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vare

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Risposte pubblicato da vare

  1. Io ho il nasone grosso e la micromask non mi dà problemi, se però ti dà fastidio in alto allora non è indicata per il tuo viso; ho usato anche la Mares Tana e se non hai particolari esigenze di profondità l'ho trovata comoda e con una buona visuale (ho il viso che di adatta a maschere "piccole" ma il naso è cresciuto per conto suo :D )

  2. Ce' anche una spiaggia piu' avanti ,e' dove entro io ,sta' poco prima la casa del Giudice (Ci ho parlato alcune volte).

    Oltre non si passa ,non per la strada ( ho un Discovery) ma perche' e sbarrato .

     

    ma percui le isole di porto lucas sono ancora fuori parco??

    Guardando la carta dell'AMP si direbbe proprio di sì, con inizio dell'area sull'estremità nordest del capo.

     

    http://www.amptavolara.com/typo3temp/pics/f5b231a8b6.jpg

  3. Grazie per le info ..

    la boa quindi non segnala i limiti dell'amp.

    Io entro da terra, strada bianca permettendo, spero comodamente dalla spiaggetta che precede le rocce affioranti. Non ho tender ma volendo acquascooter.

    grazie di nuovo

     

    p.s. se avete dritte per accessi al mare più comodi vi sarei grato

     

    ciao

    non vorrei sbagliarmi guardando la carta visto che a Capo Ceraso c'è molta strada bianca senza indicazioni e si va a memoria, ma io sono entrato sempre da qua:

    http://goo.gl/maps/Y1F9s

    se hai una macchina alta o un fuoristrada arrivi praticamente dietro la spiaggia, se hai una macchina bassa devi lasciarla nel parcheggio/slargo soprastante e scendere giù a piedi.

    Quest'anno, aimè, niente Sardegna :( Vuoi per la spesa del traghetto, vuoi per la brutta esperienza che abbiamo avuto l'anno scorso con il quattrozampe che è con noi, anche se è un cane con il brevetto da salvataggio in acqua non c'è verso di farsi accettare.

  4. Mmmmh ... non so ... è la prima cosa che ho pensato, ma non mi sentirei per niente sicuro ad avere le pale non ben "inchiodate" ... nessuno ha mai forato le proprie pale in fibra ?

    Ho forato delle pale in carbonio SCL quando le avevo montate su scarpetta Millennium, poi sono passato alla scarpetta Pathos, non ho forato nulla, ho incollato i longheroni e le pale non si sono spostate di una virgola. Non c'è bisogno delle viti se le pale sono bel incollate.

  5. Il problema della distribuzione di MatMas in Italia è che l'unico modo di vederle è tramite un amico/conoscente che le ha. Strano per una ditta italiana che potrebbe avere dei distributori sul territorio. Mi aspetto una cosa simile da una ditta ucraina. Anzi, è più facile ordinare da un rivenditore italiano conosciuto una monopinna Waterway di una italiana (con il vantaggio tra l'altro di pagare un po' meno). È un peccato. Io quando presi la mono Waterway 3 anni fa provai anche delle mono MatMas ma ricordo una scarpetta durissima, ora ho visto le ultime e la scarpetta è molto più morbida (finalmente) ma se le novità non si vedono e pubblicizzano è difficile saperlo.

  6. Secondo me sarebbe da approfondire il concetto di pinna morbida/molle. Per me una pinna molle ha una pala che non si fa fatica a piegare, ma che fa altrettanta fatica ad avere un ritorno elastico significativo. Ci sono pinne da snorkeling che non si sentono, ma non hanno capacità propulsiva. Ci sono invece pinne morbide (e non molli) che hanno un ritorno elastico significativo, ma che richiedono uno sforzo comunque contenuto a livello muscolare. L'effetto propulsivo è assicurato ma è anche "economico" su distanze lunghe. Se la pala lunga da apnea diventa troppo rigida e richiede uno sforzo muscolare elevato che vanifica il vantaggio a livello propulsivo introdotto dai materiale compositi, a questo punto, estremizzando, tanto vale usare pale dure in plastica, com'erano le millennium nere, o le Cressi 3000 nere, che oggi a provarle mi ricordano più una pala per infornare le pizze che una pinna. La pala che va spinta con vigore secondo me ha senso su distanze brevi in cui vuole sviluppare grande velocità e grande accelerazione. Ma è una esigenza da competizione a cronometro più che da apneista. Ho degli amici agonisti nel salvamento che usano da sempre pale in fibra VTR nelle gare e pinne più morbide sulle distanze lunghe per allenarsi e loro stessi mi dicono che le pale hard evitano di usarle, anche se alcuni di loro sono dei Marcantonio con delle gambe da paura. Preferiscono pale medium.

    All'acquario di Genova guardavo le foche nuotare. Lo tutto sommato hanno delle pinne molto più simili a quelle che noi ci mettiamo ai piedi di quanto abbiano i delfini... e sono morbidissime :)

     

    http://youtu.be/cQu4M--MRbc

  7. Sono lavori lunghi ma effettivamente concreti per stabilire comunque valutazioni che di base che purtroppo (non ne ho la certezza ma ne sono convinto) la maggior parte delle case produttrici e tute le riviste specializzate non fanno.

    Sulle riviste penso ci siano pochi dubbi. Nessuno con i tempi che corrono sarebbe capace di dare una valutazione anche lontanamente negativa ad un prodotto di un inserzionista che paga la pubblicità. Una vera comparativa porterebbe a questo.

  8. ottimo, ma per una prova con un minimo di affidabilità conta i cicli pinna a pari distanza e confrontali tra un modello e l'altro, prendi il tempo, fatti fare un video, cerca di essere il più costante possibile e cerca di valutare l'affaticamento a fine percorso.

    se poi hai la disponibilità di un cardiofrequenzimetro impermeabile, misura la frequenza all'arrivo a fine percorso e parti sempre con frequenza a riposo

    il cardio impermeabile mi manca, forse ho un amico che me lo presta, vedo se riesco a organizzare qualche video e qualche test più affidabile aiutato da alcuni colleghi in vasca, usando pinne standard in gomma (Pro Star), pinna da salvamento (waterway rescue fins) pinne da apnea in plastica (ho le vecchie Cressi 3000LD), carbonio SLC e VTR Alemanni. Sarà un po' lungo da fare ma forse in questo periodo estivo che siamo un po' più liberi li riesco a coinvolgere.

    Sono d'accordo con te che valutare la stacco da fondo rimane una cosa fondamentale, appena riesco le provo anche al mare. In effetti come dici e tu hai moltissima esperienza in più di me, è difficile venire a capo di una matassa che sembra piuttosto ingarbugliata.

  9. Dunque dunque, ho provato le Alemanni Speedy morbide stamattina in piscina, ero un po' cotto dopo la notte e sono rimasto solo quaranta minuti a provare le pinne, vedo di fare un test più approfondito nei prossimi giorni.

    Posso parlare solo di sensazioni perché non ho avuto modo di avere un riscontro cronometrico e non avevo le altre pinne dietro (cerco di farlo prossimamente). L'impressione è stata ottima. Nonostante la dimensione, è larga e lunga, la pala risponde in maniera molto morbida ma reattiva, non affatica. Alla partenza si lasciano "frullare" in accelerazione senza dare sensazioni di pesantezza, poi sviluppano una velocità elevata, che non posso quantificare senza cronometro ma la rapidità con cui le mattonelle mi passavano sotto gli occhi era percepibile. L'inclinazione forte della pala non mi dato problemi di adattamento, anche la frequenza/ampiezza della pinneggiata è stata istintiva. Ho chiuso i 75m con una leggerezza nelle gambe che con le SCL non avevo mai sentito. Unica cosa che impone un adattamento è la virata in acqua bassa perché i centimetri in più si sentono. E poi ci vuole una sacca nuova perché in quella vecchia non ci stanno :D

    Vedo se riesco a fare un video nei prossimi giorni.

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