Purtroppo come spesso accade in questo periodo ci sono diverse segnalazioni di incidenti in mare dovuti all’imperizia, all’imprudenza, alla distrazione e all’ignoranza dei segnali di:
S U B I N I M M E R S I O N E.
Le eliche di un motoscafo, gommone o barca, possono infliggere dei tagli gravi, mutilanti o addirittura mortali.
Non tutti i diportisti conoscono o ricordano che in acqua i subacquei hanno l’obbligo di segnalarsi attraverso una bandiera rossa con banda obbliqua bianca. In acque internazionali la bandiera è bianca con una parte blu a coda di rondine.
Certamente è sempre più diffuso tra i subacquei l’utilizzo di un natante appoggio, issando su di esso la bandiera, rendendola così maggiormente visibile a distanza e rimanendo sott’acqua nei pressi del mezzo nautico, ma soprattutto tra gli apneisti e spesso tra chi ama la semplice attività di snorkeling questo non avviene.
La bandiera di segnalazione è posta su una piccola boa, di solito grande quanto un pallone da calcio, appena visibile sul pelo dell’acqua e in questo modo i rischi di essere travolti aumentano notevolmente se il diportista non riconosce il segnale.
Il mezzo nautico deve navigare almeno a 100 metri di distanza dalla bandiera di segnalazione del subacqueo, il quale (con autorespiratore o in apnea), ha l’obbligo di rimanere entro un raggio di 50 metri dalla bandiera.
Il nostro invito di prevenzione e sensibilizzazione è rivolto a TUTTI : opinione pubblica, mezzi d’informazione, enti pubblici e privati, operatori del mare e quanti lo rispettano tutelandolo. Si ringrazia fin da ora quanti vorranno cooperare all’iniziativa che crediamo meritoria.
Collegandosi al sito www.anis.it (link SICUREZZA) è possibile scaricare il poster della Campagna Sicurezza 2005 (con una simpatica iniziativa) per essere affisso nei porti, darsene, circoli nautici e velici, negli stabilimenti balneari e in tutti quei luoghi di pertinenza.