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Emanuele Cinelli

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Risposte pubblicato da Emanuele Cinelli

  1. Ohhhh, mi fa piacere d'averla indovinata.. avevo puntato sulle tre cotture pensando che una l'latre o quell'altra dovevano per forza risultare valide, ma scopro che alla fine erano valide tutte e tre. Ottimo!

     

    Tornando sul discorso ognuno ha la sua bocca: stassera mi sono fatto la tinca presa oggi semplicemnet al forno, senza tante complicazioni, così solo con qualche foglia aromatica e del limone, che dire, era ottima! Mi sto facendo l'idea che non è il pesce che conta, non è come lo cucini che conta, ma conta dove lo peschi: pesca un cavedano fuori da un porto e rischi di far esplodere il forno (successo davvero, a parte l'esplosione che è un'esagerazione artistica), pescalo dove li pesco io e ti lecchi le dita.

  2. Venerdì mattina verso le 8. Era pieno di pesce, tinche e boccaloni . Tra l'altro visibilita' ottima per la stagione. Al ritorno, in un metro d'acqua vicino a una fila di alberi che hanno il tronco in acqua e' arrivato sto bestione e io non ho esitato. L'ho presa un po'alta e ha avuto una reazione veramente vigorosa, comunque l' ho brancata e sono uscito, molto soddisfatto.

    Bravo! Ricordo un tempo quando la carpa era pesce apprezzato e ricercato.. oggi tutti con la puzza sotto il naso eheheheh

  3. Sarò fortunato ma tutte le maschere che ho comperato, l'ultima settimana scorsa: "Lince" della Cressi, hanno avuto bisogno solo del dentrificio per eliminare il problema dell'appannamento.

    Io manco quello :1eye:

     

    Piccolo accorgimento: prima di entrare in acqua mi bagno il viso per raffreddarlo.

    Appunto! E il bordo del cappuccio della muta. Ma per bene, non una rapida passata di acqua.

  4. Lele, intanto vieni in acqua con qualcuno di noi e poi partecipa ai corsi che ti sono stati suggeriti. Sarà 100 volte più utile che fare domande qui sul forum :whistling: :whistling: :1eye:

     

    Magari possiamo organizzarci in settimana: se hai la macchina, visto che ti è di strada, tu passi a prendere Federico (si è proprio lui) e poi ci si trova a Manerba che andiamo a visitare una zona nuova alla pesca in apnea (ma che conosco già e promette bene)!

  5. Mi permetto di aggiungere una piccola ma importante nota a quanto detto da Roberto e Andrea...

     

    Però non metterti in testa che fatti i corsi poi diventi subito un campioncino, che fatti i corsi potrai scendere a 40 metri e pescare con 4 minuti di apnea, ma nemmeno 20, neanche 15 metri, e nemmeno 2 minuti.

     

    Io ai tempi in cui andavo regolarmente in piscina facevo tre vasche da 25 con le pinne, due a rana e quasi 5 minuti di statica, ma allora come oggi a pescare vado al massimo a 10/12 metri (ma quest'anno non ho superato i 7) e mediamente faccio apnee da un minuto (sebbene possa arrivare tranquillamente a 1,30 e anche 1,40)... i pesci li prendo lo stesso, se ci sono :))

     

    Ti iinvito anche a non disprezzare i pesci piccoli (ovviamente a misura, ovvero sopra il minimo consentito dai regolamenti) o cosidetti (perchè io posso con fermezza sconfessare molte di queste dicerie) meno pregiati: uno ti permettono di fare esperienza; due ti permettono di esercitarti al tiro (e se prendi quelli piccoli, quasi sicuro che non sbagli quelli grossi); tre quello che conta è il precattura, è quello che fa la difficoltà della cattura, nel lago pochi sono i pesci che tirano veramente quindi il post cattura diventa problematico in genere solo quando prendi male il pesce; quando li prendi male tutti ti permettono di farti una bella esperienza nella gestione del post cattura; ti permettono di imparare a conoscere come il pesce ragiona, come si comporta, come puoi farlo avvicinare; ti permettono di imparare le varie tecniche, e via dicendo.

  6. Stefano, non c'è nessun problema:

    - puoi lasciare la carne a contatto con il sale, prenderà sempre e comunque solo quanto serve, sarà solo necessaria una pulizia più accurata alla fine

    - puoi rivestire la carne con foglie di lattuga o altra insalata a foglia larga, non userei l'alloro che passerebbe alla carne troppo profumo, anche se...

    - puoi ricorpirla quasi completamente con profumi vari: alloro, rosmarino, timo, salvia, buccia di limone, buccia di arancio, uhm...

    - buccia di limone e buccia di arancio puoi usarle anche da sole

  7. Bel colpo Stefano!

     

    Allora.... non ho idea di quuanti tranci tu ci abbia già ricavato comunque per quattro persone ti invento una ricetta al volo (valida anche per la tinca o la carpa) "pesce in tre maniere":

     

    1) ricavare dal pesce quattro tranci di grosso spessore ( 3 centimetri), quattro medi (1 centimetro e mezzo) e quattro sottili (qualche millimetro)

    2) i tranci grossi farli cuocere in crosta di sale... copri il fondo di una pescera con due centimetri di sale grosso, ci adagi sopra due foglie d'alloro e sopra a queste i tranci di pesce facendo in modo che non tocchino i brodi della pentola, altre due foglie d'alloro sopra il pesce poi copri completamente con altro sale grosso (altri due centimetri sopra il pesce), metti in forno già caldo a 220°C per una mezz'ora, lasci raffreddare poi rovesci la pesciera, liberi il pesce dal sale e lo metti da parte.

    3) i tranci medi li fai sulle brace... prepari un battuto di aglio e prezzemolo, in una terrina piatta versi un bel po' di olio extravergine di oliva, aggiungi il battuto, sale e pepe a piacere e lasci insaporire per 15 minuti poi aggiungi i tranci di pesce, metti in frigorifero per 12 ore; passato questo tempo togli i tarnci di pesce dall'infusione e li metti a scolare (non asciugarli con carta o altro, lasciali solo sgocciolare per bene); nel frattempo prepari le braci (il braciere deve permettere di tenere la carne ad almeno 30 centimetri dalle braci, meglio ancora se puoi usufruire di quei bracieri che permettono di tenere le braci dietro e la carne davanti invece che sopra) e metti a cuocere il pesce, prima di girarlo lascia che la parte superiore diventi bianca (ma fai attenzione che sotto non bruci, se le braci fiammano gettaci sopra del sale fino); anche qui direi che una mezz'ora di cottura dovrebbe essere più che sufficiente, poi metti da parte.

    4) i tranci sottili li fai fritti... in un piatto rompi le uova intere, ci aggiungi un pizzico di sale e le sbatti per romperle facendo ben amalgamare il tuorlo con l'albume, in una foglio di carta da forno versi abbondante pane secco grattugiato, passi le fette di pesce nell'uovo, poi nel pane, quindi ancora nell'uovo e nuovamente nel pane (si chiama doppia impanatura); in un'ampia padella versi due dita d'olio extravergine d'oliva, ci adagi uno spicchio d'aglio intero (meglio se in camicia, cioè non mondato dalla sua pellicina), quando l'aglio inizia a sfrigolare (fare piccole bollicine), adagi le fette di pesce, lasci indorare per bene sotto e imbiancare sopra e poi delicatamente le giri a completare la cottura (direi quindici minuti al massimo).

    5) Prepari dei piatti scaldandoli, contemporaneamente riscaldi in forno o microonde anche i tranci di pesce, ci poni una bella foglia di lattuga (o altra insalata a foglia larga), versi tre gocce di succo d'arancia, adagi sopra un trancio per tipo (sotto quello alla brace, in mezzo quello al sale e sopra quello fritto), spruzzi il tutto con qualche goccia di succo d'arancia, decori con pezzettini di erba cipollina, mentuccia e striscioline di buccia d'arancia e servi accompagnando con vino bianco secco mosso o, meglio ancora, del brut di Franciacorta.

  8. Domattina replico ma cambio posto, vado in quello dove lo scorso anno ho fatto 9kg in meno di un'ora (tre tinche, una da 4 chili passati e un persico, da 6 etti e qualcosa)... domani la tinca è ancora chiusa per cui mi sarà facile ignorarle e concentrarmi sui persici

  9. Comunque bel posto, grazie Emanuele per avermi portato... :)

    Figurati, è stato un piacere!

     

    Per la cronaca io ho visto due grosse anguille di cui una enorme (ne vedevo solo la testa di lato e per un attimo ho avuto dei dubbi se fosse un anguilla o una strana bottatrice da tanto era grossa). Peccato non si possano sparare perchè erano veramente belle. Relazione completa come al solito nel mio blog (volevo farci anche un raccontino ma oggi sono senza vena artistica e ho dovuto rinunciare... troppo caldo).

     

    Ho anche capito perchè quest'anno in certi posti non vedo pesce mentre i compagni lo vedono, sono due i motivi:

    1) il pesce c'è ma arriva 10/20 secondi dopo che io sono risalito, infatti fatto un aspetto più lungo dei miei soliti (1 e 40, contro il minuto, minuto e 15 mio solito) e negli ultimi secondi è arrivato un grosso cavedano, purtroppo mancato

    2) il pesce se ne sta oltre i 6 metri e io, per le solite questioni di orecchio, sto tenendomi sopra tale quota.

     

    Riguardo alle barche (che difatti non c'erano, come avevo previsto) e alla sicurezza (vera non presunta, reale non percepita... non per niente la insegno a scuola): non parlo mai per partito preso o convenzione o condizionamento o così tanto per dire qualcosa, mi informo, analizzo, studio, verifico, controllo e solo poi parlo (anche ad un incontro ufficiale sulla sicurezza nel Garda e davanti al Comandante dei Carabinieri, oltre che ad altri responsabili), indi...

  10. Toponomasticamente hai ragione Daniele, la secca del Vò vera e propria è vicina a Punta San Vigilio e ha il cappello a soli 4 metri; è però consuetudine parlare delle secche del Vò facendo riferimento ad alcune dorsali che ci sono fuori e a nord della punta del Vò, non segnate sulla carta nautica (almeno su quella che ho io) e nemmeno tanto lontane da riva, ma troppo fonde per me.

     

    Che per battere quella zona serva il gommone è un'opinione che non condivido (se non per ragiungere le secche fuori, ma non l'ha ordinato il dottore di farlo) e che il gommone possa migliorare la sicurezza del subacqueo è ipotesi assolutamente sconfessata dalla percentuale di incidenti (la maggioranza degli incidenti nel Garda sono avvenuti a pescatori assistiti) e dall'esperienza pratica (ho visto più volte barche che quasi si scontravano tra loro, come ho visto barcaioli che quasi tirano sotto il loro uomo in acqua): l'ultimo incidente mortale ha visto coinvolto un pescatore che aveva la barca appoggio a pochi metri (tant'è che pur ferito mortalmente è risucito a raggiungerla a nuoto), il pallone vicinissimo e un'altra barca poco distante, il motoscafo che l'ha travolto è passato tra le due barche (che distavano tra loro all'incirca una cinquantina di metri). Per assurdo la presenza della barca appoggio, rendendo meno vigile il subacuqeo può ottenere proprio l'effetto contrario: diminuirne la sicurezza. Se c'è traffico in acqua non si va o si cambia zona e stop.

  11. Mi sa che io vengo a farti compagnia :)

    Aho, non prometto niente, ci sono stato con Federico un mesetto addietro e abbiamo visto solo persichetti, qualche cavedano, un anguilla io e una tinca lui... però quella volta siamo andati a destra, domani voglio battere la zona davanti alla spiaggia e sulla sinistra.

    Ah, è una spiaggia nudista per cui lasciate a casa il costume :whistling: :whistling: eheheh

  12. Ehm Teo... Emanuele non Daniele :banging::whistling::1eye: :1eye:

     

    Il fondale è molto variegato:

    - sulla destra verso punta del Vò c'è un bassofondo che si estende molto in fuori fatto da ghiaietta e radi massoni (persici, cavedani, anguille)

    - davanti hai il limite sinistro del bassofondo formato da una franata di sassi anche qui con radi massoni (anguille e persici)

    - a sinistra (Lido di Lonato) non ci sono mai stato ma dovrebbe ricalcare il fondale di villa Garuti ovvero fango con alghe (persici, tinche, lucci)

    - spostandosi ancora più in fuori (ci sono stato alcuni anni fa con la barca di un amico) c'è un fondale piatto che alterna rilievi e buche, allora cosparso di alte alghe tra le quali si nascondevano persici e lucci

    - ancora più fuori c'è la nota secca del Vò zona molto ambita ma fuori portata del sottoscritto.

     

    Questa è una delle zone dove ogni tanto si beccano persici enormi, oltre il chilo e mezzo... ma anche due.

  13. Io, per impegni di famiglia, ho potuto partecipare solo alla pescatella mattutina e... entrato in acqua per primo mi sono portato subito fuori per non essere in mezzo al canale d'uscita dal porto, qui mi sono fermato ad aspettare gli altri per poi spostarmi verso ovest "tanto li fuori a parte scardole e tinche non ho mai visto altro, mentre la in fondo ho visto e preso bei persici" e invece.... invece quelli che si sono portati ancora più fuori davanti all'antemurale del porto hanno trovato l'unica vera macchia di alghe ancora esistente e ci hanno visto diverso pesce, tra cui alcuni lucci catturandone due bei esemplari; bellissimo, in particolare, quello di Giorgio. Va beh, così è la pesca: oggi a te, domani... ancora a te :-DD

    E' stato un piacere reincontrare alcuni amici con cui ci si vede raramente, come pure conoscere un nuovo amico, Stefano, e la sua bella famiglia, venuti da lontano per contribuire a questa manifestazione.

    Ciao a tutti e... a presto!

  14. Oggi Pisenze lato pareti Rocca visibilità 5 metri, anche se offuscata dalla sospenzione oleosa, ma pesce... nisba. Ho guardato in tutte le zonette dove in questo periodo si vedono grossi branchi di persici, ma niente, nemmeno i piccolini sotto i 50 grammi. Solo due cavedani da mezzo chilo in acqua bassissima di cui uno in tana.

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