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A Dir Poco Sconcertante


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Oltre al danno la beffa.............

 

sto leggendo La Nazione la notizia viene riportata ma c'è un piccolo problema......

Nell'articolo si dice che il signore pescava in acqua con la barca d'appoggio,con il cugino a controllare,con il pallone e...................

 

Siori e Siore preparatevi...................

 

Con le BOMBOLE!!!!!!!!!

 

Vi rendete conto dell'ignoranza di chi scrivi????

 

E il problema è proprio qui!!!!

 

Nemmeno un giornalista sa che è vietato pescare con le bombole.

 

Nell'articolo c'è scritto:

 

"....travolto mentre praticava la pesca subacquea con bombole....."

 

Io non ho parole.

 

Secondo me siamo messi molto male e dobbiamo trovare una soluzione.....

 

Senno' si prospetta la possibilita' della messa al bando della pesca in apnea.

 

Diego

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Purtroppo il problema non è solo una questione di vedere o non vedere le boe segna sub, piuttosto quello di un diffuso malcostume che si può notare anche in molte altre situazioni: la non considerazione degli altri.

 

Andate sulle piste da sci e vedrete quante persone vi passano sulle punte degli sci, rischiando più volte di travolgervi, nella presunzione che si possa fare quello che si vuole, che se siete fermi dovete starci finchè loro non vi hanno superato, che se siete più lenti dovete dare il passo a loro più veloci, eccetera.

 

Andate per strada e vedrete quanta gente non si scansa incrociandovi nella presunzione che tocchi sempre all'altro scansarsi.

 

Andate in piscina (una di quelle dove permettono di tutto) e vedrete quanta gente vi si tuffa quasi sulla testa, quanta gente, ferma a fondo vasca a chiacchierare, non si scansa quando, nuotando tranquillamente, arrivate a bordo vasca e dovete virare.

 

Eccetera, eccetera.

 

:devil: Si vedono episodi del genere anche in questo stesso forum :devil:

 

Insomma, non è un problema risolvibile solo ed esclusivamente con le leggi, con le sanzioni, con la violenza di chi, stufo di sopportare soprusi, cerca di farsi autogiustizia (questa poi è assolutamente da condannare ed evitare, e invito tutti a non parlarne nemmeno per scherzo, passeremmo solo dall aparte del torto).

 

E' necessario tornare ad educare le persone, i figli in primo luogo, al rispetto degli altri, all'uso della ratio, al non sopravvalutarsi, al non credere che "Io sono più importante degli Altri".

 

Questa, però, è una strada lunga e nel frattempo che possiamo fare?

 

Innanzitutto mantenere la calma, trattenersi (anche se spesso è difficle farlo), evitare di ricorrere alle male parole (che ottengono solo di indispettire l'interlocutore), piuttosto cercare di informare ed educare.

 

Poi è necessario che qualcuno studi un dispositivo di segnalazione più efficace della boa (le boe, qualsiasi tipo di boa, vengono sovente usate come mire o segnali per effettuare virate, stile gara): una bandierina (dato che è obbligatoria) sicuramente più grande, alta e rigida (per i motivi di cui sopra, a mio parere questa deve risultare visibile, non la boa, infatti preferisco una plancetta); una segnalazione che non possa passare inosservata (esempio immagine olografica); un dispositivo che possa richiamare l'attenzione del navigatore distratto (esempio una segnalazione sonora che si attiva quando un'imbarcazione entra in un certo raggio dalla boa), o :robot::eek: che magari (ma qui entro nella fantascienza) abbia una funzione attiva sull'imbarcazione spegnendone i motori quando entra nel raggio dei 100m.

 

Infine è necessario che tutti i subacquei e tutti i circoli subacquei, in attesa che si attivino anche istituzioni pubbliche, si attivino per attuare iniziative d'informazione ed educazione, iniziative sul tipo di quelle attuate o proposte dal nostro Uccio. Coinvolgendo in questo riviste e siti di settore nautico, ma non solo (penso anche a riviste e siti per le donne, riviste e siti di moda, riviste e siti di gossiph). Insomma bisogna radicarsi il più possibile nel substrato sociale, se non è possibile intervenire direttamente sui principali attori (coloro che pilotano un natante) si interviene su coloro che attorno ad essi girano e vivono: mogli, figli, conoscenti, eccetera.

 

E' ora di smetterla di lagnarsi (lamentele in tal senso già le sentivo trent'anni fa, poi sono uscito dal giro e non sentivo nulla, rientrato ti ritrovo le stesse condizioni di prima) e basta, diamoci da fare seriamente, senza preoccuparsi dei se e dei ma. Ovviamente è necessario concertare le azioni, l'operato di singoli, magari sperduti sul territorio, non può servire a nulla. Qui, se non sbaglio, ci sono molti che hanno o possono avere voce in capitolo nei propri cicoli, quindi, per iniziare, Apnea Magazine potrebbe proprio essere la sede giusta per iniziare a stabilire i piani operativi. Poi, magari, si potrebbe arrivare a coinvolgere le sedi FIPSAS e assumere una veste più ufficiale per potersi mettere in contatto con gli uffici istituzionali: dalle capitanerie di porto in su.

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Poi è necessario che qualcuno studi un dispositivo di segnalazione più efficace della boa (le boe, qualsiasi tipo di boa, vengono sovente usate come mire o segnali per effettuare virate, stile gara): una bandierina (dato che è obbligatoria) sicuramente più grande, alta e rigida (per i motivi di cui sopra, a mio parere questa deve risultare visibile, non la boa, infatti preferisco una plancetta); una segnalazione che non possa passare inosservata (esempio immagine olografica); un dispositivo che possa richiamare l'attenzione del navigatore distratto (esempio una segnalazione sonora che si attiva quando un'imbarcazione entra in un certo raggio dalla boa), o  :robot:  :eek:  che magari (ma qui entro nella fantascienza) abbia una funzione attiva sull'imbarcazione spegnendone i motori quando entra nel raggio dei 100m.

 

Infine è necessario che tutti i subacquei e tutti i circoli subacquei, in attesa che si attivino anche istituzioni pubbliche, si attivino per attuare iniziative d'informazione ed educazione, iniziative sul tipo di quelle attuate o proposte dal nostro Uccio. Coinvolgendo in questo riviste e siti di settore nautico, ma non solo (penso anche a riviste e siti per le donne, riviste e siti di moda, riviste e siti di gossiph). Insomma bisogna radicarsi il più possibile nel substrato sociale, se non è possibile intervenire direttamente sui principali attori (coloro che pilotano un natante) si interviene su coloro che attorno ad essi girano e vivono: mogli, figli, conoscenti, eccetera.

......

 

Emanuele, hai assolutamente ragione sulla necessità di boe di segnalazione piu' efficaci... io credo che forse ci sarebbe addirittura bisogno di qualche boa omologata da un'Istituzione pubblica, di modo che la sua visibilità a 300mt (come da normativa) sia "garantita" dallo Stato. Un'altra cosa che si potrebbe fare potrebbe essere attaccarci sopra un rilevatore GPS che in qualche modo faccia scattare un allarme su tutte le barche non appena si avvicinano alla distanza limite...

 

E' vero anche che si dovrebbe fare piu' informazione ed educazione (non certo i servizi allucinanti del TG5) su queste problematiche... anche perche' ci sono tantissimi pregiudizi e "superstizioni" su tutte le discipline subacquee... quando dico che faccio apnea, di solito una delle prime domande che mi fanno è se non ho paura di farmi venire un'embolia se risalgo troppo veloce in superficie... :frustry:

 

Si potrebbero organizzare corsi e "conferenze" nelle scuole, tanto per cominciare...

E si potrebbe evitare di noleggiare le barche al primo imbecille che vuole farsi un giro a tutta velocità per il mare... Sicuramente si tratta di un bel business per i noleggiatori, i quali pero' dovrebbero essere obbligati a fare una qualche forma di assicurazione e a spendere un minimo di 10 minuti con i clienti spiegando ALMENO le norme basilari di sicurezza, avendo come pena sanzioni pecuniarie e coinvolgimento penale in caso di incidenti!

 

Mah...

 

Barbara

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Si potrebbero organizzare corsi e "conferenze" nelle scuole, tanto per cominciare...

 

Sai Barbara, una cosa che mi lascia perplesso nell'ambiente subacqueo e specialmente apneistico, è che non si attuano forme di comunicazione di massa, ci si mantiene isolati.

 

Sono stato per molti anni collaboratore e direttore di Scuole d'Alpinismo e circoli Alpinistici e ci si dava un gran daffare per organizzare serate a livello cittadino o provinciale, serate nelle quali si presentavano i propri programmi, si proiettavano diapositive o filmati sulla propria attività o sull'alpinismo in genere, si parlava con la gente, si diffondeva, insomma, la conoscenza degli sport della montagna, non quelli di massa e maggiormante conosciuti, ma quelli meno noti quali l'arrampicata (che non è il free climbing, o comunque non solo quello) su roccia e ghiaccio, lo sci alpinismo, lo sci escursionistico.

 

Nel mondo della subacquea, almeno in quello che sto frequentando, questo non lo vedo e ne sono rimasto un poco perplesso. Forse sarebbe ora di cambiare rotta, di cominciare a darsi da fare anche in tal senso. E non sono necessari grossi fondi, bastano un poco di buona volontà, passione e fiducia.

 

P.S. Garantisco che a dette serate non partecipavano solo ed esclusivamente gli interessati (cioè i già praticanti), ma anche tante persone che di alpinismo poco sapevano, che in montagna ci andavano, se ci andavano, solo per caso e se costretti da amici o familiari. E i risultati. che erano positivi, si vedevano.

Modificato da emanuelcin
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Hai ragione emanuelcin. Già in ambito alpinistico - montano spesso e volentieri sembra di vivere in una dimensione parallela alla vita quotidiana del resto del mondo, ma anche nel "mondo apnea", per quello che ho visto finora, manca decisamente comunicazione.

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Non so, ragazzi, non sono completamente d'accordo con voi... Nel senso che conosco persone, istruttori Apnea Academy, che hanno contribuito ad organizzare eventi di vario genere per far conoscere il mondo dell'apnea.

So che Stefano Tovaglieri (che mi ha fatto conoscere l'apnea durante un bellissimo stage ad Ustica) ha contribuito ad organizzare, ad Ustica, una settimana dedicata alle attivita' subacquee, culminata col tentativo di record del maggior numero di apneisti immersi contemporaneamente. Inoltre so che aveva organizzato un corso di apnea per dei ragazzi delle scuole medie, non so se a Legnano o a Varese...

Qualche tentativo insomma c'e', peccato che sia sporadico e che da parte dei media l'interesse sia sempre scarso e molto piu' mirato alla cronaca nera...

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Non so, ragazzi, non sono completamente d'accordo con voi...

...

Qualche tentativo insomma c'e', peccato che sia sporadico e che da parte dei media l'interesse sia sempre scarso e molto piu' mirato alla cronaca nera...

 

Ecco, vedi che lo riconosci anche tu!

 

E poi, il mondo dell'Apnea non è solo Apnea Accademy e non è solo formato dalle società commerciali, io parlo delle ASD, sono quelle che devono svegliarsi e darsi da fare per diffondere la conoscenza dell'apnea.

Modificato da emanuelcin
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Ecco, vedi che lo riconosci anche tu!

 

E poi, il mondo dell'Apnea non è solo Apnea Accademy e non è solo formato dalle società commerciali, io parlo delle ASD, sono quelle che devono svegliarsi e darsi da fare per diffondere la conoscenza dell'apnea.

 

Scusa la mia ignoranza, ma ASD per cosa sta?

Effettivamente non dovrebbe esserci solo Apnea Academy.. non so che facciano le altre associazioni onestamente, ma immagino che non facciano manco quel "poco" che ho descritto allora... sigh! :(

 

Barbara

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Scusa la mia ignoranza, ma ASD per cosa sta?

 

Nessun problema...

 

Associazione Sportiva Dilettantistica

Modificato da emanuelcin
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la verità e che in questo mondo basato sul consumismo, sul denaro, sulla prepotenza, sui falsi valori noi cacciatori subacquei non solo non contiamo niente ma siamo anche mal visti.. ci vogliono far estinguere

 

in questo sistema conta molto ma molto dippiù (e lo capisce chiunque) costruire un porticciolo, un motoscafo, un fuoribordo che tutelare in fondo chi? chi ammazza i pesci? chi fuori da ogni schema moderno se ne va con un arco subacqueo a cercarsi la cena? siamo scomodi a tutti.. ai pescatori professionisti, ai diportisti, agli ambientalisti, ai diving e pure ai capiufficio che si trovano di fronte uomini e non quaquaracquà..

 

all'ennesima vittima diranno che è un'attività troppo pericolosa.. ci faranno pagare in modo diretto o indiretto un sacco di tasse, ci chiederanno 1000 brevetti.. ci guadagneranno quel poco che c'è da spremere..

 

di fatto già non si può più pescare..

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..... siamo scomodi a tutti.. ai pescatori professionisti, ai diportisti, agli ambientalisti, ai diving e pure ai capiufficio che si trovano di fronte uomini e non quaquaracquà..

 

all'ennesima vittima diranno che è un'attività troppo pericolosa.. ci faranno pagare in modo diretto o indiretto un sacco di tasse, ci chiederanno 1000 brevetti.. ci guadagneranno quel poco che c'è da spremere..

 

di fatto già non si può più pescare..

 

Se è per quello c'e' anche chi dice che sono i pescatori subacquei a mettere a rischio gli stock di pesce...

E' per questo che si dovrebbe creare una rete di informazione un po' seria! Io almeno coi miei amici e conoscenti faccio il possibile per stroncare ignoranza e pregiudizi, ma ovviamente non basta...

 

Barbara

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l'evento è luttuoso ma come si fà a dare una sonora lezione al delinquente se il sub và in ferie, vero Fraele??????????????

le colpe non stanno da una sola parte perchè se ad ogni episodio colposo dei cafonauti seguisse una denuncia probabilmente tali eventi drammatici diminuirebbero però....................accade, si fà una denuncia vittimistica sul Forum, si trova un'appoggio del Medico della Capitaneria di Porto competente ma.....è preferibile andare in ferie e fregarsene di tutto il casino messo in moto.

nel mare di Anzio e Nettuno c'è un altro delinquente che CON LA COMPLICITA' di Fraele seguita a scorazzare liberamente con elevata probabilità che prima o dopo si fotta un pescasub.

Bravo Fraele continua così, sei un grande.

 

massimo malpieri

 

Dimmi un pò di che barca si tratta ..... io praticamente tutti i Sab e Dom vado ad Anzio e se possibile (leggi Mare Permettendo) una pescatina la faccio. Sono sembre alle barriere davanti la caserma (muta nera e PLANCETTA Blu e Gialla(sopra gialla!!)).

 

Una volta mi son dovuto quasi litigare (un paio di anni fa) con il gommone della Polizia.

Stì furbetti hanno il Gomm con l'entrobordo ed idrogetto e andavano abbastanza piano, ma passare tra me la plancetta (circa 15mt di sagola) c'è ne vuole!!!

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  • 3 settimane dopo...
  • 3 settimane dopo...

che dire

condoglianze alla famiglia...

 

in mare è un casino ragazzi...lo sappiamo tutti e io sono un fortunato...posso raccontare personalmente di aver quasi menato un idiota su un gommone con novanta cavalli dietro il cu** e un solo neurone distratto nella zucca...per fortuna mi ha rotto solo il pallone..il giorno dopo che nei dintorni di porto cervo una ragazza veniva travolta e uccisa appena scesa dalla sua barca per fare un bagno, da un altro cog***** stavolta su una moto d'acqua.

Insomma...possibile che in questo paese non esista lo straccio di un controllo?Si può morire per le leggerezze di altri?Invece del pallone dovremmo usare le mine?

 

p.s.

sia ben chiaro che anch'io condanno fermamente qualsiasi forma di autogiustizia... ma in questo caso condanno anche la giustizia ordinaria che è assente.

 

Scusate lo sfogo...

una prece

Modificato da fabio.75
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