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ROTTAMAZIONE PESCHERECCI


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oggi è apparso quest'articolo sul CdS.

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interessanti le motivazioni che spingono a chiudere e a darsi magari alla ristorazione, come il costo dei carburanti (essì che di agevolazioni ce ne hanno sempre avute, i marpioni!), ma si sarebbe semplicemente potuto dire subito quella principale: non si prende più una mazza, e l'attività è divenuta antieconomica da sola, autoestinguendosi com'è giusto che fosse dopo le razzie senza onore operate per decenni, come il sottoscritto scassandrava da anni.

Ora con l'odore degli incentivi si sono fiondati tutti. E magari andrà a a finire come con la riconversione dei pescherecci finanaziata dalla Ue, quella dello scandalo di Report. State tranquilli, se c'è da acchiappare questi sono i primi.

Tutti ristoratori, ora, dicono!

E chi provvede alla materia prima, allora?

Il Vietnam, col suo pangasio del catso, eh eh!

 

bon appetit!

a me nun me chiamate

 

PESCA ADDIO?

L'Europa rottama i vecchi pescherecci

e la flotta del Lazio si dimezza

L'intenzione della Ue è diminuire lo sfruttamento delle risorse marine: a rischio centinaia di posti di lavoro

 

 

 

LATINA - Smembrati, smontati pezzo per pezzo nei cantieri navali e poi riciclati, almeno nelle loro parti ancora utili. E' questo il destino cui vanno incontro i pescherecci della flotta italiana grazie al premio per la rottamazione offerto dall'Unione europea. Una situazione che riguarda tutto il Mediterraneo, e che per l'Italia rioschia di avere degli effetti molto profondi in particolare nel Lazio.

 

SINO AL 2013 - «Una situazione che interessa il Lazio in maniera particolare - conferma Claudio Brinati, presidente regionale Federcoopesca e Confcooperative - che con le sue 550 imbarcazioni rappresenta una delle realtà più importanti del Paese. L'Europa vuole diminuire lo sfruttamento delle risorse marine e attraverso la demolizione della flotta punta ad eliminare le barche più vecchie ed inadeguate. Entro il 2013 saranno circa un centinaio le dismissioni - prosegue - con relativa perdita di posti di lavoro».

 

FINO A 500 MIAL EURO - Come già accaduto per il settore agricolo e zootecnico, Bruxelles premia chi vuole smettere. «Mediamente - afferma il presidente Brinati - per la demolizione vengono offerti circa 200mila euro ed il calcolo avviene sulla base della stazza e dell'anzianità della barca» Ma si può arrivare anche a 500mila euro per chiudere l'attività se il proprio peschereccio è particolarmente vecchio ed ha dimensioni oltre le 200 tonnellate. E così sono molti i pescatori attratti dalla possibilità di chiudere l'attività con un ricco incentivo. A Fiumicino come Anzio, a Civitavecchia come Terracina e Gaeta: le marinerie più importanti cambiano volto e i lupi di mare cercano di riconvertirsi ad altre attività. E' il caso di Terracina, storica fonte di approvvigionamento per i ristoranti e le pescherie di Roma: tradizione ancora solida, ma che non non sarà eterna.

 

VOGLIA DI SMETTERE - «Quasi tutti i proprietari dei pescherecci hanno fatto domanda per la demolizione. Entro il 2013 la flotta della marineria di Terracina ( 30 motopescherecci e 50 piccole imbarcazioni, ndr) verrà dimezzata con la perdita di un centinaio di posti di lavoro». Sono queste le prospettive disegnate dal presidente della 'Nuova cooperativa' dei pescatori di Terracina Dario Venerelli. «I problemi del settore sono molteplici: dai costi del carburante allo scarso ricambio generazionale. Oltre alla crisi globale che influenza i consumi penalizzando i prodotti più costosi». Non mancano gli > incidenti: qualche mese fa un peschereccio si è 'suicidato' sulle coste di Sabaudia. Distrutto dal mare per cause ancora misteriose, non è rimasto più nulla.

 

MEGLIO LA CUCINA - La pesca nella città tirrenica è destinata a scomparire? «Speriamo che non vada così - dice Venerelli - da queste parti ci siamo organizzati attraverso una riconversione alla ristorazione che sta dando successi.» E così tra i premi per la demolizione e la prospettiva di puntare su gastronomia, pescaturismo e acquacultura, il settore potrebbe conoscere una seconda giovinezza. «Forse non tutti otterranno il premio - dice Venerelli - ma chi rimarrà attivo forse potrà sperare in condizioni migliori: meno sfruttamento del mare, qualità dei prodotti superiore».

 

SINDROME STRANIERA - La quantità di pescato attuale non è sufficiente al consumo interno: «Siamo letteralmente invasi da prodotti che > provengono da Vietnam, Cina, Indonesia e Oman ed i costi sono > nettamente inferiori.» E nei vostri ristoranti come si fa? «Il pesce pescato nei nostri mari non basta, così ricorriamo ad altri mercati, > ma sempre con prodotti di prima scelta. Siamo pescatori d'altronde...» D'estate, in effetti, si fatica a trovare un tavolo libero in ristoranti e friggitorie gestite dai pescatori locali, ma non sempre la seppiolina o il totano parlano terracinese...

 

ALLARME AMBIENTE - La politica comunitarie per la pesca, diminuendo l'effettiva presenza di sfruttatori delle risorse marine, lascia spazio ad una industria più moderna e distruttiva al pari di quella tradizionale. E' questo il comune sentire delle associazioni ambientaliste attive a livello nazionale e internazionale. «Ci sono pescherecci di cento metri in grado di distruggere interi ecosistemi - grida l'ultima campagna di Greenpeace - è ora di bandirli e ridurre le > catture in aree chiave per la riproduzione. Servono sistemi più selettivi e meno distruttivi». Il mare, per ora, non ringrazia.

 

Michele Marangon

14 gennaio 2011

Modificato da Rijkaardt
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Non e' tutto oro cio' che luccica...

 

Sara' che sono io che ho la tendenza a pensare sempre, o almeno spesso, male... <_<

 

Quella che in effetti parrebbe a prima vista una buona notizia potrebbe invece nascondere il solito sotterfugio per favorire alcuni a discapito di altri, e non sono tanto sicuro che il bene del mare sia il fine ultimo.

 

Proprio perche' la competizione e' sempre maggiore per risorse sempre piu' scarse, qualcuno (vedi come al solito le entita' che dispongono di maggiori risorse) deve aver ben pensato che il modo migliore di procedere e' diminuire il numero dei concorrenti in campo.

E' vero, ci saranno meno pescherecci in mare, ma quelli che ci saranno saranno sempre piu' grandi, equipaggiati e fautori di una pesca fortemente "tecnologizata" con aiuto di aerei, satelliti e chi piu' ne ha piu' ne metta...

Temo che il risultato non sara' un allegerimento del prelievo sugli stock ittici, solo un accentramento di questo dalle mani di molti a quelle di pochi.

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fatta la legge trovato il raggiro!

bisogna vedere se chi ha rottamato non trova il modo per utilizzare i soldi per comprarsi un mezzo nuovo piuttosto che un ristorante

si sà purtroppo come finiscono queste cose nel bel paese

 

conserviamo i nostri vecchi attrezzi..magari un giorno ci proporranno la rottamazione dei vecchi fucili subacquei!

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era ora....io ci avrei aggiunto anche un incentivo alla riconversione verso gli allevamenti....nel giro di 10 anni cambierebbe tutto...

quoto e dico che secondo me anche meno di 10 basta che per 1o2 ani lasciano stare le uova nella poseidonia a fare il loro corso naturale invece di essere travolto dallo strascico e si inizieranno gia a vedere i risultati positivi.. :thumbup:

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era ora....io ci avrei aggiunto anche un incentivo alla riconversione verso gli allevamenti....nel giro di 10 anni cambierebbe tutto...

quoto e dico che secondo me anche meno di 10 basta che per 1o2 ani lasciano stare le uova nella poseidonia a fare il loro corso naturale invece di essere travolto dallo strascico e si inizieranno gia a vedere i risultati positivi.. :thumbup:

 

 

le soluzioni esistono anche se un pò costose ...ma visto che la comunità ha tutti questi denari allora perchè non creare nei fondali sabbiosi e nei posidonieti ISOLE ANTI STRASCICO e ripopolamento mediante blocchi di cemento forati?

 

calati strategicamente ad una certa distanza renderebbero impossibile lo strascico e incrementerebbero la biodiversità così come avviene naturalmente sulle oasi rocciose tra il fondo sabbioso o nei relitti!

tanti anni fà ne parlavano in un documentario e credo che da qualche parte abbiano già sperimentato la tecnica ma probabilmente stornare soldi a fondo perduto è demagogicamente più vantaggioso!

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era ora....io ci avrei aggiunto anche un incentivo alla riconversione verso gli allevamenti....nel giro di 10 anni cambierebbe tutto...

quoto e dico che secondo me anche meno di 10 basta che per 1o2 ani lasciano stare le uova nella poseidonia a fare il loro corso naturale invece di essere travolto dallo strascico e si inizieranno gia a vedere i risultati positivi.. :thumbup:

 

 

le soluzioni esistono anche se un pò costose ...ma visto che la comunità ha tutti questi denari allora perchè non creare nei fondali sabbiosi e nei posidonieti ISOLE ANTI STRASCICO e ripopolamento mediante blocchi di cemento forati?

 

calati strategicamente ad una certa distanza renderebbero impossibile lo strascico e incrementerebbero la biodiversità così come avviene naturalmente sulle oasi rocciose tra il fondo sabbioso o nei relitti!

tanti anni fà ne parlavano in un documentario e credo che da qualche parte abbiano già sperimentato la tecnica ma probabilmente stornare soldi a fondo perduto è demagogicamente più vantaggioso!

 

Ottima idea!

Per esempio lungo le coste degli USA l'hanno pensata così: prendono le auto dagli sfascia-carrozze, le privano di tutti gli elementi inquinanti e dannosi per l'ambiente e buttano il telaio dell'auto a mare, in modo strategico!

Queste sono cose da copiare!!!Vi immaginate che tane di grossi pesci diventerrebbero queste auto??? Un favore all'ambiente ed uno a noi pescasub.....

Lo sò, sto sognando!

:bye:

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bè negli USA sono molto più pratici, da noi con tutte le complicatissime normative europee non credo sia fattibile e poi in effetti veder una massa di carcasse in un posidonieto non credo sia tanto bello, d'altra parte i nuovo modelli di auto sono progettati prevedendo un elevato smaltimento di gran parte dei componenti alla fine-vita, inoltre i nuovi telai metallici sono piuttosto leggeri per cui il mare li corroderebbe in pochi anni e nei bassi fondali le mareggiate smuoverebbero il tutto

 

al contrario solidi blocchi di cemento con buchi chiusi e passanti studiati apposta per fare insediare diversi tipi di organismi sarebbero una soluzione a mio giudizio fantastica, vere e proprie oasi di ripopolamento che gioverebbero pure alla pesca professionale non strascicante...per non parlare della gioa dei subacquei!

mah! solo sogni purtroppo..le buone idee sono sempre nei cassetti

 

 

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bè negli USA sono molto più pratici, da noi con tutte le complicatissime normative europee non credo sia fattibile e poi in effetti veder una massa di carcasse in un posidonieto non credo sia tanto bello, d'altra parte i nuovo modelli di auto sono progettati prevedendo un elevato smaltimento di gran parte dei componenti alla fine-vita, inoltre i nuovi telai metallici sono piuttosto leggeri per cui il mare li corroderebbe in pochi anni e nei bassi fondali le mareggiate smuoverebbero il tutto

 

al contrario solidi blocchi di cemento con buchi chiusi e passanti studiati apposta per fare insediare diversi tipi di organismi sarebbero una soluzione a mio giudizio fantastica, vere e proprie oasi di ripopolamento che gioverebbero pure alla pesca professionale non strascicante...per non parlare della gioa dei subacquei!

mah! solo sogni purtroppo..le buone idee sono sempre nei cassetti

la soluzione dei "dissuasori" (così sono chiamati) in cemento è stata adottata da anni, come ad esempio di fronte al litorale dell'Uccellina in Toscana, ed ha dimostrato senza se e senza ma la propria efficacia e la relativa economicità (all'epoca, 2006-2007 mi pare costassero sui 6-700 euro l'uno).

Il documentario al riguardo che tu hai visto dev'essere quello che filmava questo esperimento, realizzato 2-3 anni dopo la posa in acqua dei blocchi: in effetti mostrava come la posidonia ricresceva immediatamente e rigogliosa grazie a questa semplice e primitiva idea.

Proprio il successo che ha dimostrato porta a credere che non verrà mai applicata su larga scala, e questo la dice lunga sul potere della lobby cui si va a pestare i calli. No, si preferisce sperperare il denaro pubblico in fantasiosi progetti di rilevamento radar collegati a centrali all'Elba, e cialtronate simili che vogliono essere tecnologiche e innovative, e devono invece ancora dimostrare quanto siano effettivamente efficaci, mentre una cosa l'hanno certificata subito: quella d'essere dispendiose e complicate.

Le idee più semplici e razionali come i dissuasori vengono INTENZIONALMENTE prese poco in considerazione: se poi si dimostrano anche efficaci, allora ci si mette proprio una croce sopra.

Modificato da Rijkaardt
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facciamo lobby anche noi, unendoci a chi condivide come noi l'amore per il mare

sembra l'uovo di colombo,ma non credo che tra i presenti ci sia nessuno con una fedina penale tale da non fargli ne caldo ne freddo bloccare i traghetti a civitavecchia,o rovesciare le reti in piazza a montecitorio...magari con in braccio 5-6 figli...mentre a questi gli basta in aggiunta farsi vedere in giro ai parioli,con le faccie che si ritrovano... :smoke:

senza offesa per chi si guadagna la pagnotta onestamente,e non saprebbe che altro fare se non andasse ad affrontare il mare col suo peschereccio.

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sembra l'uovo di colombo,ma non credo che tra i presenti ci sia nessuno con una fedina penale tale da non fargli ne caldo ne freddo bloccare i traghetti a civitavecchia,o rovesciare le reti in piazza a montecitorio...magari con in braccio 5-6 figli...mentre a questi gli basta in aggiunta farsi vedere in giro ai parioli,con le faccie che si ritrovano... :smoke:

senza offesa per chi si guadagna la pagnotta onestamente,e non saprebbe che altro fare se non andasse ad affrontare il mare col suo peschereccio.

 

 

sono d'accordo, ma si tratta di portare avanti idee per la salvaguardia del mare e progetti da presentare nelle sedi opportunee con l'appoggio di enti di ricerca e qualche amministrazione lungimirante, le piazze le lasciamo ad altri!

 

 

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nonostante tutto la trovata migliore sulla flotta peschereccia resta quella Venezuelana:

leggi qui

e ho idea che si risparmi anche un bel po'. Possibile che non ci sia un cialtrone qualsiasi, seduto a bruxelles, che prenda umilmente spunto da un paese del secondo mondo come questo?

Modificato da Rijkaardt
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uhnm..............ed i giapponesi ? ............. quando li gettano fuori dal mediterraneo a calci ??? si fara come con le spadare che gli italiani non possono pescare il tonno non possono prenderlo ..... ma i giapponesi si ..... tutto quello che vogliono ..... stato italiano VERGOGNATI !

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