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COME SCACCIARE IL CALO DI CONCETRAZIONE


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Ciao a tutti...vorrei sottoporvi un problema, almeno per me è abbastanza ricorrente durante le battute di pesca...

 

Il calo di concetrazione...a chi non è mai capitato di trovarsi al cospetto di un fondale apparentemente e desolatamente privo

 

di pesci sparabili,magari non riuscendo a vedere nulla per un'ora... ma, arrivati nella zonetta giusta,che inconsciamente crediamo non lo sia, vediamo ciò che in quel determinato momento e luogo non ci saremo mai aspettati di vedere...

 

siamo afflitti da pensieri negativi perchè non abbiamo visto un pesce, ma proseguiamo la nostra azione perchè il nostro istinto ci indica di proseguire anche se la nostra soglia di concetrazione si è abbassata drasticamente....il pescione che ci avrebbe evitato il cappotto ci coglie di sorpresa, e noi completamente privi di attenzione, e quindi impreparati a programmare un azione di pesca sufficientemente valida, vediamo sfumare (nella maggior parte dei casi) la cattura di un bel pesce che ci avrebbe salvato la giornata...

 

è successo proprio così nella mia ultima battuta di pesca; dove avrei potuto catturare ,se la soglia di concetrazione fosse stata più alta, due belle orate, 2 saraghi e un cefalone che ho soprannominato "lo squalo" Talmente era grosso....

 

Quindi domanda...

 

Durante la nostra battuta di pesca è molto facile perdere la concetrazione,ma allo stesso tempo è molto difficile riuscire a sfruttare ogni possibile incontro...quindi vi chiedo, come è possibile tenere costante e alto il livello di concentrazione durante l'azione di pesca?

 

Dapiran parla di Training autogeno, poi c'è chi consiglia lo yoga....

 

Angelo

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Anche a me capita spesso, sarà perchè è da poco che ho cominciato la p.i.a!

il fatto è che oltre a deconcentrarmi, delle volte mi rilasso troppo e non mi rendo nemmeno più conto di stare a pescare!

 

che fantastico mondo il mare, la pesca in apnea tuttoooooooooooooooooooo una passione UNICA, e a tutte le persone che non hanno mai provato queste cose, beh si stanno perdendo veramente tanto

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il mi deterrente per rimanere concentrato e la distanza dal mare, che mi ipedisce di entrare quando volgio, e allora voglio sfruttare tutti i secondi passati in acqua..comunque è capitato anche a me di deconcentrarmi,ma per ovviare magari mi faccio una nuotata o cambio zona direttamente, in modo da arrivare carico sul nuovo spot...La mia bestia nera sono i secondi finali prima di uscire, puntualmente scarico il fucile e puntualmente in 10 cm d ' acqua passa la spigola, ma ora scarico solo a riva (se non ce nessuno)..

ciao

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Guarda la concentrazione te la dà solo la presenza del pesce e, in second'ordine, la passione.

Io quando vado a mare sono sempre concentrato sulla cattura ma quando, dopo averle provate tutte, mi cala l'attenzione preferisco rientrare a terra piuttosto che perseverare.

Restare in acqua senza la giusta concentrazione è un non senso che, eventualmente, potrebbe andare bene per l'amatore, non per il pescatore.

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Dico la mia,dipende da quanto è allenato la tua mente,quando dapiran parla di training autogeno, in realta parla di allenamento ma mentale,a dirlo semplice ed scontato ma non è cosi,faccio un esempio,se ti chiedono di afferrare un peso anche di solo 100 grammi e tenerlo alto la tua mano dopo un po si stanca,la mente idem,se sei concentrato hai la mente che non è sciolta ed è ovvio che dopo un po si stanca ,la madre di tutte le tecniche per addestrare la mente è la meditazione,e proprio meditando che te ne accorgi di quanto la tua mente non sia allenato,specialmente i primi tempi,i tuoi tempi sono molto brevi ma con allenamento migliori,non credo molto negli stratagemmi occidentali che cercano di abbrviare e semplificare le cose,magari aiutano anche ma sicuramente non danno il 100% ,e come dire se vuoi la bomba atomica,devi prima studiare la fisica nucleare.

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Angelo, anche io dico la mia.

 

Il mio unico calo di concentrazione è dovuto solamente alla stanchezza fisica, che colpisce anche la mente.

 

Ricordo questa primavera mi son allenato sulla corsa, una cosa molto semplice, mezz'ora ogni sera per tre mesi.

 

Con il fisico allenato riuscivo a pescare tranquillamente anche 4 ore di fila senza nessun calo.

 

Giusto per farti un esempio, ora ho rimesso su qualche kilo, zero allenamento, apnea di 50 secondi e dopo un ora ho già voglia di uscire dall'acqua!!!!

 

Perche la stanchezza prende il soppravento.

 

E poi il detto è sempre valido, mente sana in corpo sano ed allenato.

 

Giuseppe

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Due orate, due saraghi, un cefalone...come fai a perdere la concentrazione in una pescata dove vedi cinque pesci belli? A me il calo veniva dopo un paio d' ore che non vedevo una pinna, ma poi dopo il primo bel pesce visto ero di nuovo carico.

Il metodo per rimanere concentrati è molto semplice, la prossima volta ripensa a quei cinque pesci sbucati dal nulla o in posti che ritenevi deserti ,

ad ogni tuffo visualizza nella tua mente il pesce che arriva, ricordati delle volte che hai visto o preso una preda nell' ultimo tuffo prima di uscire, perchè non dovrebbe accadere ancora? E se poi noti ancora un calo allora è il momento di uscire e andare a fare una bella colazione. Ciao

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Bella discussione questa!!!

 

Io descrivo questo particolare stato d'animo - mentale con una locuzione:

 

"A zonzo con il fucile" perchè rende bene l'idea di uno che "passeggia" per il mare portando il fucile a fare un giro in una sorta di catalessi il che appunto non equivale a pescare.

Spesso mi capita di vivere questa situazione per lo più come è stato già evidenziato quando non si vede per ore una pinna.

Pescando in zone poverissime di pesce e avendo appunto una sola chance di cattuta in un' intera giornata di pesca molte volte mi trovo nella situazione di dover in qualche modo cambiare registro mentale per tornare concentrato su quello che sto facendo perchè non mi posso e non voglio concedermi il lusso di fumarmi l'unica cattura della giornata.

 

Io ho sviluppato questa tecnica:

C'è un solo modo per essere concentrati ed è quello di concentrarsi....detta così sembra un paradosso, in realtà inizio con il concentrarmi su qualcosa di molto semplice, osservo attentamente la mia mano le rifiniture del guanto etc etc,oppure controllo minuziosamente il fucile, poi magari mi sposto in acqua più bassa preparo un tuffo in 5 metri come se dovessi farlo in 30, cercando di respirare con calma focalizzandomi sui movimenti del diaframma, arrivato sul fondo se ad esempio faccio un aspetto mi concentro sui piccoli pesci che vengono a curiosare, li osservo come se fossi un biologo gurdando i piccoli dettagli che li caratterizzano.. etc etc oppure mi appoggio semplicemente dietro uno scoglio e inizio a contare le conchigliette.... non sto scherzando..

 

Spesso così facendo mi desto dal torpore e torno ad essere al 100% dell' attenzione e a portare così a casa la cena.

 

 

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bisogna crederci, fino in fondo, affrontare ogni copertura credendo che dietro ci si il pesce. Il problema si presenta quando affrontiamo uno spostamento più veloce e privo di copertura, quello solitamente è il momento che ci frega. Quando pesco all'agguto in bassofondo e mi accorgo di non esserci, mi fermo appiattito su uno scoglio, magari cercando di fuoriuscire un pò dall'acua col corpo in modo che il peso mi mantenga stabile senza fare movimenti, allora con il controllo della respirazione si può ritrovare la calma

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.effettivamente ci sono giornate gia' perse in partenza ... "si vabbe' ma qua non ce nulla" ..."si vabbe' ma qua e' pieno di sub" ..."si vabbe' ma e' tre gironi che non c'e' un onda" , poi entri in mare galleggi come uno str...o e ti dici "ma che cacchio di deserto lo sapevo..." , seguito da ..." vabbe' non provo nemmeno a fare un'aspetto o agguato, solo fatica sprecata..."

 

dopo tutte queste frasi , passa una leccia di 20 kg esattamente di fianco al masso dove avevi progettato di finire il tuo tuffo ....

 

purtroppo questa e' una vera esperienza personale :death:

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Ciao a tutti...vorrei sottoporvi un problema, almeno per me è abbastanza ricorrente durante le battute di pesca...

 

Il calo di concetrazione...a chi non è mai capitato di trovarsi al cospetto di un fondale apparentemente e desolatamente privo

 

di pesci sparabili,magari non riuscendo a vedere nulla per un'ora... ma, arrivati nella zonetta giusta,che inconsciamente crediamo non lo sia, vediamo ciò che in quel determinato momento e luogo non ci saremo mai aspettati di vedere...

 

siamo afflitti da pensieri negativi perchè non abbiamo visto un pesce, ma proseguiamo la nostra azione perchè il nostro istinto ci indica di proseguire anche se la nostra soglia di concetrazione si è abbassata drasticamente....il pescione che ci avrebbe evitato il cappotto ci coglie di sorpresa, e noi completamente privi di attenzione, e quindi impreparati a programmare un azione di pesca sufficientemente valida, vediamo sfumare (nella maggior parte dei casi) la cattura di un bel pesce che ci avrebbe salvato la giornata...

 

è successo proprio così nella mia ultima battuta di pesca; dove avrei potuto catturare ,se la soglia di concetrazione fosse stata più alta, due belle orate, 2 saraghi e un cefalone che ho soprannominato "lo squalo" Talmente era grosso....

 

Quindi domanda...

 

Durante la nostra battuta di pesca è molto facile perdere la concetrazione,ma allo stesso tempo è molto difficile riuscire a sfruttare ogni possibile incontro...quindi vi chiedo, come è possibile tenere costante e alto il livello di concentrazione durante l'azione di pesca?

 

Dapiran parla di Training autogeno, poi c'è chi consiglia lo yoga....

 

Angelo

Secondo me sulla concentrazione influiscono principalmente 3 fattori: passione, esperienza e modo di intendere la pesca subacquea.

La passione è quella cosa che ti fa considerare estremamente piacevole ogni singolo attimo che dedichi alla pratica dell'attività di cui sei appassionato.

Quando la passione è grande, lo è pure la concentrazione.

L'esperienza è quella cosa che, tra l'altro, ti permette di ricordare pesci presi, persi o avvistati, nelle zone che frequenti abitualmente.

Con l'esperienza è facile associare l'idea di un bel pesce anche a fondali che non si conoscono, ma con caratteristiche simili a quelle dei posti conosciuti.

L'idea, il ricordo di pesci e "belle situazioni", spesso prendono le sembianze di vere e proprie "visualizzazioni mentali" che accompagnano ad ogni tuffo, fino al momento in cui non si materializza realmente ciò che si stava immaginando di trovare (più esperienza c'è e più spesso capita).

E' anche vero che non tutti hanno la stessa idea di cosa sia la pesca subacquea in apnea: per alcuni si tratta di predazione pura che comincia già il giorno prima, quando si studia il meteo per stabilire dove andare, e finisce solo quando si esce esausti dall'acqua.

Una forma mentis del genere, secondo me, è quella che permette di pescare restando concentrati per maggior tempo, perchè per tutta la durata della pescata si produrranno endorfine che manco ci faranno sentire la fatica (il che può anche essere pericoloso, se sottovalutato), ossia quella cosa che da sola basta e avanza per far perdere la concentrazione.

Per altri il bello della pesca subacquea consiste esclusivamente nel fatto di trovarsi in acqua col fucile in mano, staccando la spina dalla routiune giornaliera, un modo sano di fare movimento e, se capita, di rimediare qualche pesce per la cena.

Per loro il pesce non è l'obiettivo principale, spesso si allenano poco o niente, ed il risultato è che le pescate durano meno ed è normale distrarsi parecchio e perdere tante occasioni.

Ci sono anche quelli che fanno "apnea col fucile in mano, i fanatici del rilassamento psicofisico e della profondità, che spesso perdono clamorosamente bellissimi pesci, perchè troppo concentrati a guardarsi dentro per prestare attenzione a quanto accade "fuori".

E si potrebbe andare ancora avanti con gli esempi, ma penso che il messaggio sia chiaro già così com'è...

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