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Satelliti Per Studiare Le Onde Anomale


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I marinai che le hanno viste di persona dicono che sembrano delle vere e proprie “muraglie d’acqua”; sono le cosiddette onde anomale che lungi ormai dall’essere solo “leggende da marinai” vengono attentamente studiate dagli scienziati con sempre più sofisticati progetti e l’uso dei satelliti.

I satelliti europei Ers -1 ed Ers -2 dell’ESA –Agenzia Spaziale Europea, dotati di “radar ad apertura sintetica”, sono in grado di acquisire immagini dell’oceano delle dimensioni di 10 chilometri per cinque ogni duecento chilometri.

Negli anni passati, questi satelliti, grazie al primo progetto di studio chiamato MaxWave (onda massima) fornirono informazioni davvero sorprendenti identificando in sole tre settimane ben 10 onde anomale di circa 30 metridi altezza.

Attualmente il progetto MaxWave prosegue con WaveAtlas che elaborerà una mappa delle zone in cui le onde anomale sono più frequenti. Oltre a rendere più sicura la navigazione il progetto aiuterà a scoprire le cause che portano alla formazione di queste onde che, a differenza degli tsunami, non colpiscono le zone costiere e non sono originate da terremoti. Le onde anomale infatti nascono improvvisamente in mare aperto e non arrivano sulle coste.

Dalle ipotesi finora formulate queste onde gigantesche potrebbero originarsi dall’incontro di onde che viaggiano in direzioni opposte o da onde che seguono la stessa direzione ma che viaggiando a velocità diverse finiscono per sovrapporsi oppure onde normali che incontrano particolari correnti oceaniche e turbolenze producono muri d’acqua eccezionali. Anche il riscaldamento globale che provoca lo scioglimento dei ghiacciai e uragani sempre più intensi potrebbe essere la causa dell’aumento della frequenza di onde anomale.

Le zone dove si manifestano maggiormente queste onde paurose è il Nord Atlantico ma simili fenomeni si verificano anche al largo della Norvegia, del Giappone, del Sud Africa e nella parte sud est della Groenlandia.

Si calcola che siano ben 200 le navi di grosso tonnellaggio scomparse misteriosamente in mare negli ultimi 20 anni forse vittime di “onde anomale”. Recentemente anche moderne navi da crociera hanno avuto tremendi impatti con muraglie d’acqua come la Norwegian Dawn al largo della Georgia nel 2005

 

http://www.mareinitaly.it/conosciamo2_v.php?id=169

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