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Pesca in tana : torcia integrata al fucile ..


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Ciao a tutti.

In vista del periodo in cui la pesca in tana risulterà un po' la tecnica predominante rispetto alle altre, stavo pensando a qualche accorgimento da adottare per facilitare un po' le cose.

Nel dettaglio, pensavo alla possibilità di legare in qualche modo la torcia al fucile ( io uso uno pneumatico da 70 ... sicuramente eccessivo ... ).

Ovviamente sarebbe un modo per avere il fascio di luce diretto costantemente verso la punta dell'arma, ma col vantaggio di avere una mano libera con cui potersi aggrappare alle rocce, manovrare tra gli scogli e così via ...

Cosa che, suppongo, sarebbe da non sottovalutare se si pesca in condizioni non proprio comode, come, ad esempio, in presenza di onde, risacca o tane particolarmente anguste.

 

Certo, l'ingombro del fucile subirebbe una significativa impennata, ma è pur vero che ora si trovano in commercio lampade dal diametro e peso molto contenuti, accompagnati da una potenza soddisfacente.

Immaginavo si potrebbe usare delle fasce di velcro tagliate della giusta lunghezza, così da permettere anche in mare un rapido aggancio /sgancio a seconda delle esigenze.

 

Sono certo di non essere il primo ad averci pensato ( altrimenti ... dho !! .. mi sono giocato il brevetto :lol: ) e vorrei qualche dritta da chi già adotta questo metodo o, in ogni caso, il parere di chi lo reputa fattibile e sensato.

 

Buona serata a tutti e grazie in anticipo.

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ogni tanto ritornano...

S'è parlato spesso di questo argomento, si è sempre menzionato un vecchio progetto della Mares che mise in commercio un medisten con la lampada montata sul serbatoio, prevedendone l'accensione mediante il pomello del riduttore (allungando l'astina del riduttore a cui era applicato il magnete che scorrendo all'interno del serbatoio azionava il contatto della lampada)... Un flop commerciale.

La vera ragione per cui non conviene applicare la lampada al fucile ma tenerla in mano è dettato da vari fattori:

1) (il più importante a mio parere) e che l'impiego della lampada deve essere gestito come estrema ratio, in quanto quasi tutte le specie bentoniche mal sopportano il fascio della luce che le investe, spostandosi o addirittura scodando ed allarmando l'intera popolazione della tana.

2) non è sempre detto che vi sia spazio sufficiente per introdurre fucile e lampada insieme nella tana o con la stessa angolazione, spesso si è costretti ad introdurre il fucile rasente la roccia dove il fascio della lampada fissa sul fusto resterebbe occultato, costringendo il pescatore ad incrociare le braccia per illuminare la tana e mettere in linea il fucile o addirittura capita spesso di ispezionare prima la tana con la lampada e poi trovare il modo per puntare l'arma.

3) l'ingombro del sistema comporta certamente maggiori difficoltà di posizionamento del fucile negli angusti spazi della tana.

4) le tane che consentono l'ingresso di un tale sistema sono certamente sufficientemente larghe da consentire di individuare le prede senza l'ausilio della lampada.

Come vedi il problema di ingombro è forse l'ultimo dei problemi, resta più importane la possibilità di gestire, con la mano libera, la funzione acceso/spento del fascio nel minor tempo possibile, cosa che con la lampada montata al fucile se non impossibile diventa molto difficoltoso soprattutto se si vuole comandare l'accensione con la stessa mano che impugna l'arma, in quanto costringe il tiratore a modificare l'impugnatura comportando un certo ritardo e minore precisione nell'esecuzione del tiro.

Personalmente sto adoperando un lampada priva di interruttore, la cui accensione è comandata dall'avvitamento dell'oblò... tu dirai beh! allora hai lo stesso problema nel comandare l'accensione! non è detto

posso gestire la casa i 4 modi diversi:

1)regolando con precisione l'avvitamento in modo che una semplice pressione sull'oblò possa determinare l'accensione ed allo stesso modo agendo con il pollice sul bordo opposto della ghiera ne ottengo lo spegnimento (questo metodo è il più difficile da ottenere è funziona solo a profondità esigue)

2) impugnando la lampada in posizione più avanzata in modo da poter agire, sulla ghiera lateralmente con le dita per avvitare o svitare la stessa di quel minimo per determinarne l’accensione e lo spegnimento (all’aumentare della profondità l’escursione dovrà essere maggiore)

3) impugnando sempre in modo avanzato in maniere tale da poter coprire e scoprire l’oblò con le dita a lampada già accesa (puoi regolare l’avvitamento in maniera tale che scendendo la lampada si accenda autonomamente con l’aumento di pressione, per poi spegnersi da sola una volta in superficie)

4) a lampada accesa posso sempre deviare il fascio di luce in altra direzione (solitamente verso l’alto)

Tutte possibilità che posso attuare con la sola mano debole, senza interferire con l’impugnatura del fucile.

 

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Quoto Leonardo , ed aggiungo che l'idea - ho avuto anche io la torcia sull'oleo - a mio parere non ha mai attecchito perche' l'accensione della torcia era o automatica ( per la pressione della profondita' ) o scomoda ( avvita , premi ed il tutto da decidere prima di introdurre il fucile in tana - ovvero illuminare il deserto!!!! :ajo: ).

La butto li' : cambierebbe molto - non l'ingombro dell'insieme - se si riuscisse ad ottenere un interruttore di accensione torcia comandato dal grilletto o da un interruttore dedicato azionabile con lo stesso dito!!

Immaginate la scena : se non vedo , accendo e mi tolgo ogni dubbio , e magari riesco anche a sparare.....

 

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Ciao Leonardo e grazie per la convincente risposta.

In effeti, punto per punto, il tuo ragionamento non fa una grinza.

Tuttavia, non posso non continuare a pensare a quanto una mano libera possa essere utile nella pesca in tana, per cui cerco di ribattere alcune tue affermazioni ( sia chiaro, solo per spirito di costruttivo confronto e non per disaccordo ).

 

In primis, concordo al 100 % sull'esigenza di dosare l'utilizzo della torcia con estrema parsimonia, onde salvaguardare la futura abitabilità delle tane esplorate e non infastidire oltremodo i pesci presenti.

Ma questo è del tutto conciliabile con l'idea di tenerla solidale al fucile, in quanto basta accenderla solo in caso di effettiva ed irrinunciabile necessità ed il gioco è fatto.

Il non averla in pugno non pregiudica la possibilità di accenderla solo all'atto del bisogno. Questo, penso io, è piuttosto dettato dall'etica e dallo spirito sportivo di ognuno di noi. Spirito che dovrebbe avere sempre il sopravvento sull'istinto venatorio insito in un predatore autopostosi al vertice della catena alimentare.

 

Per quel che concerne l'ingombro, vedo anche io in questo l'handicap maggiore.

Ripeto, ho visto torce dalle dimensioni davvero contenute che potrebbero in parte mitigare il problema.

Del resto, se è vero che le tane più ampie sono maggiormente illuminate al naturale, è vero anche che vi sono delle condizioni ( nuvolosità consistente, torbidità dell'acqua e così via ) che lasciano filtrare una dose di luce insufficiente per qualsiasi situazione. Oppure, la morfologia del fondale potrebbe essere tale da avere tane ampie subdotte a lastre e scogli che fanno da schermo totale.

 

Ciò su cui c'è poco o nulla da controbattere è l'applicabilità di questo sistema in determinate condizioni.

Se la canna a malapena entra all'imboccatura, il fascio di luce inevitabilmente andrà a disperdersi lì dove non serve.

Ed è anche vero che spesso si acende la torcia quando già si sta ispezionando la tana e non ad un tuffo successivo, ragion per la quale risulterebbe scomodo accenderla col fucile infilato chissà come in qualche anfratto.

Ma a questo servirebbe, eventualmente, la possibilità di staccare / riattaccare la torcia con un metodo che sia il più rapido e sicuro possibile.

Non pensavo, infatti, ad una sistemazione permanente.

 

In ultimo, se si reputasse necessario l'uso della luce prima di giungere all'imboccatura della tana ( perchè lo valutiamo dall'alto o in fase di avvicinamento ), non credo sia poi la cosa più scomoda allungare una mano e pigiare il pulsante o spingere la levetta dell'interruttore.

Anche se posizionassimo la torcia sul serbatorio / fusto in prossimità della testata, per questo tipo di pesca si fa usualmente utilizzo di fucili corti.

 

Ad ogni buon conto, ribadisco che queste osservazioni sono dettate solo dalla convinzione che avere la mano libera sia un valore aggiunto notevole.

Magari tenterò a mettere in pratica questa idea e se, come probabile, dovessi ricredrmi sulla sua effettiva utilità, pazienza ... c'avrò provato e ritornerò alle vecchie sane abitudini ;)

 

Ciao e grazie ancora per il confronto.

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Quoto Leonardo , ed aggiungo che l'idea - ho avuto anche io la torcia sull'oleo - a mio parere non ha mai attecchito perche' l'accensione della torcia era o automatica ( per la pressione della profondita' ) o scomoda ( avvita , premi ed il tutto da decidere prima di introdurre il fucile in tana - ovvero illuminare il deserto!!!! :ajo: ).

La butto li' : cambierebbe molto - non l'ingombro dell'insieme - se si riuscisse ad ottenere un interruttore di accensione torcia comandato dal grilletto o da un interruttore dedicato azionabile con lo stesso dito!!

Immaginate la scena : se non vedo , accendo e mi tolgo ogni dubbio , e magari riesco anche a sparare.....

 

Ecco, questa si che sarebbe una gran bell'idea !! :thumbup:

Temo solo che la realizzazione pratica sarebbe tanto costosa ( al momento ) da smorzare qualsiasi interesse :(

 

Però, se qulcuno dotato di manualità ed ingegno ( e tempo da spendere .... ) ci si dedicasse, credo non sia una cosa impossibile da fare !!! :siiiii:

 

Ottimo spunto :clapping:

 

 

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Ciao Leonardo e grazie per la convincente risposta.

In effeti, punto per punto, il tuo ragionamento non fa una grinza.

Tuttavia, non posso non continuare a pensare a quanto una mano libera possa essere utile nella pesca in tana, per cui cerco di ribattere alcune tue affermazioni ( sia chiaro, solo per spirito di costruttivo confronto e non per disaccordo ).

 

In primis, concordo al 100 % sull'esigenza di dosare l'utilizzo della torcia con estrema parsimonia, onde salvaguardare la futura abitabilità delle tane esplorate e non infastidire oltremodo i pesci presenti.

Ma questo è del tutto conciliabile con l'idea di tenerla solidale al fucile, in quanto basta accenderla solo in caso di effettiva ed irrinunciabile necessità ed il gioco è fatto.

Il non averla in pugno non pregiudica la possibilità di accenderla solo all'atto del bisogno. Questo, penso io, è piuttosto dettato dall'etica e dallo spirito sportivo di ognuno di noi. Spirito che dovrebbe avere sempre il sopravvento sull'istinto venatorio insito in un predatore autopostosi al vertice della catena alimentare.

 

Per quel che concerne l'ingombro, vedo anche io in questo l'handicap maggiore.

Ripeto, ho visto torce dalle dimensioni davvero contenute che potrebbero in parte mitigare il problema.

Del resto, se è vero che le tane più ampie sono maggiormente illuminate al naturale, è vero anche che vi sono delle condizioni ( nuvolosità consistente, torbidità dell'acqua e così via ) che lasciano filtrare una dose di luce insufficiente per qualsiasi situazione. Oppure, la morfologia del fondale potrebbe essere tale da avere tane ampie subdotte a lastre e scogli che fanno da schermo totale.

 

Ciò su cui c'è poco o nulla da controbattere è l'applicabilità di questo sistema in determinate condizioni.

Se la canna a malapena entra all'imboccatura, il fascio di luce inevitabilmente andrà a disperdersi lì dove non serve.

Ed è anche vero che spesso si acende la torcia quando già si sta ispezionando la tana e non ad un tuffo successivo, ragion per la quale risulterebbe scomodo accenderla col fucile infilato chissà come in qualche anfratto.

Ma a questo servirebbe, eventualmente, la possibilità di staccare / riattaccare la torcia con un metodo che sia il più rapido e sicuro possibile.

Non pensavo, infatti, ad una sistemazione permanente.

 

In ultimo, se si reputasse necessario l'uso della luce prima di giungere all'imboccatura della tana ( perchè lo valutiamo dall'alto o in fase di avvicinamento ), non credo sia poi la cosa più scomoda allungare una mano e pigiare il pulsante o spingere la levetta dell'interruttore.

Anche se posizionassimo la torcia sul serbatorio / fusto in prossimità della testata, per questo tipo di pesca si fa usualmente utilizzo di fucili corti.

 

Ad ogni buon conto, ribadisco che queste osservazioni sono dettate solo dalla convinzione che avere la mano libera sia un valore aggiunto notevole.

Magari tenterò a mettere in pratica questa idea e se, come probabile, dovessi ricredrmi sulla sua effettiva utilità, pazienza ... c'avrò provato e ritornerò alle vecchie sane abitudini ;)

 

Ciao e grazie ancora per il confronto.

Nel tuo discorso ci sono delle contraddizioni.

La prima che salta agli occhi è che dici che basta usare la torcia solo quando è indispensabile e poi se si ritiene necessario di usare la torcia prima di giungere alla tana...

Due sono le cose, o parli di pescare in tane che già conosci benissimo, allora sai che in quel buco la torcia è indispensabile per forza, oppure l'accensione della torcia in punta al fucile viene effettuata a priori senza conoscere la effettiva necessita e quindi vai in contraddizione con quanto affermato in precedenza.

certo che azionare il comando, di qualsiasi natura, è già un impiccio tenendola in mano, figurarsi nei ristretti spazi di una tana con la lampada nei pressi della testata, non sono daccordo con te.

il mio approccio alla tana (soprattutto sconosciuta) è sempre a lampada spenta per poi ispezionare gli angoli più bui con la torcia, se c'è un pesce nella zona più ampia lo vedi anche senza torcia magari in controluce, ma se ti avvicini con la torcia puntata rischi di metterlo sull'avviso prima che tu possa individuare lui. infatti prova a pensare di essere nel buco:

vedi prima avvicinare il fascio luminoso di quanto il fascio possa arrivare ad illuminare te nel buio vincendo lo strapotere della luce esterna fuori dalla tana.

La realtà è... che ti è venuta una idea che ti pare brillante e hai voglia di sperimentarla, prego... è giusto che tu ti tolga i dubbi da solo, io non ho bisogno di farti desistere, del resto non è un comportamento rischioso, fatto sta che la Mares lo ha realizzato, non prima che tu indossassi la muta, ma quando ancora indossavi il grembiule, e non ti nascondo che a tutti o quasi sicuramente nel loro percorso hanno pensato di montare la minuscola Nano Led della Tecnisub sul fucile... ma la cosa non ha preso piede, hai chiesto un parere io te lo dato, non è la bibbia ma non ho bisogno che tu mi convinca perchè io possa dirti che è una idea brillante.

Parliamo della mano libera (argomento che ti spinge nella ricerca)

La mano libera in tana serve soprattutto quando è ampia, e quando la tana è ampia posso fare a meno di approcciarla con la torcia puntata. Quando la tana e stretta e buia (la maggior parte delle volte) la stabilità nel tiro la ricerco impuntanto ginocchia e piedi contro le rocce.

Modificato da Leonardo
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Ciao Leonardo.

 

Ci tengo a ripetere che il mio controbattere era mirato unicamente a creare spunti di ulteriore riflessione su questa eventuale pratica.

Pratica, a sua volta, finalizzata a lasciare una mano libera.

Il mio intento non era certamente quello di sentirmi dire che avessi avuto un'idea brillante, tanto che ero assolutamente certo che si trattasse di una soluzione per nulla originale ( anche se non immaginavo messa in atto e poi del tutto abbandonata da così tanto tempo ).

 

Di fatti, la tua argomentazione, impeccabile, mi ha convinto che il gioco non valga la candela, fugando ogni possibile dubbio.

Ho avuto bisogno di guardare la cosa da ogni possibile angolazione, ma alla fine mi rendo conto che i pro sarebbero pochi e nemmeno tali da giustificare un simile complicarsi dell'attrezzatura.

 

E, giacchè siamo in tema, dovendo sostituire la torcia, quale ti sentiresti di consigliarmi ?

Ben inteso ... una torcia che debba funzionare solo nel più classico dei modi :lol::lol:

 

Buona serata e ancora grazie per l'aiuto :thumbup:

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Sull'impiego della torcia è possibile reperire anche dei filmati molto esplicativi, mi pare che ve ne sia almeno un di Marco Bardi, che mettendo una telecamera in una tana rivolta verso l'ingresso mostra l'impatto generato dal sub con varie possibilità di approccio, dimostrando che il meno "invasivo" (passatemi il termine) è quello a torcia spenta approcciando la tana, capovolti, dal bordo superiore. Fatta la premessa per dare un ulteriore compendio ai discorsi sopra esposti, vediamo se riesco a darti una risposta esauriente anche nella scelta, vediamo di aggiungere qualcosa di nuovo alla miriade di post proposti sul Forum per orientare la scelta di questo o quel modelle (solitamente dettati da preferenze personali più che da esperienza diretta nell’uso dei vari modelli confrontati).

Di torce ne fanno tante. Chiaramente ci limiteremo a parlare solo di torce dedicate all'uso per la pesca in tana, escludendo il resto della subacquea.

Fino a poco tempo fa il rapporto potenza/autonomia e quindi costi gestionali era direttamente proporzionale per ottenere maggiore potenza bisognava spendere maggiore energia, quindi per contenere le dimensioni si riduceva l'autonomia, oppure per non sacrificare l'autonomia si dovevano aumentare le dimensioni.

Perché questa differenza?

Ci sono luoghi dove piuttosto che una pila molto potente e longeva si sente il bisogno di uno strumento di ridotte dimensioni, al contrario ci sono luoghi invece dove la caratteristica degli antri è tale da richiedere l’impiego di un fascio molto potente per penetrare il buio fino in fondo.

Ti faccio un esempio, dove pesco io al nord, le caratteristiche tane sono piccoli e angusti anfratti, oppure lastre di pietra quasi rasenti il fondo o ancora piccole conformazioni di grotto scavate dall’erosione, dove trovano rifugio seppie, scorfani, mostelle, corvine e altri pesci di dimensioni contenute. In queste situazioni dove ti trovi ad operare in spazi davvero esigui, contenere le dimensioni della torcia diventa sostanziale, è anche vero che in quasi tutte le tane che esplori, non hai bisogno di un fascio strapotente a parte di alcuni budelli di grotto veramente bui e profondi. Quindi è sufficiente disporre di una torcia piccola, soprattutto sottile in modo che tu possa inserirla agevolmente nei buchi.

Ma se vado a Maratea, spesso mi trovo ad esplorare delle vere e proprie grotte dove il fascio della piccola torcia si disperde senza illuminare a sufficienza il fondo della tana dove potrebbe occultarsi anche la cernia, pesce particolarmente difficile da individuare quando è immobile tra le rocce. In queste situazioni è richiesta una torcia di grande potenza e se poi bisogna “lavorare” la preda è richiesta anche una adeguata autonomia. Fino a pochi anni fa bisognava per forza di cose disporre di una lampada di dimensioni maggiori. Oltre alle dimensioni entrava in campo il costo delle batterie. Quelle dotate di batterie alcaline avevano una buona autonomia a fronte di una spesa elevata, per contenere i costi si sacrificava un po’ l’autonomia dotandole di batterie ricaricabili, a quel punto o si comprava una torcia specifica dal prezzo certamente elevato o si adattava una torcia “normale” cambiando magari qualche componente ad iniziare certamente dalla lampadina che doveva essere per forza adeguata al diverso voltaggio delle pile.

Oggi la tecnologia ci viene incontro, con le torce dotate di led di ultima generazione si è fatto passi da gigante. Riusciamo a disporre di strumenti che danno tanta luce e una notevole autonomia tanto da far passare certamente in ultima analisi la scelta delle batterie ricaricabili (questa è una gran bella cosa).

La tecnologia a led ha anche comportato una sostanziale riduzione delle dimensioni, oggi le lampade in commercio hanno quasi tutte le stesse dimensioni, per alcune ci sono ancora sensibili differenze di luce erogata e costi di acquisto, ma per un uso comune sono tutte all’altezza. Si hanno sostanzialmente due fasce, una più economica entro i 40/50 € ed una di eccellenza intorno ai 100 €.

Per orientarti tra marche e modelli puoi guardare i tanti negozi che hanno listini On-line come ad esempio il sempre valido acqua sport di Grosseto, ma puoi spaziare con le ricerca.

Dei modelli di punta posso segnalartene tre che a mio parere sono significative delle ultime evoluzioni delle lampade a LED

La FROGMAN LED della CRESSI, la più piccola ed economica delle tre pur conservando ottime qualità di costruzione, tra le tre è quella con meno autonomia perché alimentata con 4 AA, ma il prezzo e le prestazioni luminose la rendono molto interessante.

La FLASH LED – SPORASUB, la più costosa e fino a poco tempo fa la più potente, molto ben fatta, molto curata nell’estetica e nella dotazione del comando, alimentata da 6 batterie AA le assicurano una buona autonomia, il prezzo è il suo punto debole (molto costosa) ma il fatto sembra essere giustificato dalle peculiari qualità con cui i costruttori hanno realizzato il gruppo luce rendendolo praticamente stagno che in caso di allagamento del corpo torcia, comporta la sola sostituzione delle batterie, dopo aver accuratamente sciacquato il resto con acqua dolce. Un vantaggio non da poco.

Infine ti segnalo la EOS PRO LED della MARES, la più potente costicchia un po’ più della frogman ma molto meno della flash-led, ben fatta davvero molto valida è quella con più autonomia e potenza di luce, a mio parere il miglior prodotto per rapporto qualità/prezzo presente sul mercato delle torce.

Spero di averti dato sufficienti spunti di ricerca. Per completezza prova appunto a fare una ricerca nel forum, troverai tanti quesiti e pareri già espressi.

Modificato da Leonardo
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Bhè, ancora una volta la tua risposta non lascia spazio a dubbi di sorta :thumbup::king: .

Seguirò senz'altro il consiglio di fare una panoramica on-line, ma, laddove decidessi di acquistare in negozio e trovassi i modelli di cui mi parlavi, terrò conto del suggerimento che mi hai dato.

 

P.S. ho visto anche io il video sulle tecniche di approccio alla tana e devo dire che è stato molto istruttivo.

 

Ancora grazie mille e buona serata.

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