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Tecnica: La Pesca In Parete


Ospite Mariano Satta

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Ospite Mariano Satta

 

 

Ciao ragazzi, qualcuno di voi sa darmi qualche dritta su come si pesca lungo una costa con pareti che cadono a picco sul mare? Ve lo chiedo perché quando mi trovo in prossimità di questo tipo di linea di costa tutto quello che riesco a fare è costeggiarla il più radente possibile, ma faccio solo in tempo a vedere i pesci mi sgamano regolarmente prima di riuscire a portarli a tiro. In alternativa provo dei brevi percorsi subacquei a metà parete lungo la parete stessa o a semicerchio dal largo risalendo verso la linea di costa, ma il risultato è sempre lo stesso: nulla di nulla. Esiste un metodo per condurre un agguato efficacemente? Bisognerebbe forse frequentare questo tipo di costa solo quando c’è schiuma e una visibilità più ridotta? O forse tentare un aspetto dietro uno sperone di roccia? Non lo so, voi che dite? Grazie mille, attendo fiducioso.

 

 

 

 

A me pare che i pesci come gli Sparidi soffrano di un acuto "miopismo" e quindi un'azione dall'alto risulta essere efficace sopratutto quando si pesca in parete con presenza di marosi che nascondono le nostre vibrazioni.

 

 

LA PESCA IN PARETE:

 

Le pareti a picco è difficile che offrano i

dovuti ripari per azioni dinamiche o per poste statiche ma per quanto sembri una contraddizione queste tecniche sono le più adatte ed efficaci.

 

La pesca in parete si pratica pescando a "vista dalla superficie" o "all'agguato dinamico" alla base e ovunque la parete offra nascondigli, speroni o gradini di roccia.

 

 

DALLA SUPERFICIE:

La silenziosità deve essere la componente principale di qualunque pescata fatta in parete.

 

Si avanza cercando il pesce "a vista", si cerca e si agisce rimanendo perfettamente attaccati in particolar modo dove l'onda frange.

 

Le pinne vanno tenute perfettamente sotto l'acqua e si avanza piano piano sfruttando le mani o pinneggiando leggermente con le sole caviglie.

 

Questo avanzare lentissimo e silenzioso ci permette di individuare e colpire dall'alto sopratutto gli Sparidi che all'alba o nelle ore del calasole arrivano a guadagnare le parti alte della parete per cibarsi.

 

I punti alti della parete col frangere delle onde offrono l'innesco della catena alimentare e i rumori prodotti dai marosi nascondo le nostre vibrazioni permettendoci ci avvicinare i pesci e sorprenderli quando distrattamente si cibano.

 

 

A MEZZA PARETE:

L'avanzare in superficie deve essere sempre lo stesso come descritto sopra. Si cerca e si tenta d'individuare il pesce dall'alto pescando a vista.

 

E' inutile agire in continue planate perchè sarebbero infruttuose. Quando la parete cade a picco l'azione deve essere sempre la stessa...individuare i pesci rimanendo attaccati alla parete avanzando silenziosamente a pinne "sotto".

 

Avvistata una preda sotto di noi bisogna compiere una capovolta silenziosissima possibilmente "delfinando" anzichè una capovolta verticale.

 

L'azione parte dall'alto molto lenta e si sfrutta la parete per avanzare verso i pesci come dei "gechi".

 

Una volta sotto bisogna attaccarsi alla parete con la mano libera e tenere il fucile puntato in avanti pronto a scoccare il tiro.

 

Si scende piano piano verso la verticale del pesce fino a portaro a tiro utile.

 

Bisogna avere una buona mano e un'ottima mira in quanto il pesce difficilmente ci mostrerà il fianco. Solitamente si spara molto lungo e la precisione viene garantita dal fatto che l'asta scenderà dritta verso il pesce usufruendo della perfetta idrodinamicità-

 

 

A MEZZA PARETE IN AGGUATO:

Se capita di individuare un pesce davanti e diagonalmente verso il basso l'azione sarà la stessa descritta sopra ma l'avanzamento avverrà in modo un pò più difficoltoso in quanto si tratterà di riuscire a rimanere attaccati alla parete e avanzare dinamicamente verso il pesce.

 

La discesa deve avvenire diagonalmente verso il basso rimanendo sempre più alti del pesce per mascherare il più possibile lil nostro avanzare e le nostre vibrazioni.

 

In queste circostanze il tiro sarà sempre lungo come descritto in precedenza ma il pesce a cibarsi offrirà una maggiore massa e quindi una maggiore possibilità di colpirlo.

 

 

AZIONE DINAMICA E POSTA STATICA:

Sempre a mezza parete può capitare che il nostro avanzare venga avvertito dal pesce che si staccherà dalla parete. In queste situazioni la miglior cosa è bloccarsi in posta statica e compiere un aspetto. Fermandoci bloccheremo quelle vibrazioni che hanno allertato la nostra preda e incuriosità potrebbe portarsi a tiro utile. Anche qua capita di tirare sempre lungo alla massima gittata.

 

IL PESCE SCAPPA> PESCA IN CADUTA:

Mentre compiamo la nosta azione dinamica capiterà più volte che il pesce si allerti e piano piano guadagni fondo.

 

In questi casi bisogna staccarsi dalla parete e cadere giù a foglia morta verso il pesce. Solitamente il nostro bersaglio sarà fortemente ridotto in quanto la preda nella sua lenta fuga ci offrirà solo la sua massa vista dalla coda.

 

Un buon tiratore non esita a sparare questo ridotto bersaglio in tiro lungo. Serve grande mira e sopratutto precisione.

 

 

ALLA BASE DELLA PARETE:

La base delle pareti a picco sono quelle che offrono maggiori possibilità di cattura ed è il punto dove essere necessariamente dotati di grande tecnica e doti apneistiche.

 

Si scende lungo la parete per poi agguatare o eseguire poste statiche a quote spesso impegnative. La base delle pareti è quella sempre maggiormente popolata da Sparidi e pesci di passo. La base delle pareti che offrono meandri, spaccature, massi e roccia sono popolate da Orate, Saraghi Maggiori e Pizzuti, Ricciole piccole e grandi, Dentici e Cernie.

 

In breve alla base delle pareti a picco è possibile catturare di tutto.

 

Le attrezzature da usare sono sempre le stesse in base alle quote che operiamo e prevalgono fucili molto lunghi...dal 90 in su.

 

Se serve altro.....

Modificato da Mariano Satta
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Impeccabile e chiarissimo come al solito!!! :D

Grazie!!!

:bye::bye::bye:

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Caro Mariano,

 

una domanda: ci sono tratti di costa (come alcune zone del conero) dove l'acqua è quasi sempre torbida. Qui la pesca "a vista" non è sempre agevole o il più delle volte impraticabile dall'alto.

 

Volevo sapere se esistono delle tecniche alternative o se forse è meglio rinunciare.

 

Non sono sicuro di quello che faccio ma provo a spiegare: mi stacco perpendicolarmente alla parete di una decina di metri. compio una U e ritorno sempre perpendicolarmente, sott'acqua, alla base della parere tentando di sorprendere il pesce dal basso. Il metodo è dispendioso e (visto che non sono un esperto pescasub) spesso infruttuoso.

 

Hai qualche consiglio da dare in proposito?

 

saluti

:bye:

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Non sono sicuro di quello che faccio ma provo a spiegare: mi stacco perpendicolarmente alla parete di una decina di metri. compio una U e ritorno sempre perpendicolarmente, sott'acqua, alla base della parere tentando di sorprendere il pesce dal basso. Il metodo è dispendioso e (visto che non sono un esperto pescasub) spesso infruttuoso.

 

He He modello Dapiran???? :P

 

 

 

Bella questa Mariano, proprio una bella scheda! :thumbup:

:bye:

Modificato da blackeel
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Ospite Mariano Satta
Caro Mariano,

 

una domanda: ci sono tratti di costa (come alcune zone del conero) dove l'acqua è quasi sempre torbida. Qui la pesca "a vista" non è sempre agevole o il più delle volte impraticabile dall'alto.

 

Volevo sapere se esistono delle tecniche alternative o se forse è meglio rinunciare.

 

Non sono sicuro di quello che faccio ma provo a spiegare: mi stacco perpendicolarmente alla parete di una decina di metri. compio una U e ritorno sempre perpendicolarmente, sott'acqua, alla base della parere tentando di sorprendere il pesce dal basso. Il metodo è dispendioso e (visto che non sono un esperto pescasub) spesso infruttuoso.

 

Hai qualche consiglio da dare in proposito?

 

saluti

:bye:

 

 

TECNICHE ALTERNATIVE:

A mio giudizio quanto descritto nella scheda è valido in qualunque situazione...torbido compreso.

 

La differenza sta solo nella scelta di un'arma più agile che offra un ottimo brandeggio e veloce puntamento.

 

 

NEL TORBIDO:

E' la pesca dinamica che ci porta ad avvistare il pesce...e questo vale in superficie - a mezza parete e anche a fondo.

 

Idem nelle poste statiche che l'Aspetto classico richiede...

IN BREVE: con acque trasparenti o torbide le tecniche non cambiano...spetta sempre al pescatore sapersi adattare alle circostanze.

 

Ciao

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Ospite Mariano Satta
Veramente una bella scheda, qualche consiglio sulla gestione del pallone ?

 

Risposta x Testaelisca

PESCA IN PARETE E GESTIONE PALLONE:

 

Pescando in parete è inevitabile che qualunque tipo di pallone segnasub rischi di bucarsi.

 

I migliori palloni per la pesca in parete sono quelli con copertura in Nylon e camere d'aria interne separate. La robustezza della copertura permette di riservare il pallone stesso da qualunque tipo di abrasione.

 

Per quanto riguarda il sagolino è preferibile che sia corto una decina di metri con un terminale in nylon trasparente di piccolo diametro (0,60 oppure 0,80).

 

Tra sagola galleggiante e terminale in nylon è bene collocare un galleggiante, va benissimo un galleggiante piccolo da rete da pesca.

 

In punta al terminale va messo un piombo che viene venduto col nome "pedagno".

 

Durante l'azione di pesca in parete in superficie il sagolino col suo terminale in Nylon assicureranno silenziosità e invisibilità.

 

 

Pescando a mezza parete si abbandona il piombo nel momento della capovolta facendolo cadere quasi in superficie nella prima asperità possibile...Sarete liberi dalla sagola per le azioni dinamiche ma coperti dal raggio della Boa come segnalazione.

 

Pescando alla base della parete dovrete abbandonare il terminale in piombo dopo la capovolta sempre in una qualunque asperità.

 

In breve il terminale in piombo va abbandonato nel momento in cui si esegue la capovolta e la Boa segnalerà la vostra presenza sulla vostra verticale.

 

Ciao

Modificato da Mariano Satta
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