Qualche giorno fa, uno dei comandi della Marina Militare del porto di Megarese di Augusta, ha dovuto richiedere l’intervento di una motovedetta della locale CP a causa della presenza di un subacqueo intento a pescare nei pressi di alcune navi da guerra.
Al sopraggiungere delle autorità di controllo, il pescatore di frodo ha tentato di scappare spingendo al massimo il suo aquascooter, e trovando riparo sotto i piloni di un pontile industriale attiguo alla zona militare nella quale stava bracconando.
Il pescatore abusivo è stato individuato, costretto a salire sulla motovedetta e riportato a terra, dove lo attendeva un’autopattuglia che si è occupata di redigere i verbali per l’infrazione.
Il bilancio finale della contestazione ha portato ad una sanzione amministrativa da 4.000 euro, cui si è aggiunto il sequestro di tutta l’attrezzature utilizzata. Non è chiaro se il subacqueo sia scappato prima o dopo l’intimazione dell’alt da parte del personale di controllo, nel qual caso di configurerebbe anche il reato di resistenza a pubblico ufficiale.
La locale CP di Augusta sottolinea che: “rimane sempre molto alta l’attenzione nel contrasto alla pesca di frodo, tramite un’attenta e continua attività di vigilanza, mirata al contrasto delle illecite condotte in materia, ed alla tutela della pesca sostenibile e dell’ecosistema marino che, soprattutto in prossimità della costa, risente pesantemente degli effetti di un prelievo effettuato in maniera irriguardosa delle norme, e soprattutto potenzialmente pericoloso per i consumatori, quando esercitato in porto. Specie in tal caso, il disvalore della condotta è particolarmente accentuato.”