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antcant

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Risposte pubblicato da antcant

  1.  

    @ TANGO perdona la domanda,ma tu hai avuto un'educazione.... di tipo militare??

    Veramente son cresciuto in collegio con le suorecmq sempre meglio sarebbero stati i militari...

    non si tratta di suore o altro, c'è chi nasce guerriero e chi nasce commerciante,io la vedo così... il carattere non ce lo scegliamo è il destino ad assegnarlo, l'essere un buon commerciante o un buon guerriero quello si dipende da noi

     

    ... le suore non sono state... forse i cartoni? :)

  2. Volevo solo vedere se eravate attenti ;-)

     

    Ecco la frase finale: E se i controllori si rifiutano di mettere a verbale le vostre dichiarazioni? Non dovrebbe accadere, perché la Cassazione (tra le altre, Cass. n. 7262 del 1990, Cass. n. 13733 del 2010 e Cass n° 28046 del 2011) ha più volte ribadito che tra gli elementi che il verbale di contestazione deve inderogabilmente contenere - a pena di nullità! - ci sono anche le eventuali dichiarazioni rese dal preteso trasgressore.

     

    Se non vogliono mettere a verbale le nostre dichiarazioni scriveranno, nell'apposito spazio, "NULLA".

    E siamo bellamente fregati... con buona pace della Cassazione

  3. Se illecito vi è stato le prove potevano scaturire soltanto dalle dichiarazioni delle persone presenti ai fatti: i tre italiani e lo spagnolo.

     

    Posto che il commissario spagnolo non ha preso parte al procedimento federale era necessario -affinchè emergessero prove dell'eventuale illecito- che i tre italiani si "scornassero" tra di loro.

     

    Questo non è successo...

     

    Sarei curioso di leggere le memorie "contraddittorie" di Villani

  4. @ tedesco dai un'occhiata qui http://www.apneamagazine.com/ibf/index.php?showtopic=39631&st=0

     

    @ Prof. Malpieri

    grazie per l'esauriente risposta, sembra proprio che ci sia da aggiornare un bel pò di manuali...

     

    per quanto riguarda la prima espirazione/inspirazione ricordavo bene quanto da lei sostenuto (ed è quello che ho sempre fatto)

    ma ho avuto il dubbio che il rischio di diminuzione della gettata cardiaca provocata da una espirazione completa -una volta giunti in superficie- potesse essere tale da comportare un diverso modo di eseguire "il primo respiro".

  5. Egregio Prof.

    dal momento che i classici manuali sull'apnea non sono aggiornati (e non si sa quando e se lo saranno!) può spiegarmi a cosa è dovuta "la perdita di potenza" dell'attività cardiaca?

    Può chiarirmi, inoltre, la relazione tra espirazione ed aumento della pressione endotoracica? vale solo in apnea (uno o due metri prima della superficie, come diceva oldsub) oppure anche una volta emersi?

    Per quanto riguarda la prima espirazione (fuori dall'acqua) e la prima inspirazione, come ci regoliamo?

    Chiedo scusa per i numerosi quesiti ma non saprei a chi altro rivolgerli.

  6. Considerati un privelegiato.

    In una quindicina d'anni di frequentazione di newsgroup e forum di svariati temi sei il primo, unico ed ultimo utente per il quale sceglierei di utilizzare la funzione ignora/nascondi che è presente in altri forum di discussione.

    La supponenza, la pretestuosità e la volontaria spocchia del tuo modo di esprimerti mi porterebbero a quello che neppure il preggiore dei troll o flamer è riuscito a fare in tutti questi anni. Davvero notevole.

     

    E' già la seconda volta che quando ti trovi a corto di argomenti passi alle offese sul piano personale cercando di sviare l'attenzione da quello che è l'oggetto della discussione.

    Continua pure così... io continuerò a risponderti con i fatti che tu, volutamente, cerchi di ignorare non avendo risposte da dare.

     

    Dal momento che sostieni che io sia andato O.T. ti ricordo che hai iniziato il topic ponendo una serie di domande, fra le quali:

    "Ora, durante un allenamento ipercapnico, durante il quale la contrazioni arrivano molto in fretta per l'accumulo di CO2 e si viaggia quasi sempre in quella "zona di sofferenza" accompagnati dalle contrazioni, quali segni fisiologici prendete in considerazione stabilire se dopo un po' di ripetute ne avete ancora oppure se dovete uscire?"

    "La mia riflessione è: durante un massimale spingete fisiologicamente il vostro fisico e la vostra testa a sopportare le contrazioni diaframmatiche come avrei avuto in un allenamento ipercapnico? Come gestite la "zona di sofferenza"?

     

    La prima risposta che hai avuto (vai a leggertela!) ha parlato di fare molta attenzione ai segnali che il corpo invia dopo le contrazioni; tutti quelli intervenuti successivamente hanno chiesto, sostanzialmente, quali sono questi segnali e come individuarli

    visto che è stato sostenuto (in seguito) che era possibile non solo avvertirli ma insegnare a riconoscerli.

     

    Che a te piaccia o meno la stragrande maggioranza degli utenti che hanno partecipato alla discussione ha focalizzato la propria attenzione su questi "segnali" che inducono ad interrompere l'apnea nella cd. zona di sofferenza post contrazioni, sulla loro riconoscibilità, su come sia possibile insegnare a comprenderli e sulla supposta sicurezza di un'apnea che si basa su di essi.

     

    Se tu hai problemi a parlare dell'argomento puoi benissimo evitare di partecipare invece di chiedere, a più riprese, la chiusura del topic o a ripetere che l'oggetto della discussione è un altro!

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