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Finswimming World Championship Day 2

| 1 Agosto 2011 | 1 Comment


E’ agrodolce la seconda giornata dei Mondiali Assoluti di nuoto pinnato per i colori azzurri. Due argenti e un bronzo arricchiscono il bottino della Nazionale impegnata in Ungheria: li conquistano Stefano Figini, due volte secondo nei 400 e 1500 np, e Cesare Fumarola, terzo nei 50 np. Hanno però un retrogusto amaro soprattutto le medaglie del portacolori delle Fiamme Oro e del Nord Padania Sub Varedo che ha il merito di averci provato con tutto sé stesso: contro il programma gare oltre che contro gli avversari, Figini è l’unico a tentare la doppietta 1500-400. Anche se al termine della giornata il metallo delle sue medaglie non sarà quello sognato, la prova del campione milanese è superlativa. Nei 1500 infatti, pur cedendo ad uno splendido Oleksandr Odynokov, Figini sigla il nuovo record italiano in 12’26”58, tempo che non basta per superare i 12’22” netti del giovane ucraino, ma vale l’argento davanti al russo Alexey Shafigulin (12’26”95). A circa un’ora di distanza, vanno in scena i 400, regno finora incontrastato di Figini che però deve abdicare in favore di uno strepitoso Max Lauschus (GER) che con 2’58”49 strappa all’azzurro titolo e record del mondo e diviene così il secondo uomo al mondo ad infrangere il muro dei 3 minuti. 2’58”79 è il tempo di Figini in una finale che vede sul terzo gradino del podio il russo Evgeny Smirnov in 3’01”07.
Cesare Fumarola conquista invece il bronzo nei 50 np nuotando in 15”78 dietro il “solito” Pavel Kabanov (RUS – 15”33) al secondo titolo individuale della rassegna, e al sorprendente e felicissimo colombiano Mauricio Fernandez Castillo (15”68) che a sua volta si conferma sprinter di razza dopo il bronzo nei 100 vs. Andrea Nava è quinto con 16”37.
La giornata era però iniziata con la finale diretta al mattino degli 800 vs dove era attesissima la sfida tra il padrone di casa Szilard Vilhelm e il coreano Youngjoong Yoon, sfida che si realizza solo in parte con il secondo costretto al ritiro a circa metà gara e il primo che viene invece sorpreso da un arrembante Cheng Chi (CHN 5’51”51) e dal connazionale Denes Kanyo che nuota nella prima batteria e stampa sulle piastre un 5’52”16 che gli permette di superare il 5’52”52 di Vilhelm.
La finale dei 50 pinne non vede invece ai blocchi di partenza il detentore del titolo, l’azzurro Andrea Rampazzo, non competitivo nelle serie al mattino dove con 20”36 è solo 12°. Sempre nelle batterie era caduto il primo record di giornata, merito del ceco Ondrej Broda che ferma i cronometri a 19”34, peraltro infortunandosi leggermente a mano e gomito in un arrivo fin troppo impetuoso.  Forse proprio questo lieve infortunio gli impedisce di confermarsi al pomeriggio: è così il russo Alexander Ivanets a spuntarla con 19”35, davanti appunto al ceco (19”45) e all’ungherese Matyas Szenes (19”68).
I 200 np femminili vanno invece a Valeria Baranovskaya, unica a scendere sotto la barriera del minuto e trenta secondi. 1’29”59 per la bella russa che surclassa la concorrenza della coreana Ahram Jeon (1’31”68) e della connazionale Vasilisa Kravchuk (1’31”87) sempre piazzata ma ben lontana dai suoi standard. Sfortunata nelle batterie Silvia Baroncini che nuota un buon 1’35”74, 9° tempo finale e quindi prima delle escluse alla finale, mentre Debora Chiarello è 16esima con 1’38”26.
Nei 200 pinne cade l’ennesimo record mondiale della giornata grazie alla beniamina di casa, l’ungherese Petra Senanszky che migliora il proprio primato stabilito due settimane fa agli Europei Giovanili e abbassa il limite della distanza a 1’45”29. Argento per Medeya Dzhavakhishvili (RUS – 1’45”84) e bronzo all’altra ungherese in gara, Lilla Stier (1’47”07). Delusione per Elisa Mammi che si piazza al 5° posto con un tempo – 1’52”43 – però ben lontano dal proprio migliore.
I piazzamenti degli altri azzurri in gara oggi: Alberto Rota è 8° nella finale dei 1500 con 13’03”83, Julio Tugnoli è 10° nelle batterie dei 400 con 3’07”41, Giorgia Viero si qualifica per la finale degli 800 nuotando in 7’16”93 mentre Viola Donadello è 10a in 7’19”97.

It’s record’s day in Hódmezővásárhely. Max Lauschus, Ondrey Broda and Petra Senanszky sets the all time best performances on 400 sf, 50 bf and 200 bf. The two great finals of the day are especially the 1500m sf men and the 400m sf men, in which the italian Stefano Figini, is the protagonist, but not the winner. In the 1500m the italian man had to give in to the uckrainian Oleksandr Odynokov, who came first with 12’22’’00, then Figini with 12’26’’58 and third the russian Alexey Shafigulin with 12’26’’95. After an hour the italian is in lane for the 400m, the distance he has leading since many years. But the feat of the german Max Lauschus is unbelivable: he brokes the world record with 2’58’’49. Figini is so silver with 2’58’’79 and the russian Evgeny Smirnov is bronze with 3’01’’07.
The russian Pavel Kabanov won his second title in the 50m sf men (15’’33), followed by the colombian Mauricio Fernandez Castillo (15’’68) and the italian Cesare Fumarola (15’’78).
But the day had started with the direct final of the 800im men wherein was awaited the challenge between the householder Szilard Vilheim (5’52’’52) and the corean Youngjoong Yoon: the first one, surprinsigly, was beat by the chinese Cheng Chi (5’51’’51) and his countryman Denes Kanyo, who swam in the first heat 5’52’’16, while the second one had to give up in the middle of the race for some bottle issues.
In the morning heats of 50 bf the czech Ondrej Broda set the new world record with the time of 19’’34, but injured himself with an impulsive arrival: this little accident has caused, maybe, his failure against the russian Alexander Ivanets, who wins with 19’’35, but not against the ungarian Matyas Szenes who finishes third with 19’’68.
The gold medal in the 200m sf woman goes to the russian Valeria Baranovskaya, the only one who goes under the wall of 1’30’’, winning in 1’29’’59, before the corean Ahram Jeon (1’31’’68) and her countrywoman Vasilisa Kravchuk (1’31’’87).
In the 200 bf women the ungarian Petra Senanszky beats her own record, done 2 weeks ago during the European Junior Championship, and sets the new limit to 1’45’’29; silver medal for russian Medeya Dzhavakhishvili (1’45’’84) and bronze medal to the other ungarian, Lilla Stier (1’47’’07).

C’est la journée des records du monde à Hódmezővásárhely. Max Lauschus, Ondrey Broda and Petra Senanszky signent les nouvelles meilleures performance all time sur le 400 sf, 50 bf et 200 bf. La journée s’était ouverte avec la finale directe au matin des 800 im et le défi entre l’hongrois Szilard Vilhelm et Youngjoong Yoon, défi qui ne se réalisera qu’à moitié pour l’abandon du coréen et la victoire à surprise du chinois Cheng Chi en 5’51″51 et la deuxième place de l’autre hongrois Denes Kanyo qui nage dans la première série et avec 5’52″16 devance son coéquipier qui registre un crono de 5’52″52.
La première finale de l’après midi est celle du 50 sf où arrive le deuxième titre individuel pour Pavel Kabanov (RUS – 15″33) face au colombien Mauricio Fernandez Castillo (15″68) et à l’italien Cesare Fumarola (15″78).
Dans la même distance mais en bipalme au matin tombe le record du monde avec Ondrey Broda (CZE) qui améliore son propre temps et le fixe à 19″34, se blessant légèrement à une main et au coude. Cette blessure lui empêche peut-être de nager encore plus fort l’après-midi où c’est alors le russe Alexander Ivanets a toucher les plaque pour premier en seulement un centime en plus du temps signé le matin par le tchèque qu’avec 19″45 dans la finale doit se contenter de la deuxième place devant l’hongrois Mayas Szenes (19″68).
Les 1500 sf son remportés par l’ukrainien Oleksandr Odynokov en 12’22″00, médaille d’or devant l’italien Stefano Figini (12’26″58) et le russe Alexey Shafigulin (12’26″95). Presque une heure après c’est la fois de la finale du 400 sf où le même Figini doit renoncer au titre et au record qui lui appartenait depuis longtemps. L’épreuve de l’allemand Max Lauschaus est vraiment incroyable: avec 2’58″49 il établit le nouveau record du monde et il gagne son premier titre devant le roi de la distance qui doit abdiquer en nageant, fatigué pour la finale d’avant, quand même un super 2’58″79. Troisième place pour le russe Evgeny Smirnov en 3’01″07.
Les 200 sf sont gagné par Valeria Baranovskaya, la seule à descendre sous le mur de la minute et trente secondes. 1’29″59 est le temps de la belle russe qui devance largement la coréenne Ahran Jeon (1’31″68) et l’autre russe Vasilisa Kravchuk (1’31″78) encore médaillée mais très loin de ses meilleurs temps.
Dans les 200 bf tombe l’énième record de la journée grâce à la superbe performance de la chouchoute des supporter hongrois Petra Senanszky qui batte son record établit il y a deux semaines aux Championnats Juniors et qui fait donc enregistrer 1’45″29. La médaille d’argent est gagné par Medeya Dzhavakhishvili (RUS – 1’45”84), celle de bronze par l’autre hongroise Lilla Stier (1’47”07).

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