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Incontri Ravvicinati Con Le Meduse


Ospite Mariano Satta

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Ospite Mariano Satta

http://www.futura-sciences.com//img/meduse.jpg

 

 

E' più volte che leggo post relativi all'incontro con le meduse. Avendo trovato due minuti di tempo vi allego dei consigli utili.

 

Quest’anno bisogna stare sempre all’erta perché gli esperti sono concordi: il riscaldamento generale dei mari ha provocato un aumento delle meduse. E, quindi, anche il rischio di un eventuale incontro ravvicinato con loro.

 

 

cosa fare?

 

 

Consigli utili x tutti (sopratutto x i meno esperti):

come primissimo intervento bagnate le parti irritate con del comune ACETO da cucina. Un buon consiglio è quello di portarsi dietro una cassettina di primo pronto soccorso:

 

Il danno è fatto?

Metti subito del ghiaccio sulla ferita. «Il freddo attenua il dolore e la vasocostrizione riduce la penetrazione del veleno». Anche un impacco con l’aceto dà sollievo, perché rende meno attivi i principi tossici inoculati dalla sua puntura. «Estrema delicatezza (e attenzione) se devi rimuovere i rimasugli dei tentacoli: non sfregare, perché le cellule urticanti vengono stimolate dal contatto. Sciacqua, semmai, con abbondante acqua di mare».

 

Di solito, poi, il dolore passa in fretta, bastano 24/48 ore. Ma se persiste, puoi usare, una volta al giorno per una settimana circa, una pomata a base di cortisone (Gentalin Beta, euro 13,55), che contiene anche un antibiotico: lenisce il disturbo e previene eventuali infezioni. In questo caso, però, state attenti a non esporvi al sole, perché sulla pelle potrebbe restare una macchia scura.

 

Se la zona, invece, dovesse gonfiarsi, il medico potrà prescriverti un antistaminico da prendere per bocca per una decina di giorni (serve a evitare reazioni allergiche).

 

Ciao

Mariano Satta

 

n.b: Una volta a casa è consigliato sempre un buon controllo medico

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Più che utile :thumbup:

 

Voglio aggiungere........

Sul mercato ci sono anche delle creme e dei "Stick" per il primo soccorso che alleviano molto velocemente il dolore :thumbup:

Io personalmente ne ho testato uno di cui non mi ricordo il nome, Stupendo :thumbup:

 

:bye::bye:

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Io sapevo di acqua a temp. > di 40° e ammoniaca. Questo è il metodo nonna usato anche per le ortiche, ma se non sbaglio, i nematocisti ovvero le cellule urticanti producono un veleno a base proteica che sopra i 40 °C tende a disattivarsi.

Magari son tutte cacchiate ma a memoria mi sembra... :bye:

Ciao fioi

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A me e' capitato diverse volte il contatto con la Pelagia durante la pescata ma sinceramente si tratta di un bruciore che si allevia da solo nel giro di pochi secondi!!!

 

Diverse volte mi e' capitato il contatto con i tentacoli durante la risalita e a volte mi e' pure capitato di sfregarmi la faccia con i guanti pieni di tentacoli ma ripeto che se si tratta della pelagia e' un bruciore che passa nel giro di pochissimo tempo!!!

 

Non mi hanno mai impedito di continuare una pescata anche se sono molto fastidiose effettivamente.

 

Credo che in tutta Italia il problema delle Meduse sia circoscritto alla sola Pelagia che invade in modo massiccio le coste.

 

Poi per le altre non so dire niente visto che non ne vedo mai!!! :bye::bye:

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.....giustissimo e molto interessanti i consigli di Mariano: Se mi permettete vorrei aggiungere che in ESTREMIS, se nn si ha a portata di mano nulla, anche se fa schifo, si può bagnare la parte interessata con l'urina...attutisce un pò..

 

:bye: e grazie al contributo di Mariano!

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Ospite RUBENSUB

quoto!

effettivamente a me è capitato di essere beccato, e in mancanza d'altro l'urina è un'ottima soluzione.

per quel che riguarga la pelagia noctiluca aggiungo di stare molto attenti ai tentacoli che spesso si fa fatica a vedere, l'anno scorso alle eolie ne ho viste alcune che avevano i tentacoli lunghi + di 3 metri, quindi è consigliabile una volta vista la medusa di dare un'occhiata piu' attenta intorno e vedere dove terminano quei maledetti tentacoli.

ODIO LE MEDUSE CON TUTTO ME STESSO! :boxing:

VIVA LE TARTARUGHE!!! :devil:

 

ciao :bye:

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A me e' capitato diverse volte il contatto con la Pelagia durante la pescata ma sinceramente si tratta di un bruciore che si allevia da solo nel giro di pochi secondi!!!

 

Diverse volte mi e' capitato il contatto con i tentacoli durante la risalita e a volte mi e' pure capitato di sfregarmi la faccia con i guanti pieni di tentacoli ma ripeto che se si tratta della pelagia e' un bruciore che passa nel giro di pochissimo tempo!!!

 

Non mi hanno mai impedito di continuare una pescata anche se sono molto fastidiose effettivamente.

 

Credo che in tutta Italia il problema delle Meduse sia circoscritto alla sola Pelagia che invade in modo massiccio le coste.

 

Poi per le altre non so dire niente visto che non ne vedo mai!!! :bye:  :bye:

 

Quoto a pieno Frog!

per noi pescatori in apnea la parte generalmente più esposta è il contorno labbra visto che il resto è generalmente protetto dal neoprene...

Basta evitare gli sfregamenti e grazie anche al contatto con l'acqua salata, in pochi secondi il bruciore si attenua.

Poi magari dipende dalla diversa sensibilita di ognuno di noi al "veleno".

L'anno scorso a Lampedusa in questo periodo ne ho beccate tante tra boccaglio e mascera (sul baffo che non ho!) ma non per questo ho interrotto la mia battuta di pesca.

Vi auguro comunque di non incontrarne.

Ciao.

:clover::clover::clover:

:bye:

Davide.

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http://www.futura-sciences.com//img/meduse.jpg

 

 

E' più volte che leggo post relativi all'incontro con le meduse. Avendo trovato due minuti di tempo vi allego dei consigli utili.

 

Quest’anno bisogna stare sempre all’erta perché gli esperti sono concordi: il riscaldamento generale dei mari ha provocato un aumento delle meduse. E, quindi, anche il rischio di un eventuale incontro ravvicinato con loro.

 

 

cosa fare?

 

 

Consigli utili x tutti  (sopratutto x i meno esperti):

come primissimo intervento bagnate le parti irritate con del comune ACETO da cucina. Un buon consiglio è quello di portarsi dietro una cassettina di primo pronto soccorso:

 

Il danno è fatto?

Metti subito del ghiaccio sulla ferita. «Il freddo attenua il dolore e la vasocostrizione riduce la penetrazione del veleno». Anche un impacco con l’aceto dà sollievo, perché rende meno attivi i principi tossici inoculati dalla sua puntura. «Estrema delicatezza (e attenzione) se devi rimuovere i rimasugli dei tentacoli: non sfregare, perché le cellule urticanti vengono stimolate dal contatto. Sciacqua, semmai, con abbondante acqua di mare».

 

Di solito, poi, il dolore passa in fretta, bastano 24/48 ore. Ma se persiste, puoi usare, una volta al giorno per una settimana circa, una pomata a base di cortisone (Gentalin Beta, euro 13,55), che contiene anche un antibiotico: lenisce il disturbo e previene eventuali infezioni. In questo caso, però, state attenti a non esporvi al sole, perché sulla pelle potrebbe restare una macchia scura.

 

Se la zona, invece, dovesse gonfiarsi, il medico potrà prescriverti un antistaminico da prendere per bocca per una decina di giorni (serve a evitare reazioni allergiche).

 

Ciao

Mariano Satta

 

n.b: Una volta a casa è consigliato sempre un buon controllo medico

se siete allergici alle creme cortisoniche come ho scoperto di esserlo io non è un buon consiglio, una decina di anni fa', mi sono scontrato con una medusa, una forte erritazione sul braccio, dopo un giorno il braccio colpito non si sgonfiava così mi hanno portato al prontosoccorso il dottore mi ha applicato una pomata e mi ha consigliato di comprarne un tubetto e di fare un po' di applicazioni, risultato, la reazione cutanea si è estesa, gonfiando maggiormente, sotto il consiglio di un amico, ho provato a lavare il braccio con amuchina diluita e dopo applicare il fargan, risultato eccellente!!!!

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  • 1 mese dopo...

Riporto su questo topic per chiedere com'è da voi la situazione meduse.

Lo scorso weekend sono stato in provincia di La Spezia e ho trovato 3 giorni di meduse, da Porto Venere fino a Monterosso. Da piccolo ho passato molti mesi al mare a Pietra Ligure e ricordo le meduse come un arrivo improvviso, sporadico, ma venivano trasportate vie alla stessa velocità con cui arrivavano. Ho sentito dire che ci sono ancora parecchie meduse lungo la costa ligure, è vero? Purtroppo non sempre si entra in acqua con la muta intera e certe specie lasciano dei ricordini che durano settimane.

Modificato da vare
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Io sapevo di acqua a temp. > di 40° e ammoniaca. Questo è il metodo nonna usato anche per le ortiche, ma se non sbaglio, i nematocisti ovvero le cellule urticanti producono un veleno a base proteica che sopra i 40 °C tende a disattivarsi.

Magari son tutte cacchiate ma a memoria mi sembra... :bye:

Ciao fioi

 

Che io sappia, la soluzione del calore è valido solo per le punture di tracine, perchè le tossine sono termolabili (si distruggono con il calore).

 

Per quanto riguarda le meduse, sapevo che era consigliabile evitare qualsiasi contatto con sostanze estranee per i primi minuti dal tocco, in primis l'acqua dolce perchè rompe le vescicole urticanti rimaste attaccate sul nostro corpo, di conseguenza si avrebbe il risultato opposto. Quindi, se toccati, rimanere immersi in acqua il più possibile, senza sfregarsi la parte colpita.

 

Poi eventualmente pomate cortisoniche e / o antibiotiche, specifiche che si trovano in farmacia.

 

Voci di corridoio, dicono di mettere l'Olio d'oliva per lenire il dolore....

 

 

Personalmente due anni fa, ho preso una medusa su mano e braccio, (erano di quelle marroni)... Dolore intenssimo per i primi minuti, forte bruciatura, e conseguente gonfiore della parte colpita.... Erano le 10 del mattino e non potevo starmene tutto il giorno sulla spiaggia con un mare stupendo... così ho continuato il mio bagnetto per tutto il giorno.... Però, stando sempre a mollo nell'acqua, il gonfiore è scomparso quasi subito, arrivando a sera che era rimasto solo l'eritema.

Il dolore ha iniziato a essere meno fastidioso un paio d'ore dopo (ma comunque faceva male)... è andato avanti così per circa una settimana. L'eritema però (forse causa anche l'esposizione ai raggi solari, mi è rimasto per quasi un anno...

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Meduse? A luglio ne ho incontrate a quintali tra Alghero e Porto Torres, andavano e venivano a seconda delle correnti, risparmiavano alcune zone per ammassarsi in altre. Il peggio è che muoiono, si decompongono e disperdono miriadi di frammenti di tentacoli ancora attivi, fino all'effetto "acqua urticante".

 

Nel giorno peggiore ho provato a Torre del Porticciolo (a mucchi), Argentiera (tante) e Stintino (a strati), ovunque meduse; oltre Porto Torres invece non ce n'erano affatto. Quanto ai rimedi, il figliuolo colpito alla mano alla Pelosetta mentre snorkelava, ha tratto immediato sollievo da uno stick a base di ammoniaca preso in farmacia, si chiama "After Bite". Da provare. Io normalmente ignoro le punture, nella mia educazione pseudo-stoico da anni sessanta, ma una puntura presa tanti anni fa dietro il ginocchio ogni tanto mi prude ancora adesso ...

 

Ciao,

Luca

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Che io sappia, la soluzione del calore è valido solo per le punture di tracine, perchè le tossine sono termolabili (si distruggono con il calore).

Mi risulta che siano termolabili anche le tossine delle meduse, acqua calda possibilmente di mare dovrebbe essere un palliativo valido anche in questo caso. Ho visto molti bambini toccati dalle meduse che venivano messi sotto l'acqua fredda della doccia in spiaggia. Una volta ho provato a dire ad un genitore di applicare solo un po' d'acqua di mare, possibilmente calda, ma ha mandato a stendere e ha messo la figlia sotto la doccia.

Ho preso lo stick di cui parla Insuber, è ottimo anche per punture di insetti.

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Il veleno contenuto nelle vescicole è a base proteica, il rimedio migliore è quello di cercare di denaturare la proteina costituente, a questo punto come si denatura una proteina?...le proteine sono termolabili, quindi a temperature superiori a 50 gradi centigradi si attenua il loro potere irritante, e sono anche molto sensibili al PH, il limone e l'aceto hanno un PH abbastanza acido mentre l'ammoniaca diluita HA un PH abbastanza basico da riuscire a rendere inefficace il veleno.

Spero di essere stato utilie.

Emiliano

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Il veleno contenuto nelle vescicole è a base proteica, il rimedio migliore è quello di cercare di denaturare la proteina costituente, a questo punto come si denatura una proteina?...le proteine sono termolabili, quindi a temperature superiori a 50 gradi centigradi si attenua il loro potere irritante, e sono anche molto sensibili al PH, il limone e l'aceto hanno un PH abbastanza acido mentre l'ammoniaca diluita HA un PH abbastanza basico da riuscire a rendere inefficace il veleno.

Spero di essere stato utilie.

Emiliano

chiarissimo

Grazie :bye::bye:

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