In poco meno di due settimane ci troviamo a dover dare ancora notizia di un incidente occorso ad un pescatore in apnea.
La giornata era iniziata bene e Giuseppe aveva già arpionato dopo pochi tuffi un bell’esemplare, era risalito per chiedere un secondo fucile, non si sa se per doppiare la preda o per tentare un rapido secondo colpo nel branco, ma purtroppo da questo secondo tuffo non è mai tornato in superficie.
L’allarme è stato dato, dall’amico che gli faceva da barcaiolo, nella tarda mattinata e le ricerche sono state avviate immediatamente con 4 motovedette della Guardia Costiera, il reparto Sommozzatori dei Vigili del Fuoco e 2 elicotteri che sorvolano la zona. Nella giornata di ieri è stato rinvenuto il primo fucile utilizzato, la cui asta aveva catturato un dentice, ad una profondità di circa 30 metri, ma del ragazzo nessuna traccia. Per quanto fosse una giornata di mare calmo, la zona è comunque conosciuta per essere soggetta a sostenute correnti sottomarine che hanno fatto dilatare la zona delle ricerche ad un’area di circa 10 miglia.
I locali circoli di pesca in apnea, che conoscono molto bene quei fondali, si sono messi a disposizione per partecipare alle ricerche che sono ripartite dalle prime ore di questa mattina. Giuseppe Tavella era considerato un subacqueo esperto ed era molto conosciuto dai tanti appassionati di pesca in apnea della zona.