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Lezioni Di Tecnica


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ho comprato la muta invernale l anno scorso, mai messa andrei inacqua tutti i giorni , ma non è il mio periodo migliore e tra una cosa e laltra in mare non ci vado quasi mai.

ma domenica scorsa, con l' esaurimento ai massimi livelli ho detto basta e alle 7 ero in acqua con la mia nuova muta (eccezionale) e tutto l armamentario appresso.

appena messa la testa in acqua il mio esaurimento si è dimezzato e ho cominciato a pinneggiare lentamente . il posto si chiama piscina mirabile a bacoli, i napoletani lo conosceranno, c'è un isolotto distante dalla costa 20 metri lungo 2\300 metri l'acqua sottocosta è bassa e non voglio allontanarmi in dirazione dei filari sono da solo e quello che voglio è la tranquilità.

c'è molta mangianza in giro ma non vedo nientedi grosso solo verso la fine ho sentito 2 scodate ma non ho visto niente (purtroppo) .

ho fatto un giro ditre ore avevo solo un sarago per me discreto, quasi 1\2 kilo ho visto due cerniotte sulkilo, con una ci ho anche giocato un pò a nascondino e speriamo che si nasconda meglio altrimenti mi sa che non avrà lunga vita ,dove stava la si poteva infilzare senza sparare.

ma veniamo alla richiesta di lezione su cosa fare ; la situazione era questa , sono uscito, a pelo d' acqua da sopra uno scoglio molto lentamente e ho visto sotto di me 5 saraghi molto grossi. non credo che mi abbiano visto perchè erano tranquilli ,però a quel punto non sapevo cosa era meglio fare e sono rimasto li immobile per non spaventarli . ho pensato di indietreggiare pianissimo come ero arrivato e di aggirarli ma la paura di sbagliare mi ha fermato quindi ho aspettato ancora fino a quando uno di loro non si è avvicinato un pò' di più. ho sparato a colpo sicuro , ma evidentemente erano più grossi di quel che mi sembrava perchè l'asta si è fermata prima di colpirlo.

ora quello che vi chiedo è ,quale era il modo giusto di comportarsi? voglio specificare che ero in superficie e questo "aspetto" è durato almeno un paio di minuti.

sarebbe stato meglio tornare indietro e cercare di aggirarli? tenete presente che non vado spesso in acqua e sono una mezza sega come pescatore, insomma mettetevi nei miei panni ,non in quelli di un astapersa o di un mariano che qualsiasi scelta avrebbero fatto avrebbero effettuato la cattura.

ciaooo

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Ciao Dario,secondo me se azzeccassimo la tecnica ogni volta non ci sarebbe piu' soddisfazione a praticare la pesca in apnea,sono proprio gli sbagli a spronarci a fare meglio,se tu avessi centrato in pieno quel sarago non ti saresti neanche posto il dubbio che hai ora.

Forse aggirandoli....(forse) oppure se era possibile con un aspetto.....(forse)secondo me risposte certe non ce ne sono.

Hai detto (ho sparato a colpo sicuro),probabilmente puo' essere stata la troppa sicurezza,a me succede di padellare di piu' in questi casi proprio perche' si da per scontata la cattura,forse con un po piu' concentrazione....(forse).

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Se da sopra il tiro era poco probabile, un aggiramento con aspetto poteva essere migliore,dipende dal fiato però, è una manovra che se eseguita correttamente anche su basso fondo richiede un poco di secondi in movimento, si rischia di arrivare nel punto buono a corto di ossigeno con il rischio di tirare l'apnea e non va bene.

In questo caso allora è sempre meglio cercare di stendersi il più possibile e tentare da sopra. :bye:

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Ciao dario, io non sto qui a darti consigli perchè cerco ancora chi li possa dare a me, cmq volevo sapere com'era l'acqua a piscina mirabili ? visto che quella zona la conosco bene ma ci manco da un bel pò... conosco degli scogli da favola quando la giornata è buona... magari qualche volta ci andiamo insieme... :thumbup::bye:

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ho comprato la muta invernale l anno scorso, mai messa andrei inacqua tutti i giorni , ma non è il mio periodo migliore e tra una cosa e laltra in mare non ci vado quasi mai.

ma domenica scorsa, con l' esaurimento ai massimi livelli ho detto basta e alle 7 ero in acqua con la mia nuova muta (eccezionale) e tutto l armamentario appresso.

appena messa la testa in acqua il mio esaurimento si è dimezzato e ho cominciato a pinneggiare lentamente . il posto si chiama piscina mirabile a bacoli, i napoletani lo conosceranno, c'è un isolotto distante dalla costa 20 metri lungo 2\300 metri l'acqua sottocosta è bassa e non voglio allontanarmi in dirazione dei filari sono da solo e quello che voglio è la tranquilità.

c'è molta mangianza in giro ma non vedo nientedi grosso solo verso la fine ho sentito 2 scodate ma non ho visto niente (purtroppo) .

ho fatto un giro ditre ore avevo solo un sarago per me discreto, quasi 1\2 kilo ho visto due cerniotte sulkilo, con una ci ho anche giocato un pò a nascondino e speriamo che si nasconda meglio altrimenti mi sa che non avrà lunga vita ,dove stava la si poteva infilzare senza sparare.

ma veniamo alla richiesta di lezione su cosa fare ; la situazione era questa , sono uscito, a pelo d' acqua da sopra uno scoglio molto lentamente e ho visto sotto di me 5 saraghi molto grossi. non credo che mi abbiano visto perchè erano tranquilli ,però a quel punto non sapevo cosa era meglio fare e sono rimasto li immobile per non spaventarli . ho pensato di indietreggiare pianissimo come ero arrivato e di aggirarli ma la paura di sbagliare mi ha fermato quindi ho aspettato ancora fino a quando uno di loro non si è avvicinato un pò' di più. ho sparato a colpo sicuro , ma evidentemente erano più grossi di quel che mi sembrava perchè l'asta si è fermata prima di colpirlo.

ora quello che vi chiedo è ,quale era il modo giusto di comportarsi? voglio specificare che ero in superficie e questo "aspetto" è durato almeno un paio di minuti.

sarebbe stato meglio tornare indietro e cercare di aggirarli? tenete presente che non vado spesso in acqua e sono una mezza sega come pescatore, insomma mettetevi nei miei panni ,non in quelli di un astapersa o di un mariano che qualsiasi scelta avrebbero fatto avrebbero effettuato la cattura.

ciaooo

 

Si ma che è sta cosa, che dici il posto a tutto il forum????? Quello è il nostro (mio e di Sc8g) posto privato!!! :D:P

Allora ci sei andato poi?!?!

Come ti avevo detto, li i saraghi ci sono e se sei fortunato puoi incontrare anche qualche oratina.

Dario alla prossima ci andiamo insieme.

 

:bye:

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A mio parere hai atteso poco. Se non scappavano vuol dire che non Ti sentivano, quindi il posto dove eri era buono. Magari attendendo un minuto in piu' sarebbero saliti verso l'alto e il tiro sarebbe andato a segno.

Ricorda sempre quando agguati in poca acqua di avere il sole alle spalle se possibile e se c'è :P .

 

Una tecnica possibile ma difficile è cadere lentissimi per guadagnare quel metro o due che manca al tiro. Il pesce non vede bene verso l'alto e anche le vibrazioni in acqua le "sente" male se vengono da sopra. Tutto questo mentre il pesce mangia ed è anche distratto.. :bye:

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Ospite SpliffHaze
Io normalmente sbaglio tutti i tiri che faccio dalla superficie. C'è una tecnica valida anche se un pò stressante; svuota i polmoni d'aria e lasciati cadere quei due metri che ti separano dal pesce. Normalmente funziona.  Dopo, fai come ti ha detto Alessandro Fini.

Scusa, due metri con i polmoni svuotati non è troppo? Ci dovrebbe essere una profondità superata la quale i polmoni vuoti si schiacciano troppo, qual'è? Ho sempre pensato che fosse di pochi centimetri. Perchè la situazione descritta capita spesso e sarebbe utile poter scendere in quel modo.

Ciao :bye:

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Io normalmente sbaglio tutti i tiri che faccio dalla superficie. C'è una tecnica valida anche se un pò stressante; svuota i polmoni d'aria e lasciati cadere quei due metri che ti separano dal pesce. Normalmente funziona.  Dopo, fai come ti ha detto Alessandro Fini.

Scusa, due metri con i polmoni svuotati non è troppo? Ci dovrebbe essere una profondità superata la quale i polmoni vuoti si schiacciano troppo, qual'è? Ho sempre pensato che fosse di pochi centimetri. Perchè la situazione descritta capita spesso e sarebbe utile poter scendere in quel modo.

Ciao :bye:

 

Quel tipo di affondamento non viene fatto a polomoni vuoti del tutto. si fa uscire la quantità d'aria necessaria per arrivare ad un assetto negativo. Di solito quando pesco dalla superficie e in bassofondo si è (io sì) piu' zavorrati. In questo assetto io affondo lentamente con i polmoni mezzi vuoti..o mezzi pieni dipende da come la vedi.

Lo "schiacciamento" dei polmoni in realtà non si puo' verificare...se non sai come funziona il ns. corpo in immersione Ti consiglio di fare una ricerca nel forum digitando la parola chiave BloodShift.

Ora cerco un link diretto dove puoi capire meglio. :bye:

 

Ecco il link. Buona lettura

http://www.apneamagazine.com/articolo.php/1539

Modificato da Alessandro Fini
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Ospite SpliffHaze

Ciao, grazie per i link che mi avete segnalato, li conoscevo entrambi e per questo avevo dubbi su questa strategia di pesca. Parlavo erroneamente di "schiacciamento dei polmoni" per riferirmi comunque ad un rischio indicato da Mauro Sanvito:

In pratica, come inteso nell'ambiente subacqueo, è quella pratica pericolosa di espirare l'aria dai polmoni fino a divenire negativi e cadere sul fondo della piscina. Se la dispnea è intensa (termine improprio per dire che hai svuotato completamente i polmoni riducendoli al volume residuo), e ti lasci cadere sul fondo della piscina, otterrai con facilità un bel barotrauma.

La dispnea come tecnica di allenamento non esiste, significa solo allenarsi in apnea con poca aria nei polmoni, in condizioni di peso specifico negativo rispetto all'acqua.

In dispnea ho visto fare (sconsiglio vivamente dal farlo) sia statiche brevi sul fondo, che percorsi brevi in dinamica. Poi ognuno intende la dispnea subacquea in proprio modo, ma la pratica sarebbe espirare fino a che si diviene leggermente negativi, e poi farsi un apnea.

Ognuno di noi ha il proprio peso specifico, quindi se l'esercizio viene praticato da persone differenti, la quantità d'aria residua nei polmoni sarà differente da persona a persona, e differenti i rischi (chi è molto positivo in dispnea si ridurrà a valori prossimi al volume residuo, esponendosi a più gravi rischi).

I polmoni, puoi lesionare gli alveoli, il blood shift può non bastare per compensare la perdita di volume.

Se ho capito bene:

-come allenamento non serve a niente ed è una pratica rischiosa

-se in bassofondo si è molto zavorrati però può bastare espirare poco per affondare, e ciò non dovrebbe creare problemi.

Ma è possibile quantificare la quantità di aria che si può espirare per non rischiare e la profondità massima a cui si può scendere?

Ad esempio se avvisto una preda a 4-5 metri possso scendere con i polmoni mezzi pieni\mezzi vuoti?

Perchè a pensarci bene questa situazione capita spesso e sistematicamente il pesce fugge appena effettuo la capovolta, per quano possa cercare di essere silenzioso.

(comunque ora vado a rivedermi anch'io l'agguato a orate e saraghi di Dapiran, stupendo!)

Ciao :bye:

Modificato da SpliffHaze
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Ciao, grazie per i link che mi avete segnalato, li conoscevo entrambi e per questo avevo dubbi su questa strategia di pesca. Parlavo erroneamente di "schiacciamento dei polmoni" per riferirmi comunque ad un rischio indicato da Mauro Sanvito:
In pratica, come inteso nell'ambiente subacqueo, è quella pratica pericolosa di espirare l'aria dai polmoni fino a divenire negativi e cadere sul fondo della piscina. Se la dispnea è intensa (termine improprio per dire che hai svuotato completamente i polmoni riducendoli al volume residuo), e ti lasci cadere sul fondo della piscina, otterrai con facilità un bel barotrauma.

La dispnea come tecnica di allenamento non esiste, significa solo allenarsi in apnea con poca aria nei polmoni, in condizioni di peso specifico negativo rispetto all'acqua.

In dispnea ho visto fare (sconsiglio vivamente dal farlo) sia statiche brevi sul fondo, che percorsi brevi in dinamica. Poi ognuno intende la dispnea subacquea in proprio modo, ma la pratica sarebbe espirare fino a che si diviene leggermente negativi, e poi farsi un apnea.

Ognuno di noi ha il proprio peso specifico, quindi se l'esercizio viene praticato da persone differenti, la quantità d'aria residua nei polmoni sarà differente da persona a persona, e differenti i rischi (chi è molto positivo in dispnea si ridurrà a valori prossimi al volume residuo, esponendosi a più gravi rischi).

I polmoni, puoi lesionare gli alveoli, il blood shift può non bastare per compensare la perdita di volume.

Se ho capito bene:

-come allenamento non serve a niente ed è una pratica rischiosa

-se in bassofondo si è molto zavorrati però può bastare espirare poco per affondare, e ciò non dovrebbe creare problemi.

Ma è possibile quantificare la quantità di aria che si può espirare per non rischiare e la profondità massima a cui si può scendere?

Ad esempio se avvisto una preda a 4-5 metri possso scendere con i polmoni mezzi pieni\mezzi vuoti?

Perchè a pensarci bene questa situazione capita spesso e sistematicamente il pesce fugge appena effettuo la capovolta, per quano possa cercare di essere silenzioso.

(comunque ora vado a rivedermi anch'io l'agguato a orate e saraghi di Dapiran, stupendo!)

Ciao :bye:

 

Senti, io non intendevo raccomandare una pratica pericolosa (per carità!). Qualcuno ha chiesto un consiglio e io glie l'hò dato.

 

Questa tecnica è un pò stressante, però io la pratico da moooooolto tempo e veramente, non è mai successo niente. Anche la pesca subacquea per sè è una pratica pericolosa, e tutti noi la facciamo.

Un oleo può scoppiare o in un arba può saltare un elastico e sbattere in faccia, no?

 

Scendere due metri con i polmoni semi-vuoti è l'equivalente a scendere 15 a polmoni pieni. Niente barotrauma, bloodshift o parole strane variopinte. Si sente sì uno schiacciamento della glotide, si sente la fame d'aria prima di tempo, e non è poi così tanto facile compensare, però ragazzi, sono due (2) metri; cioè due pinnegiate e si ritorna in superficie... :subh:

 

Poi ogniuno che faccia quello che gli pare. Io non sono un istruttore ne intendo di esserlo, soltanto volevo compartire un pò della mia esperienza con i più giovani, che credo sia lo scopo di questi forum.

 

:subh::bye:

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