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Un'altra occasione persa con un cerniotto...


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Ieri mattina o avuto la prima vera occasione della stagione con un cerniotto sui 4Kg.

Mi immergo lungo una punta che scende piuttosto rapidamente sui 15-18 metri per poi digradare con massi sparsi e alga. Dopo i primi metri assumo l'assetto da planata verso il largo e avvisto un cerniotto in candela sui 2,5-3 Kg. Procedo senza indugio e dopo un attimo si materializza un secondo esemplare decisamente piu' grande circa 3-4 metri più al largo. Consapevole del rischio di puntare il cerniotto in seconda fila (il primo potrebbe spaventarsi e scattare prima, portandosi dietro l'altro) e preoccupato dal fucile che impugno (un 90 cui ho appena cambiato elastici provando un circolare che risultava troppo moscio per il 75 ma che non mi pare sufficientemente tirato neanche per il 90) cambio leggermente direzione e punto l'esemplare che mi riempie meglio gli occhi.

 

Quando il cerniotto addrizza la spina dorsale (segno che sta per scattare) ho un attimo di esitazione, perché mi pare ancora troppo lontano per tentare il tiro, ed ecco che subito dopo il pesce scatta, fa un giro intorno al sasso su cui era sospeso e va a infilarsi sotto a un massone un paio di metri più al largo, intorno ai 22 metri di profondità. Il piccolo l'ho perso di vista, non so dove sia andato e non mi interessa.

 

Provo a fare un tuffo diretto sul sasso, ma quando arrivo con la testa alla fessura non sto neanche ad affacciarmi, perché ho già fatto i miei conti: a fine marzo con l'assetto invernale non me ne frega niente di sparare un cerniotto in 22 metri d'acqua per poi doverlo lavorare, è troppo per me.

 

Fortunatamente mentre riemergo c'è Max che è venuto a prendermi. Lo informo della situazione e lui, che ovviamente conosce il posto a menadito, fa domande precise per capire esattamente quale sia il sasso e da che parte sia entrata la cernia. Assunte le informazioni sentenzia: "Se è il sasso che dici ed è entrata da quel lato, è un pesce morto".

 

Detto fatto si immerge e dopo il primo tuffo mi chiede di nuovo conferma: ha trovato un grosso cappone nel sasso, e solitamente cappone e cernia si escludono a vicenda, perché sono in competizione... insomma, di solito non condividono la tana. Gli confermo con assoluta certezza il sasso e il lato di ingresso del pesce, così Max torna a controllare. Quando riemerge, mi dice che l'ha vista e che al tuffo successivo tenterà il tiro. Dopo il tuffo riemerge e chiede il 75, altro tuffo e il pesce viene a galla: è proprio il cerniotto che non son stato capace di prendere in caduta.

 

Altra occasione sfumata per me ed ennesima lezione di pesca di Max.

 

Ho finito la pescata con quattro polpi trovati in giro (segno che stanno accostando), un triglione, un tordone nero ciclopico (1,2-1,3 Kg) che avevo scambiato per una corvina ferma nell'alga e un bel sarago preso con il corto e fiocina appoggiato sul fondo mentre frugavo in una zonetta rocciosa.

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grande Max...la guera è guera

ma che per caso volete mandare a putt. tutta la sezione acque basse...non mi sembra post da acque basse

l'acque quiete rovinano i ponti... :-)

la cernia quando alza la pinna è per mettertelo in der. ... ops :-)

occhio alla pinna del cerniotto dunque...buona notte

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