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Il nuoto pinnato sta morendo?


Messaggi raccomandati

Segnalo questo articolo di Davide direi che anche le altre discipline della cmas non sono messe molto meglio .....

 

http://www.finswimmer.com/it/2012/10/05/finswimming-20112012-less-highs-more-lows/

Nuoto Pinnato 2011/2012: più bassi che alti?

 

 

 

E con la Golden Final della CMAS World Cup di Nuoto Pinnato che si è svolta ad Alessandria d’Egitto la settimana scorsa, la Stagione 2011/2012 di Nuoto Pinnato si è finalmente conclusa. Con questo articolo vorrei cercare di fare un breve resoconto dei principali punti positivi e problemi che hanno caratterizzato questi ultimi 12 mesi. Da una parte ci sono stati gli innumerevoli Record Mondiali ed Europei che hanno tempestato tutte le principali manifestazioni dell’anno, secondo noi unica cosa positiva, dall’altra però abbiamo assistito a molti avvenimenti sconcertanti che sono accaduti durante le varie manifestazioni Internazionali CMAS.

Giusto per citarne alcuni:

  • ci sono state squalifiche ai Campionati Mondiali Giovanili di Graz (Austria) ad atleti che hanno indossato indossato due cuffie una sopra l’altra, cosa vergognosa mai successa prima d’ora, and that has never been seen even in Swimming Classic; [articolo]
  • regolamenti anti-doping inconcepibili o modificati on the fly, cioè al volo durante l’anno; [articolo 1 - articolo 2 - articolo 3 - articolo 4 - articolo 5]
  • carenza di una politica davvero interessata allo sviluppo del nostro Sport anche in quei paesi dove il potenziale sarebbe immenso, vedi USA e Australia… [articolo]
  • regole imposte ai giudici dal TK Service di turno per velocizzare la messa online dei risultati delle gare (questo è successo sempre a Graz) [articolo]
  • regole sui costumi non gestite correttamente [articolo]
  • confusione assoluta sulle regole per le nomine dei partecipanti ai prossimi World Games in Colombia [articolo]
  • costi cresciuti esponenzialmente [articolo]
  • lettere aperte inviate direttamente ai responsabili CMAS da parte di giudici e team leaders [articolo 1 - articolo 2]

E se andiamo a cercarne altri, sono sicuro che ne troveremmo ancora!

Questi sono tutti problemi che, a nostro avviso, impediscono al nostro sport di uscire da questa scatola chiusa in cui siamo costretti da circa 4 decadi…non si è visto nessun miglioramento! Anzi le cose vanno solo a peggiorare. Chi di voi può, dia un contributo di qualsiasi tipo lo faccia con idee, suggerimenti o prese di posizione.

Come possiamo essere uno sport, non dico di serie A, ma nemmeno in via di estinzione? Chi sono i responsabili di ciò? Servono nuove idee! Subito!

Un’altra domanda: pensate che il Nuoto Pinnato stia morendo?

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Miglior contributo in questa discussione

Ospite Gianfranco Ciavarella

Morendo no, ma che sia un malato grave questo è certo!!!!

Naturalmente la questione sarebbe lunghissima ed ha aspetti che partono dalle responsabilità della CMAS e che arrivano a quelle delle singole federazioni nazionali.

Credo ci sia poco da fare, l'organizzazione di questo sport è nelle mani sbagliate con regole sbagliatissime.

Devo ammettere che faccio fatica ad appassionarmi a certi argomenti, dovrei ripetermi per l'ennesima volta ma ormai mi sono convinto che non ne vale la pena.

Qualsiasi sport è fatto da mani che operano per modellare la passione. Ecco, ciò che vedo morire è la passione grazie a incompetenti ed anche a competenti arroccati nel tutelare il proprio orticello!

Modificato da Gianfranco Ciavarella
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condivido il pensiero di Gianfranco

devo peró esprimere un'idea

ogni disciplina ha una sua identità, credo che il pinnato debba trovarla

nel senso penso sia un ramo del nuoto puro cresciuto attaccato alla sua pianta

le radici dello sport sono i valori, che non possono essere tagliati a differenza dei rami dunque

differentemente dalla pesca in apnea che ha un'identità storica ed unica, il nuoto pinnato sembra un ceppo di una pianta vecchia

quindi credo che il problema sia questo il dover avere un'identità propria e non figlio minore del nuoto puro

questo è il mio pensiero che esprime il mio punto di vista senza voler dettare verità assolute

;-)

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condivido il pensiero di Gianfranco

devo peró esprimere un'idea

ogni disciplina ha una sua identità, credo che il pinnato debba trovarla

nel senso penso sia un ramo del nuoto puro cresciuto attaccato alla sua pianta

le radici dello sport sono i valori, che non possono essere tagliati a differenza dei rami dunque

differentemente dalla pesca in apnea che ha un'identità storica ed unica, il nuoto pinnato sembra un ceppo di una pianta vecchia

quindi credo che il problema sia questo il dover avere un'identità propria e non figlio minore del nuoto puro

questo è il mio pensiero che esprime il mio punto di vista senza voler dettare verità assolute

;-)

 

:eek:

 

Sta mania di voler filosofeggiare su tutto... ma quale identità?!?! Vai a vedere un mondiale e la passione ed orgoglio di chi vi partecipa...

Mancano progetti e persone competenti per metterle in atto, ecco cosa manca! E in compenso ci sono un mucchio di lacrime di coccodrillo di gente che si lamenta ma al momento di mettersi in gioco si appecorona ai signorotti di turno, che sia FIPSAS o CMAS.

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Ospite Gianfranco Ciavarella

L'identità del nuoto pinnato è una cosa certa ed ormai più che definita e per altro molto più vicina, storicamente, alla pesca subacquea che al nuoto.

Naturalmente sono concorde con Negrello anche se sento che daremmo significato diverso e penseremmo a persone diverse.

Non è un mistero quello che pensavo e penso e che non ho mai nascosto. La CMAS sta al pinnato esattamente come la pesca sportiva con le lenze sta alla apnea o al pinnato stesso.

La storia ha voluto insieme cose che non hanno nulla da spartire e che soffrono a stare insieme.

Discorsi troppi lunghi mi limito a dire che non vedo affatto la soluzione dietro l'angolo anzi vedo che le cose stanno peggiorando e molto in fretta.

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@Nicola...ho espresso un idea che puó benissimo essere giusta o sbagliata, anche per cercare la discussione cmq

se effettivamente il pinnato si accosta più alla pesca in apnea che al nuoto è meglio

l'apnea viene insegnata ai pia come mezzo per l'azione ed è certificato dai numeri sempre crescenti di corsi

il pinnato credo sia altrettanto importante ma qualche nozione viene già impartita col corso di apnea togliendo il palcoscenico a una disciplina specifica che è il pinnato

non só sarebbe come mischiare i 100m con la 10km

personalmente a mare io pinneggio anche per piu di 2miglia nelle battute e la tecnica è quella che è, ho anche usato la monopinna a volte e Barbara mi ha aiutato con delucidazioni sui movimenti e struttura muscolare molto dettagliate, qui sul forum

allora il pinnato diventa per me una disciplina di interesse ma che non ha lo spazio che merita, mi piacerebbe discuterne di piu per migliorarmi e migliorare lo sport

 

piu cresce l'interesse per una disciplina e piu il mondo gli dedica attenzione...l'equazione dovrebbe essere questa

 

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il pinnato credo sia altrettanto importante ma qualche nozione viene già impartita col corso di apnea togliendo il palcoscenico a una disciplina specifica che è il pinnato

 

Senza offesa per gli apneisti ma... Dio ce ne scampi!!! ;)

 

A parte che vorrei sapere quale palcoscenico (se ce n'è uno) toglierebbe l'apnea al np, casomai direi il contrario. Penso siano più gli apneisti che cercano di perfezionarsi venendo a studiare chi le pinne le porta alla massima efficienza che il contrario.

 

Per come la vedo io, pinnato, apnea e pesca in apnea hanno solo tre cose in comune:

- le pinne

- le tasche vuote

- gli incompetenti che li gestiscono

 

Raffronti di altro genere sono solo voli pindarici. E poi la discussione qui non verte sulle tre discipline ma su una sola, il nuoto pinnato, e su alcuni problemi specifici sottolineati da Davide, anche se poi mi sembrano quasi stupidaggini che si potrebbero risolvere in 5 minuti a confronto di un problema politico ma ancor più culturale che affligge questo sport.

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Ospite Gianfranco Ciavarella

Preoccupare? No Nicola sono lontano mille miglia oramai! Ho già dato poco o molto che sia quello che ho potuto ed ho saputo fare. Pensa che avevo appena vent'anni quando ho iniziato in sezione provinciale e poi a 27 come presidente. Poi il settore nuoto pinnato e poi ancora la collaborazione in CMAS. Ho visto potenzialità, capacità ed anche, purtroppo le tante criticità. Credo che sia davvero difficile muovere uno sport che è gestito da dirigenti di uno sport diverso e che con il primo nulla hanno da dividere.

x Tango, naturalmente il mio riferimento non è al movimento, alla cinetica o alle qualità interessate ma solo alla storia del nuoto pinnato. Oggi anche con la storia tanto remota il pinnato nulla ha da dividere. E' una disciplina a tutto tondo e dovrebbe vivere da sola in una propria Federazione nazionale e internazionale. Ovviamente però, ciò è solo UTOPIA!!!!

Divertitevi voi francamente questi discorsi non mi interessano più e neanche mi divertono.

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Quello che è stato detto per La PIA vale anche per il PINNATO...che senso ha NASCONDERSI come i ladri (vedi ultimi campionati di Orbetello)...finchè una disciplina non ha visibilità ed orgoglio di essere tale ..è destinata all'estinzione...indipendentemente dalla passione e dalla buona volontà di chi organizza e partecipa alle gare...vi assicuro che quest'anno mi è venuta voglia di giocare a GOLF!!

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da Finswimmer la risposta di Cyril per chhi non l'avesse ancora letta ..

 

http://www.finswimmer.com/it/2012/10/12/how-to-make-the-finswimming-base-grow/

 

Quando ho chiesto a tutti voi di trovare nuove idee e proporre suggerimenti per risolvere i problemi del Nuoto Pinnato che abbiamo scritto qualche giorno fa in questo articolo, intendevo proprio qualcosa del genere! Questo potrebbe essere un punto di partenza per discutere e cercare di rendere il nostro sport migliore. E’ stato scritto da Cyril Kergadallan, fondatore del portale All-Finswimming.com. Ci auguriamo che la lettura e scrivere i vostri pensieri e le idee. Sappiamo che si tratta di un periodo pre-elettorale, ma dai non abbiate paura a riguardo…Il Nuoto Pinnato non può dipendere solamente dalla politica! Il Nuoto Pinnato siamo tutti noi!

Davide, ciò che scrivi è vero. Però qui parliamo solamente di problemi internazionali. La punta della piramide.

Sappiamo bene che in qualsiasi campo, senza una base abbastanza forte, la piramide non può sopportare tutto il peso e crollerebbe. Secondo il mio punto di vista la cosa più importante da considerare è il numero dei praticanti attivi di Nuoto Pinnato (e non sto parlando dei Sub che sono nella stessa nostra federazione), il numero dei clubs/squadre, il numero delle scuole di Nuoto Pinnato (non solamente i club con questa etichetta ma vere scuole di Nuoto Pinnato che esercitano concretamente in modo da allevare giovani Pinnatisti, formare Giudici e Allenatori per sviluppare il nostro sport)…

Sento molti “Facciamo entrare il Nuoto pinnato alle Olimpiadi”! Ma cerchiamo di essere onesti, il nostro posto non è lì, soprattutto poichè la punta della piramide non è sostenibile e questo articolo ne è la prova. Qualcuno potrebbe replicare così: “Se riuscissimo ad entrare alle Olimpiadi, la gente conoscerebbe il Nuoto Pinnato e la base crescerebbe”. Io risponderei: “Stronzate!”. Anche se la gente vorrebbe praticare il nostro sport, qual è la loro possibilità di trovare un club/squadra nella loro città? [MAPPA SQUADRE NUOTO PINNATO] Da quando ho lasciato la mia città natale, ho vissuto in paesi differenti (in Francia, Australia e Vietnam) e il risultato è sempre lo stesso: nessun clubs/squadra disponibile anche se a volte ci sono stati alcuni pinnatisti internazionali nelle città.

Ciò di cui abbiamo bisogno non sono regole chiare sulle cuffie o costumi, timekeeping o World Games. Quello di cui abbiamoi veramente bisogno è aiuto per sviluppare il nostro sport dal basso. Concentriamoci prima sul Nuoto Pinnato nelle nostre Nazioni, e poi quando sarà maturato, proviamo ad esportarci in altri Stati come per esempio gli USA. Cerchiamo di promuovere localmente il Nuoto Pinnato in modo da convincere i comuni a proporre il Nuoto Pinnato nelle scuole come alternativa al Nuoto Classico. Concentriamoci su come creare un modo economico per produrre le monopinne piuttosto di trovare le più performanti. Cerchiamo di gustare il Nuoto Pinnato insieme, invece di prenderci a calci a vicenda.

Con una base migliore, con più atleti, avremo automaticamente una migliore organizzazione e la nostra elite emergerà in maniera naturale con un livello migliore. Inoltre se ci saranno più praticanti, avremo un maggior budget per lo sviluppo e per i nostri campioni. Ricordo di aver visto un video sui Campionati Mondiali ad Atene (Grecia) nel 1992. Avevo circa 12 anni quando lo vidi e questo fu il mio primo contatto con il Nuoto Pinnato Intenrazionale. Ricordo di aver visto atleti dalla Danimarca, Israele, Giordania, Olanda, Svezia, Inghilterra… Poi ho iniziato ad appassionarmi con le manifestazioni internazionali che mi hanno portato a creare il portale All Finswimming. La mia sorpresa è stata nel constatare che da 20 anni il numero delle Nazioni è lentamente diminuita. Qual è la causa di tutto ciò? Ovviamente anche loro hanno avuto grandi Campioni (anche se forse i loro risultati non erano abbastanza vicini ai podi) e adesso nessuno di noi ne sente più parlare. Attualmente sono molto impaurito che se non consolidiamo la base, diventeremo i dinosauri del Nuoto Pinnato: abbiamo dominato un tempo il nostro sport, ma per via di certi eventi, non esistiamo più…

Per essere chiari non dico che dobbiamo abbandonare i nostri Campioni ma il nostro successo deve venire dal basso verso l’alto, e non viceversa. Forse abbiamo bisogno di un periodo di transizione per raggiungere questo obiettivo. E se transizione significa dare più attenzioni e più soldi ai clubs/squadre piuttosto che ai Campioni singoli, per il beneficio del nostro sport, allora dovremo considerarlo seriamente.

Cyril K.

SAS NAP finswimmer, France

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Ospite Gianfranco Ciavarella

Queste cose le dico da oltre un ventennio inascoltato ed oggi dirò di provocatoriamente di più.

Il nuoto pinnato come espressione del nuoto di F1 fatto con le mono artigianali HA FALLITO!

Se oggi d'incanto i nuotatori facessero i 100 in 30" non fregherebbe nulla a nessuno tranne ai quattro gatti, forse DUE gatti che fanno nuoto pinnato con la mono.

Continuare a farsi gestire da pochissimi artigiani convinti che si possa far divenire interessante una disciplina per la quale appena arrivi devi precipitarti sui siti internet e metterti nelle mani degli sciacalli russi, ucraini ecc è demenziale. Il risultato è lapalissiano, invece di crescere è più la gente che si rompe le palle! Il pinnato mi piace ma non tornerei ad acquistare le mono per i miei atleti neanche cascasse il mondo. Cà niscun è fess!

Il nuoto con le pinne viene trattato come il figliastro viene trattato dalla matrigna cattiva. Prima lo si vuole e poi fa paura e lo si tiene sopportandolo senza neanche riconoscerlo come nuoto pinnato. Già il nuoto bipinne è figlio di N.N. peggio del pinnato pensate un pò come siamo rovinati!

Modificato da Gianfranco Ciavarella
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Concordo con la prima parte del tuo discorso quella del fallimento…., dissento almeno per quel che ci riguarda sulla parte delle due pinne…

In Italia le due pinne ormai sono considerate il secondo stile…del nuoto pinnato..

Purtroppo a Livello internazionale, soprattutto a causa della CMAS (anzi degli uomini che gestiscono la CMAS) non è stato accettato, pur di portare a casa quattro soldi con le monopinne, ed i costumi…ma anche con le pinne stesse…(70 euro due pinnette di gomma stampate…)

Diamo a Cesare quel che è di Cesare…

il responsabile principe di tale situazione è colui che ha permesso questa situazione, circondandosi di gente poco capace…e sopratutto creando quel sistema clientelare di federazioni e discipline che avete segnalato nel post “diffondere prego”… da oltre 20 anni

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