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46° Coppa delle Citta’ 30 dicembre 2006

| 4 Gennaio 2007 | 0 Comments

foto Anche quest’anno nelle acque croate si è svolta la classica di fine anno: la Coppa delle città, gara internazionale nella quale le squadre composte da due atleti si sono date battaglia nel campo gara di fronte a Punta Kriza, una zona molto valida -a differenza dei campi gara delle precedenti edizioni.
Circa una cinquantina le squadre presenti al momento dell’iscrizione: erano rappresentate diverse nazioni, come Russia, Slovenia, S.Marino, Grecia, Croazia e Italia, presente con le due squadre Trieste I (Igor Bisulli e Stefano Claut) e Trieste II (Mario Degrassi e Roberto Mastromauro).
La morfologia del fondale del campo gara è costituita in prevalenza da fondali algosi con molte secche, sia a largo che in prossimità della costa; il bassofondo si presta molto alla pesca all’aspetto con un susseguirsi di punte molto frastagliate, mentre più a largo esistono delle zone di roccia molto interessanti per la pesca in tana, sempre a quote entro i dieci metri, e lastre isolate o cigliate interessanti più a fondo, “jolly” che i locali hanno saputo sfruttare al meglio.
Durante la preparazione gli atleti non potevano non notare la temperatura dell’acqua molto bassa (10-11°) e la quasi totale assenza di prede al libero, mentre scorrendo le zone di roccia più interessanti qualche orata e qualche sarago facevano capolino dalle tane.
Il regolamento di questa gara, come ogni anno, attribuisce un elevato punteggio per le prede a coefficiente (peso minimo 2,5kg), fatto che conferiva grande importanza ai gronghi; non va poi dimenticato che in Croazia sono validi anche i gattucci, le razze, i trigoni, le rane pescatrici ed altre specie considerate non valide dal regolamento italiano.
La mattina, come da copione, gli atleti si imbarcano sul traghetto che li condurrà nel punto di partenza in mezzo al campo gara. Giunti a destinazione, ad ogni squadra viene assegnata un’imbarcazione con barcaiolo locale; c’è sempre molta apprensione in questa fase, infatti si spazia dalla “vasca da bagno” con motore da 4cavalli alle più moderne e veloci pilotine. Anche il barcaiolo è una figura importante: se è sveglio e coinvolto nella gara rappresenta una garanzia, mentre se è disinteressato e magari non parla l’italiano allora può causare qualche problema.
La partenza viene data con un razzo di segnalazione e subito le squadre si sparpagliano sul campo gara; viste le premesse, tutte le squadre che opteranno per l’aspetto o agguato in acqua bassa non otterranno grandi risultati, pensate che verrà catturata solo una spigola e una salpa e che alla pesatura non sarà dato vedere neanche un cefalo.
Va decisamente meglio per chi si è dedicato alla pesca in tana su quote medie: le zone più pescose si sono rilevate quelle comprese nei dieci metri. La squadra locale di Mali Losinj, visitando segnali su segnali ha realizzato un ricco bottino: ben 14 prede, in prevalenza scorfani e tordi neri; anche la squadra di Nerezine con il forte atleta croato Daniel Gospic ed il suo compagno Branimir Gulam consegnerà un carniere notevole costituito da 3 gronghi e quattro pesci, tra cui una bella corvina, ed ancora una razza e un grongo al limite. Altra squadra che sembra poter competere per il podio è Trieste I con Stefano Claut e Igor Bisulli, quest’ultimo reduce da un’annata agonistica coi fiocchi. Sfuttando qualche segnale trovato in preparazione e razzolando con criterio, la squadra triestina ha consegnato il carniere più bello della gara: 2 orate, di cui una da 1,9kg, un sarago, un tordo nero, un cappone, 2 gronghi ed altri tre pesci al limite da pesare.
Subito alle spalle dei triestini si colloca la squadra di Novigrad I con una bellissima pescata di corvine, 6 prede (il limite massimo consentito); la squadra del San Marino porta alla pesa un bel dentice catturato all’agguato in 4 metri d’acqua, mentre nel carniere di Trogir appare una cernia, che pero’ risulterà lievemente inferiore ai 3kg (peso minimo per i serranidi).
Anche Trieste II presenta un bel carniere composto da 4 pesci con 2 tordi, un orata e un sarago. In generale, si evidenzia la pescosità del campo gara: molte squadre, infatti, hanno carnieri consistenti. Ci sono molti tordi neri, scorfani, diverse orate e corvine, 2 dentici, una sola spigola, gli immancabili serpenti -di cui uno sui 15kg- qualche bel saragone, un paio di gattucci e un trigone enorme.
La festa prosegue nella palestra della città, dove avviene la pesatura con tanto di maxischermo e numeroso pubblico presente; c’è anche la banda musicale della città per le premiazioni.
Per la vittoria non sembra esserci dubbio: la squadra di Mali Losinj ha un distacco notevole, mentre per il secondo e terzo posto c’è un po’ di suspance: alla squadra di Nerezine la bilancia scarta la razza, ma il grongo entra per pochi grammi, mentre a Trieste I tutti i tre pesci incerti vengono scartati per poco; terza, quindi, la compagine triestina, mentre quarta la squadra di Novigrad con il carniere di corvine. Alla squadra Trieste II spetta un onorevole 14° posto. La serata prosegue in un clima festoso con le premiazioni degli atleti e dei barcaioli da parte delle autorità locali, la premiazione dell’atleta più giovane e la preda più bella, l’orata di quasi due kili catturata dal triestino Bisulli.

Classifica

1. Mali Losinj (Jakupovic, Orlic) – 20.690 pt
2. Nerezine (Gulam, Gospic) – 16.150
3. Trieste I (Claut, Bisulli) – 15.560
4. Novigrad (Reinic, Sinkovic) – 11.455
5. Susak (Morin, Toic) – 10.815
6. Tribunj (Marinov, Kesic) – 10.490
7. Nerezine II (Hirsch, Haluska) – 10.300
8. Lovran (Reinic, Uhac) – 10.125
9. Trogir (Rajic, Mise) – 9.920
10. Kostrena (Babic, Percic) – 9.350
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