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Mediterraneo, Mari del Nord, Mare africano....quale sarà il prossimo??

 

http://www.youtube.com/watch?v=xyo3yIZjj70&feature=youtube_gdata

 

Mafia della pesca e voracità europea: il Senegal rischia la crisi alimentare

 

Il sovra-sfruttamento ittico dei mari africani da parte dei pescherecci europei rischia di trasformarsi in una bomba umanitaria che travolgerà anche il vecchio continente. Greenpeace: "Presto il mare non sarà più in grado di sfamare la popolazione"

 

I mari dell’Africa occidentale sono al collasso. Le cause? Sovra-sfruttamento ittico, degrado ambientale, corruzione. In Paesi come il Senegal, in particolare, il sistema delle licenze di pesca è in mano alla criminalità organizzata. Che, con la complicità di politici e imprenditori, sta letteralmente svuotando quella parte di Atlantico. A rivelarlo sono le associazioni locali dei pescatori, che avvertono: “Di questo passo potrebbe non esserci più pesce entro dieci anni”. Un declino allarmante dovuto anche all’iperattività dei pescherecci stranieri, a partire da quelli europei. Che, in un solo giorno, possono catturare tanto pesce quanto 56 piroghe locali in un anno. Risultato: nel più importante mercato ittico senegalese, quello di Joal, lo scorso anno ci si è potuto trovare il 75% di pesce in meno rispetto al 2002. Una bomba a orologeria sia in termini ambientali che sociali: oltre alla possibilità di rimanere senza pesce, infatti, cresce il rischio di conflitti, pirateria ed emigrazione clandestina. Soprattutto verso l’Europa.

I mari dell’Ue non sono in grado di soddisfare la sua vorace richiesta di pesce? Nessun problema, basta recarsi altrove: dall’Oceano Indiano a quello Atlantico, oltre un quarto del pesce catturato dai pescherecci europei proviene da Paesi in via di sviluppo. Uno su tutti, il Senegal. Affacciato sull’area marina più pescosa dell’Africa occidentale, questo Paese notoriamente pacifico potrebbe presto non essere più tale. Il motivo? Le sue riserve ittiche, saccheggiate da pescherecci provenienti da Cina, Russia, Corea, Islanda, ma soprattutto Spagna e altri Paesi Ue, si stanno rapidamente esaurendo. “Il nostro pescato è di tre quarti inferiore rispetto a dieci anni fa”, lamenta Samb Ibrahim, direttore del porto di Joal, 110 km a sud della capitale Dakar: “All’inizio, quando le imbarcazioni straniere sono arrivate, c’era meno competizione fra loro e i pescatori locali, e c’erano meno persone che dipendevano dalla pesca. Ma ora” -puntualizza – “al calo di pesce disponibile corrisponde una crescita sia della popolazione che del numero di pescatori”.

In meno di vent’anni, la situazione dei Paesi africani affacciati sull’Oceano Atlantico, dal Marocco al Senegal, fino ad arrivare al Togo e Sao Tome e Principe, è peggiorata tanto da mettere a rischio, secondo la Fao, milioni di persone. Dietro questa situazione c’è un giro d’affari enorme, legato non solo al mercato ittico, ma anche al sistema di licenze rilasciate dai Paesi africani: “I governi sono diventati dipendenti dai ricavi ottenuti dalla vendita dei diritti di pesca a imprese e nazioni straniere”, fa presente Ibrahim. Un problema molto senegalese, nonostante la scelta di Dakar di non aderire più (già dal 2006) ai cosiddetti Fisheries Partnership Agreement, accordi con cui l’Ue “fornisce un sostegno tecnico e finanziario in cambio dei diritti di pesca”.

Una scelta obbligata per il Senegal dopo che, con una spedizione di cinque settimane, Greenpeace individuò nei mari senegalesi e mauritani 126 pescherecci, di cui 93 stranieri e ben 61 provenienti dall’Ue. Apparentemente allarmato dall’irrimediabile svuotamento dei suoi mari, nel 2012 il nuovo governo senegalese ha così deciso di bloccare le licenze di pesca a tutte le imbarcazioni straniere. Ma a quasi un anno di distanza, questa scelta non sembra avere portato ai risultati sperati. Colpa di un livello di corruzione senza precedenti della classe dirigente senegalese. Un sistema di accordi clandestini, commerci illegali e scambi di favori che vede coinvolti ministri, avvocati, uomini d’affari, e che fa ormai parlare di una vera e propria “mafia delle licenze di pesca”.

Chiediamo all’Unione europea di fare qualcosa, perché la società senegalese si sta destabilizzando”, ci dice Abdou Karim Sall, presidente dell’Associazione dei pescatori di Joal e del Comitato per le riserve marine dell’Africa occidentale: “L’unica risorsa del Senegal è il mare: qui una persona su cinque lavora nell’industria ittica. Immaginate cosa succederà quando queste rimarranno disoccupate”. Le persone sono in condizioni sempre più precarie, avverte Sall, e di questo passo “il Senegal diventerà come la Somalia”. In che senso? “Stanno crescendo il fenomeno della pirateria e della pesca illegale”, rivela Abdou Karim Sall. Secondo le Nazioni Unite, in effetti, nei mari dell’Africa sub-sahariana le perdite dovute alle pratiche illegali ammontano già a un miliardo di dollari all’anno, pari al 25% delle esportazioni annuali di pesce di tutta l’Africa. Ma la situazione non sembra destinata a migliorare. “Di sicuro fra dieci anni le persone andranno a pescare armate”, conclude Sall: “Oppure emigreranno clandestinamente verso l’Europa”

http://www.ilfattoqu...mentare/517945/

 

 

è interessante vedere l'ordinamento Senegalese... se le banche vantano crediti verso di te ti sbattono in carcere (In Italia da quattro anni non ci sarebbe più gente in giro :blink: )

Modificato da ziguela
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anche report fece un servizio anni fa. la corruzione è il male del mondo, ma l'esrcito anzichè difendere i cittadini difende la mafia e l'interesse economico.

Non è fantasicenza dire che tra 10/20 ci sarà una guerra totale per la sopravvivenza. Arriveranno anche qua orde di disperati incattiviti perchè la colpa èsoprattutto nostra, l'occidente "civilizzato" e industrializzato superconsumante che depreda le loro risorse con la complicità di tutti..onu, fao, ue, ecc.ecc. tutti zitti tanto a loro sarà garantita protezione e stipendi di lusso, a noi toccherà combattere.

voglio una isola con un bell'obice da 130, il primo che non conosco che si avvicina lo affondo. :D

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anche report fece un servizio anni fa. la corruzione è il male del mondo, ma l'esrcito anzichè difendere i cittadini difende la mafia e l'interesse economico.

Non è fantasicenza dire che tra 10/20 ci sarà una guerra totale per la sopravvivenza. Arriveranno anche qua orde di disperati incattiviti perchè la colpa èsoprattutto nostra, l'occidente "civilizzato" e industrializzato superconsumante che depreda le loro risorse con la complicità di tutti..onu, fao, ue, ecc.ecc. tutti zitti tanto a loro sarà garantita protezione e stipendi di lusso, a noi toccherà combattere.

voglio una isola con un bell'obice da 130, il primo che non conosco che si avvicina lo affondo. :D

 

bravo hai centrato in pieno----guerra totale per la sopravvivenza...

il 98 % degli italiani secondo me non ha ancora capito cosa sta succedendo (eppure basterebbe solo andare sul sito dell'OECD), quando giusto su questo forum un paio di anni fa si parlava e io dissi "non siamo nemmeno all'antipasto della crisi" di ciò che ci aspetta molti insorsero etichettandomi come il peggiori dei prepper...

 

3 giorni fa ero in videochiamata con un indiano, ingegnere, 30 anni, 5 lingue, sorpreso perchè aveva il pc e la connessione ma soprattutto nel vedere delle pareti dietro di lui in muratura....mi disse che lui era di una casta ricca...perchè guadagna 2 $ al giorno....ti rendi conto che siamo seduti su una polveriera...

 

Io nell'insieme sono fiducioso se le cose si mettono male sicuramente il pescasub ha un istinto atavico come in nessun altra disciplina...noi andiamo avanti :thumbup: :thumbup:

Modificato da ziguela
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Un articolo tremendo che purtroppo fotografa appieno la realtà:

hai ragione, siamo solo all' antipasto.

Non solo il petrolio, come in passato ma lo sfruttamento di tutte le risorse naturali sarà il detonatore dei prossimi conflitti planetari.

Sarà forse semplicistico ma... siamo troppi per la nostra "piccola" Terra.

Troppi e troppo egoisti.

E' assolutamente necessaria una qualche forma di regolamentazione delle nascite.

Altrimenti il futuro prossimo sarà... cannibale.

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non lo bloccano, lo spostano dove comprando licenze di pesca in stati dove non esiste una minima cultura e soprattutto corruzione smisurata (è storia antica e recente, le dittature africane sono le peggiori e spietate, milioni e milioni di morti nel silenzio totale), altro che il "baffetto" malefico.

la prossima guerra mondiale non sarà per le risorse energetiche ma per quelle alimentari, ci scommetto tutto, sempre la storia insegna, per nn andare troppo indietro cito la rivoluzione francese.

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la faccenda non riguarda solo il senegal, e continuando a depredare, aumentando la popolazione, concentrando le "risorse" nei paesi consumisti è solo questione di tempo. ci credo molto in questa mia teoria. :bye:

e poi 126 pescherecci mica quelli di mazara del vallo..sono factory, entrano i pesci ed escono i vassoi con i filetti.

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Secondo me il male globale non è ne economia e ne problemi di alimentazione, è ignoranza di tutti i popoli ,ci lamentiamo sempre dei politici corrotti ,della mafia e ecc ,la causa peggiore siamo noi,l'indifferenza deriva dall'ignoranza e finchè non ci sarà una totale consapevolezza sociale ,ci saranno i politici corrotti e organizzazioni che pensano solo ad arricchirsi,non c'è soluzione.

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Poco tempo fa' vidi un reportage sulla pesca nelle "terre australi e antartiche francesi" (ebbene si' i nostri cuginetti possiedono isole e isolotti dall'altro capo del mondo) , esattamente tra sud africa e antartide . Hanno piazzato deile navi che chiamano pescherecci , che tirano a bordo tonnellate su tonnelate di pesce a ciclo continuo 24 h su 24 h .... dite vabbe' un peschereccio che vuoi che sia, no invece era pieno di ste navi (di tutti le bandiere) e addirittura la francia aveva delle fregate militari a proteggere le loro navi-pescherecci , perche' si prendevano a cannonate tra uno e l'altro.

In pratica dicevano che siccome prendevano sempre meno pesci si spostavano sempre piu' verso l'australia , la quale ovviamente proteggeva le sue acque con altrettanti navi-fregate pronte a far fuoco . Il tutto in mezzo c'erano decine di navi "pirata" pronte a tutto pur di raccattare sto tipo di pesce che c'e' quelle parti

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Secondo me il male globale non è ne economia e ne problemi di alimentazione, è ignoranza di tutti i popoli ,ci lamentiamo sempre dei politici corrotti ,della mafia e ecc ,la causa peggiore siamo noi,l'indifferenza deriva dall'ignoranza e finchè non ci sarà una totale consapevolezza sociale ,ci saranno i politici corrotti e organizzazioni che pensano solo ad arricchirsi,non c'è soluzione.

 

concordo, peccato che i corrotti e mafiosi siano al governo, il quale gode e prospera nel mantenere l'ignoranza delle persone. mica dobbiamo andare in africa per vederlo, basta restare in italia. la Storia, l'educazione civica, sono considerate materie di secondo piano, gli alunni sono promossi pur essendo estremamente ignoranti, il 6 politico della scuola italiana è vergognoso..

penso Ti sbagli a pensare che economia, alimentazione e ignoranza siano cose scollegate tra loro. Le conseguenze di una gestione politico-economica errata causano gli effetti di cui parliamo.

:clapping:

Modificato da Alessandro Fini
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penso Ti sbagli a pensare che economia, alimentazione e ignoranza siano cose scollegate tra loro. Le conseguenze di una gestione politico-economica errata causano gli effetti di cui parliamo.

:clapping:

 

 

Non mi sbaglio,è vero che la situazione attuale come giustamente dici, è la diretta conseguenza di una gestione politico-economica errata,ma chi lo permette questo? noi,mentre un popolo socialmente evoluto non permettrebbe tutto questo dalla radice perchè appena qualcosa non va nel paese invece di infischiarsene e guardare la partita della domenica o coppa dei campioni fa quel che deve fare,cioè mandare in vacanza chi ha sbagliato.

Purtroppo siamo anche convinti di vivere in una democrazia ,sono convinto al 100% che un bel 95% degli Italiani ha solo un idea vaga di questo termine ,convinto non solo di conoscerlo,ma di possederlo pure.

Incolpare un sistema corrotto dalla radice perchè non ha una buona gestione una buona gestione politico-economica e come pretendere dallo scorpione di non pungerti la schiena mentre lo porti dall'altra parte del fiume,è la sua natura.

Modificato da kamran
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penso Ti sbagli a pensare che economia, alimentazione e ignoranza siano cose scollegate tra loro. Le conseguenze di una gestione politico-economica errata causano gli effetti di cui parliamo.

:clapping:

 

 

Non mi sbaglio,è vero che la situazione attuale come giustamente dici, è la diretta conseguenza di una gestione politico-economica errata,ma chi lo permette questo? noi,mentre un popolo socialmente evoluto non permettrebbe tutto questo dalla radice perchè appena qualcosa non va nel paese invece di infischiarsene e guardare la partita della domenica o coppa dei campioni fa quel che deve fare,cioè mandare in vacanza chi ha sbagliato.

Purtroppo siamo anche convinti di vivere in una democrazia ,sono convinto al 100% che un bel 95% degli Italiani ha solo un idea vaga di questo termine ,convinto non solo di conoscerlo,ma di possederlo pure.

Incolpare un sistema corrotto dalla radice perchè non ha una buona gestione una buona gestione politico-economica e come pretendere dallo scorpione di non pungerti la schiena mentre lo porti dall'altra parte del fiume,è la sua natura.

 

sono d'accordo su quello che hai scritto, Le mie considerazioni sulla società sono le stesse. Ma la società è controllata, tutto non accade per caso. Senza scomodare Orwell e il suo GF, a chi pensi giovi

l'ignoranza e mancanza di unità? Noi nel nostro piccolo possiamo protestare, in strada e con il voto, ma non riusciamo a modificare questo stato delle cose. Io non sono affatto convinto, ad esempio, che questa sia democrazia ma oligarchia e nel mio piccolo sto cercando di spiegarlo alle persone, qualcuno ci "arriva" la maggiorparte non capisce proprio. Pensa che in una discussione uno ha cercato di convincermi che un certo governo ha fatto del bene perche, tra le altre cose, ha tolto la tassa di ccgg sulle ricariche telefoniche. Ognuno guarda al suo piccolo mondo senza una visione d'insieme delle cose.:bye:

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dimenticavo..e quando ci sono problemi destabilizzatori del sistema spunta magicamente la parola terrorismo..vedi l'incendio a Napoli, ma stiamo andando un po O.T.

Il deserto liquido arriverà, resteranno gabbie di allevamento e poco altro, manca pochissimo.

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