Home » Pesca in Apnea » Agonismo » I Trofeo Mauro Isola: in ricordo di un amico

I Trofeo Mauro Isola: in ricordo di un amico

Cristian Corrias è il vincitore del primo Trofeo Memorial intitolato al giovane Mauro Isola, valevole anche come prima gara selettiva della stagione agonistica sarda del 2009, disputatosi a S.Margherita di Pula lo scorso 1 marzo.
L’atleta del circolo Albatros di Cagliari, si è imposto in un campo gara reso estremamente difficile
e selettivo dalle avverse condizioni marine.
Proprio da quest’ultimo elemento cominciamo l’analisi della competizione ottimamente organizzata dal circolo AirSub di Cagliari.

Corrias premiato con il Giman appositamente realizzato per l’occasione

Lo specchio di mare nel quale si è disputata la gara, compreso tra il porticciolo di Cala Verde ed il villaggio residenziale di Pinus Village, ha accolto i partecipanti con una sgradevole onda lunga, causata dallo scirocco del giorno prima e, cosa ben più negativa, con pessime condizioni di visibilità.
I fondali antistanti l’Hotel Abamar, zona prescelta per l’ingresso in acqua, sono infatti costituiti da ampie distese di sabbia e posidonia, inframmezzate da caratteristiche strisciate di roccia, e soffrono in maniera particolare i venti dai quadranti meridionali che riescono a sollevare un fitto strato di sospensione anche quando soffiano con media intensità.
Anche il semplice ingresso in acqua ha costituito un problema per più di un partecipante: si sono viste plancette rovesciarsi, in balia delle onde, e un concorrente ha perfino dovuto rinunciare alla competizione a causa di una pinna smarrita tra i marosi.

L’incolumità degli agonisti non è mai stata in pericolo, ma di certo tutti speravano in un mare più accogliente. E invece una visibilità di 2/3 metri scarsi, resa peggiore dal libeccio subentrato verso la fine della mattinata, ha accompagnato gli atleti per tutta la gara.
Per fortuna almeno il sole ha scaldato l’aria regalando una giornata assolutamente primaverile.

Ultimate le operazioni di iscrizione e la consegna dei carnieri con i relativi numeri di gara, gli organizzatori hanno radunato i concorrenti nella spiaggia e il presidente dell’AirSub, Giovanni Tocco, ha quindi preso la parola per ricordare il compianto Mauro Isola e chiedere ai presenti un minuto di silenzio in sua memoria.

Il carniere del vincitore

Dopo il fischio di partenza gli atleti si sono subito diretti al largo, sperando di ritrovare le zone di roccia e le tane segnate in preparazione. Speranza disattesa per quasi tutti in quanto la maggior parte delle tane erano piene di frammenti di posidonia, trasportati dal moto ondoso, e popolate da castagnole o al massimo da saraghi sotto misura; perfino gli onnipresenti tordi sembravano aver traslocato in altri lidi.
Addirittura, nelle zone dove i concorrenti si ritrovavano più numerosi, li si vedeva trascorrere il tempo con la testa fuori dall’acqua, intenti a lamentarsi della scarsità di prede.

La fine della competizione era fissata per le 13:30 ma non sono stati pochi i concorrenti che hanno deciso di rientrare anzi tempo e con il carniere vuoto.
Alla fine solo 6 concorrenti, su 26 partenti, mostravano prede in carniere; così pochi da far temere per la validità della manifestazione, visto che i regolamenti federali richiedono un minimo di 5 concorrenti aventi prede in peso, pena la nullità della gara.

Poco dopo la consegna dei carnieri la carovana dei partecipanti si è trasferita presso l’agriturismo ‘La Biada’, dove sarebbe stato servito il pranzo, si sarebbero espletate le operazioni di pesatura e si sarebbe svolta la cerimonia di premiazione.
Come abbiamo detto, la bilancia, presidiata dal campione di casa Antonio Lovicario e dall’inossidabile Mauro Meloni in qualità di direttore di gara, ha avuto ben poco lavoro ma la suspense non è mancata di certo in quanto gli atleti che avevano conquistato qualche preda temevano per l’annullamento della gara.
Grazie a un paio di pesci pericolosamente vicini alla soglia dei 300 grammi ‘ben’ sei sono stati gli atleti che hanno ottenuto un punteggio valido e gioito per un risultato che forse vale doppio, visto l’elevato numero di sonori cappotti.

La classifica ha decretato la vittoria per Cristian Corrias, dell’A.S.D. Polisportiva G.S. Albatros di Cagliari, con 7452 punti ottenuti grazie anche al bonus pera la cattura della preda più grande.
Il secondo posto è andato al canuto Sandro Siddi, del circolo organizzatore, dietro di lui, nell’ordine, Andrea Picciau (A.S.D. S.G. Apnea Golfo degli Angeli di Quartu S.E. ‘ CA), Gianfranco Loi (A.S.D. Air Sub Apnea Team ‘ CA), Giuseppe Sotgiu (G.S. Corallo Sub ‘ Alghero) e Roberto Maureddu (Seapro ‘ Gonnesa).
Nella classifica a squadre ha prevalso l’A.S.D. Air Sub Apnea Team di Cagliari.

Paolo Isola riceve una ceramica in ricordo della manifestazione

Grazie ai numerosi sponsor, la manifestazione ha beneficiato di una doppia premiazione per tutti i partecipanti: una in base al numero di pettorale ed un’altra ad estrazione, fino ad esaurimento dei premi disponibili.
Tra tutti i premi spiccavano il bellissimo fucile Giman Sub, messo a disposizione grazie alla sottoscrizione degli utenti di Apnea Magazine, le graziose ceramiche artistiche, gentilmente offerte dalla famiglia Isola, un soggiorno gratuito offerto dall’Hotel Baia di Nora e i premi Omer e SeaTec, offerti da Air Sub Cagliari.

La manifestazione è stata chiusa dal padre di Mauro Isola che, con evidente commozione, ha voluto ringraziare tutti quanti per la solidarietà e l’affetto dimostrato nei confronti del figlio e della sua famiglia.

Gli organizzatori infine intendono ringraziare in modo particolare la famiglia Isola, tutti coloro che hanno partecipato alla sottoscrizione per Mauro Isola aperta da Apnea Magazine e soprattutto Walter Rubeo e Giorgio Volpe, gli sponsor, i soci che hanno collaborato per la buona riuscita della manifestazione, il personale dell’assistenza sanitaria, i militari del Gruppo Sommozzatori dei Carabinieri e i gestori dell’Agriturismo ‘La Biada’ di Pula (CA).

Sandro Siddi in una foto di repertorio

Interviste

Cristian Corrias (primo classificato)

E’ stata la gara che ti aspettavi? No, in preparazione c’erano 4 metri di visibilità e qualche pesce l’avevo trovato tra cui alcune corvine, anche sul chilo, e puntavo proprio su quelle per fare risultato. Era prevista scaduta e pensavo di trovare 10 metri di visibilità.
E invece? Sono entrato in acqua e’ ho stravolto la mia gara! Le tane basse, dove avevo trovato i pesci in preparazione, erano piene di pezzi di alghe e, in quelle condizioni, i pesci se ne vanno.
Quindi? Hai provato ad allargarti? Esatto! infatti dove c’era la roccia ‘bella’, e non c’erano le alghe, il pesce c’era. Sono andato parecchio a largo, mi sono studiato un percorso verso terra, dove sapevo di trovare delle strisce di roccia, e ho iniziato a fare giù e su. E’ li che ho trovato le corvine, il sarago e i tordi, pesci che quasi tutti gli altri non hanno trovato.
I tuoi avversari dicono che avevi un ritmo impressionante. Così dicono! Forse perché ho la fortuna di pescare spesso con Massimiliano Barteloni e se non fai così non gli stai dietro! Devo dire però che anche Massimo Spano è parte di questo risultato.
E’ stressante entrare in acqua e trovare queste condizioni? Con maggiore visibilità è sicuramente più divertente ma mi sono stressato di più durante il pranzo.
Perché?Perché, aspettando la pesatura, tenevo le dita incrociate e speravo che si qualificassero almeno in 5 per non invalidare la gara e, quindi, il mio risultato.

Sandro Siddi (secondo classificato)

Come hai reagito dopo l’ingresso in acqua, constatando la scarsa visibilità? Non è stata una piacevole sorpresa. Le notizie che avevo dagli atleti entrati in acqua ieri davano una visibilità di almeno 10 metri, le previsioni meteo davano lo scirocco in scaduta, non mi aspettavo certo queste condizioni. In preparazione avevo identificato diverse zone e esemplari di saraghi, corvine e tantissimi e immancabili tordi, tra cui i ‘bluoni’ erano quelli che raggiungevano dimensioni considerevoli.
Tutto faceva pensare a una competizione divertente, invece lo scirocco è rimasto sostenuto girando addirittura a Libeccio. La visibilità era scarsissima e ho deciso un percorso che mi potesse permettere di frugare tra le rocce non infastidite dai frammenti di posidonia. È stato faticoso ma un po’ di esperienza, e quella dose si fortuna che quasi sempre premia chi ci crede fino alla fine, mi hanno premesso di portare a casa questo piazzamento.

Classifica

Posizione ‘ Concorrente ‘ Società ‘ Prede ‘ Specie ‘ Punti

1 ‘ Cristian Corrias ‘ A.S.D. Polisportiva G.S. Albatros di Cagliari ‘ 7 ‘ 4 ‘ 7.452
2 ‘ Sandro Siddi ‘ A.S.D. Air Sub Apnea Team Cagliari ‘ 3 ‘ 2 ‘ 2.754
3 ‘ Andrea Picciau ‘ ‘A.S.D. S.G. Apnea Golfo degli Angeli di Quartu S.E. (CA) ‘ 2 ‘ 2 ‘ 2.088
4 ‘ Loi Gianfranco ‘ A.S.D. Air Sub Apnea Team Cagliari ‘ 2 ‘ 1 ‘ 1.542
5 ‘ Sotgiu Giuseppe ‘ G.S. Corallo Sub Alghero ‘ 1 ‘ 1 ‘ 942
6 ‘ Maureddu Roberto ‘ Seapro Gonnesa ‘ 1 ‘ 1 ‘ 900

Tags: , , , , , , ,

Category: Agonismo, Articoli, Pesca in Apnea

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *