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Uccio è il diminutivo di un nomignolo con cui mi chiama la mia fidanzata.

 

Sebbene mi chiami Antonio tutti mi chiamano Antonello da sempre.Dopo aver preso il nome di Uccio in effetti ho visto che poteva derivare anche da Antonelluccio(come mi chiama mio nonno ogni tanto) ma in origine non l'avevo scelto per questo.

 

 

Ciao :bye::bye:

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avete presenti i grandi libri di enciclopedie suddivise in volumi?

in basso molto spesso per catalogare da quale lettera incominci la classificazione di quel volume sono presenti un gruppetto di lettere secondo cui c'è un inizio ed una fine dettati da codeste lettere!

 

bhè...quando ero alla ricerca di un nikname da inserire nel forum, mi rigirai intorno, quando un amico mi lesse una serie di lettere presenti su uno dei volumi della collana enciclopedica che ho sullo scaffale sopra il pc!

il suono era carino " GE-MIC ".....mi piacque...alora lo modificai in " gemik "...

 

eh...che fantasia".....

 

:king::thumbup:

 

:bye:

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avete presenti i grandi libri di enciclopedie suddivise in volumi?

in basso molto spesso per catalogare da quale lettera incominci la classificazione di quel volume sono presenti un gruppetto di lettere secondo cui c'è un inizio ed una fine dettati da codeste lettere!

 

bhè...quando ero alla ricerca di un nikname da inserire nel forum, mi rigirai intorno, quando un amico mi lesse una serie di lettere presenti su uno dei volumi della collana enciclopedica che ho sullo scaffale sopra il pc!

il suono era carino " GE-MIC ".....mi piacque...alora lo modificai in " gemik "...

 

eh...che fantasia".....

 

:king:  :thumbup:

 

:bye:

 

eh già, complimenti.

CIAO

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Bè io visto che sono un tipo riservato me ne vergogno un po' :D comunque me lo ha dato il mio compare di pesca, visto che ogni volta che andavamo a pesca io prima di entrare lasciavo un ricordino, poi durante la pescata salivo sulle rocce e lasciavo un'altro ricordino, poi ci sarebbero un sacco di storie da raccontare..

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Uccio è il diminutivo di un nomignolo con cui mi chiama la mia fidanzata.

 

Sebbene mi chiami Antonio tutti mi chiamano Antonello da sempre.Dopo aver preso il nome di Uccio in effetti ho visto che poteva derivare anche da Antonelluccio(come mi chiama mio nonno ogni tanto) ma in origine non l'avevo scelto per questo.

 

 

Ciao  :bye:  :bye:

 

 

Scusami Antonio ma nn capisco 1 cosa......Se te kiami Antonio da dove gli salta fuori kimarti Antonello??? :huh:

 

:bye:

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root è il nome dell'utente pricipale dei sistemi UNIX in particolare linux del quale condivido lavoro e seconda passione.....dopo il mare ovviamente :-P

 

PS il simbolo è il pinguino quindi ho anche l'avatar correlato :-D

Modificato da root
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ciao il mio nik deriva da una leggenda nata a messina:

 

 

 

LA LEGGENDA DI COLAPESCE

 

 

Una volta a Messina c'era una madre che aveva un figlio di nome Cola, che se ne stava sempre a bagno nel mare mattina e sera. La madre a chiamarlo dalla riva:

 

"Cola! Cola! Vieni a terra, che fai? Non sei mica un pesce?"

 

E lui a nuotare sempre più lontano. Alla povera madre veniva il torcibudella, a furia di gridare. Un giorno, la fece gridare tanto che la poveretta, quando non ne potè più di gridare, gli mandò una maledizione:

 

"Cola! Che tu possa diventare un pesce!"

 

Si vede che quel giorno le porte del Cielo erano aperte, e la maledizione della madre andò a segno: in un momento Cola diventò mezzo uomo e mezzo pesce, con le dita palmate come un'anatra e la gola di rana. In terra Cola non ci tornò più e la madre se ne disperò tanto che dopo poco tempo morì.

 

La voce che nel mare di Messina c'era un mezzo uomo e mezzo pesce arrivò fino al Re; e il Re ordinò a tutti i marinai che chi vedeva Colapesce gli dicesse che il Re gli voleva parlare.

 

Un giorno, un marinaio, andando in barca al largo, se lo vide passare vicino nuotando.

 

- COLA! C'è il re di Messina che ti vuole parlare! -

 

E Colapesce subito nuotò verso il palazzo del Re.

Il Re, al vederlo, gli fece buon viso.

 

"Colapesce, tu che sei così bravo nuotatore, dovresti fare un giro tutt'intorno alla Sicilia, e sapermi dire dov'è il mare più fondo e cosa si vede!"

 

Colapesce ubbidì e si mise a nuotare tutt'intorno alla Sicilia. Dopo un poco di tempo fu di ritorno. Raccontò che in fondo al mare aveva visto montagne, valli, caverne e pesci di tutte le specie, ma aveva avuto paura passando dal Faro, perchè lì non era riuscito a trovare il fondo.

 

"E allora Messina su cosa è fabbricata? - chiese il Re - Devi scendere giù a vedere dove poggia."

 

Cola si tuffò e stette sott'acqua un giorno intero. Poi ritornò a galla e disse al Re:

"Messina è fabbricata su uno scoglio e questo scoglio poggia su tre colonne: una sana, una scheggiata, e una rotta"

 

O Messina, Messina

Un dì sarai meschina!

 

Il Re restò assai stupito, e volle portarsi Colapesce a Napoli per vedere il fondo dei vulcani. Colapesce scese giù e poi raccontò che aveva trovato prima l'acqua fredda, poi l'acqua calda e in certi punti c'erano anche sorgenti dolce. Il re non ci voleva credere e allora Cola si fece dare due bottiglie e gliene andò a riempire una d'acqua calda e una d'acqua dolce.

 

Ma il re aveva quel pensiero che non gli dava pace, che al Capo del Faro il mare era senza fondo. Riportò Colapesce a Messina e disse:

 

"Cola, devi dirmi quant'è profondo il mare qui al Faro, più o meno".

 

 

Cola calò giù e ci stette due giorni, e quando tornò su disse che il fondo non l'aveva visto, perchè c'era una colonna di fumo che usciva da sotto uno scoglio e intorbidava l'acqua.

 

Il Re, che non ne poteva più dalla curiosità disse:

 

"Gettati dalla cima della Torre del Faro"

 

La Torre era proprio sulla punta del capo e nei tempi andati ci stava uno di guardia, e quando c'era la corrente che tirava, suonava una tromba e issava una bandiera per avvisare i bastimenti che passassero al largo

 

( La torre c'è ancora, si trova proprio sulla spiaggia a qualche centinaio di metri dal Pilone ).

 

Colapesce si tuffò di lassù in cima. Il Re aspettò un giorno, ne aspettò due, ne aspettò tre, ma Cola non si rivedeva. Finalmente venne fuori, ma era pallido come un morto.

 

"Che cosa c'è, Cola?" chiese il re.

 

" C'è che sono morto di spavento - disse Cola - ho visto un pesce che solo nella bocca poteva entrarci intero un bastimento! Per non farmi inghiottire mi son dovuto nascondere dietro una delle tre colonne che reggono Messina!"

 

Il re stette a sentire a bocca aperta; ma quella maledetta curiosità di sapere quant'era profondo il Faro non gli era passata. E Cola:

 

"No, Maestà, non mi tuffo più, ho paura".

 

Visto che non riusciva a convincerlo, il re si levò la corona dal capo, tutta piena di pietre preziose che abbagliavano lo sguardo, e la buttò in mare.

 

"Va a prenderla, Cola!"

 

"Cosa avete fatto Maestà la colonna del Regno!" (il regno delle due sicilie!)

 

"Una corona che non ce n'è altra al mondo. Devi andarla a prendere, Cola!"

 

 

"Se voi così volete, Maestà - disse Cola - scenderò.Ma il cuore mi dice che non tornerò più su. Datemi una manciata di lenticchie. Se scampo, tornerò su io; ma se vedete venire a galla le lenticchie, è segno che io non torno più."

 

Gli diedero le lenticchie e Cola scese in mare.

 

Aspetta, aspetta; dopo tanto aspettare, vennero a galla le lenticchie. Cola Pesce s'aspetta ancora che torni.

 

 

THE END

 

 

Una variante della leggenda vuole che Cola si sia accorto che un'altra colonna stava per disintegrarsi e che per evitare che Messina sprofondasse per sempre negli abissi, abbia preso il posto di questa.

 

 

 

si dice che sia ancora li naturalmente è una leggenda ma mi piace pensare che sia vera lo stesso .

 

ciao. :bye:

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Ospite 007 sub

:subg: 007 sub :subg: pekkè

 

mi chiamano così da quando sparai a un gommone, mi passo sopra la testa mentre facevo pesca sub, per poco non mi tranciò metà e metà, con tutto che avevo il pallone segnala sub.

 

cmq lo colpii!!!!! gli feci un buco da parte a parte, siiii mirai sul tubolare..

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