Barbara Pignataro Inviato Settembre 27, 2006 Segnala Condividi Inviato Settembre 27, 2006 E’ sempre maggiore il consumo di pesce che proviene da allevamenti. Secondo un recente rapporto della Fao la metà del pesce che arriva sulle tavole di tutto il mondo proviene dall’acquacoltura. Questa attività ha registrato negli ultimi anni una forte crescita. Se nel 1980 soltanto il 9% del pesce presente sul mercato proveniva da allevamenti, oggi è il 43%, per una quantità pari a 45,5 milioni di tonnellate l’anno per un valore di 50 miliardidi euro. A fare da padrone nel campo dell’acquacoltura è la Cina con il 70% di pesce allevato contro il 3,5% dell’Europa. I prodotti ittici allevati sono per metà pesci e per metà molluschi e crostacei. Le specie allevate in Italia al momento in Italia sono circa 40 ma uno studio del Consorzio Mediterraneo ha effettuato esperimenti di allevamento su altre 37 specie che nei prossimi anni potrebbero avere uno sviluppo commerciale. Nel nostro paese si allevano per lo più mitili e vongole ma nei prossimi tre anni in Mediterraneo si potranno allevare sogliole, seppie e polpi, ostriche, storioni, saraghi, rombi chiodati, ricciole, dentici, cernie, ombrine e cefali. Per specie più pregiate si dovranno aspettare almeno i prossimi cinque anni. Se si vuole mantenere il consumo medio di pesce che è di 12 chili all’anno garantendo quindi un adeguato rifornimento di proteine e di preziosi grassi omega 3 nei prossimi anni si dovrà raddoppiare la produzione ittica da acquicoltura. (Fonte – La Stampa.it) http://www.mareinitaly.it/conosciamo2_v.php?id=171 Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
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