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Sciacchetrà

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Risposte pubblicato da Sciacchetrà

  1. Ho letto con molta attenzione l'intervista a Diego Mazzocchi e subito mi è venuta spontanea la voglia di postare queste mie considerazioni....

    Premetto che non lo conosco, nè direttamente nè indirettamente.

    Il motivo per cui scrivo è legato al modo di presentarsi e descriversi molto umile e semplice di questo ragazzo.

    Vincere due selettive di fila nelle acque laziali non è impresa legata alla buona sorte. A parte ciò, quello che mi ha colpito realmente è stata una affermazione legata ai tempi di apnea: Diego dichiara di non sapere con precisione perchè non si preoccupa di misurarli. Ecco in questo mare di gente che non va in acqua se non ha il computerino da polso per misurare le varie prestazioni (ansia da prestazione si direbbe in un altro campo), che perde giornate e settimane a studiare gli effetti balistici di armi dalle prestazioni stellari (ma inutili se non si sa avvicinare un pesce), che enfatizza profondità inusitate dove pare che il campione sia solo colui che pesca dai 40 mt in giù, bene in questo quadro fantascientifico appare finalmente un ragazzo che usa semplicemente il tempest 50 con la fiocina 5 punte, che non misura nè si preoccupa dei tempi apnea, che ammette di pescare prevalentemente entro i 20mt e che però vince ben due selettive su 3.

    E già che ci siamo, ricordo che , guarda caso, ha imparato molto dai corsi di pesca e soprattutto dalle uscite in mare con pescatori molto più esperti.

    Io penso che la stoffa del campione ci sia tutta.

  2. Gente, ma che vibrante protesta fa la Fipsas ora che hanno in mente di mettere le mani in tasca anche ai cannisti!!!

    Finchè eravamo solo noi pescasubbi a lamentarci nessuno si faceva vivo....

    Ma ora che la proposta di legge sta per essere approvata e si estende a tutti i pescatori amatoriali (principalmente i cannisti appunto) la Fipsas se ne esce con una protesta sul filo della Rivoluzione Francese....

  3. Eccomi di nuovo a farti i complimenti Simo.

    E ancora una volta sottolineo la spettacolarità di quelle gare, che attraevano pubblico e invogliavano i giovani come il sottoscritto a fare di tutto per poter competere con gli idoli di allora, tra di essi Riccardo era uno dei miei preferiti, sapendo che molte altre volte merito' il titolo ma solo per pura sfortuna non riusci' ad ottenerlo.

    Anche in questo racconto non mancano dettagli che dovrebbero fare riflettere gli appassionati pescasubbi. Certo oggi si sente parlare solo di aspetto o agguato, ma un pescatore completo dovrebbe sapersi destreggiare in tutte le tecniche. Comunque a chi legge con attenzione questo racconto insegna molte cose utili. Ad esempio la pazienza e la tenacia di uscire in mare con grecale e mare molto formato per continuare la preparazione e non desistere di fronte ad ore passate nel mare di posidonia che poi si apre e lascia spazio a zone interessanti. Da notare che a quei tempi si faceva ricerca col paperino e il gps non esisteva o non era permesso.

  4. Aggiungo a quanto detto nell'ultimo mio intervento un caro ricordo del periodo in cui pescavo quasi sempre col mio grande amico Roberto Scerbo, una frase che avevamo coniato insieme e che ci ripetevamo ogni volta che ci trovavamo a studiare il comportamento dei pesci di una certa zona prima di partecipare ad una gara: ALTRO SARAGO, ALTRA CULTURA......

    Volendo significare che pure i pesci di una stessa specie, variando la zona, le condizioni climatiche e molto altro, avevano comportamenti spesso differenti rispetto alle nostre abiuali zone di pesca e che molte volte era più importante capire tali comportamenti differenziali piuttosto che trovare tane sicure.

    Stefano

  5. Grazie Simo.

    Vorrei aggiungere che questi racconti sono simili a quelli che si possono ascoltare frequentando pescatori più esperti di noi, alle gare, nei clubs, o andandoci a pescare insieme. Vorrei dire a tanti pescasubbi di non incancrenirsi a pescare sempre allo stesso modo, di variare continuamente le tecniche di pesca, di non fossilizzarsi ad andare a pesca da soli o sempre con la stessa persona, perchè variare le conoscenze (sapendo ovviamente ascoltare il compagno più esperto) è di enorme valore. Cambiate tecniche e cambiate fucili e cambiate anche zone.

  6. Gente, adesso ho finito di leggerli tutti.

    Questo era la pesca subacquea!!!

    Questa la grande infinita passione che ha coinvolto tutta la mia vita!!!

    Non ci sono filmati ne' foto che possano sostituire dei racconti così.... chi sa leggere con attenzione scoprirà un mondo di malizie, astuzie, esperienze, che ancora oggi sono preziosissime. Ad esempio la storia del Villacarlos: determinazione e tenacia, non desistere fino all'ultimo, a 40 minuti dalla fine della gara ancora con grinta Renzo, con la gigantesca esperienza che ha, pur avendo il cavetto vuoto (cosa che avrebbe scoraggiato chiunque soprattutto in considerazione di che livello di avversari si trovava di fronte) ha lasciato agire l'istinto ed ha seguito due saragotti (forse nemmeno in peso perchè se non mi sbaglio il peso minimo dei saraghi era 500 grammi) nel nulla, diretti ad una zona senza vita (apparentemente), fino a scoprire un ciglio vergine!!! domanda : chi l'avrebbe fatto in quelle condizioni? E con un ritmo forsennato e sottolineo senza sbagliare un tiro (anche qui con l'agitazione del momento, chi ci sarebbe riuscito?) ha preso 20 pezzi di grande levatura e ha stravinto la gara!!! Pensate che sia stata fortuna? NOOOOOOO!!!! questo tipo di fortuna(che io chiamo "classe") solo i grandi campioni la cercano e la trovano, pensateci bene!!!!

  7. Renzo è un grande atleta e un grande uomo, vergogna a coloro che lo hanno voluto buttare fuori dalle gare . L'epoca di Renzo è stata anche la mia e mi è capitato di incontrarlo varie volte anche se io all'epoca ero solo un pivellino e lui già un grandissimo.

    Ascoltare i suoi racconti è qualcosa che tutti dovrebbero fare con la massima attenzione perchè si tratta di esperienze di altissimo valore atletico e umano. perchè non dimentichiamo che quasi sempre tutti i grandi campioni sono i primo luogo grandi uomini e Renzo è un esempio di ciò.

    Grazie Simo per questo lavoro preziosissimo!!!

    Stefano

  8. Io vorrei proporre l'encomio solenne per Daniele, perchè è rimasto fermo a filmare soprattutto l'arrivo del secondo motoscafo. SE fossi stato io mi sarei immerso e avrei aspettato che passasse visto che la rotta era decisamente su di me..... Ma certo se la scena fosse avvenuta mentre ero sul fondo non avrei potuto prendere questa precauzione e probabilmente mi sarei preso un infarto fulminante.....

  9. Ok Giorgio, ma qui si sta discutendo di un caso in cui i pescatori presenti erano almeno 3, di cui, pare che uno sia professionista. Noi sappiamo che a volte la cattura di un pesce, specie se di grandi dimensioni, può coinvolgere anche due sub che si aiutano a vicenda, il fatto che uno abbia realmente premuto il grilletto e l'altro sia stato invece decisivo per il recupero o per concludere effettivamente la cattura (a tal punto che senza il suo intervento probabilmente la cattura non sarebbe andata a buon fine) che effetto ha sull apersona cui effettivamente tale cattura debba essere attribuita?. Esempio se vado in mezzo al mare a pescare tonni, e uno spara ma poi gli serve il barcaiolo per collegare la sagola del mulinello e lasciare la preda stancarsi tanto che se non ci fosse il barcaiolo la preda si perderebbe, a chi va attiribuita la cattura? perchè la legge, come tu l'hai riportata parla di "catturare" e non di sparare.....

  10. Gente , non per scoraggiarvi, ma purtroppo penso che il problema del cafonauta è principalmente di non guardare dove va. O meglio può anche guardare davanti alla prua ma non si preoccupa minimamente della possibilità della presenza di un sub. Men che meno se ci troviamo a notevole distanza da riva (cosa cui siamo obbligati dalle stupide leggi durante l'estate) e men che meno se il mare è mosso.

    Tutti i miei episodi più pericolosi con le barche li ho sempre vissuti con mare perfettamente calmo e boa perfettamente visibile, alcune volte avevo boa e imbarcazione ormeggiata nelle vicinanze con bandiera issata....

    Chi vuole divertirsi in questo periodo potrebbe effettuare un esperimento che già molti anni fa era stato tentato da un reporter di una famosa rivista di subacquea: posizionate una boa da sub con pedagno in una normale area di pesca e voi piazzatevi poco lontano con cinepresa in funzione e aspettate. Vedrete quante barche passano con la massima noncuranza vicino alla boa sub. Poi confezionate il filmato e mandatelo alla Capitaneria di Porto.....

  11. Voglio essere solo un poco ... provocatorio... così tanto per gettare benzina sul fuoco.... :banging::whistling:

    Intanto ribadisco il mio pensiero: l'ostentazione sui social nel 99% dei casi è appannaggio di chi pesce ne prende pochino e quando gli capita una giornata fortunata non resiste alla tentazione di mostrare le prede agli altri (un tipico comportamento peraltro di tutti i pescatori che da sempre tendono a vantarsi dei "trofei").

    Ciò non toglie che il gran baccano che ogni volta si crea grazie ai "guardiani della legge" che leggono il social con una calcolatrice in una mano e la bilancia dei giudici nell'altra, certamente fa più danno alla pescasub che bene. Se proprio volete criticare il singolo smargiasso di turno fatelo con messaggi in privato.

    Dico questo perchè se ci fosse anche una sola persona non esercente la pescasub che sta guardando il sito (e vorrei fare un referendum per sapere quante ce ne sono in realtà) questa stessa persona si stupirebbe di sapere che esiste questo limite di 5kg. Perchè sono pronto a scommettere che tra i NON pescasubbi il 99,9% non ne sa nulla delle leggi che ci regolano. Ancora oggi mi sento domandare da qualcuno se vado a pescare con le bombole ......

    Detto ciò concludo riaffermando che per quanto ne so io la legge dice che se i pescatori sono più di uno è consentito un prelievo di 5kg a testa ma non specifica che il grilletto lo debbano tirare tutti, e francamente sono certo che questo sia il criterio rispettato anche qui in molte altre occasioni.

  12. Ciao io sono di Genova e di solito in quel periodo ... vado per funghi nei boschi di castagno....

    E' un periodo infausto per via del traffico nautico a qualunque ora del giorno , ma soprattutto per via delle ordinanze balneari che considerano tutta la costa che hai citato come spiaggia e quindi dovresti pescare sempre a 500 mt da riva (non so se recentemente abbiano ridotto la distanza a 300 mt e se ci siano orari tipo alba e tramonto in cui la pescasub possa esercitarsi. Ti consiglio di ifnormarti bene in Capitaneria di Porto e di cercare l'ordinanza balneare di quest'anno, senno' rischi molti mal di pancia

  13. Gente andiamo tutti a pescare in Portogallo!!! riuscite a capire il testo della legge che Ricardofilipe ci ha mandato? i pescasubbi hanno un limite di 15kg di pesce a testa e non viene contato in questo totale l'eventuale preda di mole superiore. Se a bordo di una barca ci sono più di 3 pescatori il limite totale del pescato è di 25kg sempre escludendo dal conto la preda di mole superiore

  14. Ciao raga!

    Io più che di chicche vere e proprie posso parlare di accorgimenti che personalmente (poi ognuno ha le proprie abitudini) ritengo molto utili.

    In primo luogo, se si pesca lungo costa o si aggirano degli scogli, è importante per me avere il fucile nella mano che sta dalla parte del largo, dell'acqua libera, perchè in molti casi ciò ci permette un brandeggio migliore tutte le volte che il pesce che stava mangiando si stacca dalla parete e parte verso il largo.

    Parlando di brandeggio vorrei rimarcare che in acqua bassa o bassissima è importantissimo avere un fucile molto brandeggiabile, spesso dovremmo fare delle contorsioni col polso oppure contrastare la risacca, avere un fucile dall'ottimo brandeggio aumenta notevolmente le possibilità di cattura.

    Altro accorgimento: non attaccare nulla alla boa, perchè se va a finire in mezzo agli scogli ci sono più possibilità di riuscire a recuperarla in quanto non c'è niente appeso che possa incastrarsi tra le rocce.

    La pesatura dev'essere molto accurata altrimenti non riusciremo a stare fermi in un metro d'acqua.

    La corrente anche è piuttosto importante, non solo perchè, come molti sanno, i predatori tendono a risalirla mentre gli altri pesci tendono a seguirla, ma perchè la corrente è come il vento in terra ferma , trasporta le nostre vibrazioni, quindi se la risaliamo il pesce si accorgerà di noi più tardi rispetto a quando peschiamo in corrente.

    Prestare molta attenzione alla respirazione nel boccaglio: fa molto rumore e si sente in acqua. Anche quando si sputa fuori dell'acqua entrata nel boccaglio fare attenzione, perchè lo spruzzo avverte i pesci.

    Quando possibile fermarsi dietro a uno spuntone e osservare attentamente il campo di pesca che si ha di fronte, molte volte dopo alcuni secondi vedremo pesci di cui non sospettavamo la presenza, o segnali e dettagli che ad una osservazione superficiale non apparivano.

    La sagola del pallone non si può proprio tenerla in cintura, questo è possible solo durante gli spostamenti, ma nell'azione di pesca si deve pedagnare il pallone e poi tornare a riprenderlo.

    Bene per ora mi devo fermare.

    alla prossima gente!

     

  15. Beh di racconti di pesci presi a "strusciapanza" ne avrei parecchi, in particolare di catture di orate.

    Una volte ascoltai il mio amico Paolone Cappucciati raccontare di una cattura di corvine,,,, "a piedi"....

    Se non mi sbaglio fu durante una gara. Trovo' un tratto di costa che dava la sensazione di formare dei passaggi in poca acqua verso l'interno della montagna, ma dal lato del mare aperto non si riusciva a trovare un passaggio grande abbastanza per immergersi e infilarsi. Allora decise di salire sugli scogli, togliersi le pinne e la maschera e vedere se riusciva a trovare qualcosa dal lato della terraferma. Camminando sulle rocce dopo poco individuò una pozza che sembrava comunicare col mare aperto e ci si infilò.... Trovò una tana di belle corvine ....

    Forte di questo e altre decine di racconti di varie persone che conosco, ho appreso che a volte il pesce si trova realmente in una spanna d'acqua e che bisogna avere una fantasia molto fervida per affrontare certe situazioni di pesca.

    A Zoagli sotto il muraglione della ferrovia ci sono due massicciate che formano dei laghetti interni in cui spesso sostano dei cefaloni. L'acqua è talmente bassa e il posto ristretto che se provate ad avvicinarvi incautamente i pesci si spaventano e schizzano in tutte le direzioni, terminando per infilarsi dentro i massi e uscire verso il mare aperto.

    Una volta, proprio sapendo di questo comportamento, mi avvicinai alla zona strisciando tra le rocce (più poca acqua di così credo sia impossibile!) in modo che la mia ombra non si riflettesse nelle pozze d'acqua salata. Avevo già la muta addosso ed ero prontissimo per entrare in acqua. Da un angolino nascosto mi sdraiai sulla roccia che inclinata aveva una punta che entrava nell'acqua e goffo (più goffo) come un tricheco lentamente mi trascinai con la testa e il braccio armato dentro l'acqua. Senza fare il minimo sciacquio. Volevo tentare di prendere uno dei cefaloni . Ero arrivato a immergere il busto mentre le pinne ancora stavano nella parte asciutta della roccia quando, guardando attraverso il vetro della maschera, un piccolo movimento attrasse la mia attenzione: da dietro un sassone affiorante usci' un guscio di bivalve rotolando unito a un polverino di sedimento spostato come da una coda di qualche pinnuto..... ma i cefali non mangiano cozze!!! mi immobilizzai totalmente e rimasi ad aspettare. Non vedendo uscire nulla lasciai il calcio del fucile incastrato sotto il mento e presi un sassetto li vicino. Diedi due o tre colpetti e ripresi il fucile in mano proprio nel momento in cui una bella orata faceva capolino da dietro il masso. il tiro fu facile, era a un metro da me e il pesce sui 2kg... bei ricordi gente!

  16. Lupodelupi, purtroppo agli amministratori pubblici gli interessa solo il "soldo" a breve termine, perchè devono tappare i buchi di gestioni finanziarie disastrose , essendo spesso degli incapaci, piu' tutto il magna magna che devono finanziare per mantenere le poltrone e i vari favori che devono ritornare a chi gli ha eletti, Chiaro pertanto che se ci sono 100.000 o più euro pronti a entrare velocemente in cassa, questi esemplari gestori della cosa pubblica si butteranno a piè pari sul piatto offerto dai fondi per le AMP.

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