Questa Pescata Non S'ha Da Fare!

[Nicola Lorusso]

Questa esperienza è stata vissuta qualche settimana va ma ritengo istruttivo raccontarvela. Domenica mattina, ore 05.30 ca., dove abito il tempo non prometteva nulla di buono, un pò di vento ma teso, freddo da far venire i brividi, molta umidità condensata sulla macchina, nuvoloso a tratti con un pallido sole che di tanto in tanto fa capolino. Come credo siamo un pò tutti noi appassionati dell'ultima attività sportiva che prevede un rigido codice di comportamento che è anche...udite, udite, rispettato alla lettera nonostante i (molti) sacrifici che comporta, me ne infischio del calcolo di opportunità e scelgo una giornata di mare e pesca. Contro tutto e tutti: il medico che mi minaccia artrosi croniche imminenti, gli amici che, solidali (sic!), mi dicono "ma chi te lo fa fare", le previsioni del tempo inclementi come al solito etc.

Messa l'attrezzatura in macchina, mi faccio la mia solita ora e mezza di guida per arrivare alla tanto agognata zona di pesca. Scarico la macchina e con certosina pazienza verifico una volta ancora che tutto sia in ordine. Muta, fucile, maschera, pinne, zavorra, pallone segnasub....tutto ok, e comincio la vestizione. Ad un tratto, mentre ho appena completato la vestizione ecco che si avvicina, inatteso, un ospite non invitato. Eccolo lì, di fronte a me, un baldo tutore dell'ordine (locale) che pronuncia la fatidica frase: documendi! Stupito di aver attirato il suo (ingiustificato) interesse, mi accingo a raggiungere la macchina per tirarli fuori, quando vengo beneficato da una perla di saggezza come se ne vedono poche: "non sa che è vietato pescare sul litorale"? Calmissimo faccio presente che non mi pare esista alcuna norma cogente che vieti l'esercizio della pesca a riva. Ma ecco che il tizio con fare didascalico bofonchia qualche oscuro articolo di legge (che ignoravo e ignoro tuttora visto che nn credo che esista) che stabilisce il divieto della pesca subacquea in "luogo di balneazione". Ecco l'arcano...Come ho fatto a non pensarci prima? Dovevo essere proprio un bell'incosciente ad accingermi a svolgere una attività pericolosa per gli ignari bagnanti assorti in una pacifica nuotata. Incredulo faccio notare che 1) ci troviamo nel mese di gennaio e non mi pare che le spiagge siano troppo affollate in questo mese, poi che 2) "luogo di balneazione" non è una località fisica ma uno stato momentaneo determinato dalla presenza appunto di "bagnanti", infine che 3) le leggi in materia le conosco abbastanza da poter dire che quella citata da lui non recita affatto quanto lui asserisce... Il tizio si sistema il cappellone sugli occhi, quindi passa ad un controllo rigoroso del mio veicolo, senza risparmiare neppure la profondità dei solchi dei pneumatici (che forse è perfino una attività più appropriata vista la qualifica), quindi dopo ben più di venti minuti di lezione pseudo-accademica sulla presenza di non meglio precisati regolamenti locali e/o comunali che io pertanto non posso conoscere, borbotta un inatteso "comunque....per stavolta.... le è andata bene" e si commiata con un "...e buona giornata".... Guardo il sole che è già alto e comprendo che l'attimo buono è passato inesorabilmente... Grazie Italia...

[Nicola Lorusso]

Or bene - disse il bravo, all'orecchio ma in tono solenne di comando - questa pescata non s'ha da fare, nè domani nè mai!

[Ottavio Infantino]

Ciao Nicola, a prescindere dalla località nella quale avevi intenzione di pescare, "purtroppo" il tutore dell'ordine, avrebbe potuto avere ragione.

Ti spiego brevemente il perchè...

Se leggi questo articolo della e-zine, specificatamente al punto 3) della seconda questione, ti renderai conto quanto la normativa, se applicata alla lettera possa essere tremendamente lesiva.

Informarsi delle ordinanze locali è cosa auspicabile per prevenire "brutte e noiose" conseguenze.

Le leggi a volte sono pensate bene, ma formulate equivocamente; abbiamo comunque il dovere di doverle rispettare, come sei stato costretto tu.

 

 

Edit:

A parziale modifica di quanto scritto sopra:" sei stato costretto erroneamente a rispettare una norma che, date le circostanze, non sussisteva ".

Anche il mod sbaglia!

Chiedo venia.

Modificato Febbraio 6, 2007 da Ottavio Infantino

[Giorgio Volpe]

Riapro questo thread solo per dovere di chiarezza: nessuno, a quanto mi risulti, ha mai tentato di interpretare la norma in quel modo, possibile ma quantomai inopportuno. Nessun verbale del genere reggerebbe anche solo ad uno scritto difensivo, sia chiaro che nessuna norma vieta la pesca in zoned i balneazione a gennaio, per il semplice fatto che i bagnanti a gennaio non ci sono.

Se poi ci fossero -perché sono pazzi, perché è tradizione del luogo etc- allora si potrebbe discutere, ma in caso contrario direi che non c'è trippa per gatti.

La classica frase "per questa volta le è andata bene" spesso significa solo che anche volendo verbalizzare il controllore non saprebbe a quale norma appellarsi.

 

Per comodità, riporto tutti i passaggi salienti dell'articolo quotato:

 

Cosa si intende per spiaggia frequentata da bagnanti?

 

Le risposte possibili sono sostanzialmente tre:

 

1) Tratto di costa sul quale siano effettivamente presenti dei bagnanti => è l'interpretazione più permissiva, perché non solo in inverno, ma anche in piena stagione balneare si potrebbe tranquillamente pescare in assenza di bagnanti. Esistono casi di Ordinanza Balneare (penso alla Liguria) in cui - con le dovute particolarità del caso - questa interpretazione è esplicitamente accolta in riferimento alle coste rocciose a picco.

In generale, però, questa è un'interpretazione da scartare, perché creerebbe situazioni assurde. Esempio: dopo pochi minuti che ci siamo immersi, ecco che arriva la famigliola con il telo da mare e il figlioletto che si tuffa con tanto di ciambella: il pescatore dovrebbe immediatamente scaricare il fucile e portarsi ad almeno 500 metri di distanza!

 

2) Tratto di costa solitamente frequentato dai bagnanti => è l'interpretazione "intermedia" che appare più ragionevole perché tutela i bagnanti senza inasprire inutilmente il divieto nei confronti dei pescatori subacquei.

 

3) Tratto di costa astrattamente frequentabile dai bagnanti => è l'interpretazione restrittiva talvolta alla base di alcuni verbali discutibili, interpretazione che finisce per rendere la norma inutilmente vessatoria nei confronti della nostra categoria senza portare alcun vantaggio effettivo alla tutela del bagnante. Un tratto di costa, infatti, resta astrattamente frequentabile da bagnanti anche in pieno inverno. Dato che come si è detto lo scopo è quello di tutelare i bagnanti, la soluzione preferibile ci appare quella dell'ipotesi numero 2: di conseguenza, non solo dovremo stare alla larga dagli stabilimenti balneari, ma anche da quelle spiaggette raggiungibili solo via mare e quelle scogliere "solitamente" frequentate da bagnanti.

 

La distanza di 500 metri dalla costa vale solo durante la stagione balneare o tutto l'anno?

 

L'art. 129 del Regolamento è una norma regolamentare generale, valida su tutto il territorio e tutto l'anno.

Ciononostante, è ormai pacifico ed accettato da tutti che il limite sia operativo solo durante la stagione balneare, definita dall'Ordinanza Balneare. Evidentemente, il motivo di questa interpretazione sta proprio nella ragione della norma, che è quella della tutela dei bagnanti.

Il concetto di spiaggia "solitamente" frequentata da bagnanti, al contrario delle altre due ipotesi, è perfettamente compatibile con questa interpretazione. Se si accogliesse il concetto di spiaggia frequentata da bagnanti dei punti 1 o 3, infatti, non avrebbe senso porre dei limiti temporali che la legge non ha previsto.

[catisa]

Or bene - disse il bravo, all'orecchio ma in tono solenne di comando - questa pescata non s'ha da fare, nè domani nè mai!

Nicola, il primo pensiero che ho avuto è stato che quella zona di pesca, da te scelta, era di sua esclusiva. Da qui il comando "nè domani nè mai".

La mia comprensione e amarezza per uno sport sempre più osteggiato e circondato d'ignoranza.

Ciao. Tiz.

Modificato Febbraio 6, 2007 da catisa

[picciw]

E' una guerra persa!! Non esiste peggiore cosa del potere in mano agli ignorant

[Davide Serra]

La situazione è stata senza ombra di dubbio paradossale, ma vale la pena spendere due parole in parziale difesa dei tutori dell'ordine che operano sul campo.

 

E' vero che spesso mostrano di avere una scarsa conoscenza dei regolamenti del nostro sport e soprattutto delle numerose modifiche redatte nel tentativo di chiarire delle norme alquanto oscure, ma loro si limitano ad eseguire degli ordini. La responsabilità di certi paradossi è senza dubbio di chi non li mette in condizione di conoscere a fondo ciò che dovrebbero far rispettare, la negligenza dei più alti in grado ricade sempre sulle ultime ruote del carro.

 

Quindi anche se è difficile, cerchiamo di capire ma soprattutto di metterci in condizione di far valere sempre le nostre ragioni "carte" alla mano, in fondo si impara anche da queste esperienze, e lo fanno anche loro.

 

[zefiro]

Bene, comincio anch'io a preparare le buste plastificate per portarmi le ordinanze dietro in plancetta come Alessandro Fini. Una bella pescata con telefonino e raccoglitore: fa un po' ufficio però.

[palinuro]

ragazzi...

mi è stato detto da un ufficiale del circomare che per zona balneare ma soprattutto periodo balneare è inteso il periodo che va dal 15.06 al 15.09....per il resto si puo' esercitare la pesca sub normalmente non infrangendo le altre leggi pero' (distanza,uscita,entrata porti,ecc..)

[ziguela]

ce nè sempre un sacco di aspiranti...

[blu knight]

Caro Nicola dì la verità ci hai voluto regalare un pò di allegria con una storiella surreale! O il ligio tutore dell'ordine era un vigile urbano? O un ausiliario al traffico? In tal caso ti è andata proprio bene! si sà i Comuni devono fare cassa... La prossima volta fagli una foto certi personaggi meritano "pubblicità"!

[loba]

ce nè sempre un sacco di aspiranti...

                     

                     

                     

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grandissimo Vito Catozzo!!!!!!!!!