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Una bella lampuga ( ingorda ? )


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Ciao a tutti.

Ieri ho avuto il piacere di prendere per la prima volta una lampuga e devo dire che è stata una cattura davvero entusiasmante per la reazione che il pesce ha avuto.

Ma andiamo per gradi ...

Arrivo in spiaggia intorno alle 14:30 e vedo che c'è un lato dell'insenatura dalla quale parto, ridossata dal vento di libeccio che soffiava.

Appena superata la più lontana delle scogliere a protezione della spiaggia, noto che l'acqua ha risentito delle piogge dei giorni precedenti, presentando quel particolare effetto cromatico che ricorda la nebbia.

Nonostante tutto, anche dalla superficie vedo che c'è un discreto movimento di mangianza e che nutriti branchi di piccole salpe e saraghi affollano il sottocosta.

Effettuo qualche tuffo per iniziare a spezzare il fiato e mi rendo conto che il pesce è in allerta e che c'è un po' di risacca.

Mi dico che sono tutti segnali positivi e che lasciano ben sperare per l'ingresso delle spigole che, fino ad allora, latitavano.

Contrariamente al solito, quindi, decido di non dirigermi subito al largo, ma di seguire il costone meridionale che offre riparo dal vento e tentare qualche agguato tra i massoni alle falde.

Non ho fatto i conti, però, con la zavorra che risulta scarsa per tale tecnica e per le quote davvero basse a cui sono costretto a pescare.

Nel frattempo, incontro un folto branco di barracuda di dimensioni non notevoli, ma che mi incanta per i colori splendidi che proiettano tutto intorno e per il placido incedere, per nulla intimoriti dalla mia presenza.

Faccio una sorta di aspetto a mezz'acqua, ancora una volta ostacolato dalla zavorra un po' scarsa e nonostante tutto riesco a raggiungere il fondale dove mi aggrappo disperatamente ad un ciuffo di posidonia.

Non spaventati dai miei movimenti maldestri, i pesci vengono praticamente a guardarmi nella maschera e tento la coppiola che solo per sfortuna non riesce.

Uno dei due barracuda infilzati, infatti, era preso alto e riesce a strapparsi.

 

Procedo e raggiungo una punta in cui il costone si interrompe e si apre una nuova caletta ad imbuto molto profonda.

In questo punto già in altre occasioni ho avuto il piacere di avvistare belle spigole, anche di dimensioni davvero notevoli ed in gruppi nutriti.

Alterno agguati a brevi aspetti e ad un certo punto, eccole ... sono in 5 o 6 e se ne stanno tra le numerosissime salpe che banchettano al limitare della franata.

Spigole non proprio enormi, ma stimate almeno intorno al chilo.

Purtroppo devo fare nuovamente i conti con la piombata non proprio adatta alla quota alla quale mi trovavo ed il primo tentativo di agguato le mette in fuga.

Mi dico che l'unica soluzione è quella di uscire verso il largo e portarsi nuovamente verso terra lentamente e fermarmi ad una quota che mi consentisse di praticare aspetti comodamente.

Mi apposto dietro un grosso masso isolato nella sabbia e mi posiziono in modo tale da avere il sole alle spalle.

Evidentemente, però, questi pesci erano molto più smaliziati di quanto temessi e praticamente riesco ad avvistarli solo quando sto già per risalire dopo un'apnea estenuante e provenienti, per giunta, dalle mie spalle.

E' la goccia che fa traboccare il vaso ed ai numerosi aspetti successivi non riesco ad avvistare null'altro che un paio di cefali, anch'essi piuttosto timorosi e guardinghi.

Mi rendo conto che è inutile insistere e opto per guadagnare il largo e tentare qualche aspetto a quote più adatte alla zavorra che portavo, sfruttando la poca luce che mi rimaneva e riportandomi in un punto in cui la settimana scorsa ho catturato un bel serra.

Pesco sui 12 - 13 metri e il mix di acqua torbida e luce scarsa rende davvero arduo il compito di avvistare le prede.

Finalmente faccio un tuffo in cui riesco a trovare un buon riparo e vedo subito una discreta presenza di saraghi. Anche questi, però, neanche a dirlo, sono pesci smaliziatissimi e mettono a dura prova la mia pazienza. Ma ho ventilato bene e riesco a prolungare in scioltezza l'apnea, restando assolutamente immobile e con gli occhi puntati verso un punto in cui un masso mi da la possibilità di avere punti di riferimento in mezzo alla sabbia e di stimare correttamente la distanza dei saraghi che sembrano proseguire il loro balletto subito oltre la portata del fucile.

Ed è una fortuna perchè è esattamente da quella direzione che vedo sbucare dal nulla il bel musone di un grosso sarago che sembra vincere la diffidenza degli altri esemplari, accorciando le distanze dal mio riparo, pur se con una lentezza esasperante.

Mi dico che l'unico modo per indurlo a venire è tentare il trucco della graduale scomparsa. Mi appiattisco contro il fondale e lentamente mi calo dietro il riparo di per sè molto scarno. Però funziona !

Il testone rompe gli indugi e si porta tutto d'un tratto a portata di tiro, forse anche troppo velocemente, lasciandomi per un attimo disorientato. Attimo in cui con velocità sorprendente stava per eclissarsi, ma non abbastanza rapidamente da vincere il mio istinto e sfuggire ad un colpo che, contrariamente a quanto avrei voluto, lo raggiunge a metà corpo.

Ma ormai è fatta, insagolato completamente, mi permette di riguadagnare la superficie e di terminare la cattura con calma.

 

E qui viene il bello ...

Io ho l'abitudine di eviscerare il pesce appena pescato.

Subito dopo averlo terminato, lo metto al cavetto attaccato alla plancetta e lo "pulisco".

Ho sempre avuto la convinzione che questo offra almeno tre vantaggi : di non sporcare la cucina a casa, preservare il sapore e creare tutto intorno una sorta di pastura che ... non si sa mai ... potrebbe attirare altri predatori.

E credo sia proprio quello che è capitato ieri.

Infatti avevo appena riposto il pugnale e stavo salpando il pedagno, quando questa splendida lampuga mi sbuca dalle spalle a distanza ravvicinatissima !

Per fortuna che, nell'ottica in cui mi pongo, ricarico il fucile prima di passare alla pulizia del pesce.

Lascio perdere il pedagno, impugno meglio il fucile e lascio partire il colpo senza troppo perdere tempo a mirare, dato che la lampuga aveva ormai intuito la pericolosità della mia presenza.

Difatti l'asta la prende a metà corpo,ma trapassandola completamente e lo scatto fulmineo che segue non mi trova del tutto impreparato.

L'unico errore è stato quello di lasciare troppo serrata la frizione del mulinello.

Infatti, dopo aver fatto due o tre giri intorno alla plancetta, si stavano ingarbugliando le sagole e si stava ripresentando la stessa situazione in cui, circa un mese fa, ho perso una bella leccia per non essere riuscito a gestirne la fuga.

Quindi non ho perso tempo ad aprire la frizione ed appena ha sentito via libera, è partita nuovamente a razzo e non essendo più vincolata, per fortuna è andata in linea retta verso il largo.

Il tira e molla è durato qualche minuto, ma è stato entusiasmante.

Dal punto di vista delle carni la lampuga non sarà un pesce ricercatissimo, ma i colori che aveva in acqua sono belli come per pochi animali in natura !

Ah ... l'ingorda, che non è scampata al mio pugnale, aveva uno stomaco pienissimo di piccole aguglie ed altra mangianza.

Per fortuna che le era rimasto spazio per un ultimo spuntino !

 

E' stato un pomeriggio decisamente divertente e, tutto sommato, appagante.

Sarago e lampuga, già eviscerati, faranno segnare alla bilancia poco meno di 1 kg e 3 kg.

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Posso confermare che in acqua questo pesce aveva dei colori stupendi.

Pochissime volte ho avuto il piacere di vedere colori tanto vividi e sorprendenti.

Mentirei se dicessi che mi è dispiaciuto catturarla :devil: ... ma mi sarebbe piaciuto farli vedere anche agli altri ed alla mia compagna.

Vabbè ... dovranno accontentarsi di gustarla in tavola.

L'ho già mangiata altre volte e sono dell'opinione che non abbia nulla da invidiare ad altri pesci più blasonati.

Ma forse io non faccio testo, perchè del mare apprezzo tutto e vado pazzo anche per salpe, cefali ed altri pesci spesso bistrattati.

Magari chiedo spunti e ricette nella sezione apposita.

 

Ciao e ancora grazie a tutti.

 

P.S. il gusto di leggere o, come in questo caso, scrivere un racconto in cui si investono tante emozioni, anche per me vale più delle immagini in hd.

:bye:

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