rodolfi Inviato Marzo 9, 2006 Segnala Condividi Inviato Marzo 9, 2006 FORZE ARMATE: FOLGORE LIBERERÀ DA BOMBE E MINE IL TRIMELONE ISOLOTTO DEL GARDA DA SEMPRE PERICOLOSA SANTABARBARA (ANSA) - VERONA, 9 MAR - Gli artificieri dello 8/O reggimento genio guastatori paracadutisti «Folgore» di Legnago (Verona) si occuperanno della fase finale delle operazioni di bonifica consistenti nella neutralizzazione, in termini tecnici «inertizzazione», e distruzione degli ordigni rinvenuti nelle immediate vicinanze dell’isolotto del Trimelone in Comune di Brenzone (Verona), sul lago di Garda. Sotto la supervisione del 5/O Reparto Infrastrutture di Padova una ditta specializzata realizzerà la mappatura completa degli ordigni presenti sul fondale e sull’area di sedime dell’isola. «È evidente la pericolosità del materiale rinvenuto - sottolinea una nota - un vero e proprio campionario di ordigni bellici: dalle piccole insidiose bombe a mano, alle pesanti mine anticarro, alle bombarde contenenti circa 300 chili di esplosivo a alto potenziale, ai letali ordigni a caricamento chimico, tutti sottoposti anche alla pesante azione corrosiva dell’acqua e degli agenti atmosferici per più di 50 anni». Le operazioni di bonifica hanno avuto inizio due giorni fa e interesseranno l’area per parecchi mesi. L’isolotto del Trimelone che si trova a circa 300 metri dalla costa di Assenza, è da sempre risultato di interesse militare e bellico. La lingua di terra di qualche centinaio di metri venne utilizzato già qualche anno prima della Grande Guerra come avamposto bellico sul confine dell’impero austro-ungarico. Nel 1930 il Trimelone divenne, per l’intervento di una industria privata, una sorta di cantiere per trattare i residuati bellici del primo e successivamente del secondo conflitto mondiale. Pochi anni dopo, la notte del 5 ottobre del 1954 avvenne un’esplosione che disperse nelle acque circostanti l’isola, tonnellate di materiale esplosivo e bellico fino ad allora accatastato dagli artificieri della ditta. I frequenti ritrovamenti di ordigni nelle acque circostanti e sull’isola hanno comportato l’interdizione dell’area alla navigazione, alla balneazione e alla pesca entro un raggio di cento metri. Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
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