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la mia estate in apnea è finita


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La mia estate di pesca in apnea è finita da tre giorni e volevo in queste poche righe condividere ocn voi alcune riflessioni tecniche e non.

Ovviamente, sia per l'esperienza ancora da accumulare, sia perchè sono uscito sempre da solo, la mia attività venatoria si è svolta nel bassissimo e basso fondo, alternando aspetti, più frequenti e agguatini, meno frequenti, causa fondali quelli delle mie parti ( Ragusano) che non offrono ripari. Il pesce ti vede e l'agguato difficilmente riesce. Sono uscito spesso all'alba, altre volte in pieno giorno, meno volte al tramonto. Alla fine i lpesce è uscito o meno indipendentemente dall'orario, ma per lo meno ho evitato il traffico nautico e i bagnanti e ho fatto felice la fidanzata andando al mare dopo.All'aspetto, tecnica che mi ha preso di più quest'anno, qualcosa è uscito, tipo le mormore e i cefali dorini, con pezzi interessanti. Molto divertenti. Non ho avvistato pescioni, tipo lecce, solo una volta un banco enorme di carangidi che per effetto confusione ho padellatto misteriosamente.

La seconda metà di Luglio mi ha regalato qualche pesce in più rispetto all'intero mese di Agosto, dove ho raccolto tanti cappottoni.

Come fucili ho avuto modo di usare anche il geronimo elite 105, con cui ho preso qualche cefalo, prevalentemente all'aspetto. Ma non sono riuscito a trovare il settaggio giusto, il circolare di serie l'ho trovato mollo e i pesci schivavano l'asta, poi ho messo pure un cicolare megatex da 14mm per 50 cm, alla tacca più vicina alla testata, ma non ci ho preso tanto.

Alla fine il fucile che ho usato di più è stato il Comanche 90 con asta da 6 ed elastici da 16 per 22 cm, il feeling che ho con questo arbalete è grande e anche se qualche padella la faccio, rimane preciso entro i due metri di gittata.

Il comanchino 60, relegato sotto la plancia, quasi dimenticato, mi ha regalato il serrone, e un grongo.

Insomma in conclusione credo che la continuità in questo meraviglioso sport e quindi l'esperienza( figuratevi che ho appeso al chiodo bolognese e bigattini, di cui ero accanitissimo), sia uno dei fattori principali verso il miglioramento nell'attività venatoria. Anche se non ho portato a casa tanto pesce, ogni uscita ha avuto un valore, sia per l'apnea sia per l'avvicinamento alla preda sia per tutte le emozioni che il mondo sommerso mi regala :thumbup:

 

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;) ;)

La mia estate di pesca in apnea è finita da tre giorni e volevo in queste poche righe condividere ocn voi alcune riflessioni tecniche e non.

Ovviamente, sia per l'esperienza ancora da accumulare, sia perchè sono uscito sempre da solo, la mia attività venatoria si è svolta nel bassissimo e basso fondo, alternando aspetti, più frequenti e agguatini, meno frequenti, causa fondali quelli delle mie parti ( Ragusano) che non offrono ripari. Il pesce ti vede e l'agguato difficilmente riesce. Sono uscito spesso all'alba, altre volte in pieno giorno, meno volte al tramonto. Alla fine i lpesce è uscito o meno indipendentemente dall'orario, ma per lo meno ho evitato il traffico nautico e i bagnanti e ho fatto felice la fidanzata andando al mare dopo.All'aspetto, tecnica che mi ha preso di più quest'anno, qualcosa è uscito, tipo le mormore e i cefali dorini, con pezzi interessanti. Molto divertenti. Non ho avvistato pescioni, tipo lecce, solo una volta un banco enorme di carangidi che per effetto confusione ho padellatto misteriosamente.

La seconda metà di Luglio mi ha regalato qualche pesce in più rispetto all'intero mese di Agosto, dove ho raccolto tanti cappottoni.

Come fucili ho avuto modo di usare anche il geronimo elite 105, con cui ho preso qualche cefalo, prevalentemente all'aspetto. Ma non sono riuscito a trovare il settaggio giusto, il circolare di serie l'ho trovato mollo e i pesci schivavano l'asta, poi ho messo pure un cicolare megatex da 14mm per 50 cm, alla tacca più vicina alla testata, ma non ci ho preso tanto.

Alla fine il fucile che ho usato di più è stato il Comanche 90 con asta da 6 ed elastici da 16 per 22 cm, il feeling che ho con questo arbalete è grande e anche se qualche padella la faccio, rimane preciso entro i due metri di gittata.

Il comanchino 60, relegato sotto la plancia, quasi dimenticato, mi ha regalato il serrone, e un grongo.

Insomma in conclusione credo che la continuità in questo meraviglioso sport e quindi l'esperienza( figuratevi che ho appeso al chiodo bolognese e bigattini, di cui ero accanitissimo), sia uno dei fattori principali verso il miglioramento nell'attività venatoria. Anche se non ho portato a casa tanto pesce, ogni uscita ha avuto un valore, sia per l'apnea sia per l'avvicinamento alla preda sia per tutte le emozioni che il mondo sommerso mi regala :thumbup:

 

Direi che l'estate è andata benone! Condivido le tue emozioni in pieno, caspita è la fotocopia della mia estate venatoria, sia per prede che per armi! Oddio qualche bel pescione l'ho preso, ma ho anche perso l'occasione della vita.

Devi sapere che anche io ed il mio Comanche 90 siamo inseparabili e proprio per questo, durante le mie vacanze in Croazia, in acque limpidissime e profonde, ho preferito usare il 90 con l' S45 tirato all'ultima tacca piuttosto che il 105 doppio S45 appeso alla boa. E durante un aspetto sui 16mt mi puntano minacciosamente 3 dentici sui 4kg, penso!!!! La diffidenza del pinnuto è proverbiale e quindi più di tanto non si avvicinavano, quindi al momento che uno di loro ha iniziato a virare, ho dovuto scoccare il tiro. Beh, il dentice l'ho colpito ad oltre 3mt dalla punta, ma l'alette non l'ha trapassato e quindi dopo due potenti scodate se ne è liberato... Se avessi avuto in mano l'altro fucile adesso invece di non dormire la notte, stavo a godermi la cattura!

Che ci vuoi fare, anche queste amare emozioni fanno parte di questa splendida attività!

Comunque vediamo di consolarci con l'autunno entrante...una bella leccia di 3kg l'ho già abbattuta ;)

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;) ;)
La mia estate di pesca in apnea è finita da tre giorni e volevo in queste poche righe condividere ocn voi alcune riflessioni tecniche e non.

Ovviamente, sia per l'esperienza ancora da accumulare, sia perchè sono uscito sempre da solo, la mia attività venatoria si è svolta nel bassissimo e basso fondo, alternando aspetti, più frequenti e agguatini, meno frequenti, causa fondali quelli delle mie parti ( Ragusano) che non offrono ripari. Il pesce ti vede e l'agguato difficilmente riesce. Sono uscito spesso all'alba, altre volte in pieno giorno, meno volte al tramonto. Alla fine i lpesce è uscito o meno indipendentemente dall'orario, ma per lo meno ho evitato il traffico nautico e i bagnanti e ho fatto felice la fidanzata andando al mare dopo.All'aspetto, tecnica che mi ha preso di più quest'anno, qualcosa è uscito, tipo le mormore e i cefali dorini, con pezzi interessanti. Molto divertenti. Non ho avvistato pescioni, tipo lecce, solo una volta un banco enorme di carangidi che per effetto confusione ho padellatto misteriosamente.

La seconda metà di Luglio mi ha regalato qualche pesce in più rispetto all'intero mese di Agosto, dove ho raccolto tanti cappottoni.

Come fucili ho avuto modo di usare anche il geronimo elite 105, con cui ho preso qualche cefalo, prevalentemente all'aspetto. Ma non sono riuscito a trovare il settaggio giusto, il circolare di serie l'ho trovato mollo e i pesci schivavano l'asta, poi ho messo pure un cicolare megatex da 14mm per 50 cm, alla tacca più vicina alla testata, ma non ci ho preso tanto.

Alla fine il fucile che ho usato di più è stato il Comanche 90 con asta da 6 ed elastici da 16 per 22 cm, il feeling che ho con questo arbalete è grande e anche se qualche padella la faccio, rimane preciso entro i due metri di gittata.

Il comanchino 60, relegato sotto la plancia, quasi dimenticato, mi ha regalato il serrone, e un grongo.

Insomma in conclusione credo che la continuità in questo meraviglioso sport e quindi l'esperienza( figuratevi che ho appeso al chiodo bolognese e bigattini, di cui ero accanitissimo), sia uno dei fattori principali verso il miglioramento nell'attività venatoria. Anche se non ho portato a casa tanto pesce, ogni uscita ha avuto un valore, sia per l'apnea sia per l'avvicinamento alla preda sia per tutte le emozioni che il mondo sommerso mi regala :thumbup:

 

Direi che l'estate è andata benone! Condivido le tue emozioni in pieno, caspita è la fotocopia della mia estate venatoria, sia per prede che per armi! Oddio qualche bel pescione l'ho preso, ma ho anche perso l'occasione della vita.

Devi sapere che anche io ed il mio Comanche 90 siamo inseparabili e proprio per questo, durante le mie vacanze in Croazia, in acque limpidissime e profonde, ho preferito usare il 90 con l' S45 tirato all'ultima tacca piuttosto che il 105 doppio S45 appeso alla boa. E durante un aspetto sui 16mt mi puntano minacciosamente 3 dentici sui 4kg, penso!!!! La diffidenza del pinnuto è proverbiale e quindi più di tanto non si avvicinavano, quindi al momento che uno di loro ha iniziato a virare, ho dovuto scoccare il tiro. Beh, il dentice l'ho colpito ad oltre 3mt dalla punta, ma l'alette non l'ha trapassato e quindi dopo due potenti scodate se ne è liberato... Se avessi avuto in mano l'altro fucile adesso invece di non dormire la notte, stavo a godermi la cattura!

Che ci vuoi fare, anche queste amare emozioni fanno parte di questa splendida attività!

Comunque vediamo di consolarci con l'autunno entrante...una bella leccia di 3kg l'ho già abbattuta ;)

 

il comanche è il comanche :wub:

 

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