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L'ultima pescata prima della fine del mondo.......


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Probabilmente Leo si riferiva alle condizioni di visibilità dell'Alto Adriatico, non alla temperatura.

Effettivamente, scendere a 18 m praticamente alla cieca (tanto che più volte ci si ritrova improvvisamente con la faccia affondata nel fango) non è la cosa più semplice del mondo. Almeno per quanto mi riguarda, le condizioni di visibilità influiscono tremendamente sulla resa del tuffo, più per una questione psicologica che fisica...

Esattamente La visibilità è pessima.

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Probabilmente Leo si riferiva alle condizioni di visibilità dell'Alto Adriatico, non alla temperatura.

Effettivamente, scendere a 18 m praticamente alla cieca (tanto che più volte ci si ritrova improvvisamente con la faccia affondata nel fango) non è la cosa più semplice del mondo. Almeno per quanto mi riguarda, le condizioni di visibilità influiscono tremendamente sulla resa del tuffo, più per una questione psicologica che fisica...

 

 

 

Probabilmente Leo si riferiva alle condizioni di visibilità dell'Alto Adriatico, non alla temperatura.

Effettivamente, scendere a 18 m praticamente alla cieca (tanto che più volte ci si ritrova improvvisamente con la faccia affondata nel fango) non è la cosa più semplice del mondo. Almeno per quanto mi riguarda, le condizioni di visibilità influiscono tremendamente sulla resa del tuffo, più per una questione psicologica che fisica...

 

Certo, nessuno lo mette in dubbio. Ti assicuro che purtroppo anche la Toscana si è adriaticizzata. A gennaio all'Elba nella zona di Capo Sant'Andrea, notoriamente cristallina abbiamo quasi sempre pescato nel torbido. Ho lavorato una cernia in tana a 16 mt con una sospensione dai 6 mt in giù tant'è che per stanarne un'altra molto grossa che mi è sfilata sui 18/19 mt ho chiesto al mio compagno di assistermi, ma ha rinunciato perchè non si vedeva nulla. Io stesso, non avendo un gps con scandaglio e pescando da terra, dopo 7 immersioni ho mollato il colpo tenendomi la cernia presa. Purtroppo anche sulla costa livornese è diventata una condizione abituale, forse per la Solvay che butta merda in mare più o meno legalmente ed è una condizione pericolosa perchè sono coste rocciose piene di spuntoni. Difatti, dopo la costola rotta contro gli scogli in Istria sto rivedendo un pò le priorità in fatto di pesca. Se ne riparlerà a Pasqua con Giacomo :thumbup:

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Vedi Frank, tu sei un pescatore esperto, non un novellino, sei uno di quelli con la chioma argentata. Sei andato in acqua da terra e il tuo compagno ha fatto bene a dirti che non se la sentiva di garantirti sicurezza, ci può stare, quando vai in acqua da terra è più facile pescare tutti, ognuno trova una fascia che rientra nelle sue possibilità. Ma quando sei fuori come nelle condizioni sopra descritte ti assicuro che devi sapere bene quel che fai, non c'è possibilità di assistenza dalla superficie, un pischello è già una fortuna se non te lo perdi a galla che se lo porta la corrente. Credimi conosco i vari contesti di pesca uno dei più ostici è proprio il Veneto al largo.

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Frank, conosco Punta nera, perte della costa toscana e un pò di sardegna, dove ti confermo che comunque c'è corrente. Ho pescato pure a Scilla dove la corrente è un fiume in piena al pari di una normale condizione dell'alto adriaco quando esci in mare aperto. Però c'è un però, mentre le condizioni da te descritte sono estreme, lì stiamo parlando di normalità, e non mi riferisco solo alla pemperatura dell'acqua... che quello è il meno.

Onestamente con le condizioni da te descritte, o come quelle in cui opera Cosimo, un pischello in mare non ce lo porterei, nemmeno se abitualmente scende ad oltre -20. Io ci sono stato a tre miglia fuori Venezia eravamo su un relitto pogiato a 19 m con la tolda e -15 ti assicuro che pur avendo trovato il relitto col gps ed aver ancorato poco distante, una volta entrati in acqua trovare il relitto (che aveva un gavitello con la cima disposta a 45°) e farci le immersioni non era pur nulla agevole. Restare in zona non era uno scherzo, non hai nessun riferimento. Giusto giusto ti puoi vagamente regolare rispetto all'imbarcazione ancorata, il litorale piatto del Veneto a quella distanza non ti per nulla utile, anzi dal pelo dell'acqua fai difficoltà a vederlo. e ti sto parlando di una imbarcazione affondata abbasdtanza grande, figuriamo a trovare piccole e basse conformazioni di grotto che hanno lo stesso colore del fondo il tutto avvolto da una fitta nebbia. Converrai con me che l'acqua limpida è un bell'aiuto.

Il non per tutti non deve essere inteso proprio in modo esclusivo, pescare sulle tegnue è da gente esperta anzi oltre che esperta anche abituata a pescare in quel particolare ambiente

 

Sono d'accordo su tutto, l'abilità, il freddo, le condizioni di visibilità e il possibile effetto psicologico negativo, difatti sulle Tegnue ci sarei andato solo con chi conosce il posto. Conosco gente che va a pescare ai pozzi a -20 e oltre con visibilità zero e non li invidio assolutamente anche se sono stato invitato più volte. La mia non era una provocazione o una gara a chi ce l'ha più duro, ma solo una constatazione del fatto che gioco forza ultimamente anche per i veterani della pesca non professionisti è diventata durissima trovare pesce in condizioni agevoli e il mare sta peggiorando ovunque. Poi l'anno scorso noi abbiamo pescato a Cala Gonone in condizioni impossibili, il vento era davvero sempre tra i 30 e 50 nodi, un giorno addirittura 100 (ha sradicato il cartello della superstrada e parecchi ulivi) e siamo restati appena fuori dal muraglione del porto protetti dal vento a cercare i barracuda. Visto con il senno di poi in generale siamo stati abbastanza fuori di testa, anche se il promontorio spesso ci rimandava il vento da sud facendo l'effetto slot machine sul pallone, ma "ammansendo" il maestrale a pelo d'acqua. Persino Ciconat era venuto a pescare là e ha preso pochissimo....... Semplice constatazione, niente di più e non ci sentiamo assolutamente degli eroi.

Da allora ti posso dire solo una cosa positiva; ho toccato con mano la nostra capacità di stare in acqua con condizioni estreme e sono molto contento di ciò, ma da lì a farla diventare un'abitudine sicuramente no, tant'è vero che in Istria con il mare mosso di levante e visibilità zero ci ho lasciato comunque una costola sugli scogli affioranti :thumbdnn:

 

Un solo appunto, Leo: Punta Nera è vicina al Golfo di Orosei, non in Toscana.

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Vedi Frank, tu sei un pescatore esperto, non un novellino, sei uno di quelli con la chioma argentata. Sei andato in acqua da terra e il tuo compagno ha fatto bene a dirti che non se la sentiva di garantirti sicurezza, ci può stare, quando vai in acqua da terra è più facile pescare tutti, ognuno trova una fascia che rientra nelle sue possibilità. Ma quando sei fuori come nelle condizioni sopra descritte ti assicuro che devi sapere bene quel che fai, non c'è possibilità di assistenza dalla superficie, un pischello è già una fortuna se non te lo perdi a galla che se lo porta la corrente. Credimi conosco i vari contesti di pesca uno dei più ostici è proprio il Veneto al largo.

 

Verissimo! Difatti ribadisco che da solo o con chi non conosce benissimo la zona non ci andrei, proprio perchè sono un "silver Skin" :laughing:

Noi in Sardegna il gommone l'abbiamo usato solo un giorno, per i restanti è stato impossibile. Era da pazzi uscire in barca! Un giorno pescando le spigole sotto riva mi sono ritrovato come Eta Beta in bilico su uno scoglio con il braccio teso puntando il pesce :fish:

:bye:

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Un solo appunto, Leo: Punta Nera è vicina al Golfo di Orosei, non in Toscana.

Ne esiste una anche all'Elba... Tra Chiessi e Patresi (a Nord di Pomonte) precisamente l'estremo che guarda la Corsica, credo sia lo sperone più ad ovest dell'Elba :)

Modificato da Leonardo
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Un solo appunto, Leo: Punta Nera è vicina al Golfo di Orosei, non in Toscana.

Ne esiste una anche all'Elba... Tra Chiessi e Patresi (a Nord di Pomonte) precisamente l'estremo che guarda la Corsica, credo sia lo sperone più ad ovest dell'Elba :)

 

Questa non la sapevo! È nel punto dove l'estate scorsa il cernione mi ha piegato un'asta da 6,25 (ahimè l'unica restata integra) come se fosse un grissino. :thumbdnn: Vedere su Facebook la pagina H2BO per credere

:bye:

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Caspita!!!! Uno non si può distrarre un attimo che.......... :P :P :P

Vediamo di fare un po' di chiarezza visto che sono stato chiamato in causa dall'amico Frank

 

Bei corvi, belle pescate, ma che i 18 metri non siano alla portata di tutti lascia un pò il tempo che trova. Sinceramente dato il poco pesce in giro, i 18 mt sono una condizione base per riempire il frigo indipendentemente dagli "anta". A Cala Gonone e all'Elba d'inverno sopra quei metri trovi solo polpi e qualche spigola, sulla costa toscana spesso manco quelli.

 

Non mi sembra di aver scritto di essere un super uomo ne tanto meno di essere il pescatore più forte del forum. Ho solo posto in evidenza che pescare a 18 m non è da tutti. Non ho mica detto che tu non sia capace......Mi sembra un'affermazione largamente condivisibile. Non penso che tutti abbiano l'esperienza e le capacità per pescare a certe quote.

 

ma i - 18 del del circolo polare Adriartico sono una cosa ben diversa dai - 18 di cala Gonone o dell'Elba

Probabilmente Leo si riferiva alle condizioni di visibilità dell'Alto Adriatico, non alla temperatura.

Effettivamente, scendere a 18 m praticamente alla cieca (tanto che più volte ci si ritrova improvvisamente con la faccia affondata nel fango) non è la cosa più semplice del mondo. Almeno per quanto mi riguarda, le condizioni di visibilità influiscono tremendamente sulla resa del tuffo, più per una questione psicologica che fisica...

 

Come giustamente hanno fatto notare Leo e Gaetano, la mia affermazione ovviamente non si riferiva solamente alla profondità operativa ma soprattutto alle condizioni in cui ho pescato a quelle profondità (dalle ore 11 del mattino alle ore 15 del pomeriggio con acqua a 8 °C, temperatura dell'aria di 3 °C e nebbione, senza contare la visibilità dell'acqua al limite del praticabile)

 

Ahahah, forse ti confondi con le Bahamas :D Se tu a gennaio trovi 18° a Cala Gonone e all'Elba ti pago volentieri la cena e una buona bottiglia di vino DOC, dato che anche l'anno scorso si stava sugli 11/12° con vento a 50 nodi di maestrale di ritorno a scirocco, smorzato ma che creava correnti tali da dover usare 3 kg extra su pedagno per non ritrovarsi a 20 mt dalla tana segnata (vedere meteo gennaio 2012 per credere). Dove si pescava le spigole, dato che eravamo alla foce di fiumi di montagna si stava anche sui 9/10°, così come a Punta Nera, infatti girano parecchi tonni e balene. Vedi tu...... ;) Poi, nessuno mette in discussione le qualità individuali, anzi il contrario, tanto di cappello, ma si fa solo una precisazione sul fatto che siamo purtroppo in molti a dover pescare in quelle condizioni. Sono bolognese, pesco spesso anche in Adriatico e i 9° pasquali dell'Istria li conosco bene, anche perchè la prima volta avevo calzari da 3mm e le dita dei piedi si sono riconciliate all'ora di cena..... :thumbup:

 

Un conto è pescare con temperatura dell'acqua a 11/12 °C (non dici a che profondità) e un conto è pescare con acqua a 8 °C, c'è una bella differenza. Al lago di Castelfranco (TV) con acqua a 11/12 °C a dicembre scorso mi sono allenato facendo tuffi ben oltre i 25 m. Basta vedere i video sul mio canale youtube......io parlo a ragion veduta e con le prove documentate.....le chiacchiere stanno a zero!!!!

 

Frank, conosco Punta nera, perte della costa toscana e un pò di sardegna, dove ti confermo che comunque c'è corrente. Ho pescato pure a Scilla dove la corrente è un fiume in piena al pari di una normale condizione dell'alto adriaco quando esci in mare aperto. Però c'è un però, mentre le condizioni da te descritte sono estreme, lì stiamo parlando di normalità, e non mi riferisco solo alla pemperatura dell'acqua... che quello è il meno.

Onestamente con le condizioni da te descritte, o come quelle in cui opera Cosimo, un pischello in mare non ce lo porterei, nemmeno se abitualmente scende ad oltre -20. Io ci sono stato a tre miglia fuori Venezia eravamo su un relitto pogiato a 19 m con la tolda e -15 ti assicuro che pur avendo trovato il relitto col gps ed aver ancorato poco distante, una volta entrati in acqua trovare il relitto (che aveva un gavitello con la cima disposta a 45°) e farci le immersioni non era pur nulla agevole. Restare in zona non era uno scherzo, non hai nessun riferimento. Giusto giusto ti puoi vagamente regolare rispetto all'imbarcazione ancorata, il litorale piatto del Veneto a quella distanza non ti per nulla utile, anzi dal pelo dell'acqua fai difficoltà a vederlo. E ti sto parlando di una imbarcazione affondata abbasdtanza grande, figuriamo a trovare piccole e basse conformazioni di grotto che hanno lo stesso colore del fondo il tutto avvolto da una fitta nebbia. Converrai con me che l'acqua limpida è un bell'aiuto.

Il non per tutti non deve essere inteso proprio in modo esclusivo, pescare sulle tegnue è da gente esperta anzi oltre che esperta anche abituata a pescare in quel particolare ambiente

 

LEONARDO SANTO SUBITO!!!!!

Questi sono altri aspetti della pesca in alto Adriatico che ho evitato di evidenziare nel mio intervento (per non sembrare troppo pedante e sborone), ma che sono ben noti a chi ha pescato dalle mie parti.

Vi racconto questa:

Qualche anno fa (era maggio inoltrato) ho portato a pesca sulle tegnue un mio caro amico ed esperto pescatore che però non aveva mai pescato in certe condizioni di visibilità e corrente.

Dopo essere riemerso dal primo tuffo mi confida di essere letteralmente finito con la faccia nel fango in quanto non si era reso conto di essere arrivato sul fondo data la scarsa visibilità. Ci siamo fatti una risata e gli ho spiegato che da queste parti conviene sempre scendere con il fucile proteso in avanti per evitare certi "inconvenienti". Per fortuna gli è andata bene in quanto non ha beccato la roccia (grazie alla corrente), perchè altrimenti si sarebbe fatto male sul serio. Questo è soltanto uno dei molti aspetti e/o trucchi che bisogna sapere per pescare in sicurezza dalle mie parti.

 

Vedi Frank, tu sei un pescatore esperto, non un novellino, sei uno di quelli con la chioma argentata. Sei andato in acqua da terra e il tuo compagno ha fatto bene a dirti che non se la sentiva di garantirti sicurezza, ci può stare, quando vai in acqua da terra è più facile pescare tutti, ognuno trova una fascia che rientra nelle sue possibilità. Ma quando sei fuori come nelle condizioni sopra descritte ti assicuro che devi sapere bene quel che fai, non c'è possibilità di assistenza dalla superficie, un pischello è già una fortuna se non te lo perdi a galla che se lo porta la corrente. Credimi conosco i vari contesti di pesca uno dei più ostici è proprio il Veneto al largo.

 

Nell'esempio di prima, se il mio amico si fosse fatto male o se a causa dell'urto si fosse sfilata la maschera dalla faccia e fosse andato in panico, io non sarei stato in grado di prestargli immediato soccorso a causa dell'estrema torbidità dell'acqua.

 

Sono d'accordo su tutto, l'abilità, il freddo, le condizioni di visibilità e il possibile effetto psicologico negativo, difatti sulle Tegnue ci sarei andato solo con chi conosce il posto. Conosco gente che va a pescare ai pozzi a -20 e oltre con visibilità zero e non li invidio assolutamente anche se sono stato invitato più volte. La mia non era una provocazione o una gara a chi ce l'ha più duro, ma solo una constatazione del fatto che gioco forza ultimamente anche per i veterani della pesca non professionisti è diventata durissima trovare pesce in condizioni agevoli e il mare sta peggiorando ovunque. Poi l'anno scorso noi abbiamo pescato a Cala Gonone in condizioni impossibili, il vento era davvero sempre tra i 30 e 50 nodi, un giorno addirittura 100 (ha sradicato il cartello della superstrada e parecchi ulivi) e siamo restati appena fuori dal muraglione del porto protetti dal vento a cercare i barracuda. Visto con il senno di poi in generale siamo stati abbastanza fuori di testa, anche se il promontorio spesso ci rimandava il vento da sud facendo l'effetto slot machine sul pallone, ma "ammansendo" il maestrale a pelo d'acqua. Persino Ciconat era venuto a pescare là e ha preso pochissimo....... Semplice constatazione, niente di più e non ci sentiamo assolutamente degli eroi.

Da allora ti posso dire solo una cosa positiva; ho toccato con mano la nostra capacità di stare in acqua con condizioni estreme e sono molto contento di ciò, ma da lì a farla diventare un'abitudine sicuramente no, tant'è vero che in Istria con il mare mosso di levante e visibilità zero ci ho lasciato comunque una costola sugli scogli affioranti :thumbdnn:

Un solo appunto, Leo: Punta Nera è vicina al Golfo di Orosei, non in Toscana.

 

Vedi che alla fine mi dai ragione.....solo i veterani si possono permettere certi tipi di pesca.....ergo non è per tutti B) B) B)

Inoltre pur essendo veterani è difficilissimo fare carniere.....ergo sono bravino :P :P :P

 

Un saluto ed un abbraccio a tutti.......Frank compreso ovviamente :bye: :bye: :bye: :bye: :bye:

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Caspita!!!! Uno non si può distrarre un attimo che.......... :P :P :P

Vediamo di fare un po' di chiarezza visto che sono stato chiamato in causa dall'amico Frank

 

Bei corvi, belle pescate, ma che i 18 metri non siano alla portata di tutti lascia un pò il tempo che trova. Sinceramente dato il poco pesce in giro, i 18 mt sono una condizione base per riempire il frigo indipendentemente dagli "anta". A Cala Gonone e all'Elba d'inverno sopra quei metri trovi solo polpi e qualche spigola, sulla costa toscana spesso manco quelli.

 

Non mi sembra di aver scritto di essere un super uomo ne tanto meno di essere il pescatore più forte del forum. Ho solo posto in evidenza che pescare a 18 m non è da tutti. Non ho mica detto che tu non sia capace......Mi sembra un'affermazione largamente condivisibile. Non penso che tutti abbiano l'esperienza e le capacità per pescare a certe quote.

 

ma i - 18 del del circolo polare Adriartico sono una cosa ben diversa dai - 18 di cala Gonone o dell'Elba

Probabilmente Leo si riferiva alle condizioni di visibilità dell'Alto Adriatico, non alla temperatura.

Effettivamente, scendere a 18 m praticamente alla cieca (tanto che più volte ci si ritrova improvvisamente con la faccia affondata nel fango) non è la cosa più semplice del mondo. Almeno per quanto mi riguarda, le condizioni di visibilità influiscono tremendamente sulla resa del tuffo, più per una questione psicologica che fisica...

 

Come giustamente hanno fatto notare Leo e Gaetano, la mia affermazione ovviamente non si riferiva solamente alla profondità operativa ma soprattutto alle condizioni in cui ho pescato a quelle profondità (dalle ore 11 del mattino alle ore 15 del pomeriggio con acqua a 8 °C, temperatura dell'aria di 3 °C e nebbione, senza contare la visibilità dell'acqua al limite del praticabile)

 

Ahahah, forse ti confondi con le Bahamas :D Se tu a gennaio trovi 18° a Cala Gonone e all'Elba ti pago volentieri la cena e una buona bottiglia di vino DOC, dato che anche l'anno scorso si stava sugli 11/12° con vento a 50 nodi di maestrale di ritorno a scirocco, smorzato ma che creava correnti tali da dover usare 3 kg extra su pedagno per non ritrovarsi a 20 mt dalla tana segnata (vedere meteo gennaio 2012 per credere). Dove si pescava le spigole, dato che eravamo alla foce di fiumi di montagna si stava anche sui 9/10°, così come a Punta Nera, infatti girano parecchi tonni e balene. Vedi tu...... ;) Poi, nessuno mette in discussione le qualità individuali, anzi il contrario, tanto di cappello, ma si fa solo una precisazione sul fatto che siamo purtroppo in molti a dover pescare in quelle condizioni. Sono bolognese, pesco spesso anche in Adriatico e i 9° pasquali dell'Istria li conosco bene, anche perchè la prima volta avevo calzari da 3mm e le dita dei piedi si sono riconciliate all'ora di cena..... :thumbup:

 

Un conto è pescare con temperatura dell'acqua a 11/12 °C (non dici a che profondità) e un conto è pescare con acqua a 8 °C, c'è una bella differenza. Al lago di Castelfranco (TV) con acqua a 11/12 °C a dicembre scorso mi sono allenato facendo tuffi ben oltre i 25 m. Basta vedere i video sul mio canale youtube......io parlo a ragion veduta e con le prove documentate.....le chiacchiere stanno a zero!!!!

 

Frank, conosco Punta nera, perte della costa toscana e un pò di sardegna, dove ti confermo che comunque c'è corrente. Ho pescato pure a Scilla dove la corrente è un fiume in piena al pari di una normale condizione dell'alto adriaco quando esci in mare aperto. Però c'è un però, mentre le condizioni da te descritte sono estreme, lì stiamo parlando di normalità, e non mi riferisco solo alla pemperatura dell'acqua... che quello è il meno.

Onestamente con le condizioni da te descritte, o come quelle in cui opera Cosimo, un pischello in mare non ce lo porterei, nemmeno se abitualmente scende ad oltre -20. Io ci sono stato a tre miglia fuori Venezia eravamo su un relitto pogiato a 19 m con la tolda e -15 ti assicuro che pur avendo trovato il relitto col gps ed aver ancorato poco distante, una volta entrati in acqua trovare il relitto (che aveva un gavitello con la cima disposta a 45°) e farci le immersioni non era pur nulla agevole. Restare in zona non era uno scherzo, non hai nessun riferimento. Giusto giusto ti puoi vagamente regolare rispetto all'imbarcazione ancorata, il litorale piatto del Veneto a quella distanza non ti per nulla utile, anzi dal pelo dell'acqua fai difficoltà a vederlo. E ti sto parlando di una imbarcazione affondata abbasdtanza grande, figuriamo a trovare piccole e basse conformazioni di grotto che hanno lo stesso colore del fondo il tutto avvolto da una fitta nebbia. Converrai con me che l'acqua limpida è un bell'aiuto.

Il non per tutti non deve essere inteso proprio in modo esclusivo, pescare sulle tegnue è da gente esperta anzi oltre che esperta anche abituata a pescare in quel particolare ambiente

 

LEONARDO SANTO SUBITO!!!!!

Questi sono altri aspetti della pesca in alto Adriatico che ho evitato di evidenziare nel mio intervento (per non sembrare troppo pedante e sborone), ma che sono ben noti a chi ha pescato dalle mie parti.

Vi racconto questa:

Qualche anno fa (era maggio inoltrato) ho portato a pesca sulle tegnue un mio caro amico ed esperto pescatore che però non aveva mai pescato in certe condizioni di visibilità e corrente.

Dopo essere riemerso dal primo tuffo mi confida di essere letteralmente finito con la faccia nel fango in quanto non si era reso conto di essere arrivato sul fondo data la scarsa visibilità. Ci siamo fatti una risata e gli ho spiegato che da queste parti conviene sempre scendere con il fucile proteso in avanti per evitare certi "inconvenienti". Per fortuna gli è andata bene in quanto non ha beccato la roccia (grazie alla corrente), perchè altrimenti si sarebbe fatto male sul serio. Questo è soltanto uno dei molti aspetti e/o trucchi che bisogna sapere per pescare in sicurezza dalle mie parti.

 

Vedi Frank, tu sei un pescatore esperto, non un novellino, sei uno di quelli con la chioma argentata. Sei andato in acqua da terra e il tuo compagno ha fatto bene a dirti che non se la sentiva di garantirti sicurezza, ci può stare, quando vai in acqua da terra è più facile pescare tutti, ognuno trova una fascia che rientra nelle sue possibilità. Ma quando sei fuori come nelle condizioni sopra descritte ti assicuro che devi sapere bene quel che fai, non c'è possibilità di assistenza dalla superficie, un pischello è già una fortuna se non te lo perdi a galla che se lo porta la corrente. Credimi conosco i vari contesti di pesca uno dei più ostici è proprio il Veneto al largo.

 

Nell'esempio di prima, se il mio amico si fosse fatto male o se a causa dell'urto si fosse sfilata la maschera dalla faccia e fosse andato in panico, io non sarei stato in grado di prestargli immediato soccorso a causa dell'estrema torbidità dell'acqua.

 

Sono d'accordo su tutto, l'abilità, il freddo, le condizioni di visibilità e il possibile effetto psicologico negativo, difatti sulle Tegnue ci sarei andato solo con chi conosce il posto. Conosco gente che va a pescare ai pozzi a -20 e oltre con visibilità zero e non li invidio assolutamente anche se sono stato invitato più volte. La mia non era una provocazione o una gara a chi ce l'ha più duro, ma solo una constatazione del fatto che gioco forza ultimamente anche per i veterani della pesca non professionisti è diventata durissima trovare pesce in condizioni agevoli e il mare sta peggiorando ovunque. Poi l'anno scorso noi abbiamo pescato a Cala Gonone in condizioni impossibili, il vento era davvero sempre tra i 30 e 50 nodi, un giorno addirittura 100 (ha sradicato il cartello della superstrada e parecchi ulivi) e siamo restati appena fuori dal muraglione del porto protetti dal vento a cercare i barracuda. Visto con il senno di poi in generale siamo stati abbastanza fuori di testa, anche se il promontorio spesso ci rimandava il vento da sud facendo l'effetto slot machine sul pallone, ma "ammansendo" il maestrale a pelo d'acqua. Persino Ciconat era venuto a pescare là e ha preso pochissimo....... Semplice constatazione, niente di più e non ci sentiamo assolutamente degli eroi.

Da allora ti posso dire solo una cosa positiva; ho toccato con mano la nostra capacità di stare in acqua con condizioni estreme e sono molto contento di ciò, ma da lì a farla diventare un'abitudine sicuramente no, tant'è vero che in Istria con il mare mosso di levante e visibilità zero ci ho lasciato comunque una costola sugli scogli affioranti :thumbdnn:

Un solo appunto, Leo: Punta Nera è vicina al Golfo di Orosei, non in Toscana.

 

Vedi che alla fine mi dai ragione.....solo i veterani si possono permettere certi tipi di pesca.....ergo non è per tutti B)

Inoltre pur essendo veterani è difficilissimo fare carniere.....ergo sono bravino :P

 

Un saluto ed un abbraccio a tutti.......Frank compreso ovviamente :bye:

 

Grazie di aver chiarito il chiarimento che era già stato chiarito. Ora è tutto più chiaro. :thumbup: Metti solo meno faccine, dopo non ne posso mettere più io :laughing: :laughing: :laughing:

:bye:

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