Alessandro Martorana

John ragiona..... Schumacher rispetta i limiti di velocità in gara? Come puoi pretendere che una competizione di pesca preveda dei limiti di cattura? Naturalmente tutte le altre regole che disciplinano la pesca in apnea (come distanze da spiagge o porti) restano valide anche in gara. Ciao Alessandro Martorana

Nella schiena dell'avversario in gara Scherzo naturalmente; ultimamente lo tengo all'avambraccio sinistro con un'anello elastico. L' ho tenuto tantissimi anni in cintura, ma così la disponibilità è immediata. Ciao Alessandro Martorana.

Ciao a tutti. Vado controcorrente. Anch' io sono dell'idea che non va assolutamente enfatizzata la massima profondità raggiunta nell'esercizio della pesca in apnea. Abbiamo questo meraviglioso strumento (Apneamagazine) per far sentire la nostra voce soprattutto a chi incomincia a fare i primi passi nella nostra meravigliosa attività. Non invogliamo, anche indirettamente, nessuno a "cercare" la profondità fine a se stessa. Incomincio io: cernia di 20 kg in una pozza di marea comunicante col mare con un cunicolo. L'ho sparata da fuori. Ero nell' Albania di 10 anni fa e la cernia serviva pe

Prova: Ciao Alessandro Martorana.http://apnea.modronebo.net/apnea/mie%20pesca1.jpg

Ciao Blues. Serve anche per non far sfuggire l'impugnatura quando l' appoggi sul torace per il caricamento. La forma strana dell'impugnatura, infatti, consente un'appoggio minimo e sfuggente. Ciao Alessandro Martorana.

Porca miseria me lo sono perso. Giorgiozzooooooooooooo. Vedi che ppoi fa'. Ciao Alessandro Martorana.

Scusa Gino, cosa intendi dire con "peso dietro al collo"? Per caso durante la capovolta lo schienalino ti batte sulla nuca? Se è così allora non è dotato di tirante da posizionare sotto la cintura proprio per non far scendere lo schienalino quando ti proietti verso il fondale. Purtroppo non conosco questo schienalino. Ciao Alesandro Martorana.

In bocca al Luccio, vorrai dire..... Ciao Alessandro Martorana.

Attenzione Blues. Gli elastici da 18 credo siano troppo potenti per quel fucile. Al di la' del fatto che un arbalete così "leggero" (viste le dimensioni dell'affusto) esprime il meglio di se con elastici da 16, rischi di sbriciolare la testata al primo tiro. La scelta costruttiva di una testata trasparente purtroppo ipotecava seriamente l' affidabilità nel tempo e la resistenza statica. Considera poi che stiamo parlando di un' arma che ha qualche anno sulle spalle e che sicuramente il materiale della testata sarà ormai molto vicino al punto di massima polimerizzazione (che avviene col tempo

Ciao Blues. Se non ricordo mare il Ricciola Mares non era altri che un Viper Sporasub commercializzato dalla ditta ligure. Se è così (dovresti trovare la scritta Sporasub in rilievo sull' impugnatura) hai tra le mani uno dei migliori arbalete, con fusto in alluminio, mai prodotti. Se, come dice Stefano, ha la testata trasparente stiamo sempre parlando di un' arbalete Sporasub commercializzato Mares antecedente la produzione Viper. Anche questo è un' ottimo arbalete. Tanti anni fa ne possedevo uno e andava benissimo. Molto particolare era l'impugnatura asimmetrica (solo destra) bianca, curio

E bravo Giorgiozzo. Sempre più in altoooooo! Ci vediamo a Rapallo. Ciao Alessandro Martorana.

Complimenti Denticiotto. Magica Palmarola Ciao Alessandro Martorana.

Ciao Sarago. Le scarpette delle nuove O.me.r. hanno la pianta più stretta delle precedenti. Inoltre la linguetta che hanno messo nella parte posteriore sopra il tallone, crea non pochi problemi di abrasione. Se hai problemi di pianta larga ti consiglio le Sporasub (sia nella vecchia che nuova versione), le Picasso o le Seac (queste ultime due sono identiche). Le ultime due hanno una sola vite centrale ma puoi ovviare tranquillamente annegando le due viti avvitandole direttamente sulla scarpetta (meglio così che forare la pala). Ti sconsiglio le Cressi perchè a parità di numero hanno la piant

COMPLIMENTONI Gionni. Veramente una pescata memorabile. Un dentice e tre "saraghi della Roma" (la definizione è di un mio vecchio compagno di pesca; un certo Giancarlo Candela (!) che apostrofava così le orate in quanto oltre alla riga gialla tra gli occhi hanno anche la macchia rossa sull'opercolo branchiale) non è una pescata di tutti i giorni. Veramente bravo. Ciao Alessandro Martorana.

Alessio. Chiama Mario. Credo che qualcosa dovrebbe sapere, visto che sarà uno dei giudici di gara del campionato suddetto. Ciao Alessandro Martorana.

Concordo anch'io. Un 90 qualsiasi in alluminio, gomme da 16 e asta da 6. Questo è il vero arbalete. Ciao Alessandro Martorana.

x GGP. Ti capisco, ad Arbatax è dura. Prova a spostarti. Ti posso assicurare che ci sono posti nella tua Sardegna in cui sparare un cerniotto di due chili non richiede nessuna bravura. Proprio perchè ce se sono poche nelle tue zone, sarebbe il caso di evitare di finirle. Andare a 25-30 metri per un cerniotto....chi te lo fa fare? Ciao Alessandro Martorana.

Giorgiozzen (ormai ti chiamavano così a Brunico, nevvero?), preparati.... quest' inverno bagneremo spesso insieme i nostri fucili... Ciao Alessandro Martorana. p.s. sto facendo irrobustire la carena del mio gommone così non correremo il rischio che ci si incricchi sotto le nostre leggiadre siluettes.

Caro Alessio, il problema della legittimità o meno della cattura di un cerniotto di 2-2,5 kg stà essenzialmente nel CHI effettua la cattura. A chi ha incominciato da poco e non ha ancora mai vissuto l'emozione della cattura di una cernia sinceramente non mi sento di dire nulla se lo vedo uscire dall'acqua con un cerniotto di 2,5 kg e un sorriso a 827 denti. A chi invece va in mare quasi quotidianamente con ottimi risultati in termini di catture e lo vedo uscire con 2 o 3 cerniotti da due chili (che probabilmente finiranno in qualche ristorante) qualcosa potrei anche dire. Io personalmente

Ciao a tutti. E' tanto che non scrivo e volevo solo salutarvi tutti. Un' abbraccionissimo. Ci vediamo a Grosseto. p.s. Per chi non conosce Giorgiozzo, quando lo incontrerà capirà l'etimologia del nome della sua città Ciao Alessandro Martorana.

Ciao Roby. 100 euro sono pochissimi per un buon paio di pinne in carbonio. Il problema è se sono veramente buone. La Picasso commercializza pinne in carbonio prodotte da Galliani da sempre; e da sempre è difficile trovarne una uguale all' altra. Alcune vanno bene, alcune si snervano dopo poco, alcune lavorano male. Per non parlare poi delle infinite versioni messe in commercio. Purtroppo nelle attrezzature subacquee, come in altre cose naturalmente, una delle migliori garanzie di bontà va ricercata nella gran numero di attrezzi prodotti e venduti. 100 euro potrebbero anche essere troppi. S

Grazie Mariano. E' sempre un piacere leggerti!!! Alessandro Martorana (sempre meno presente purtroppo)

Bravo Alessio!!!!! Continua a usare il fucile a tappi su quel posto. Ciao Alessandro Martorana.

A Simo'... Ancora je dai retta a quer branco de buciardi? Se la ribbevemo dopo er campionato. Ciao Alessandro Martorana

Hai capito er Bellone......... Complimenti Simone. Riguardo al matrimonio poi, un solo augurio: UNO DI QUESTI GIORNI!!! Ciao Alessandro Martorana.