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r.lucar1

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Risposte pubblicato da r.lucar1

  1. ciao ragazzi mi chiedevo se qualcuno di voi le a provate e ne conosce i preggi e i difetti prima che faccio un acquisto sbagliato

     

     

    pinne in carbonio della skorpio flame

    o seatec f10

     

    grazie anticipatamente

    le flame sono delle oneste entry level, valide anche per la pesca. le seatec non le conosco. Le flame hanno il vantaggio di poter scegliere fra diverse scarpette e alla fine il costo e' abbordabile. Non hanno difetti particolari a meno di confrontarle con pinne piu' tecniche ma piu' costose. In alternativa, se hai gia' le scarpette puoirendere le sole pale speeder 190 sempre della skorpio, sono praticamente molto simili:-) ciao.
  2. nessuno le conosce?

    Ne ho avute due che presi quando vivevo in Sardegna; ti parlo di 5 anni fa. Il materiale era ok ma non proprio perfetta la riuscita del taglio 'su misura' e qualche incollaggio. Altri amici, però, le hanno usate senza il minimo problema. Comunque il titolare era, e dovrebbe ancora essere, molto disponibile.

    Ciao

  3. Ciao grazie delle info!

    Beh, non ho mai provato le scarpette della Salvimar, ma da come leggo in giro ne parlano solo bene! Io preferivo le flame anche perchè escono con questa scarpetta!

    :bye:

     

    Si ne parlano bene ed in effetti è una bella scarpetta: un amico ha le primissime speeder proprio con la scarpetta Salvimar e vanno bene. L'avrei prese anche io le Flame ma sinceramente mi son trovato meglio con le vecchie Dessault, così ho comprato le speeder scontate su Internet.

    Ciao :bye:

  4. Io ho preso da poco le pale Speeder 190, che sono analoghe alle Flame, perchè preferivo montarle sulle scarpette Spora Dessault. Le ho provate in diverse uscite e con me anche altri amici. A tutti è sembrato un buon prodotto con giusto rapporto qualità prezzo, con garanzia scritta di C4. Insomma, vanno molto bene e mi sono sembrate il giusto modo per inziare col carbonio senza svenarsi.

    P.S.: su internet si trova ancora qualche pala Speeder, se non ti trovassi bene con la scarpetta della Flame.

    Ciao :bye:

  5. Amici del Tiro a bersaglio, chiedo il vostro consiglio. Sto iniziando a praticare il Tiro al bersaglio e vorrei 'dedicare' un fucile solo a questo scopo; avrei deciso per il momento di usare un apache 90 carbonio con guida asta integrale e asta da 6,5 lunga 135.

    Non vorrei complicarmi troppo la vita perchè sto iniziando e non è detto che continui, perciò al momento vorrei solo cambiare gli elastici. Quali elastici montereste? Io sarei orientato su elastici da 16 lunghezza del 100; è un corretto settaggio per iniziare o no?

    Grazie in anticipo :bye:

     

     

    Per Pepu: scusa per il ritardo con cui ti ringrazio della risposta ma sono stato qualche giorno in vacanza.

    In effetti ero indeciso proprio circa la lunghezza degli elastici e mi serviva una prima indicazione da qualcuno 'pratico' ed esterno al mio club: stiamo iniziando come società ...

    Proverò a settare il fucile così come mi consigli e poi vedremo ... con gli elastici 'standard' anche alla prima tacca è un terno al lotto ad ogni tiro!

    In effetti l'apache è un pò leggero: vedresti meglio un Omer MB30 86?

     

    Per Caio SuperAd.: chiedo scusa anche te; in effetti alla gara di cui parli hanno partecipato gli altri miei amici di circolo. Alla prossima magari ci si incrocia davvero :boxing:

     

    Saluti a tutti e due :bye:

  6. Amici del Tiro a bersaglio, chiedo il vostro consiglio. Sto iniziando a praticare il Tiro al bersaglio e vorrei 'dedicare' un fucile solo a questo scopo; avrei deciso per il momento di usare un apache 90 carbonio con guida asta integrale e asta da 6,5 lunga 135.

    Non vorrei complicarmi troppo la vita perchè sto iniziando e non è detto che continui, perciò al momento vorrei solo cambiare gli elastici. Quali elastici montereste? Io sarei orientato su elastici da 16 lunghezza del 100; è un corretto settaggio per iniziare o no?

    Grazie in anticipo :bye:

  7. Io la riporterei da Marea, almeno ti potrebbero incollare lo strappo con il collante che utilizzano loro: sicuramente un lavoro migliore!

    Poi se sei un perfezionista ( e ti va di spendere un pò di più), puoi farti cambiare tutta la porzione interessata ed avere la muta come nuova.

    Comunque è successo anche a me di strappare la muta liscia, basta un attimo di distrazione... ero all'estero e non potendo far riparare la muta dal produttore ho dovuto ripararla da solo: l'incollaggio con la colla neoprenica è sicuramente efficace ma esteticamente non bellissimo.

    Ciao :bye:

    tanto vale fare da soli, il risultato (provato in entrambi i casi, sia da me che rimandarla) sotto il punto di vista estetico non è certo migliore fatto dal mutaio, anzi....

     

    :bye:

    Forse esteticamente sarà lo stesso (anche se io non sono poi bravo e paziente a sufficienza :unsure: ) ... ma il collante del mutaio, sulla carta, dovrebbe essere migliore della colla neoprenica; perciò, avendo tempo soldi etc. suggerivo di portarla dal mutaio.

    Ciao :bye:

     

  8. No, ad Ostia non ho trovato chi me le fa provare; ho provato quelle in tecnopolimero e non mi sembravano poi male.

    Grazie comunque delle info :bye:

     

    ...prova a fare uno squillo a talassa secondo me per l'acquisto di un paio di pinne (quale che sia il materiale e la marca che vuoi acquistare) qualche chilometro in più val bene la pena....

    Ok grazie Walter

  9. Visto che ci siamo, rispetto alla pala in plastica, che durezza hanno le 20 e le 25? :bye:

     

    quelle in tecnopolimero le ho provate una volta, per una vasca, solo in piscina e più di sei mesi fa quindi non riesco a darti un termine di paragone...

     

    tieni solo presente che nonostante la mia copiosa mole (per usare un eufemismo :P ) tendo a preferire sempre pale piuttosto morbide, prediligendo l'ampienza del movimento anziché l'irruenza e la ripetizione della pinneggiata (che voi fa so pigro pure in quello!!)...

     

    Ma dalle tue parti non c'è un negoziante che te le faccia provare??

    No, ad Ostia non ho trovato chi me le fa provare; ho provato quelle in tecnopolimero e non mi sembravano poi male.

    Grazie comunque delle info :bye:

  10. Io tanto le 20 quanto le 25 e le ho trovate in linea con quanto pubblicizzato dall'azienda, qual'è la tua preoccupazione??

     

    Ciao Walter,

    grazie della risposta.

    La mia preoccupazione era semplicemente che le pinne non fossero in linea, come invece dici tu, con quello che pubblicizza Omer.

    Di recensioni favorevoli per le attrezzature sulle riviste di settore ce ne sono sempre state tante e per tanti prodotti che poi, alla prova, così validi non erano. :angry:

     

    Visto che ci siamo, rispetto alla pala in plastica, che durezza hanno le 20 e le 25? :bye:

     

     

  11. Sto valutando di prendere delle pinne in carbonio per uso misto apnea /pesca.

    Mi sembra che le stingray possano essere un buon compromesso prezzo/qualità e si adatterebbero (stando a quello che ho letto e visto anche sul forum) al mio allenamento ed uso.

    Però non mi fido solo delle recensioni e chiedo soccorso: qualcuno ha avuto modo di provarle in versione 20 e/o 25?

    Impressioni?

    Grazie per l'aiuto :bye:

  12. Io la riporterei da Marea, almeno ti potrebbero incollare lo strappo con il collante che utilizzano loro: sicuramente un lavoro migliore!

    Poi se sei un perfezionista ( e ti va di spendere un pò di più), puoi farti cambiare tutta la porzione interessata ed avere la muta come nuova.

    Comunque è successo anche a me di strappare la muta liscia, basta un attimo di distrazione... ero all'estero e non potendo far riparare la muta dal produttore ho dovuto ripararla da solo: l'incollaggio con la colla neoprenica è sicuramente efficace ma esteticamente non bellissimo.

    Ciao :bye:

  13. Scusa Ron,

    ma mi sono ri-collegato solo ora.

    Sono andato a vedere il sito Mares e, come mi ricordavo, la x-vision non è più riportata fra le maschere di 'attualità'; ciò non toglie che possa essere ancora valida e reperibile.

    Comunque, non avendo avuto modo di verificare dal sito Mares (se hai qualche riferimento che non ho reperito mi scuso ...), non so dirti se effettivamente la X-vision abbia proprio 105 cm cubi di volume interno ma sarebbe una misura compatibile con la maschera. Direi anche che 100 cm cubi erano un ottimo valore per le maschere da apnea di qualche anno fa, ora le maschere a più ridotto volume hanno valori inferiori. Non so dirti i valori delle maschere che citi e non mi ricordo quelli delle maschere più gettonate. Posso solo dirti che la Scubapro Futura Uno avrebbe, stando a quello che dichiarava la casa, un volume interno di circa 50 cm cubi ed è (sempre stando alla casa) quella con il minor volume interno in circolazione. Io, perlomeno, non mi ricordo di aver letto di maschere con volumi inferiori.

    Questo solo per darti dei parametri. D'altro canto la pubblicità dei fabbricanti usa toni appunto ... propagandistici.

    Io mi son permesso di consigliarti la X-vision perchè la uso e mi trovo bene ma, di quella categoria, ce ne sono diverse: sta a te la prova sul viso per decidere definitivamente.

    Spero di esserti stato utile.

    Ciao :bye:

  14. La mia è quella di qualche anno fa e non so se sia proprio quella di cui citi la descrizione da Mares. Non è che abbia un volume ridottissimo ma, in rapporto al volume, ha una visibilità ottima e più ampia delle maschere a minor volume soprattutto verso il basso (utile quando si scorre il fondo con lo sguardo, magari in planata). Inoltre la trovo ovviamente più comoda dei 'mascherini' con poco volume: insomma direi adatta a bassofondo e lunghe pescate! Provala e confrontala con altri modelli simili. Quanto al costo, l'ho trovata anche da Decathlon a prezzi da 'saldo'.

    Tutto ciò se cerchi una maschera che sia un compromesso fra volume accettabile visibilità e comodità, altrimenti meglio passare ad altri modelli.

    Pareri personali, ovviamente!

    Ciao :thumbup:

  15. Ragazzi possiedo tre vecchi omer t20 professional quelli per intenderci by Valerio Grassi.

    Il problema di questi fucili è che la testata ha le boccole da 20 mm ed adesso in commercio si trovano per lo più le boccole da 16 mm. :huh:

    le alternative sono:

    1) sostituire la testata con una nuova ma bisogna trovarne una femmina che si adatti e qui mi serve un consiglio su quale potrebbe essere l'alternativa tra quelle attualmente in commercio;

    2) acquistare il sistema per legare gli elastici (ma non so se c'è da 20 mm);

    qualcuno può darmi indicazioni in merito???

    Puoi provare con la testata del MB16, in giro c'è ancora come ricambio anche in internet.

    :bye:

  16. Gianni Boi ha scritto:

     

    A Pula negli anni 90' ci fu una specie di sommossa popolare e molti mugugni sulla preparazione di Riolo che sembrava avesse commesso un atto infame preparando più a lungo e meglio degli altri....dove sta la verità?

     

    Se non sbaglio Molteni si ritirò dalle competizioni per questo motivo, non ricordo se in quell'occasione o già qualche tempo prima.

     

    A

    Le cronache dell'epoca raccontano inoltre che alla fine della prima giornata del campionato del mondo vinto in sardegna da Mazzarri, in testa per la squadra azzurra ci fosse Riccardo Molteni. ll capitano di allora Giannini, decise durante la riunione serale che per la seconda giornata la squadra intera sarebbe dovuta partire tutta insieme verso una parte del campo di gara. Casualmente Molteni aveva segnato una caterba di pesci nella parte opposta del campo di gara, casualmente Giannini ne era a conoscenza, casualmente Giannini e Mazzarri entrambi toscani erano molto amici andando spesso a pescare insieme, sempre casualmente alla partenza Renzo Mazzarri contrariamente al resto della squara si diresse proprio in questa parte di campo. Il risultato lo conosciamo tutti.

     

    Senza nulla togliere a Mazzarri che era e resta un immenso campione.

     

    Ero presente ad entrambi i campionati ( da spettatore ovvio).

    A Santa Margherita di Pula, era il 1993, si svolgeva il campionato italiano assoluto. Praticamente si risolse durante la prima giornata, in cui Riolo stracciò letteralmente la concorrenza con un carniere strepitoso di cinque cernie, di cui quattro erano sui venti chili e oltre. Un carniere clamoroso, credo che solo una volta in carriera, probabilmente in Algeria per una coppa Europa, Riolo fece di meglio . Molteni era presente in quanto vincitore del campionato di seconda dell'anno precedente a Follonica, ma non prese parte alla gara per protesta contro chi aveva preparato i campi di gara da tempo immemore anche con metodi illeciti ( giravano voci di bombolari di professione pagati per aiutare certi concorrenti) e fu anche la sua ultima presenza in gare ufficiali a parte le partecipazioni nella coppa dei campioni (credo).

    Pur trattandosi della defezione clamorosa di una star della pesca sub, non ricordo una particolare tensione o mugugni sul risultato finale da parte del resto dei protagonisti.

    Molteni è il mio idolo (ero li soprattutto per lui) ma non condivisi la sua scelta, anzi mi fece incazzare, perchè oltre un inarrivabile Riolo, catturarono delle bellissime cernie anche atleti, si di assoluto valore, ma alla portata di un fuoriclasse come lui, tipo Zito, Cappucciati, De Silvestri. A me risultò che anche Mazzarri, fresco campione del mondo, era piu o meno nelle condizioni di Molteni, pochissima o nessuna preparazione e conoscenza dei campi, nonostante ciò la prima giornata catturò un vitello a quote da sommergibile e usci degnamente in classifica.

    Era fine maggio, c'era mare brutto e acqua fredda, condizioni che secondo me avrebbero permesso a chi aveva mezzi fisici e classe di disputare un buon campionato.

    Forse era vero che qualcuno aveva il pesce in cassaforte, pero resta il fatto che lo hanno catturato in una autentica giornata di merda e stiamo parlando di cernie fonde, non di cartoni nelle alghe.

    Oltre queste cernie mastodontiche, usci poco pesce a riprova della difficoltà del campo.

    Insomma ritenevo che in ogni caso un campione del suo calibro dovesse andare in acqua e lottare contro le avversità.

    Questo mi fece riflettere su alcune prestazioni cui assistetti di questo campione , che alternava giornate con carnieri fantascientifici, Cala Liberotto 1980 (assoluto) Cala Gonone 1987 (campionato di seconda) e San Teodoro !989 (mondiale) a giornate incolori per non dire disastrose, come la seconda giornata di Gonone 87 o il mondiale del 89 dove fece capotto.

    A San Teodoro pur con tutte le attenuanti, i favoritismi del capitano verso Mazzarri, il tempo brutto, la sospensione di un ora prima della gara, la seconda giornata non prese neanche un pesce, nessuno!! e ricordiamo che quel titolo l'Italia lo vinse per pochi punti.

     

    Per quanto riguarda il mondiale di San Teodoro anche io sono concorde su una gestione discutibile della squadra da parte del capitano Giannini che secondo me ci stava costando il titolo, pur disponendo di fuoriclasse assoluti.

    A parte la seconda giornata molto "strana " di Molteni, non capii la scelta di far scendere in acqua uno spento Riolo contro un (allora) fortissimo e motivatissimo Luciano Cottu che giocava in casa.

    Il bellissimo carniere di pesce bianco di Mazzarri della seconda giornata mi risulta che fosse pesce scovato in preparazione da Cottu non da Molteni.

    In ogni caso meno male che tutto si risolse per il meglio, titolo assoluto e a squadre davanti agli spocchiosi Francesi oltre che imbroglioni.

     

    .....ops, forse sono andato fuori tema.

    Un saluto a tutti :D

    Sarai andato fuori tema ma sempre meglio del tema originario ... che ce ne frega in fondo delle beghe di Dapiran?

    Bellissima ricostruzione la tua, di due campionati che all'epoca mi facevano sognare sulle riviste.

    Un saluto

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