Testo e Foto di Paolo Lo Biondo
Dopo tanti anni di inattività agonistica, decide perciò di rimettersi in gioco, persuaso dall’entusiasmo personale e dall’amicizia che lo lega al più volte campione palermitano Nicola Riolo. Gabriele è iscritto al Sub Club Brescia, può perciò partecipare alle selettive zonali di Emilia Romagna-Lombardia che si svolgono nei fondali liguri. La prima prova disponibile rispetto ai suoi impegni è quella di Levanto, del 15 novembre 2015.
Separati da una spiaggia e un porticciolo, il campo gara è costituito da due versanti: quello sud e quello nord. La formula delle selettive a nuoto con partenza dai gommoni a centro campo gara, impone agli atleti partecipanti una scelta precisa. Com’è consuetudine il giorno prima della gara, anche Gabriele fa la preparazione del campo gara, scegliendo il versante sud che ispezionerà a tutte le batimetriche disponibili. Il pesce si trova però fra i 4 e i 15 metri, ed è qui che imposterà l’intera durata della gara del giorno successivo. In preparazione trova un primo sarago sotto un sasso conosciuto, poi ancora un altro sparide e qualche altro pesce qua e là pronosticando già che l’indomani, il potenziale vincitore andrà al podio con 5/6 pesci.
Domenica 15 novembre 2015, alle ore 9.00 ha inizio la gara. Gli atleti in acqua sono più di 30, tutti motivati e competitivi. Gabriele parte sul segnale trovato in preparazione. Armato di un arbalete da 75 cm con fiocina a 4 punte, ritrova e cattura il grosso sarago già nei primi minuti di gara. Qualcos’altro, in quella tana, si è mosso. L’acqua però si è intorbidita, a causa del movimento creato dalla cattura. Bisogna aspettare qualche minuto perché si ripulisca un po’ l’ambiente. Quando è il momento si immerge, decide di insidiare il pesce da un’altra apertura nella roccia, impostando un aspetto dentro la tana. Il pesce, spaventato o forse curioso, fa capolino dalla roccia che lo nascondeva e l’atleta non perde l’occasione per catturarlo e portarlo in superficie: è un’orata di oltre 2,5 kg. Dopo queste due entusiasmanti catture Gabriele si sposta su un altro segnale trovato in preparazione, catturando ancora un sarago. Il resto della gara è impostato sulla scelta azzeccata di pescare al razzolo, che gli consentirà infatti di mettere a cavetto ancora 4 tordi pavone.
Terminata puntualmente la gara alle ore 13.00, alla pesatura i carnieri saranno più ricchi rispetto ai pronostici: i primi dieci classificati portano alla bilancia dai cinque ai dieci pesci (orate, saraghi, corvine, salpe, cefali, tordi, mostelle, gronghi e murene). I carnieri più belli, com’è solito nelle gare, sono lasciati per ultimi. Spiccano in particolare quelli di Delbene e del forte atleta modenese Michele Maselli, del club Nuoto Sub Vignola, reduce da un terzo posto alla prima selettiva di Punta Bianca (La Spezia). La suspense è alta per i due favoriti, ma è Delbene ad aggiudicarsi il gradino più alto del podio per uno scostamento di 415 punti e riceve inoltre il premio per la preda più grossa (la bella orata).
Per Gabriele il rientro agonistico non poteva essere più entusiasmante, vincendo una gara molto difficile, soprattutto in una dimensione molto cambiata negli ultimi dieci anni. Il prossimo obiettivo è l’accesso al campionato di qualificazione 2016, il che richiederebbe un primo o secondo posto all’ultima selettiva di Moneglia, in programma ad aprile prossimo. In realtà, dal momento che i posti disponibili sono solo due, molto dipende dalle combinazioni delle classifiche nelle tre selettive. Sono favoriti i primi migliori risultati delle prove già disputate, ma al momento i giochi sono aperti e tutto può succedere…