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La morte delle AMP italiane


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se ci fosse qualcuno con peso politico "interessante" (ovvero una fipsas con i praticanti tutti tesserati) sarebbe bello andare dei direttori senza (futuro) stipendio e proporgli di farci pescare, anche dietro pagamento di un dazio (da concordare)...il regolamento lo impedisce ma piuttosto che niente è meglio piuttosto, magari si smuoverebbe qualcosa innanzi al dio denaro..

 

è un sogno.

 

Ok nell'intenzione, ma non dimenticare che questi "politici" che gestiscono le Amp non sono dei concessionari che hanno pagato una concessione da cui hanno il diritto di ricavare uno stipendio

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se ci fosse qualcuno con peso politico "interessante" (ovvero una fipsas con i praticanti tutti tesserati) sarebbe bello andare dei direttori senza (futuro) stipendio e proporgli di farci pescare, anche dietro pagamento di un dazio (da concordare)...il regolamento lo impedisce ma piuttosto che niente è meglio piuttosto, magari si smuoverebbe qualcosa innanzi al dio denaro..

 

è un sogno.

 

Non ci sei andato troppo lontano......

A breve, potremmo arrivarci....

 

Noi lo avevamo concordato con l'Ente Gestore dell'AMP Capo Rizzuto (erano 50,00 € annui); non è stato approvato dal ministero perchè esiste la famosa regoletta inserita in quasi tutti i regolamenti delle AMP (che più di qualcuno, anche dall'interno, sta cominciando a contestare) del divieto assoluto di svolgere la PiA nelle AMP;

 

C'è da dire una cosa, che, il famoso e contestatissimo Censimento, almeno una cosa l'ha certificata: in Italia alla data del 20 giugno 2011 esistono 232.000 praticanti la pesca subacquea, ergo ......... son soldoni........

 

A prestissimo.

Modificato da riillo
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Si avvera quanto personalmente vaticinavo qui sopra, e in numerose pagine, dal 2006, senza possedere grandi doti di luccicanza: se no avrei campato di supernalotto. In questo paese perfino il piu cerebralmente sdronzo dei suoi abitanti lo poteva prevedere: pero, stranamente, non i campioni che sono stati eletti per rappresentarli. Certo: condizionati da una esigua minoranza di junk-scientists alla pecorara di casa nostra, grossi strepitatori sui media quanto grossi somari senza fondamentali in tema di preparazione, per non parlare dell'acume dimostrato sotto l'aspetto economico. Questi personaggi che si sono fatti largo sui media sgomitando e strillando più forte di tanti più equilibrati, fin dagli anni 80 hanno spinto la politica ad occuparsi dell'ambiente nel modo e con i risultati che ora, al capolinea, possiamo vedere tutti. Che ci voleva, appunto, a capire come sarebbe andata a finire: quando si è governati da cialtroni, pungolati da altri cialtroni al cubo peggio di loro, cio che ne scaturisce è una porcata. Traduzione: il sistema dell'amp all'amatriciana.

Il cadavere ora sta scorrendo sul fiume davanti a chi lo aspettava come i cinesi. Sono soddisfazioni, certo. Per il momento.

Ma non illudetevi che qualcuno abbia imparato un c@**o da questa lezione: no, assolutamente.

Faranno di peggio la prossima volta: invece di ammettere il proprio fallimento da cialtroni, le AMP magari non aumenteranno ma resteranno così come sono , e cercheranno di sbolognarle a qualche gestore privato.

Così pagheremo 3 volte, invece di due, senza che cambi una cippa di catso.

Ne troveranno pochi così scemi, potete giurarci. Ma forse tanto scemi alla fine non sono: i prossimi avranno tutt'altro scopo che la protezione del mare e dell'ambiente. Saranno in pratica dei gestori di stabilimento in grande.

Ci scommettete? Fate male, vi ho dimostrato che ci colgo abbastanza.

Modificato da Rijkaardt
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C'è poco da ridere e da dormir tranquilli.

AMP a parte, vengono tagliati i finanziamenti a cose molto importanti per la salute pubblica e la tutela del patrimonio fauno-floristico nostrano!

Farei volentieri a meno di andare a pescare in una amp per preservare tutto il resto.

L'articolo non dice mica che finalmente anche i pescasub sono ammesse nelle riserve e quindi c'è da far festa. Tutt'altro, l' articolo dice, tra tutte le altre abominevoli decisioni, che verrà azzerata la gestione delle riserve naturali e marine. E questo sai che significa? Vuol dire che in poco tempo questi paradisi marini verranno desertificati come tutto il resto del mare, perchè in pratica, saranno senza controlli alcuni!

A me sembra che ci sia da piangere lacrime amare...

Ah perchè adesso ci sono i controlli?!

 

Nelle AMP è possibile fare praticamente tutto, dalla pesca sportiva a quella professionale, in teoria con delle limitazioni, di fatto con ogni mezzo fino agli esplosivi. Quindi non vedo dove siano questi paradisi marini ad eccezione di quelle due/tre AMP modello che sono le uniche a funzionare.

 

Per quale motivo si dovrebbe continuare a foraggiare questi poltronifici con tutto il parassitismo indotto, senza alcun beneficio ambientale, proprio non si capisce.

 

Non si è voluto prendere esempio dai paesi che la tutela ambientale la sanno mettere in atto senza per questo recintare, vietare e sottrarre all'uomo, e allora basta buttare soldi al vento. In tempo di crisi si tagliano gli sprechi, e le AMP come sono state concepite sono un pozzo mangia soldi senza fondo, dovremmo dispiacerci della loro morte?!? Ma speriamo invece...

 

:bye:

 

 

Appunto, già adesso non controllano una mazza, figuramoci da domani in avanti...che macello succederà...

 

Poi, tengo a precisare che il mio intervento è su una visione panoramica della questione e cioè, secondo me dovrebbero tagliare i fondi ad altri enti farlocchi o furti legalizzati che ci sono in giro e non a coloro che dovrebbero tutelare la natura in genere. Violentando la natura stiamo arrivando a conclusioni tragiche, quindi penso sia un tasto intoccabile, anzi.

E' vero che bracconieri e co hanno sempre fatto e continueranno a fare quello che vogliono, ma almeno la maggior parte delle persone oneste ora sanno che in determinate aree marine o terrestri che siano, ci si debba comportare in un certo modo e rispettare ciò. Quando permetteremo anche a questa maggioranza di fare ciò che vuole siamo rovinati.

Basta, come dici tu e come penso io, che il governo si prendesse la briga di andare a vedere come si gestiscono certe aree all'estero e capirebbe che ci vogliono pochi soldi e tanta impassibilità e severità con chi inizia anche con il solo buttare una cartaccia al suolo. Dove a chi pratica lo strascico illegale gli danno addosso per salvaguardare il bene del mare e dei piccoli pescatori onesti, non dove questi pirati vengono tutelati perchè sono una casta che conta. Dove se peschi in apnea e sfori di peso catture o peschi specie vietate, e quindi non fai il selettivo, ti sequestrano pure l'automobile, non dove il pescasub è bandito e maltrattato apriori.

 

UTOPIA...

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  • 1 mese dopo...

Le AMP non sono controllate... e non va bene!

Se eliminano fondi di gestione delle AMP probabilmente rimane tutto congelato così com'è... e non va bene... ma visto questo modo all'italiana di lasciare la patata bollente a quello che viene dopo, credo che poco cambierà!

 

Gli spiragli di luce sono tanti ma in fondo al tunnel ne vedo poca!!!

 

Noi teniamo duro per la nostra strada!

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intanto oggi è uscita questa notizia:

(ASCA) - Roma, 6 dic - Il 90 per cento degli italiani riconosce l'importanza delle aree naturali protette per il benessere umano e il 50 per cento sarebbe disposto a versare un contributo specifico allo Stato per finanziare la loro gestione. Il quadro di un popolo amico delle aree naturali protette viene da un sondaggio ''L'Italia dei Parchi'', realizzato dal Wwf con Ispo per celebrare il ventennale della legge 394 sui Parchi, varata il 6 dicembre 1991.

 

Secondo la ricerca, le percezioni positive aumentano tra i giovani, gli istruiti e chi quei parchi li ha visitati per davvero (il 44 per cento degli 800 intervistati). I dati rivelano che due terzi della popolazione conoscono i diversi tipi di area naturale protetta, mentre la maggioranza della popolazione conosce lo scopo principale delle aree naturali protette.

 

Oggi si contano in Italia 871 aree naturali protette, tra cui 23 parchi nazionali, 27 aree marine protette e 670 tra riserve, parchi e aree protette regionali, oltre alle 130 Oasi del Wwf, per un totale di 3.163.591 di ettari di superficie protetta, pari al 10,42 per cento del territorio italiano.

 

''L'Italia - ha detto Franco Ferroni, responsabile policy Aree Protette del Wwf Italia - ha vinto la sfida quantitativa, perche' abbiamo superato il 10 per cento di territorio protetto da parchi e riserve. La nuova sfida e' la qualita' della gestione, perche' le aree naturali siano realmente efficaci per la conservazione della biodiversita' e per il mantenimento dei servizi che la natura fornisce per il benessere umano e la nostra economia''.

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