Un corpo umano, ormai ridotto al solo scheletro, è stato ritrovato lungo litorale di Sabaudia, nel tardo pomeriggio di giovedì scorso (18 gennaio). Sul posto sono immediatamente intervenuti i Carabinieri e gli uomini della locale Capitaneria di Porto per i primi rilievi.
Alcune agenzie hanno riportato che, oltre alla muta, ci fossero pezzi di imbragature che lasciavano pensare potesse trattarsi di un kite-surfer scomparso in zona diversi mesi fa. Con il passare delle ore gli inquirenti sembrano invece essere convinti che lo scheletro possa appartenere al 50enne romano Virginio Nottola, un velista scoparso nel mare antistante Tarquinia verso la fine di ottobre. La muta sembrerebbe essere compatibile con quella che alcuni testimoni hanno riferito di aver visto indosso al velista proprio il giorno della sua scomparsa, all’atto della sua uscita dalla darsena del “Galeone” presso il lido di Tarquinia.
Per le conferme definitive sarà necessario attendere i riscontri dell’esame autoptico e dell’analisi del dna.