Nuoto Pinnato Senza Dialogo

[Mauro Sanvito]

Qui il problema assume dei connotati specifici che non possono avere rilevanza per tutti ed io non voglio parlarne, sarebbe ingiusto parlare di ciò in pubblico e di singoli tecnici.

Intanto non sarebbe un problema di pochi spiccioli, ma di tanti soldini, altro che la camera, i tecnici dovrebbero seguire collegiali, avere viaggi pagati anche all'estero ecc, ecc.

Questa cosa per le casse del pinnato non è possibile e se dovesse essere resa possibile, prima dovreste dirmi come pensate di trovare il denaro.

Tutti possono esprimere dei sogni ma illudere gli atleti è errato.

Gli abbandoni? Forse per disillussioni ma è anche chiaro che s'erano illusi oppure che qualcuno li ha illusi...

 

La Nazionale è fatta da atleti di diverse Associazioni, portare i tecnici sarebbe un tracollo economico ed una contraddizione in termini.

Mi chiedo dove vivete?

Vi accorgete o no che ci sono problemi a portare gli atleti?????????????????????????

 

Vi accorgete o no che ai prossimi Giovanili in alcune discipline la nazionale porta solo UN atleta??

 

Sveglia ragazzi, continuate a sognare California!

 

I problemi di alcuni vanno risolti SINGOLARMENTE e non proponendo soluzioni fantasiose.

Devo dirvi che a mio giudizio, in questa maniera, si va verso la chiusura e non verso il dialogo.

Usare questi metodi, per dire il vero, è roba vecchia, vecchissima, mi ricorda proprio tanti anni fa, un atleta di allora .... era l'82!

 

Voglio dirvi che fossi un dirigente rinuncerei anche ad un campione se le soluzioni proposte fossero queste forzature, qualunque atleta!

 

 

Esiste un problema politico, l'ho scritto anche io da tempo ma diamo il tempo di metterci riparo.

La gestione del vecchio presidente aveva creato una spaccatura fra vertice e base.

Occorre tornare indietro e coinvolgere tecnici ed atleti ma questa è tutta un'altra storia.

 

Caro Mauro, in nessun modo, una mia atleta, neanche la più forte, potrà mai parlare a mio nome, a nome della mia associazione...

Nell'articolo, consentimi d'esprimermi sinceramente, c'è troppo odore di Nord Padania.

Mi pare una cosa nata e gestita da lì e questo sarebbe un errore, per te (sei un cronista di AM ma anche un atleta ed un tecnico del Nord Padania), per AM, per il Nord Padania ed anche per gli atleti.

Mi pare che i desideri degli atleti e di Valter in questa maniera non siano ben tutelati, credo che sia una reazione ma non ne condivido i contenuti (almeno non tutti) e neanche la forma.

 

Se devo fare cose, le faccio a nome dell'associazione, chiaro??????????????????????????

Questa è la regola, questa è una Federazione!

 

Il rappresentante degli atleti? Esiste, al massimo si chiede di intavolare con lui una discussione prima di sparare scocchezze.

Davide,

il pinnato è roba troppo piccola perchè un tale gioco non produca sconquassi.

Rompere è un attimo, ma sarebbe da irresponsabili.

Mi pare che delle volte dimentichiate di guardarvi allo specchio e pensate d'essere dei giganti mentre invece siamo degli gnometti.

Un pizzico di realismo farebbe bene a tutti.

 

Ciao a tutti, scusate i miei angoli vivi, vi voglio bene tutti e la mia reazione è anche per tutelarvi, credetemi.

 

 

Gianfranco, i ragazzi vorrebbero sentirsi seguiti da qualcuno.

Più sono giovani più ne sentono la necessità, e comunque anche gli atleti più maturi ed evoluti sentono la necessità di essere seguiti.

Se non è possibile che ogni tecnico di società segua il proprio atleta (e questo è comprensibile a tutti per motivi ovvi, non solo economici), allora che questi atleti siano seguiti dal tecnico incaricato.

Se i ragazzi si sentono totalmente abbandonati a se stessi, un motivo ci sarà pure.

Non dico una visita che magari è troppo, ma una telefonata, una sola, così, tanto per chiedere come stai o come va......., come ti stai preparando......., cosa stai facendo........ .

 

 

Poi per come scrivo io ci sarà certamente un pezzo di Nord Padania, come in quello che scrivi tu c'è certamente sempre un pezzo di Pentotary, e quando scrive Giorgio un pezzo di ApneaMagazine c'è.

Ognuno è in parte specchio della cultura in cui vive, il distacco totale è impossibile, o almeno difficilissimo.

Nello specifico questa faccenda è da mesi che ne sento parlare, ho scritto solo ora a cose fatte e definitive (farlo prima avrei allora si forzato la mano), e solo perchè c'era la firma di tutti i veterani della nazionale, tutti dal primo all'ultimo

di ogni Società e non solo di alcuni di qualche Società.

 

Comunque credo che siamo tutti concordi che è tempo di rabboccarsi le mani da parte di tutti e costruire quei rapporti che in passato non ci sono stati, o sono stati ignorati, o sono stati rotti.

[Ospite Gianfranco Ciavarella]

Capisco benissimo Mauro, ma la forma è sostanza in questo caso in particolare....

 

Questa è solo l'ultima delle cose che accadono da qualche tempo e ribadisco che quegli atleti rappresentano solo loro stessi e non le associazioni a cui appartengono.

 

Voglio dirti, infine, che credo ancoe io che ci sia bisogno di quanto dici, credo anche io che ci sia bisogno di affincare gli atleti in maniera anche diversa ma certo non è questa la maniera per chiedere le cose.

 

Gli errori del passato arrivano al pettine ma sarebbe davvero assurdo che a pagare sia un nuovo presidente per "colpe" del vecchio.

 

Occorre delineare una nuova gestione delle cose ma anche aspettare che passi questa prima stagione di gare, dopo i mondiali sarà necessaria una riflessione comune ed una sintesi del vertice.

 

Ora, calma e gesso!

 

Ciao da Gianfranco

[Nicola Negrello]

Per me le questioni continuano a rimanere due e distinte. Una è quella che coinvolge spese, forse non indifferenti, per cui gli atleti hanno voce in capitolo relativa. Tra le richieste, si domandano premi e rimborsi spese che per la nostra federazione forse sono impensabili. Ok! Però una cosa credo sia dovuta a degli atleti che si fanno il mazzo, ossia sapere quanto valgono i loro sforzi, che siano 30 come 3000 € a medaglia. Prima di un evento importante in tutti gli sport i premi vengono definiti e nelle federazioni accadono scontri ben più gravi che da noi su tali questioni... esempi anche recenti.

 

Tutt'altra cosa sono le richieste che non richiedono oneri, come la storia dei tempi limite. Non dico bisogna accettarla, tutt'altro, però bisogna prendere i ragazzi e chiedergli: "perchè sentite ques'esigenza? cosa pensate cambierebbe?"

Ancora di più il fatto del portavoce (rappresentante è un brutto termine perchè implica un mandato che dato che la burocrazia sembra imperare, è meglio evitare): io assocerei la figura più che altro a quella di un capitano di una squadra, una persona rispettata che conosce le esigenze dei compagni e si pone da interlocutore.

 

Il Nord Padania è promotore di tutto ciò? Beh, non sono solo loro, da quanto ne so le persone cui preme questa storia sono anche altre, ma effettivamente non si può negare che siano i più partecipi. Io in questo non ci vedo niente di male, primo perchè sono tra gli atleti più rappresentativi, secondo perchè io ritengo un bene il voler partecipare attivamente anche alle questioni non strettamente agonistiche.

[vmazzei]

Scusate, ma devo intervenire

Ho personalmente parlato con il Vicepresidente a Lignano

e trovato un punto d'incontro, per chiarirsi.

Per Favore non insinuate altro.

Quando devo portare avanti la mia posizione o quella della mia società so benissimo come farlo e non sono certo io che possa essere tacciato come uno che non si espone.

I problemi sono abituato a risolverli, e non sul forum.

Grazie

[Ospite Gianfranco Ciavarella]

Appwna avrò un poco di tempo rispondo a tutti ad iniziare da Mazzei.

Ci leggiamo dopo.