> il racconto della spigola - Fan Club Acque Basse - AM FORUMS Vai al contenuto

il racconto della spigola


Messaggi raccomandati

Sabato mattina rimango a lungo nel letto per giocare con mio figlio e per passare ancora un po’ più di tempo con la madre che, essendo periodo natalizio, deve andare a lavorare anche nei fine settimana.

 

Insomma tra sprizzi e lazzi si fanno le 9 ed io devo ancora indossare la muta, rigorosamente al calduccio del mio bagno.

 

Finalmente esco di casa e giunto sul posto prefissato vengo accolto da una giornata primaverile con mare calmissimo e una mezza dozzina di boe segna sub gia in acqua chissà da quanto tempo.

Vabbeh, penso, oggi la prendo con filosofia, tanto se non c’erano i nonni a tenermi Riccardo nemmeno potevo andare, quindi tutto di guadagnato.

 

Decido di conseguenza di spostarmi dalla parte in cui i sub sono di meno e imposto la pescata in pochissima acqua, molto zavorrato ma con il sole in faccia.

 

Insomma tutto sembra essere il contrario rispetto a quelle che dovrebbero essere le buone norme da adottare per un buon agguatista.

 

Ossia:

-entrare in acqua alla prime ore del giorno

-impostare l’azione di pesca con il sole alle spalle

-cercare zone con onda che sbatte (meglio se è in scaduta)

-cercare zone in cui è possibile essere da soli o che comunque la presenza di altri sub non disturbi la tua azione di pesca.

-perché no tener conto delle maree

 

inizio a pescare

 

tra i 50 cm e il metro e mezzo vedo tantissime salpe, qualche branco è composto anche da esemplari ti taglia ma per ora evito di sparargli.

Ancora un agguato e mi affaccio dietro un sasso, vedo una spigolotta sfilare verso sx, la seguo ma ecco che una più grossa, circa un kg, la incrocia e va nella direzione opposta senza però degnarmi di attenzione…la inseguo…lei sembra proprio non vedermi, poi gira e si infila in un canalone di roccia, a questo punto decido di tagliargli la strada, coperto dalle rocce avanzo più velocemente e mi apposto lì dove sono sicuro che lei sbuchi da un momento all’altro…aspetto uno due secondi e…eccola…zzzzac…padella!

Sono certo di aver sbagliato l’unico pesce degno della giornata ma continuo la pescata cercando di stare tranquillo e concentrato anche se a fatica, perché l’immagine di quel branzino nella teglia del forno continuerà a perseguitarmi per un bel po’.

 

Ecco l’agguato decisivo

 

Spostatomi un po’ più fuori ,ad una batimetria che sfiora i 3mt, decido di impostare il tuffo con l’idea di scivolare tra dei massi sparsi qua e là, ma questa volta con il sole alle spalle.

Proseguo lentamente e silenziosamente tirandomi avanti con la mano libera senza per nessun motivo usare le pinne.

Il fucile un po’ arretrato per consentire un brandeggio più veloce e tanta attenzione ad ogni ombra che appare dal torbido.

Vengo attirato da una sagoma che alla mia sx sfila lungo i sassi, scivolando tra un asperità e l’altra, sta facendo quello che faccio io, la riconosco dalla schiena che per un attimo è apparsa fugace dietro il sasso che ci divide,mi spingo un metro in avanti e la aspetto lì dove penso che apparirà…ancora un attimo e…

…eccola, bella e regale, con la sicurezza che contraddistingue i predatori e lì davanti al mio settantacinque, ma da esperta che è non perde tempo a scrutarmi e accenna ad aumentare l’andatura…sparo…il tiro è un po’ lungo ma lei parte con l’asta conficcata, la frizione del mulinello è chiusa ed è per questo che lascio il fucile, gli corro dietro per non perderla nel torbido ma poco dopo si blocca sul fondo. Apro la frizione e provo a scendere verso di lei ma non riesco a vedere l’asta uscire dall’altra parte, penso di non averla passata, a questo punto parte nuovamente con più enfasi e l’incertezza di prenderla mi assale per qualche secondo fino a quando vedo la punta della taitiana uscire sotto la branchia, ma non vedo l’aletta.

Continuo a seguirla tenendo la sagola di modo che non si impigli su qualche scoglio gestendo le reazioni del pesce che sembra proprio voler combattere fino alla fine.

Ora vedo l’aletta e sono più tranquillo quindi provo ad afferrarla, ci riesco dopo almeno tre o quattro tentativi ma ormai è tra le mie braccia.

Sono felicissimo e soddisfatto sia della preda che di come ho gestito la situazione, sono riuscito a mantenere la calma nonostante avessi commesso alcuni errori come quello di non aprire la frizione del mulinello.

 

Credo che questa cattura offra ottimi spunti per apprendere informazioni significative per quanto riguarda la pesca subacquea come per esempio quella di restare sempre concentrati anche quando si crede che la pescata non possa offrirti niente di emozionante. Il mare non fa calcoli, quindi, sempre tutto è possibile, anche prendere una ricciola di 40kg in 4mt d’acqua come è successo recentemente dalle mie parti.

 

:bye: da roby

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Partecipa alla conversazione

Puoi pubblicare ora e registrarti più tardi. Se hai un account, accedi ora per pubblicarlo con il tuo account.

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Sono consentiti solo 75 emoticon max.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato.   Pulisci editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...
×
×
  • Crea Nuovo...