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C4 presenta All’EUDI le Nuove Pale e Scarpette della serie 300

1/3 di tradizione, 1/3 d’innovazione, 1/3 di design, sale ( di mare ) quanto basta.

La ricetta delle scarpe 300 è così, una elegante forma d’equilibrio fatta di poche centinaia di grammi. Invece la tecnica cruda parla di una progettazione principalmente finalizzata alla riduzione del volume. Il volume è la causa prima del “peso” delle scarpe sott’acqua e quindi della fatica nello spostarle nuotando. Più volume d’acqua si sposta più si fa inutile fatica. Conseguente è una forte riduzione di peso, mantenendo la necessaria caratteristica d’essere affondanti. Una scarpa 300 nella taglia 40-41 pesa soli 316 grammi contro i 650-750 grammi della gran parte delle scarpe in commercio.

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La posizione di spinta del piede sulla pala è arretrata di circa 30mm, essa è posizionata a metà strada tra le dita dei piedi ed il metatarso. I longheroni sono corti davanti alle dita dei piedi, ma si estendono sotto la scarpa sino ad abbracciare il tallone. Essi formano un’unica ininterrotta linea di distribuzione dell’energia tra piede e pala. Così i longheroni trasferiscono in modo progressivo l’energia alla pala, consentendo ottimali curvature di flessione. Le pale, rispetto alle tradizionali, si estendono per altri 20mm dentro la scarpa 300, verso il tallone. E’ evidente che servano pale dedicate e non solo per l’innesto meccanico alla scarpa 300.

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L’anatomia a calzata unica delle scarpe 300 è ricavata sovrapponendo le forme delle nostre scarpe anatomiche dx e sx, le Mustang con la loro preformatura di 3° che abbiamo mantenuto anche nelle scarpe 300. L’anatomia è uscita particolare, molto fasciante, con la trasmissione dell’energia distribuita su tutta la superficie di contatto del piede e non solamente in zone parziali. Era ciò che volevamo. Meno dolori e più efficacia. Perciò lì, a contatto col piede, la scarpa 300 ha spessori minimi, l’adattabilità e il confort sono alti. Il materiale innovativo con cui sono fatte le scarpe 300 consente di raggiungere questi livelli, la sua resistenza è 7 volte superiore ai materiali tradizionali.

Le eleganti forme delle 300 sembrano disegnate dall’acqua che scorre sul piede, non ci sono gradini, le forme sono continue. L’idrodinamica è importantissima per la riduzione della fatica e farle lucide e rilucenti le ha rese, oltre che belle, molto scorrevoli. Dopotutto anche i pesci sono belli, lucidi e…veloci.

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Le pale si fissano meccanicamente alle scarpe 300, ci sono degli incastri meccanici nei longheroni e speciali viti Hilo di fissaggio. Queste soluzioni meccaniche, oltre a consentire facilmente la sostituzione delle pale, evitano le sovra sollecitazioni alla pala che si presentano nei casi d’incollaggio. Così nell’insieme, il sistema è più resistente, sicuro e le pinne durano più a lungo.

29° vs 22°. Nelle pinne moderne le geometrie sono importanti, l’angolo di piega è elevato. Per averlo veramente servono scarpe che abbiano una sede per le pale con un angolo adeguato. Se questo angolo è basso, la rigidezza della scarpa raddrizzerà la pala e come risultato avremo delle pinne con un angolo ridotto. Più le pale sono morbide e più il plantare della scarpa è rigido, più si raddrizzeranno perdendo efficacia. Un vero controsenso. Le scarpe 300 non soffrono questo problema, esse sono preformate anatomiche di 3° che si aggiungono ai 29° della sede per le pale, per un totale di 32° di effettiva inclinazione tra il nostro piede e la pala. La modernità geometrica e cinematica delle pinne è così effettiva e non solo nominale.

Le scarpe 300 saranno disponibili in 7 taglie: 36/37 – 38/39 – 40/41 – 42/43 – 44/45 – 46/47 – 48/49.

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