarda la pesca di superficie e quella sub, in FIPSAS le cose stanno così:

 

1) si è preso atto di un processo erosivo che riguarda TUTTA la pesca sportiva, inclusa quella di superficie

2) si è preso atto del fatto che la pesca in apnea è una forma di pesca sportiva di pari dignità rispetto alle altre forme di pesca di superficie

3) si è preso atto della peculiarità della pesca in apnea per ambiente in cui si svolge e attrezzi utilizzati

 

Solo in considerazione delle sue peculiarità si è ritenuto di dover separare la licenza per la pesca in apnea da quella di superficie, cosa che peraltro accade un po' ovunque (requisiti per il rilascio diversi, regolamentazione diversa). A gestire le proposte per la pesca in apnea in ambito FIPSAS, quindi, sarà il settore Attività Subacquee e a rappresentare i suoi interessi sarà il suo presidente Prof. Alberto Azzali. Questo è un fatto straordinariamente positivo: chi meglio di un pescatore subacqueo può rappresentare con decisione e incisività gli interessi della pesca subacquea? Chiaramente il settore ha bisogno di risorse che svolgano volontariamente dei compiti: qualunque tesserato può dare un contributo, vi garantisco che Alberto Azzali è una persona che non si tira indietro davanti al lavoro e analizza con attenzione tutte le proposte ed i documenti prodotti dal basso. Il fatto è che di proposte e documenti circostanziati e dotati dei necessari riferimenti ne arrivano pochissimi da pochissime persone.

 

Concludo dicendo che va bene la libertà di manifestazione del pensiero, ma un goccino di umiltà da parte nostra non guasterebbe. Ormai ci sono varie opportunità di informarsi anche direttamente nei siti istituzionali, una maggiore preparazione di chi interviene su temi delicati e importanti potrebbe elevare il livello di discussione. Se ci troviamo ancora a parlare di cosa fa la FIPSAS per me visto che pago la tessera o di come alla FIPSAS si associno solo gli agonisti... allora meglio discutere del doppio elastico, della fiocina a quattro punte e di quella volta che provando il fucile su un riccio sbagliai mira e colpii per sbaglio una grossa cernia imbucata. Ci divertiremo di più :)

 

Joefox

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Ospite luciano.garibbo
Noto uno scollamento pesante tra le opinioni di molti e la realtà. Molti che pensano di sapere cosa si possa concretamente fare, in realtà sembrano sforniti di nozioni basilari. L'idea di sostituire la licenza/permesso con il brevetto (rilasciato da Chi, Luciano? Magari da qualche didattica commerciale?) ne è una prova lampante. Semmai, ed è un programma a medio termine, si potrebbe richiedere un brevetto rilasciato da associazioni affiliate a EPS o FSN (e quindi non dal primo che passa) per poter ottenere il patentino/licenza, ma siamo già in un terreno minato ed estremamente complesso che va ben oltre le attuali esigenze.

 

Joefox

 

la risposta è già nel mio intervento precedente:

 

Ps: per il programma e la formazione dei corsi per il brevetto gli organi di controllo potrebbero passare attraverso la federazione.

 

Oltretutto la licenza diventerebbe una tassa annuale,

per il me il brevetto si dovrebbe prendere una volta e varrebbe per la vita :thumbup:

 

 

 

 

L'introduzione obbligata di un sistema di licenze per la pratica della pesca sportiva non è un'idea della FIPSAS. Non è neanche un idea del governo italiano. E' un'esigenza manifestata a più riprese in ambito europeo, ed essenzialmente rivolta a quei pochi paesi del Mediterraneo, inclusa l'Italia, che ancora si caratterizzano per una totale assenza di regolamentazione.

 

Joefox

 

Anche l'introduzione di un brevetto per la pratica della pesca sportiva non è un'idea della FIPSAS. Non è neanche un idea del governo italiano. E se l'esigenza manifestata a più riprese in ambito europeo, ed essenzialmente rivolta a quei pochi paesi del Mediterraneo, inclusa l'Italia, è quella di regolamentare ciò che non è regolamentato, allora anche l’ipotesi di un brevetto può essere una soluzione.

La differenza è che il brevetto è un qualcosa di più concreto di una semplice licenza, è un qualcosa che qualifica il pescatore e la sua preparazione, si prende una volta e vale per la vita, la licenza io la vedo come un balzello, una tassa annuale (ma è solo la mia idea che non voglio assolutamente imporre a nessuno, e se domani sarà obbligatoria una licenza, pagherò, così come ho voluto rendermi conto di cos’è la fipsas e il mio primo passo è stato di tesserarmi).

 

 

 

 

Per quanto riguarda la pesca di superficie e quella sub, in FIPSAS le cose stanno così:

 

1) si è preso atto di un processo erosivo che riguarda TUTTA la pesca sportiva, inclusa quella di superficie

2) si è preso atto del fatto che la pesca in apnea è una forma di pesca sportiva di pari dignità rispetto alle altre forme di pesca di superficie

3) si è preso atto della peculiarità della pesca in apnea per ambiente in cui si svolge e attrezzi utilizzati

 

Solo in considerazione delle sue peculiarità si è ritenuto di dover separare la licenza per la pesca in apnea da quella di superficie, cosa che peraltro accade un po' ovunque (requisiti per il rilascio diversi, regolamentazione diversa). A gestire le proposte per la pesca in apnea in ambito FIPSAS, quindi, sarà il settore Attività Subacquee e a rappresentare i suoi interessi sarà il suo presidente Prof. Alberto Azzali. Questo è un fatto straordinariamente positivo: chi meglio di  un pescatore subacqueo può rappresentare con decisione e incisività gli interessi della pesca subacquea? Chiaramente il settore ha bisogno di risorse che svolgano volontariamente dei compiti: qualunque tesserato può dare un contributo, vi garantisco che Alberto Azzali è una persona che non si tira indietro davanti al lavoro e analizza con attenzione tutte le proposte ed i documenti prodotti dal basso. Il fatto è che di proposte e documenti circostanziati e dotati dei necessari riferimenti ne arrivano pochissimi da pochissime persone.

 

Concludo dicendo che va bene la libertà di manifestazione del pensiero, ma un goccino di umiltà da parte nostra non guasterebbe. Ormai ci sono varie opportunità di informarsi anche direttamente nei siti istituzionali, una maggiore preparazione di chi interviene su temi delicati e importanti potrebbe elevare il livello di discussione. Se ci troviamo ancora a parlare di cosa fa la FIPSAS per me visto che pago la tessera o di come alla FIPSAS si associno solo gli agonisti... allora meglio discutere del doppio elastico, della fiocina a quattro punte e di quella volta che provando il fucile su un riccio sbagliai mira e colpii per sbaglio una grossa cernia imbucata. Ci divertiremo di più :)

 

Joefox

 

 

Quest’ultimo intervento non riguarda licenza si o licenza no ma la federazione.

Non avendo mosso critiche sulla federazione quindi non ho nulla da dire, se non il fatto che concordo sull’analisi:

1) si è preso atto di un processo erosivo che riguarda TUTTA la pesca sportiva, inclusa quella di superficie

2) si è preso atto del fatto che la pesca in apnea è una forma di pesca sportiva di pari dignità rispetto alle altre forme di pesca di superficie

3) si è preso atto della peculiarità della pesca in apnea per ambiente in cui si svolge e attrezzi utilizzati

 

E spero che anche l’ultimo capoverso non mi riguardi. :rolleyes:

 

 

 

 

Luciano. :bye:

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Noto uno scollamento pesante tra le opinioni di molti e la realtà. Molti che pensano di sapere cosa si possa concretamente fare, in realtà sembrano sforniti di nozioni basilari. L'idea di sostituire la licenza/permesso con il brevetto (rilasciato da Chi, Luciano? Magari da qualche didattica commerciale?) ne è una prova lampante. Semmai, ed è un programma a medio termine, si potrebbe richiedere un brevetto rilasciato da associazioni affiliate a EPS o FSN (e quindi non dal primo che passa) per poter ottenere il patentino/licenza, ma siamo già in un terreno minato ed estremamente complesso che va ben oltre le attuali esigenze.

 

L'introduzione obbligata di un sistema di licenze per la pratica della pesca sportiva non è un'idea della FIPSAS. Non è neanche un idea del governo italiano. E' un'esigenza manifestata a più riprese in ambito europeo, ed essenzialmente rivolta a quei pochi paesi del Mediterraneo, inclusa l'Italia, che ancora si caratterizzano per una totale assenza di regolamentazione.

 

L'aspetto che sfugge ai più, è quello delle gravi conseguenze che la mancata misurazione della pressione della pesca sportiva provoca ad ogni livello: pensate che in Europa si accetta l'idea che la pesca sportiva incida sul prelievo ittico totale per una percentuale superiore al 10%. Sulla base di queste considerazioni proposte e avvalorate dalle associazioni della pesca professionale, si concepisce la pesca sportiva non come risorsa, ma come attività impropriamente concorrente alla pesca professionale.... come un regno di illegalità popolato di farabutti e bracconieri. Le conseguenze ve le lascio immaginare, ma se siete a corto di fantasia vi ricordo AMP, controlli e sanzioni, regolamentazioni sempre più stringenti etc...

 

Cmq, possiamo discutere quanto vogliamo... alla fine le cose verranno fatte, con o senza di noi. Da tempo ho capito che l'unica soluzione è quella di agire, ed è ciò che la FIPSAS sta facendo.  Chi è d'accordo ringrazierà, chi non è d'accordo si arrabbierà... ma non è restando qui a parlare di massimi sistemi che risolveremo anche solo mezzo problema. Da anni si discute sul web senza mai giungere a nulla, anzi a distanza di anni scappa sempre fuori qualcuno che parla della FIPSAS come di una entità dotata di vita propria... e non ha capito che la FIPSAS è fatta dai suoi tesserati, compresa la dirigenza (gente animata da spirito di servizio che paga la tessera e poi lavora gratis per gli altri tesserati....). Capisco che dall'esterno può sembrare strano, ma chi non ci crede venga pure e si unisca a chi lavora. Partecipi agli incontri, venga a proporre le proprie idee in consessi dove l'opinione personale finisce dove iniziano i fatti... si accorgerà di come, nonostante la carenza di risorse umane e culturali, la passione sia l'unica vera molla e di come le discussioni si svolgano su un piano infinitamente più ricco di pali e paletti.

 

Per quanto riguarda la pesca di superficie e quella sub, in FIPSAS le cose stanno così:

 

1) si è preso atto di un processo erosivo che riguarda TUTTA la pesca sportiva, inclusa quella di superficie

2) si è preso atto del fatto che la pesca in apnea è una forma di pesca sportiva di pari dignità rispetto alle altre forme di pesca di superficie

3) si è preso atto della peculiarità della pesca in apnea per ambiente in cui si svolge e attrezzi utilizzati

 

Solo in considerazione delle sue peculiarità si è ritenuto di dover separare la licenza per la pesca in apnea da quella di superficie, cosa che peraltro accade un po' ovunque (requisiti per il rilascio diversi, regolamentazione diversa). A gestire le proposte per la pesca in apnea in ambito FIPSAS, quindi, sarà il settore Attività Subacquee e a rappresentare i suoi interessi sarà il suo presidente Prof. Alberto Azzali. Questo è un fatto straordinariamente positivo: chi meglio di  un pescatore subacqueo può rappresentare con decisione e incisività gli interessi della pesca subacquea? Chiaramente il settore ha bisogno di risorse che svolgano volontariamente dei compiti: qualunque tesserato può dare un contributo, vi garantisco che Alberto Azzali è una persona che non si tira indietro davanti al lavoro e analizza con attenzione tutte le proposte ed i documenti prodotti dal basso. Il fatto è che di proposte e documenti circostanziati e dotati dei necessari riferimenti ne arrivano pochissimi da pochissime persone.

 

Concludo dicendo che va bene la libertà di manifestazione del pensiero, ma un goccino di umiltà da parte nostra non guasterebbe. Ormai ci sono varie opportunità di informarsi anche direttamente nei siti istituzionali, una maggiore preparazione di chi interviene su temi delicati e importanti potrebbe elevare il livello di discussione. Se ci troviamo ancora a parlare di cosa fa la FIPSAS per me visto che pago la tessera o di come alla FIPSAS si associno solo gli agonisti... allora meglio discutere del doppio elastico, della fiocina a quattro punte e di quella volta che provando il fucile su un riccio sbagliai mira e colpii per sbaglio una grossa cernia imbucata. Ci divertiremo di più :)

 

Joefox

 

 

Quoto!!

E' l'unico modo per riunire tutti sotto lo stesso tetto!! :siiiii:

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Mi sa proprio di no, visto quello che leggo qui, e allora come si fa a parlare solo sulla base di un'estrapolazione infinitesimale?

 

Ragazzi, la licenza di pesca verrà, se lo verrà, proposta e istituita per tutti, non solo per noi, solo che...

 

"... scindere (per le sue particolari caratteristiche) la Licenza di pesca in apnea dalla Licenza di pesca di superficie ..."

 

Poi vedo affibiare alla Licenza finalità che non sono state scritte da nessuna parte, le finalità sono quelle riportate nel primo messaggio e nulla hanno a vedere con la lotta al bracconaggio, ad esempio.

 

 

Sono molto meravigliato di come si possa essere pescatori in apnea, assidui visitatori di questo forum e di questa e-zine, ed essere così ignoranti rispetto alle problematiche che la pesca in apnea sta vivendo da qualche hanno a questa parte.

Questo non fa che confermare la mia teoria che molti, forse la maggior parte, dei frequentatori del forum sono spinti solo ed esclusivamente dallo spirito di esibizionismo nel mostrare foto delle proprie catture :thumbdnn:

Ho citato il buon Emanuele, per avvalorare ciò che scrive, non vi pare che prima di parlare, in questo caso scrivere, sia opportuno andarsi ad informare sull'argomento sul quale si discute?

Che vi piaccia o meno LA LICENZA DI PESCA IN APNEA sarebbe l'unica "cima" che potrebbe tirarci fuori dalla melma nella quale stiamo sprofondando.

Potete pestare i piedi e discutere quanto volete è così!

:bye:

 

Bene, siamo passaati ai complimenti. Un forum pieno di ignoranti ed esibizionsti. :thumbup:

 

 

Porporrei un'automoderazione dei toni, no?

 

Non siamo in parlamento, non servono uscite ad effetto, come non servono atteggiamenti di insofferenza e/o superiorità.

Chi ha voglia di leggere e di costruire un dialogo lo faccia, ma senza calpestare chi la pensa in modo diverso.

:bye:

 

Ah, già! Dimenticavo di sciacquarmi la bocca! :laughing:

 

 

La tua provocazione, anche se col sorriso mi pare un po' gratuita.

Il giochino di estrapolare i termini a proprio comodo decontestualizzandoli è da parlamento non certo le mie uscite che non mi sembrano affatto ad effetto.

Non ho dato dell'ignorante ad ogni utente del forum ho detto che alcuni dimostrano ignoranza (non conoscenza) delle problematiche attuali della pesca in apnea, non ci sarebbe neanche nulla di male, se però poi, senza informarsi, ci si introduce con autorevolezza in discorsi molto ampi e complessi.

Per ciò che concerne l'esibizionismo, non ho additato nessuno, ognuno è libero di sentirselo per se oppure no più che lecitamente.

I toni infine non mi sembravano alti, forse traspare la mia intolleranza nei confronti di coloro che regolarmente cercano di mandare a monte le fatiche dei pochi che si impegnano per il bene comune, pensando solo ed esclusivamente al proprio orticello. Dopo anni questa gente non la sopporto proprio più.

Basta con le chiacchere e le critiche dell'operato altrui, a chi non fa non dovrebbe essere riconosciuto il diritto di criticare tutto ed il contrario di tutto ciò che fanno i pochi veri appassionati del nostro sport.

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Noto uno scollamento pesante tra le opinioni di molti e la realtà. Molti che pensano di sapere cosa si possa concretamente fare, in realtà sembrano sforniti di nozioni basilari. L'idea di sostituire la licenza/permesso con il brevetto (rilasciato da Chi, Luciano? Magari da qualche didattica commerciale?) ne è una prova lampante. Semmai, ed è un programma a medio termine, si potrebbe richiedere un brevetto rilasciato da associazioni affiliate a EPS o FSN (e quindi non dal primo che passa) per poter ottenere il patentino/licenza, ma siamo già in un terreno minato ed estremamente complesso che va ben oltre le attuali esigenze.

 

L'introduzione obbligata di un sistema di licenze per la pratica della pesca sportiva non è un'idea della FIPSAS. Non è neanche un idea del governo italiano. E' un'esigenza manifestata a più riprese in ambito europeo, ed essenzialmente rivolta a quei pochi paesi del Mediterraneo, inclusa l'Italia, che ancora si caratterizzano per una totale assenza di regolamentazione.

 

L'aspetto che sfugge ai più, è quello delle gravi conseguenze che la mancata misurazione della pressione della pesca sportiva provoca ad ogni livello: pensate che in Europa si accetta l'idea che la pesca sportiva incida sul prelievo ittico totale per una percentuale superiore al 10%. Sulla base di queste considerazioni proposte e avvalorate dalle associazioni della pesca professionale, si concepisce la pesca sportiva non come risorsa, ma come attività impropriamente concorrente alla pesca professionale.... come un regno di illegalità popolato di farabutti e bracconieri. Le conseguenze ve le lascio immaginare, ma se siete a corto di fantasia vi ricordo AMP, controlli e sanzioni, regolamentazioni sempre più stringenti etc...

 

Cmq, possiamo discutere quanto vogliamo... alla fine le cose verranno fatte, con o senza di noi. Da tempo ho capito che l'unica soluzione è quella di agire, ed è ciò che la FIPSAS sta facendo.  Chi è d'accordo ringrazierà, chi non è d'accordo si arrabbierà... ma non è restando qui a parlare di massimi sistemi che risolveremo anche solo mezzo problema. Da anni si discute sul web senza mai giungere a nulla, anzi a distanza di anni scappa sempre fuori qualcuno che parla della FIPSAS come di una entità dotata di vita propria... e non ha capito che la FIPSAS è fatta dai suoi tesserati, compresa la dirigenza (gente animata da spirito di servizio che paga la tessera e poi lavora gratis per gli altri tesserati....). Capisco che dall'esterno può sembrare strano, ma chi non ci crede venga pure e si unisca a chi lavora. Partecipi agli incontri, venga a proporre le proprie idee in consessi dove l'opinione personale finisce dove iniziano i fatti... si accorgerà di come, nonostante la carenza di risorse umane e culturali, la passione sia l'unica vera molla e di come le discussioni si svolgano su un piano infinitamente più ricco di pali e paletti.

 

Per quanto riguarda la pesca di superficie e quella sub, in FIPSAS le cose stanno così:

 

1) si è preso atto di un processo erosivo che riguarda TUTTA la pesca sportiva, inclusa quella di superficie

2) si è preso atto del fatto che la pesca in apnea è una forma di pesca sportiva di pari dignità rispetto alle altre forme di pesca di superficie

3) si è preso atto della peculiarità della pesca in apnea per ambiente in cui si svolge e attrezzi utilizzati

 

Solo in considerazione delle sue peculiarità si è ritenuto di dover separare la licenza per la pesca in apnea da quella di superficie, cosa che peraltro accade un po' ovunque (requisiti per il rilascio diversi, regolamentazione diversa). A gestire le proposte per la pesca in apnea in ambito FIPSAS, quindi, sarà il settore Attività Subacquee e a rappresentare i suoi interessi sarà il suo presidente Prof. Alberto Azzali. Questo è un fatto straordinariamente positivo: chi meglio di  un pescatore subacqueo può rappresentare con decisione e incisività gli interessi della pesca subacquea? Chiaramente il settore ha bisogno di risorse che svolgano volontariamente dei compiti: qualunque tesserato può dare un contributo, vi garantisco che Alberto Azzali è una persona che non si tira indietro davanti al lavoro e analizza con attenzione tutte le proposte ed i documenti prodotti dal basso. Il fatto è che di proposte e documenti circostanziati e dotati dei necessari riferimenti ne arrivano pochissimi da pochissime persone.

 

Concludo dicendo che va bene la libertà di manifestazione del pensiero, ma un goccino di umiltà da parte nostra non guasterebbe. Ormai ci sono varie opportunità di informarsi anche direttamente nei siti istituzionali, una maggiore preparazione di chi interviene su temi delicati e importanti potrebbe elevare il livello di discussione. Se ci troviamo ancora a parlare di cosa fa la FIPSAS per me visto che pago la tessera o di come alla FIPSAS si associno solo gli agonisti... allora meglio discutere del doppio elastico, della fiocina a quattro punte e di quella volta che provando il fucile su un riccio sbagliai mira e colpii per sbaglio una grossa cernia imbucata. Ci divertiremo di più :)

 

Joefox

 

 

Quoto!!

E' l'unico modo per riunire tutti sotto lo stesso tetto!! :siiiii:

Quoto :thumbup:

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Noto uno scollamento pesante tra le opinioni di molti e la realtà. Molti che pensano di sapere cosa si possa concretamente fare, in realtà sembrano sforniti di nozioni basilari. L'idea di sostituire la licenza/permesso con il brevetto (rilasciato da Chi, Luciano? Magari da qualche didattica commerciale?) ne è una prova lampante. Semmai, ed è un programma a medio termine, si potrebbe richiedere un brevetto rilasciato da associazioni affiliate a EPS o FSN (e quindi non dal primo che passa) per poter ottenere il patentino/licenza, ma siamo già in un terreno minato ed estremamente complesso che va ben oltre le attuali esigenze.

 

L'introduzione obbligata di un sistema di licenze per la pratica della pesca sportiva non è un'idea della FIPSAS. Non è neanche un idea del governo italiano. E' un'esigenza manifestata a più riprese in ambito europeo, ed essenzialmente rivolta a quei pochi paesi del Mediterraneo, inclusa l'Italia, che ancora si caratterizzano per una totale assenza di regolamentazione.

 

L'aspetto che sfugge ai più, è quello delle gravi conseguenze che la mancata misurazione della pressione della pesca sportiva provoca ad ogni livello: pensate che in Europa si accetta l'idea che la pesca sportiva incida sul prelievo ittico totale per una percentuale superiore al 10%. Sulla base di queste considerazioni proposte e avvalorate dalle associazioni della pesca professionale, si concepisce la pesca sportiva non come risorsa, ma come attività impropriamente concorrente alla pesca professionale.... come un regno di illegalità popolato di farabutti e bracconieri. Le conseguenze ve le lascio immaginare, ma se siete a corto di fantasia vi ricordo AMP, controlli e sanzioni, regolamentazioni sempre più stringenti etc...

 

Cmq, possiamo discutere quanto vogliamo... alla fine le cose verranno fatte, con o senza di noi. Da tempo ho capito che l'unica soluzione è quella di agire, ed è ciò che la FIPSAS sta facendo.  Chi è d'accordo ringrazierà, chi non è d'accordo si arrabbierà... ma non è restando qui a parlare di massimi sistemi che risolveremo anche solo mezzo problema. Da anni si discute sul web senza mai giungere a nulla, anzi a distanza di anni scappa sempre fuori qualcuno che parla della FIPSAS come di una entità dotata di vita propria... e non ha capito che la FIPSAS è fatta dai suoi tesserati, compresa la dirigenza (gente animata da spirito di servizio che paga la tessera e poi lavora gratis per gli altri tesserati....). Capisco che dall'esterno può sembrare strano, ma chi non ci crede venga pure e si unisca a chi lavora. Partecipi agli incontri, venga a proporre le proprie idee in consessi dove l'opinione personale finisce dove iniziano i fatti... si accorgerà di come, nonostante la carenza di risorse umane e culturali, la passione sia l'unica vera molla e di come le discussioni si svolgano su un piano infinitamente più ricco di pali e paletti.

 

Per quanto riguarda la pesca di superficie e quella sub, in FIPSAS le cose stanno così:

 

1) si è preso atto di un processo erosivo che riguarda TUTTA la pesca sportiva, inclusa quella di superficie

2) si è preso atto del fatto che la pesca in apnea è una forma di pesca sportiva di pari dignità rispetto alle altre forme di pesca di superficie

3) si è preso atto della peculiarità della pesca in apnea per ambiente in cui si svolge e attrezzi utilizzati

 

Solo in considerazione delle sue peculiarità si è ritenuto di dover separare la licenza per la pesca in apnea da quella di superficie, cosa che peraltro accade un po' ovunque (requisiti per il rilascio diversi, regolamentazione diversa). A gestire le proposte per la pesca in apnea in ambito FIPSAS, quindi, sarà il settore Attività Subacquee e a rappresentare i suoi interessi sarà il suo presidente Prof. Alberto Azzali. Questo è un fatto straordinariamente positivo: chi meglio di  un pescatore subacqueo può rappresentare con decisione e incisività gli interessi della pesca subacquea? Chiaramente il settore ha bisogno di risorse che svolgano volontariamente dei compiti: qualunque tesserato può dare un contributo, vi garantisco che Alberto Azzali è una persona che non si tira indietro davanti al lavoro e analizza con attenzione tutte le proposte ed i documenti prodotti dal basso. Il fatto è che di proposte e documenti circostanziati e dotati dei necessari riferimenti ne arrivano pochissimi da pochissime persone.

 

Concludo dicendo che va bene la libertà di manifestazione del pensiero, ma un goccino di umiltà da parte nostra non guasterebbe. Ormai ci sono varie opportunità di informarsi anche direttamente nei siti istituzionali, una maggiore preparazione di chi interviene su temi delicati e importanti potrebbe elevare il livello di discussione. Se ci troviamo ancora a parlare di cosa fa la FIPSAS per me visto che pago la tessera o di come alla FIPSAS si associno solo gli agonisti... allora meglio discutere del doppio elastico, della fiocina a quattro punte e di quella volta che provando il fucile su un riccio sbagliai mira e colpii per sbaglio una grossa cernia imbucata. Ci divertiremo di più :)

 

Joefox

 

Lo appoggio in pieno....... ma non spingo :laughing::laughing::laughing:

:bye:

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Si alla tessera obbligatoria SE:

 

1) porti alla richiesta da parte di FIPSAS e attuazione di una legislazione UNICA PER TUTTA ITALIA senza circolari tra le piu' disparate affidate alle varie CP , con sanzioni proporzionali e non all'assurda situazione attuale.

 

2) porti alla TUTELA del pescasub effettiva. Chiunque conduca una imbarcazione DEVE SAPERE che non si PUO' AVVICINARE al pallone a meno di 100 mt , con relativa SANZIONE

 

3)consacri il fatto che chi pesca con la canna e' di solito visto come un pensionato innocente e un pescasub quasi un pericoloso assaltatore, mentre l'impatto ecologico e' pressoche' lo stesso se non peggio... +

 

:eek:

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Ospite luciano.garibbo

Volevo aggiungere che ho proposto il brevetto proprio in quanto richiesto dall'autore del thread:

 

Nell'ultimo numero di pianeta acqua, organo ufficiale della Fipsas, è apparso un articolo di  Azzali in rifeimeno all necessità di istituire una liceza di pesca di apnea obbligatoria, con i seguenti scopi: regolamentare la categoria, uniformarci alla realtà europea, valorizzare la tessera federale, fornire gli strumenti didattici necessari, e più importante incrementare il tesseramento rendendo più forte la categoria.

Secondo me non ci sono alternative, che ne pensate? :bye:

 

La mia impressione è che, quando qualche opinione diverge dal pensiero federativo, invece di diventare spunto per un'eventuale ulteriore discussione costruttiva, diventi scontro come se esistesse solo un bianco o un nero.

Ci potrebbero essere mille grigi, se la volontà è di parlarne, altrimenti tanto vale fare un sondaggio tipo SI o NO.

 

ps: ritengo che qualunque proposta, anche diversa da quella del thread, debba almeno essere ritenuta con la volontà di essere un aiuto e non un remare contro la categoria, poi ovviamente può trovare il consenso di qualcuno e non trovare d'accordo qualcun'altro.

 

 

 

 

Luciano :bye:

____________

OT: avrei modificato il mio intervento precedente senza aggiungere altri messaggi, ma non mi compare "edita" sul messaggio. :unsure:

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Garibbo,

 

abbi pazienza.

Ti pare che una Federazione del CONI possa validamente presentarsi ad un Ministero a dire che vorrebbe (è una struttura di tipo PRIVATISTICO, sebbene articolazione di un ente pubblico) limitare la possibilità di pescare dei cittadini monopolizzando la gestione del requisito per praticare la pesca, ossia il "brevetto"?

 

Il brevetto, poi, come dovrebbe essere rilasciato? Da chi? A che prezzo? Lo Stato cosa ci guadagna? I programmi chi li fa? Si prende con esame? Chi forma le commissioni?

 

Non vado avanti se non dopo aver letto tutte le risposte a queste domande. Sulla divergenza delle opinioni in ambito federativo, ribatto dicendo che ogni volta che viene a galla l'inadeguatezza di certo modo di argomentare, che ricorda la navigazione a vista, ci si appella a teorie complottiste per giustificare la propria disinformazione.

 

Saluti,

 

Joefox

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