> Contenuto di nonno - AM FORUMS Vai al contenuto

nonno

Members
  • Numero contenuti

    80
  • Iscritto

  • Ultima visita

Risposte pubblicato da nonno

  1. queste immagini confermano che il principio di "roller" era già stato pensato e collaudato negli anni 40 da un certo Jack Prodanovich che è stato un pioniere della pescasub in California fondando anche una scuola e un circolo di pesca sub diventato famoso a S. Diego.

    Rollersingle.jpg

  2. Dovete tutti passarmi il fatto che la pesca in apnea oggi per molti è la continua ricerca di quote, tempi, limiti, prede sempre più spinti e ciò è dovuto in pari misura alla diffusione dell'apnea come disciplina ed all'emulazione dei campioni o "maestri" di pesca in apnea....
    Vero, ma questo succede quando piacciono le scorciatoie o quando si vive nella convinzione che lo stesso pesce preso a 30 metri valga di più che se preso in 5. Ma la pesca, quella vera, si basa da sempre su una sola ed ineludibile regola: a parità di preda, è infinitamente più bravo chi ha speso meno energie per catturarla. :bye:

     

     

    Per me questa è una considerazione molto importante e giusta. Aggiungerei anche che catturare un pesce a 5 metri è più divertente che catturarlo a 20

  3. Le correnti sono importanti e le stagioni e l'orario.

    Uno dei mejo posti per i denticioni in quei posti che hai citato è a 15-16 mt...

    Ed è conosciuto da pochissimi...

     

    Converrai con me , in ogni caso, che è molto difficile prenderli (non ho capito qual'è questo posto) e poi come fai a essere sicuro che ci vanno in pochi?

     

    A me capita di vedere ( a volte i dentici) ma ti assicuro che prenderli è un'altra storia....

  4. Non cercare dove certe prede proprio non possono esserci. Nel mare, in ogni dove, c'è del pesce occorre vedere se è interessante per la nostra pesca.

    Concordo in parte con te per l'esempio dei pescatori che tentano di scovare i posti altrui ma occorre anche dire che la stragrande parte dei pescatori non ammette a se stessa d'essere meno brava di altri ed attribuisce le maggiori pescate a fattori come il culo, la coincidenza, il posto l'apnea. Mai alla capacità di pescare. Quindi se sono bravo come gli altri vado dove vanno gli altri e pesco come gli altri, forse di più. Che i posti migliori siano quelli mai frequentati da altri è pleonastico. Ciò nonostante occorre saper individuare cosa si cerca prima di cercare dove cercare.

    Tieni conto che alla ricerca dedico 2/3 ore di paperino al giorno dai primi di giugno a settembre. Chi mi conosce lo sa e sa anche per tante volte il pesce manco lo sparo, lo segno e basta.

     

     

    Ritengo che spesso i posti che dalla costa appaiono interessanti possono deludere.

    Invece dei punti della costa che apparentemente sembrano insignificanti non poche volte danno soddisfazioni.

    Devo premettere che per me è impossibile, avendo battuto da anni la zona dove pesco, ed essendo territorio di pesca di un'infinità di pescasub, cannisti, pescatori professionisti ecc... individuare aree nuove promettenti.

    Preferisco concentrarmi in zone che conosco bene, (anche queste molto battute) e capire i parametri e le variabili che possano favorire l'incontro con il pesce.

    Faccio un esempio pratico:

    da anni conosco dei tratti di costa a memoria, e so, a seconda del vento o delle correnti, delle maree e della luna, quali possano essere le condizioni migliori.

    Queste considerazioni sono sorte perché in uno stesso posto una volta trovavo il deserto totale e altre volte mi imbattevo inspiegabilmente in prede interessanti.

    Ho capito che dipendeva molto dalla stagione, dalle condizioni meteo ed in particolare dalle correnti che influenzavano l'entrata del pesce.

    Oltre a quanto citato, tutto poteva variare molto anche in funzione dell'orario. A volte mi sono buttato la mattina all'alba e ho trovato molto pesce che dopo un'ora o due spariva; oppure il contrario: vedevo il pesce comparire solo a metà della mattina.

    Questo sicuramente perché cambiava qualcosa nel mare che con costanza e con il passare degli anni ho cercato di capire.

    In zone come l'Argentario, il Giglio o Talamone dove non esistono più segreti per nessuno, e dove è quasi impossibile non incontrare altri pescasub, è fondamentale costruirsi la pescata su osservazioni costanti, cercando di memorizzare tutti gli elementi di contorno che sono presenti in concomitanza al pesce e che si ripetono nel tempo con i medesimi effetti.

  5. E’ un quesito che spesso mi pongo, tutte le volte che ripercorro con la memoria i tempi più belli passati al mare con i miei cari amici di gioventù nel litorale laziale, fatto di pescate indimenticabili tra Lavinio, Anzio, e Torre Astura.

    Sembra incredibile raccontarlo eppure non era difficile trovare quindici metri di visibilità e un mare ricco di pesci a soli 60 chilometri dalle foci del mefitico Tevere.

    Erano i mitici anni sessanta, si partiva la mattina in cinque stipati dentro una vecchia cinquecento (ogni dieci chilometri ci fermavamo perché il motore scaldava) con l’attrezzatura che puzzava di grasso alla grafite che usavamo per lubrificare i fucili a molla.

    Si pescava in tana, quasi sempre ci si divideva per poi ritrovarci sulla spiaggia, ognuno col proprio ricco carniere.

    Avevamo stilato una graduatoria con punteggio ricavato dal numero di pesci, dalle specie e dal peso di ogni unità.

    Esisteva una sorta di individualismo, di sfida costante, ma anche di amicizia e di lealtà.

    La pesca in tana consentiva di operare in coppia (uno sparava e l’altro recuperava) e questo veniva messo in pratica quando le profondità erano più impegnative.

    Il pesce non mancava, era quasi impossibile uscire dall’acqua a mani vuote, e quindi l’impegno, le tecniche per l’apnea erano semplici.

    Esisteva comunque il desiderio di essere più bravi e di dimostrarlo agli altri amici.

    Purtroppo il migliore di noi, (soprattutto per le sue grandi doti umane) venne a mancare in una maledetta mattina di giugno, creando una profonda ferita mai rimarginata. Il gruppo dopo quasi dieci anni si disgregò. Rimasi due anni senza andare più al mare poi pian piano ripresi e mi ritrovai per un lungo periodo a pescare da solo. Riuscii a sgomberare la mente e a concentrarmi sulla tecnica. Provavo nuovi sistemi di pesca, cercavo sempre posti nuovi, andavo fondo, ero irrequieto e mai mi sentivo appagato. Per me era come una grande sfida, era come se il mare dovesse ridarmi quello che mi aveva per sempre tolto.

    Lentamente apprezzai il pescare in completa solitudine, la rabbia si era dileguata, ero più tranquillo e le sensazioni erano più intense. La solitudine mi dava un grande senso di libertà, di unicità e di concentrazione. Ho pescato così per molti anni, anche se di tanto in tanto riaffiorava il desiderio di essere in compagnia, condividere determinate situazioni, poter ridere e scherzare insieme a dei buoni amici e onesti compagni di pesca.

    Oggi preferisco andare a pescare in coppia, soprattutto per motivi di sicurezza. Anche se faccio una pesca tranquilla, in acqua bassa, provo sempre un certo timore pensando ai rischi stessi insiti nella nostra disciplina. Mi rendo perfettamente conto di essere stato eccessivamente spericolato e di essermi trovato stupidamente in situazioni pericolose mettendo a repentaglio la mia vita, la serenità e il futuro della mia famiglia.

    Però l’interrogativo rimane, e mi chiedo, e chiedo anche a voi:

    quale è la vera anima del pescatore sub ? è quella più individualista, competitiva e solitaria o è quella goliardica e socievole, che senza invidia né gelosia riesce a condividere i migliori risultati, le migliori pescate e le più cocenti sconfitte, e al contempo è capace di riporre nel proprio compagno di pesca la fiducia necessaria per la tutela della propria incolumità?

  6. Forse mi sono spiegato male Stefano perchè stiamo dicendo esattamente la stessa cosa.

     

    I roller sono a mio avviso una moda del momento, un'evoluzione tecnica come ce ne sono state tante altre in passato e non hanno nulla a che vedere con il futuro della disciplina.

     

    Il futuro della pescasub si svilupperà a prescindere dai roller che, forse, troveranno un loro posto tra i tanti altri cannoni disponibil oggi e in passato.

     

    Ciao, un abbraccio

     

    Sentendo parlare di "evoluzione tecnica" mi rapporto a numerosi altri settori dove le scoperte scientifiche e la ricerca si concretizzano solo difronte al denaro. Parliamo di evoluzione senza aver chiaro questo concetto e mi pare che il dibattito dovrebbe cercare di chiarire proprio questo.

    Alla fine, quasi tutto prende forma e assume una propria dimensione solo quando ci sono interessi economici e commerciali.

    Prima si creano i bisogni e poi si vende il prodotto.

    Prendo come esempio la medicina: quanto interesse c'è a sconfiggere il cancro o l'AIDS quando c'è chi guadagna montagne di soldi vendendo i farmaci ??

  7. Credo che ormai manchi solo la prova del tiro al piccione...comparata però!

     

    Faccio il serio per un po'!

    A qualcuno può sembrare ininfluente ma il minore rinculo significa ottimizzazione del trasferimento energetico all'asta.

    Si chiama "rendimento".Punto!

    Se si comparano le aree di forza il doppio ne ha di più ma...ci sono parecchi ma...il doppio raggiunge la sua V/max

    molto prima di un roller che se ben settato la raggiunge in testata.

    E' come avere un fucile più lungo di 50cm...

    Per non parlare della progressività con cui viene effettuato il trasferimento dall'energia elastica

    a quella cinetica (opsss....devo ricordarmi che non sono architetto!) con conseguente diminuzione del problema

    dell'imbananamento dell'asta che disperde energia causa le oscillazioni.

    Per non parlare della precisione che ne deriva e della bellezza del tiro e altre particolarità che ormai mi sono stufato di

    elencare.

     

    A proposito di piccioni... quando si chiama uno piccione, dalla mie parti (Nonno lavoro in Lombardia ma sono di Modena)

    significa che è un tordo! Che significa insomma che come gli allocchi dorme di giorno e crede alle favole....e agli effetti della grappa!

     

    Nonno se ti vuoi divertire vieni un sabato mattina in piscina a Modena che la prova dei 1012 tiri la facciamo fare a te!

    :laughing:

     

    Oreste

     

    Comunque la peggiore categoria non sono i piccioni, ma quelli che dalle mie parti (Roma) chiamiamo cazzari, ossia quelle persone che credendosi grandi uomini e superiori alla gente comune raccontano un sacco di frottole; e il bello è che sono convinti che il mondo sia fatto da persone credulone e sciocche, ma non si accorgono di come vengano giudicati e che soprattutto non valgono nulla.

     

    NONNO

  8. Credo che ormai manchi solo la prova del tiro al piccione...comparata però!

     

    Faccio il serio per un po'!

    A qualcuno può sembrare ininfluente ma il minore rinculo significa ottimizzazione del trasferimento energetico all'asta.

    Si chiama "rendimento".Punto!

    Se si comparano le aree di forza il doppio ne ha di più ma...ci sono parecchi ma...il doppio raggiunge la sua V/max

    molto prima di un roller che se ben settato la raggiunge in testata.

    E' come avere un fucile più lungo di 50cm...

    Per non parlare della progressività con cui viene effettuato il trasferimento dall'energia elastica

    a quella cinetica (opsss....devo ricordarmi che non sono architetto!) con conseguente diminuzione del problema

    dell'imbananamento dell'asta che disperde energia causa le oscillazioni.

    Per non parlare della precisione che ne deriva e della bellezza del tiro e altre particolarità che ormai mi sono stufato di

    elencare.

     

    A proposito di piccioni... quando si chiama uno piccione, dalla mie parti (Nonno lavoro in Lombardia ma sono di Modena)

    significa che è un tordo! Che significa insomma che come gli allocchi dorme di giorno e crede alle favole....e agli effetti della grappa!

     

    Nonno se ti vuoi divertire vieni un sabato mattina in piscina a Modena che la prova dei 1012 tiri la facciamo fare a te!

    :laughing:

     

    Oreste

     

    Il piccione sarei io ?

  9. Ciao Nonno,

    e visto che sono nonno pure io mi piacerebbe molto accontentarti....

    ma sul mercato non ci sono roller con variatore.

    A quanto ne so i miei sono gli unici.

    Ne ho 3, un 55 e due 86. Per le misure lunghe solo vela e volcan.

    Se ne vuoi uno ne ho un'altro in costruzione per la modica cifra di 7800 €......

    Sai la mano d'opera, i materiali sceltissimi, le gomme al tungsteno, aste al berillio

    e il fusto in cartone lamellare rinforzato con con pezze di tovaglioli di carta (rigorosamente

    natalizi...).

    Scherzi a parte, i fucili esistono....e sono funzionanti da una decina d'anni.

    Contattami per MP...che un paio di 100€ teli sconto. (scherzo ancora).

    AHHH!!! Dimenticavo! Sono brevettati. Per cui nisba, non si possono copiare.

    Di questi non ho ne video ne i test balistici ma solo quello dei 101 tiri. Contano i pesci che hanno preso?

    Poi brandeggiano troppo, è un casino si muovono in continuazione e quindi sono pericolosi per il mio compagno di pesca.

    Poi una volta mi si è rotto l'archetto e mi sono visto arrivare due gomme verso la maschera...erano veramente incazzate,

    mi sono letteralmente cagato sotto...per fortuna non avevano i bozzelli altrimenti l'infarto non me lo toglieva nessuno!

     

    Nonno, scherzi a parte sono tua disposizione.

     

    Oreste

     

     

    Oreste,

     

    ti ringrazio per la disponibilità.

    Mi piacerebbe incontrarti per avere l'occasione di fare due chiacchere... e magari convincerti a cedermi uno dei tuoi gioielli.

    Mi pare che abiti in Lombardia; io a volte capito da quelle parti per lavoro o magari se hai voglia di farti una pescatina, vieni tu dalle mie parti e sarai il benvenuto !

     

    Saluti

     

    Nonno

  10. Nonno,

    esiste un roller come quello che chiedi...

    Con tanto di variatore integrale, da 0% a 100% a 0% della potenza e tutto in immersione...

     

    Devo dire che sono stupito.

    Che cosa ancora si deve fare per dimostrare le peculiarità del roller?

    Filmati, prove di penetrazione, misure delle velocità medie e delle velocità massime e tutto quello che si vuole.

    Non è che non si vogliono fare i test...semplicemente sono già stati fatti.

    Tranne uno "il carica spara per 101 volte"!

    Garantisco però che dal 1991 ad oggi, cioè da quando il mio primo roller ha fatto il suo primo "vagito" ho sparato più di 101 volte

    con lo stesso fucile, stessa asta , stesse gomme e questo per molti dei miei roller e non ho mai avvertito cali.

    Anzi, avevano un problema commerciale: consumavano poco le gomme che mi duravano 2-3 stagioni....fino a che non

    diventavano appiccicose.

     

    Un'altra cosa che non capisco è perchè solo certi test hanno l'accuratezza scientifica mentre quelli di Stefano e altri

    no! Perchè alcune vasche godono di speciali e divine protezioni mentre ad esempio quella della Seatec merita l'inferno!

    Potrebbe essere che l'hanno riempita con "acqua leghista" quindi di parte e non attendibile (chiaramente più veloce, tanto da inficiare i test).

    Bhe! Del resto ci insegnano che non tutte le acque fanno i miracoli.....

    Io per far tirare un arba-normal doppio più di un roller consiglierei Lourdes..............................

    Oppure un'immersione prolungata in alcune grappe di mia conoscenza che riescono a far resuscitare i morti!

     

    Oreste

     

    Oreste,

     

    se il prodotto di cui parli è reperibile sul mercato, sono disposto ad acquistarlo, così avrò anche modo di riferire, qui sul Forum, le mie impressioni....

  11. Basta, vi prego basta.

     

    Il bello è che c'e' chi ancora chiede test balistici su 100 o 101 tiri: cos'e' la carica dei 101? I fucili sono con decorazioni dalmata? :D

     

    Anche a metterci 3 minuti a tiro ( tra carica, tira, recupera l'asta etc ) ci vorrebbero 300 minuti.

    5 Ore esatte di carica, tira, recupera l'asta, torna sul punto di tiro, immergiti, mira, tira e poi ........ recupera l'asta, torna sul punto di tiro, carica, immergiti, mira, tira ... e poi ricomincia per 101 volte.

     

    Forza la vasca la faccio io ... serve solo un volontario per la maratona di tirosub.

    :D

     

    Cari amici "doppi, tripli o quadrupli fans", di test balistici ormai ce ne sono una quantità quasi spropositata. E poi i test balistici non si fanno solo con una telecamera ad alta velocità. Quello è un ottimo mezzo, ma non l'unico. Anche un semplice video di pescasub su youtube può dare grandi informazioni: basta saperlo leggere e soprattutto interpretare con onestà intellettuale.

     

     

    Ho seguito con interesse questa discussione e desideravo fare alcune considerazioni:

    non ho esperienza di roller ma da come viene descritto, se ben settato, dovrebbe avere notevole potenza, grande gittata e spingere aste pesanti.

    Generalmente io pesco con un vecchio arbalete che ha più di vent’anni: l’Omer T20 96 con testata chiusa tradizionale, elastici da 17,5 di 25 cm e asta da 6 da 140.

    Lo uso per quasi tutti i tipi di pesca, vista la grande confidenza acquisita che lo rende estremamente maneggevole .

    In questi ultimi anni ho acquistato numerosi arba artigianali in legno, sia con singolo che doppio circolare; alcuni a volte li uso, altri poco, e più di uno ancora non ha mai visto il mare.

    Per il tipo di pesca che pratico, il problema è la potenza.

    Nelle zone di pesca che frequento abitualmente (Argentario e isola del Giglio), con il mare piatto e l’acqua limpida i pesci non circolano; è necessario aspettare quando il mare cala, ed è ancora alquanto mosso e la visibilità è media. In queste condizioni si possono tentare aspetti, agguato e varie altre tecniche.

    Non sempre mi trovo nella necessità di fare tiri lontani o di avere tanta potenza.

    Per questo quando uso l’arba con doppio elastico (dal 16 in su), a causa dell’eccessiva potenza mi limito a praticare il solo aspetto, onde evitare di distruggere subito l’asta.

    A volte però mi è capitato di non poter tirare a dei pesci perché mi mancava potenza (con l’Omer o con il 75 mono), o viceversa non ho sparato perché ne avevo troppa e poca maneggevolezza (con gli arba lunghi doppio elastico).

    Mi immagino quindi che il fucile ideale possa essere un arbalete sui 90 cm che abbia la potenza e la velocità di un roller, che permetta tiri brucianti e garantisca un’ottima gittata, ma che contenga un efficiente e rapido sistema per variare e diminuire questa potenza, nei tiri più ravvicinati, quando si spara vicino alle rocce o all’imboccatura delle tane.

    Il variatore dovrebbe essere semplice, efficace e rapido da usare, così da permettere ogni tipo di pesca senza dover risalire sul gommone per cambiare fucile.

    Questo, secondo me, potrebbe essere l’arbalete ideale.

     

    NONNO

  12. Io penso che gli arbanormal resteranno maggioritari solo nella fascia d'utilizzo dei tre metri di tiro, nel torbido e nel mosso. Sinceramente non trovo che le indubbie qualità balistiche dei roller e dei vela possano giustificare le difficoltà costruttive e i maggiori costi di manutenzione in quelle fasce di utilizzo. Ma questo è un mio parere personale e apertissimo a cambiare idea in un futuro che per ora, però, non vedo troppo vicino.

    Oltre i tre metri, invece, ... beh, lì c'è poco da fare già oggi. Roller, vela & Co. sono assolutamente superiori a tutti i mega cannoni tradizionali oggi utilizzati.

    Quindi, cari contendenti e colleghi p-sub, non c'è da chiedersi altro se non: "A me che fucile serve?".

    Pesco in schiuma? Nel torbido? I pesci mi arrivano sempre a tiro nei 3 metri? Mi basta un arbalete (e nemmeno esasperato).

     

    Pesco nel limpido? Non pesco tra le rocce? I pesci stanno sempre lontani? (a parte verificare se so pescare ;) ) forse mi serve un fucile che spari lontano e preciso. A quel punto non c'è molto da discutere: gli arbanormal hanno limiti di potenza, brandeggio e rinculo che altri fucili sono in grado di superare.

    Personalmente sono molto affezionato ad un monoscocca 115 che fino a 4,0-4,5 m buca qualunque cosa ed ho un Urukay 120 che a 6 metri e rotti prende le palamite (d'accordo: tiri in orizzontale o in caduta, ma le prende), però sparare con un fucile dall'eguale brandeggio e potenza che non ha rinculo è davvero incredibile.

    Il prezzo è un problema? Basskiller e Orvac hanno dimostrato, Youtube docet, che si possono costruire in casa.

    Penso che la verifica delle proprie capacità piscatorie, più che un discorso a parte, dovrebbe essere quello principale, cioè dire occorrerebbe chiedersi perchè non si riesce ad avvicinare un pesce a meno di 3m.

    Ogni tanto, a tal proposito, riguardo l'ultimo dvd di Bellani e mi viene da sorridere nel constatare che quella persona, con apnee raramente superiori ai 2 minuti e con dei semplicissimi Comanche, prende dentici e riccioloni di 40 e passa chili, con una frequenza ed una naturalezza assolutamente sbalorditivi :P

    Qualcuno mi potrebbe dire che quelle cose le fa perchè Bellani è Bellani, ma io risponderei che si può quantomeno lavorare per tendere verso quell'ideale così che pur non prendendo con frequenza e naturalezza sbalorditiva gli stessi pesci del fuoriclasse, ci si potrebbe comunque togliere enormi soddisfazioni.

    Ciò implica un grande lavoro fatto di sacrifici, autocritica e umiltà, in cui il fucile assume un ruolo quasi secondario.

    E' inutile che mi si dica "smettiamola con le menate che anche con le stecche di ombrello si prende se si è bravi" perchè a mio giudizio l'evoluzione tecnica dei fucili (ossia, in pratica, l'oggetto del 3d) nasce ANCHE (non voglio dire soprattutto) per sopperire alle difficoltà che molti trovano in pesca (e considerato che altri, con fucili analoghi, quelle difficoltà non le hanno, qui si parla di lacune tecniche), con fucili "normali".

    E' un po' ciò che è accaduto, ad esempio, con le pinne in carbonio...

    Sapete che prima di rompermi malamente una gamba, io stesso, ho appreso che non sapevo pinneggiare veramente nonostante prima pensassi l'esatto contrario ed avessi usato per anni pinne in carbonio di una nota marca italiana?

    L'infortunio mi costrinse ad usare una pinna "super soft" (con una pala in vetroresina che se ci soffiavi quasi si piegava a 180°) per la gamba "zoppa", che "compensai" con una vecchia rondine gara per la gamba sana...e col tempo riuscii a fare cose analoghe e anche migliori rispetto a quelle che facevo prima dell'incidente con le "super pinne" (ci vinsi pure una selettiva), "semplicemente" lavorando sulla tecnica di pinneggiata (che affinai tantissimo).

    A guarigione ultimata, non mi passò nemmeno per l'anticamera del cervello di tornare alle mie precedenti pinne in carbonio di durezza "hard" (le 40), perchè la tecnica acquisita mi permise di ottenere risultati di gran lunga migliori con delle pale, in carbonio si, ma molto molto più morbide.

    Ma torniamo ai fucili: è molto vero quello che ha scritto qualcuno di voi, e cioè che certi fucili molto potenti danno assuefazione e si rischia di sbagliare l'impossibile appena ce li si toglie dalle mani.

    Ciò vale per me che da un paio di settimane ho dovuto affidare il mio "semplicissimo" Tahiti ad un "addetto al restauro", fuguriamoci per chi invece è abituato a qualcosa di più "evoluto".

    Certe difficoltà, però, mi hanno permesso di fare un po' di sana autocritica e capire che "abusando" di quel fucile, col tempo, mi stavo abituando a sparare da più lontano, con apnee più corte e curando meno quei particolari tecnici che mi permettevano di far avvicinare, o avvicinarmi a certi pesci, fino a portarli ad 1,5-2m dalla punta dell'asta.

    S'era innescato, in pratica, un meccanismo di regresso tecnico dovuto, appunto, ad un "abuso" del fucile in questione che, come ho scritto altre volte, avevo acquistato soltanto per avere una maggiore penetrazione (non gittata) in certe tecniche, con certi pesci, in certi luoghi e certe condizioni d'acqua, ma che mi sono ritrovato ad usare nelle più disparate situazioni (tane e gare, a parte).

    Il modello di pescatore subacqueo a cui ho sempre cercato di tendere (anche se magari con scarsi risultati), è quello duttile, poliedrico, capace di adattarsi ad ogni tecnica e fucile, quindi per quanto mi riguarda certi attrezzi sono "al limite della gestibilità", da "maneggiare con cautela e da usare con parsimonia"...

    Mi pare evidente, comunque, che non tutti tendano allo stesso "ideale" ed è ai "cannonedipendenti" che mi rivolgo con una semplice domanda: se "domani" qualcuno ideasse un fucile subacqueo capace di sparare con precisione e senza rinculo fino a 10-15m dalla punta dell'asta, lo usereste?

     

    quando si arriverà a ideare fucili che colpiscono i pesci a 15 metri e i pesci stessi impareranno a prendere le loro opportune distanze dai modernissimi derivati dei roller, io mi dedicherò alla pesca in tana, che in fondo da cinquant'anni non ho mai del tutto abbandonato.

     

    NONNO

  13. Tempo, mezzi, condizioni meteo permettendo ... ci vuole tanta esperienza ed un pizzico di incoscienza. Per le prime tre mi potrei organizzare per le altre due non saprei proprio da dove iniziare !

     

    Bisognerebbe, condizioni meteo permettendo, affittare un cabinato sufficientemente grande (anche in funzione del numero dei partecipanti).

    La secca è raggiungibile in poche ore di navigazione da Trapani e con un mezzo sicuro e buone garanzie di stabilità metereologica il rischio sarebbe minimo.

    Ritengo che il costo della barca suddiviso in un numero congruo di persone sia accettabile.

  14. Ragazzi,

    non è mia abitudine postare video fatti da altri, ma vedere un roller che fumina una cernia al banco Scherki ( Almeno così c'e' nel titolo del video) mi ha letteralmente esaltato !!!

    Da sempre andare allo Scherki è il mio sogno nel cassetto ( irrealizzabile) !

    Onestamente provo un pò di sana invidia per chi ci è stato almeno una volta.

     

    http://youtu.be/nGppCicpikY

     

    Perché non organizzare una battuta di pesca di un paio di giorni proprio li ?

  15. io soffro di sinusite, e quando faccio l'aerosol anche per soli 5 giorni e poi vado subito a mare dopo i primi 4 metri di profondità mi fa male la testa all'altezza appunto della fronte.

     

    Ho sofferto di sinusite cronica e, a parte le cure inalatorie termali che sono sicuramente efficaci, ti consiglio dei lavaggi nasali, assolutamente privi di controindicazioni, fatti in questo modo:

     

    prendi una siringa grande e aspiri 10 ml di soluzione fisiologica, poi aggiungi mezza fiala di FLUIMUCIL (quello semplice senza antibiotico).

    Poi ti distendi sul letto, tenendo la testa più reclinata indietro possibile e con la siringa (a cui hai tolto l'ago) mandi il liquido nelle narici.

    Attendi un minuto e poi ti metti in piedi tenendo il naso chiuso e con la lingua evitando che il liquido defluisca in gola, chini la testa in giù, più vicino possibile alle ginocchia, tenendo sempre il naso chiuso.

     

    Vedrai che otterrai molto giovamento evitando l'uso di farmaci che, a lungo andare possono danneggiare la mucosa nasale.

    Il Fluimucil è un prodotto che non causa nessun problema anche se usato tutti i giorni per periodi anche molto lunghi, in quanto è assolutamente fisiologico.

  16. ammazza sò stato proprio chiaro a quanto pare...

    Dimmi nonno da dove è nato il tuo dilemma?

    di che fucile si tratta?

    io ad esempio preferisco adottare aste piuttosto leggere.

    sui 75/80 non vado oltre la 6,3... proprio peche provato un 75 con la 6,5 da 115 la prima cosa che mi ha colpito è il rinculo.

    adesso voglio sperimentare un 100 a cui ho aperto la testata, questo mi consentirà montare un'asta più corta del normale, quindi dalla 140 (137 in realtà) x 6,3 monterò una 130 x 6,5 voglio vedere se traggo benefici con un'asta di pari peso ma più rigida.

     

     

    Sai, ti parlo a livello di impressioni, in quanto su un 75 in legno con doppie gomme da 14 tirate al 350% mi trovavo magnificamente con la 6, 5 mm.

    Ho voluto provare la 6 mm , con la stessa lunghezza della precedente 115 cm e ti assicuro ho avuto un nettissimo peggioramento nella precisione.

    Non è dovuto sicuramente al bilanciamento, che è perfetto, perché ho leggermente zavorrato il fucile con il piombo..

    Non trovando altre spiegazioni logiche ho pensato ad un aumento del rinculo. Non mi pare che l'asta oscillasse ma il tiro mi è sembrato alto e ho padellato due volte dei cefali grossi a meno di tre metri.

  17. Accidenti ! Spero di arrivare a 86 anni con i soldi per comprarmi la muta nuova :)

     

    Servirebbe un Viagra per la pesca sub. Per fare quello che si faceva a vent'anni...... magari un kit "day and night" .

    Una pasticchina la mattina prima di andare a pesca...e vai con l'aspetto ai dentici sulle secche profonde e una pasticchina la sera quando siamo in compagnia con le donnine che meritano!!!

  18. salve dottore spero non sia banale questo argomento

    ma da qualche uscita per idratarmi sto diluendo

    in acqua delle maltodestrine DE 19 la prima volta che le o prese e andata bene

    ma la seconda e terza volta ho avuto un senso di vomito piu volte

    solo che dopo un 10 minuti mi accorco che il senso di fame e tensione non ce piu

    cosa mi consiglia

    grazie anticipatamente

     

    Alcuni integratori, quelli fabbricati da aziende serie possono essere prodotti validi, ma esistono in commercio numerosi prodotti poco affidabile e alcuni anche dannosi per la salute. Esiste presso l'Istituto Superiore di Sanità un osservatorio epidemiologico che riceve le segnalazioni delle reazioni avverse da integratori.

    Visto che i disturbi che hai avuto potrebbero dipendere dalle sostanze contenute nell'integratore che hai assunto, ti consiglio di fare una segnalazione all'ISS al numero di telefono 0649901 o di inviare la scheda di segnalazione apposita, che ti posso fornire io se mi scrivi in privato.

     

    Saluti

×
×
  • Crea Nuovo...