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Carbonio: che scoperta!!!


Ospite Tiziano

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Ospite Tiziano

Scusate ma ora vorrei fare una piccola polemica sul mercato degli arbalete ed in particolare sui fusti in carbonio!

Tutti ne parlano, la maggior parte li usano, le case produttrici ne stanno facendo un grande business... ma vogliamo fare qualche considerazione obiettiva?

 

Numero uno:

che lo dice che un fucile subacqueo deve essere leggero? Avete considerato l'importanza dell'effetto di rinculo di un fucile leggero, sulla precisione di tiro? Immagino già che i costruttori parleranno di equilibrio dell'arma, ma chi lo ha detto che un'arma "pesante" non può essere equilibrata? Chi vuole approfondire da un punto di vista ingegnieristico può collegarsi al sito del "grande" Dapiran che offre spiegazioni tecniche di ciò che ho detto!!!

Numero due:

Vogliamo parlare poi della "fragilità" di questo materiale a contatto con gli scogli e con le viti di bloccaggio dei meccanismi dell'impugnatura e della testate?

Con tutta sincerità penso che ci si debba liberare dai condizionamenti del mercato!!!

Alluminio ma sopratutto LEGNO, sono i materiali adeguati per le armi subacquee!!

Che siate daccordo o no, questo è il mio pensiero!!!!!

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Ospite Mariano Satta

Poichè sono collegato mi sento di risponderti per primo:

I fucili in legno MERITANO tutte le attenzioni e lo dimostra una grande fetta di appassionati , essi in acqua si mostrano molto belli , validi ed efficaci ma sopratutto nel forum il tema legno "NON E' STATO MAI CRITICATO", anzi merita tutte le attenzioni. Altrettante attenzioni merita " l'innovazione tecnologica del carbonio ", basta vedere dove "le grandi ditte stanno investendo" e non solo sui fucili. Il fatturato ed il mercato porta la bilancia verso il carbonio poichè le richieste superano quelle del legno. Porto un esempio c'è chi ama e cura le barche in legno, le trovo bellissime, ma in mare si vedono più scafi in vetroresina e gommoni.

Per quanto riguarda i fattori balistici non penso che al carbonio si possano fare delle critiche visto che chi firma certi fucili i pesci li centra eccome sia in gara che fuori e CON TIRI LUNGHISSIMI, le loro catture sono degne di nota e chi firma le armi in carbonio parla più con i fatti che con testi a volte incomprensibili per i comuni mortali. Scusami ma ho la licenza elementare e qualche soldino l'ho speso sulle firme.

Il signor "Totem" in qualche messaggio precedente ci mostra e ci descrive correttamente il suo pensiero in merito la questione da te citata e il" Signor Totem" merita tutto il nostro rispetto per le sue splendide sculture del mare.

Mariano Satta

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Ospite Simone Belloni

Non so se vado controcorrente ma l'idea mi piace!

Uso da sempre l'alluminio ed ho un solo fucile in carbonio che uso per pesche specifiche sulle secche!

Ma è una pesca che non mi attira particolarmente, anche se i pesci che si prendono sono grossi, amo di più la pesca al sarago, corvina ed orata in generale pesci che trovo più facilmente nelle mie zone.

Per questo uso fucili in alluminio, perché non devo esasperare gli elastici, le prestazioni, e perché sono più resistenti al "maltrattamento".

Prima di andare "in malattia" ho usato con successo l'Atlantis della picasso, un arbalete leggerissimo con fusto da 26 e non i canonici 28!

Ne ho ordinati 3 adesso e mi sono arrivati sabato un 100, un 90 ed un 75 ( avevo l'83) e non vedo l'ora di utilizzarli appena torno in mare.

Preferisco la maneggevolezza alla potenza, tanto ho notato che non serve a niente esagerare con la potenza, si perde in precisione e bisogna montare aste più grosse cosa che io detesto.

Io sono sempre in movimento in acqua quale agguatista e tanaiolo... quindi devo avere per le mani un fucile molto brandeggiabile più che leggero.

Il carbonio in poca acqua e con mare un po' mosso non mi garantisce quella stabilità che vorrei e spesso i miei tiri non sono precisissimi come accade con l'alluminio.

Così ecco l' Atlantis che è leggerissimo come il carbonio, ma ha una massa maggiore che consente una stabilità superiore al momento del tiro in acqua mossa.

Questo è il mio parere ed io mi trovo bene così, sulle secche all'aspetto... beh il discorso cambia!

 

Simone Belloni

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Ospite marco Bardi

Sapete cosa penso io:

Ognuno ha le sue fisse e convinzioni e non mi sembra giusto che s'imponga a tutti i costi il proprio pensiero.Al limite si può fare delle concrete valutazioni:

se si partecipa anche da spettatori ad un Campionato del mondo, dove credo che ci siano i migliori pescatori in apnea e se vediamo che tutti usano più o meno le stesse pinne, le stesse tipologie di fucili, le stesse tipologie di mute, ci sarà un perchè.

Non pensiate poi che i Campioni ben sponsorizzati sono obbligati ad usare i prodotti delle propie case, perchè i più attenti possono guardare nelle loro imbarcazioni al ritorno e verificare che non sempre i prodotti usati sono quelli dei loro sponsor.

Io mi domandavo a suo tempo: se tutti usano tale prodotto e a me non piace non è che sbaglio qualche considerazione?

Così ragionando ho imparato molto sia nelle tecniche che nelle attrezzature. Ho sbagliato pesantemente solo quando mi sono forzato nelle convinzioni e nelle abitudini.

Per fare un esempio: IN un messaggio precedente ho letto che il grande Pelo ha detto che le pinne in carbonio servono da trenta in giù.

Senza nulla togliere al mio Amico Umberto, vorrei solo sottolineare che Umberto è un grande Apneista e che scende a quote impensabili e giudica le pinne per le sue discese, molto lontane dai pescatori subacquei di questo Forum. Qualcuno prenderà le sue parole per legge divina ma sbaglierà clamorosamente in quanto la pesca in apnea è cosa ben diversa da un record di profondità. Ci si muove in acqua bassa, in superficie, si effettua piccoli spostamenti in apnea o grandi discese. La pinna del pescatore non può e non deve essere la stessa del profondista di apnea. Qualcuno sono sicura che avrà fatto queste valutazioni, ma altri dubito che le hanno fatte. Questo dimostra come ci piace in genere convincerci di qualcosa.

Altro esempio: Mi ricordo di prese di posizione per gomme di due note ditte che solo gli addetti ai lavori sapevano che venivano prodotte dallo stesso fornitore e poi vendute con nomi diversi da due aziende, eppure quante prese di posizione!!

Qualcuno avrebbe scommesso anche la propria casa sul fatto che l'una era migliore e più potente dell'altra (i commenti si sprecavano con progressioni, Kg, pesci presi a distanze da capogiro e chi più ne ha più ne metta) e dall'altra parte chi conosceva la verità si sbellicava di risate e constatava quanto effettivamente siamo fanatici e convinti delle proprie fisse.

Concludendo come già detto: Non è meglio ciò che è meglio, ma è meglio ciò che piace. A me piace il carbonio perchè leggero, facilmente brandeggiabile in tutte le occasioni e misure e perchè dopo avere provato tutti i tipi di fucili e di fusti mi è sembrato il migliore. Se ad un mio amico gli piace il legno, non posso dirgli altro che di provarlo, poi da solo giudicherà e prenderà le sue posizioni.

Se esistesse il meglio ad oltranza, ci sarebbe solo un fucile e per fortuna a quanto mi risulta ce ne sono decine di modelli ed ognuno sceglie il suo.

Saluti a tutti, Marco Bardi.

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